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      Casa Madre Salesiani di Don Bosco Via Maria Ausiliatrice 32 | 10152 Torino-Valdocco | Italia
   Santuario - Basilica di Maria Ausiliatrice       


FESTA DI S. MARIA D. MAZZARELLO 2012:
TRIDUO DI PREPARAZIONE per le Comunità SDB ed FMA di Torino-Valdocco:
ANIMATRICE: Sr. ERTA CIGOLLA FMA


10 maggio 2012 (nella chiesa di S. Francesco di Sales)

E' l'anno di due grandi eventi: il primo anno di preparazione al bicentenario della nascita di don Bosco e il 140° delle fondazione dell'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
Questa coincidenza è un invito a guardare queste due grandi figure: Don Bosco il fondatore delle nostre due Congregazioni e Madre Mazzarello Confondatrice con don Bosco del nostro Istituto.

Due Santi, destinati ad incontrarsi, e per un insondabile disegno di Dio, don Bosco a Torino, madre Mazzarello a Mornese, vivono uno stesso cammino spirituale e apostolico.

Dopo la grave malattia del tifo Maria Domenica Mazzarello si dedicherà a tempo pieno alle ragazze del paese.
La Cronistoria nota che "Maria intendeva dedicarsi interamente e per sempre al bene della gioventù. Tutto il resto era niente, si sentiva spinta ormai prepotentemente alla dedizione completa di sé, per il regno di Dio nelle anime delle giovani; e niente le sarebbe parso troppo grave per giungervi".

Questo il messaggio che don Bosco, attraverso don Pestarino, invia a Maria Domenica Mazzarello e all'amica Petronilla che condivide con lei l'azione apostolica con le ragazze: "Pregate pure, ma fate del bene più che potete, specialmente alla gioventù, e fate il possibile per impedire il peccato, fosse anche solo un peccato veniale".

Quando incontrerà don Bosco con un gruppo di compagne aveva già fondato un laboratorio, un orfanotrofio e l'oratorio.

Il primo incontro di don Bosco con Maria Domenica Mazzarello avviene l'8 ottobre 1864

Tra lei e don Bosco non vi è un incontro personale. Don Bosco parla a tutto il gruppo delle Figlie di Maria Immacolata: un' Associazione a cui appartiene da alcuni anni.

Maria Domenica Mazzarello ha 27 anni; ha già maturato un cammino spirituale e una scelta apostolica all'interno dell'Associazione delle Figlie di Maria Immacolata che opera nell'ambito della Parrocchia per le bambine, le giovani, le mamme e le donne del paese.
L'espressione che Maria Domenica disse alle compagne: "Don Bosco è un santo, è un santo e io lo sento" non nasce dall'emozione di chi subisce il fascino di una persona è la percezione chiara della sintonia spirituale e apostolica con il pensiero di don Bosco, con il suo modo di concepire l'evento della salvezza a favore dei giovani.

Maria Domenica confidò poi all'amica Petronilla: "[…] di aver provato qualcosa di straordinario non mai avvertito prima […]. Le pareva che la parola di don Bosco fosse come l'eco di un linguaggio che sentiva in cuore senza saperlo esprimere; come la traduzione del suo stesso sentimento; come una cosa aspettata sempre e finalmente venuta".
Questo incontro possiamo definirlo un "momento rivelativo" di quella comunione spirituale che, senza parole, conduce sulla stessa onda di pensiero, di desiderio; Maria Domenica Mazzarello avverte interiormente che si profila qualcosa di nuovo nella sua vita.
Questo incontro è stato, infatti, la conferma di quanto già sentiva dentro; una conferma attraverso le parole dell'uomo di Dio.
Inizia un cammino che porterà, nel 1972 alla fondazione dell'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

Un famoso predicatore di Esercizi Spirituali: Mons. Andrea Scotton dopo aver predicato un corso di Esercizi Spirituali a Mornese dal 29 luglio al 5 agosto 1973 così si espresse con don Bosco:

"Ma don Bosco, quelle figlie sono troppo indietro. Suor Mazzarello ha una virtù eccezionale, anche le altre sono molto buone; ma troppo indietro. La casa è senza portineria […] con muratori che vanno e vengono […]. Meglio è che lei non se ne immischi, non è possibile che vadano avanti […].

Don Bosco rispose: "Bene, bene! Vedremo che cosa ne vorrà fare la Madonna!… Le mie case nascono quasi sempre nel disordine, per poi rientrare nell'ordine!"

Queste le parole di don Bosco a don Cagliero, direttore Generale delle FMA:
"La Mazzarello ha doni particolari di Dio! Alla limitata istruzione suppliscono abbondantemente le sue virtù, la sua prudenza, lo spirito di discernimento e la dote di governo basato sulla bontà, carità e incrollabile fede nel Signore".

Dice don Cagliero: "Incaricato da don Bosco della direzione del nuovo istituto, dovevo sovente conferire con lui per avere sicuro indirizzo nella formazione dello spirito religioso delle suore. Egli […] mi tranquillizzava con dire: - Tu conosci lo spirito del nostro Oratorio, il nostro sistema preventivo ed il segreto di farsi voler bene, ascoltare e ubbidire dai giovani; amando tutti e non mortificando nessuno, ed assisterli giorno e notte con paterna vigilanza, paziente carità e benignità costante. Orbene, questi requisiti la buona madre Mazzarello li possiede e quindi possiamo stare fidenti nel governo dell'Istituto e nel governo delle suore […]; la loro Congregazione è pari alla nostra: ha lo stesso fine e gli stessi mezzi […].

"Don Bosco era contento del governo della Madre. Di ritorno da una visita alla casa di Mornese trattenendosi con me [Don Cagliero] lodava lo spirito di preghiera, di povertà e temperanza che […] regnava nell'Istituto. E si rallegrava nel Signore dello slancio e della spontaneità con la quale le suore si dedicavano al lavoro, alla mortificazione e non si arrestavano dinanzi ai più gravi sacrifici. E concludeva: - Finché i salesiani e le FMA si consacreranno alla preghiera, al lavoro, praticheranno la temperanza e coltiveranno lo spirito di povertà, le due Congregazioni faranno del gran bene […]".
Don Bosco scrive a don Rua:"Qui [a Mornese] si gode molto fresco, sebbene vi sia molto fuoco di amor di Dio".

Riporto qui due testi di don Juan Vecchi nell'omelia che fece alla chiusura del Capitolo XX° delle Figlie di Maria Ausiliatrice (1996).

"Don Bosco divenne riferimento definitivo a cui [madre Mazzarello] ispirò la sua vita: ascoltato con attenzione e seguito con fedeltà. E don Bosco, da parte sua, convinto del dono provvidenziale che per lui significò l'incontro con Maria Domenica Mazzarello, segue, accoglie, valorizza, si lascia ispirare da quanto essa va creando nel proprio ambiente, consiglia su richiesta e orienta quando ne scorge la necessità".

"[…] entro la Famiglia Salesiana, formata da vari rami, sorti in tempi diversi, i nostri due Istituti hanno un rapporto unico che rende più intensa la comunione, più simili le fattezze spirituali, più stretta la corresponsabilità. Il vincolo di parentela non è con tutti allo stesso grado. L'appartenenza alla Famiglia non livella, ma valorizza quello che è maturato nella storia. La nostra relazione proviene dal fatto che siamo nati come consacrati per la missione giovanile, nello stesso focolare carismatico, fratelli di sangue"( Omelia contenuta negli Atti: A te le affido, 14 novembre 1996).

                                                                                             Suor Erta CIGOLLA FMA

(N.B. Le citazioni sono prese dalla biografia di Madre Mazzarello di MACCONO Ferdinando e dalla Cronistoria dell'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice).


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