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VALDOCCO
22 luglio: SANTA MARIA MADDALENA,
testimone della Morte
e Resurrezione di Cristo:
IO HO VISTO IL SIGNORE
Narra una leggenda che Maria
di Magdala, forte del privilegio di essere stata testimone della
morte e della Risurrezione di Gesù, chiese e ottenne un
invito ad un banchetto dato dallimperatore Tiberio. Quando
lo incontrò, teneva un uovo nelle sue mani ed esclamò
forte Cristo è risorto. Tiberio rise, e disse
che la resurrezione dalla morte di Gesù Cristo era probabile
quanto luovo nella sua mano diventasse rosso mentre lo
teneva. Prima che finisse di parlare, luovo diventò
rosso... e così lei continuò a proclamare il Vangelo
senza essere ostacolata.
Ecco la spiegazione della tradizione delle uova dipinte (ma non
quelle di cioccolato!): risalirebbe proprio a Maria di Magdala.
Strano destino il suo. È
una delle più belle e significative figure del Vangelo,
una vera, totale, appassionata e costante discepola di Cristo,
che ha avuto ed ha ancora adesso un culto molto vasto nella Chiesa,
eppure il suo nome è stato associato a tradizioni e leggende,
a fantasie strane e perfino a movimenti stregoneschi. È
legato ancora oggi ed è presente in teorie gnostiche e
antropologiche quali il matriarcato, oppure viene citata parlando
di esoterismo.
Come se non bastasse la Maddalena
è diventata anche icona del femminismo moderno e post
moderno. Di tutto e di più. Su di lei una teoria ne tira
unaltra, fino alle ultime strampalate, senza serio fondamento
storico e biblico, contenute nel romanzo fanta-storico-teologico
Il Codice Da Vinci. Gli ingredienti del suo successo
sono evidenti: approfittare del trend nella letteratura
e nel cinema, condito con buone dosi di anti-cristianesimo (in
omaggio al post-moderno), con una spruzzata di esoterismo e soprattutto
di erotismo (ingrediente ormai onnipresente in ogni tipo di pubblicità)
unito ad una super organizzata macchina pubblicitaria. Il successo?
Assicurato e moltiplicato. Puro business non certo ricerca storica.
Ha scritto Ernest Renan, razionalista
e poco cristiano: La
verità è triste. Certo che (per chi non è credente cristiano)
limitarsi alle sole notizie, riguardanti la vita ed il messaggio
di Maria di Magdala, contenute nei Vangeli non si solletica la
fantasia dei lettori, non si scatena la curiosità o il
gossip televisivo e mediatico in generale. Cè
il rischio di lasciarli tristi. Meglio lavorare di
fantasia!
La Maria
dei sette demoni
Ma chi era Maria? Lultima
teoria è quella della bibliologa australiana Elisabeth
Fletcher. Questa sostiene che Maria era in realtà una
imprenditrice ebrea, attiva nel centro commerciale di Magdala
nel settore ittico, del pesce secco (tantè vero
che Magdala era chiamata in greco Tarichea, cioè pesce
salato), e dei coloranti per la lana, produzioni molto fiorenti
allora. Quindi era in grado, come appunto faceva, di offrire
supporto finanziario e logistico a quel rabbi della Galilea e
ai suoi discepoli itineranti. Storicamente è vero che
Magdala aveva uno statuto di città che la vicina Cafarnao
non aveva, e che era una delle più importanti città
commerciali. Diventò anche il quartier generale della
resistenza anti romana, essendo in posizione strategica nelle
vie di comunicazione.
Di Maria di Magdala sappiamo
poche cose (ma importanti), e altre si possono intuire. Non è
menzionata molte volte nei Vangeli, anche perché il contesto
socio-culturale e religioso ebraico di allora (e in cui nacquero
i Vangeli stessi) poneva ai
margini la donna ed il suo ruolo in generale. Il Vangelo di Luca
(8,2-3) scrive semplicemente che Maria di Magdala era stata guarita
da Gesù e che da lei erano usciti sette demoni.
Che significa? Il demonio nel linguaggio evangelico
non è solo radice di un male morale ma anche fisico che
può occupare e sottomettere lintera
persona. Nella simbologia biblica poi il numero sette significa
pienezza. Quindi Maria aveva avuto una qualche malattia morale
o fisica molto grave dalla quale Gesù la liberò.
Ecco la ragione da dove scaturì laiuto e lassistenza
durante la predicazione (fatta con i propri beni, insieme ad
altre donne) fino ai piedi della croce. Si trattava insomma di
un debito di gratitudine: lei seguiva Gesù per riconoscenza
o per grazia ricevuta. Maria viene mostrata quindi
come una vera discepola di Gesù, viene indicata come un
modello di persona guarita, riconciliata con se stessa, con gli
altri e con Dio.
La Maria
dei molti equivoci
Veramente possiamo dire che
quella di Maria è una storia di equivoci, antichi e recenti,
volontari e involontari.
Il primo: lidentificazione della Maddalena con una prostituta,
con quella donna peccatrice pubblica, descritta da Luca (7,36-50),
in casa del notabile fariseo, Simone. Questi rimase enormemente
scandalizzato dal comportamento non scandalizzato anzi comprensivo
e addirittura perdonante del giovane rabbi di Nazaret. Il perché
dellerrore forse nel fatto che subito dopo si parli di
Maria di Magdala e dei suoi sette demoni.
Un secondo equivoco, dovuto
al gioco di sovraimpressioni: Maria di Magdala identificata con
la Maria di Betania (sorella di Marta e Lazzaro). Anche lei compì
lo stesso gesto (Gv 12,1-8) della peccatrice anonima: cospargere
i piedi di Gesù con olio profumato di vero nardo e di
asciugarli con i propri capelli. Era questo un segno di
squisita ospitalità e di esaltazione per lospite
Gesù da parte di Maria.
Ma non basta. Qualcuno lha fatta diventare non solo una
vera leader delle prime comunità cristiane (ed
è anche possibile, date le credenziali di testimone della
morte e Risurrezione di Cristo) ma anche lautrice del quarto
vangelo: Maria di Magdala al posto di Giovanni, insomma lapostolo
prediletto... è lei stessa (così, secondo una interpretazione
fantasiosa, sarebbe anche nel celebre dipinto di Leonardo Da
Vinci!).
Altri equivoci e distorsioni
sono arrivate dai vangeli apocrifi, come il vangelo di Maria
Maddalena e il vangelo di Filippo. Questultimo (rinvenuto
a Nag Hammadi nel 1945) ma già noto in alcuni frammenti
fin dallantichità, è di almeno 200 anni posteriore
a quelli canonici. Contiene palesi influenze eretiche (gnostiche)
e affermazioni senza nessuna traccia anzi in aperta contraddizione
con quelli canonici approvati dalla tradizione. È in sostanza
un vangelo che disprezza la corporeità, il matrimonio
e quindi anche la donna. Nel Vangelo non è così,
per niente. Anzi il contrario. Si pensi solamente al primo miracolo
operato da Gesù, a Cana (Gv 2,1-11), quasi per sigillare
cioè benedire da parte di Dio (perché i miracoli
li fa solo Dio) lamore di due giovani sposi allinizio
del loro matrimonio.
Maria di Magdala è citata
due volte nei brevi detti che compongono il vangelo di Filippo.
Una volta per affermare che Maria la madre di Gesù, Maria
la sorella di lei (sic!) e Maria di Magdala sono solo manifestazioni
apparenti dellunica Maria spirituale. Così dice
infatti il versetto 32: Tre donne camminavano sempre con
il Signore: Maria sua madre, Maria la sorella di lei e la Maddalena,
la quale è detta sua compagna: Maria, in realtà,
è sorella, madre e coniuge di lui (G. Ravasi). Maria
Maddalena che è tutto, insomma. È stato specialmente
questo il versetto apocrifo, che ha dato forza alla leggenda
della Maddalena compagna (come si intende oggi) di
Gesù, ripreso abbondantemente da romanzi fanta-teologici
e da codici vari (e dai film susseguenti, imposti dalla legge
del business) apparsi recentemente e letti anche da cristiani
non si sa con quanto spirito critico.
La Maria
di Io ho visto il Signore
In unaltra leggenda,
di stampo medievale (Jacopo da Varagine) afferma che San
Pietro affidò Maria Maddalena a San Massimino, uno dei
72 discepoli del Signore. E così Massimino, Maria Maddalena,
Lazzaro, Marta (...) furono allontanati
in mezzo al mare dagli infedeli per arrivare nel sud della
Francia, in Provenza... Intrecciato con questo viaggio la storia
del Santo Graal, della dinastia dei Merovingi, e del segreto
portato dalla Maddalena, e del Codice ultimo di Da Vinci. Un
fiume di pura fantasia. In Francia cè comunque stato
un forte culto alla santa di Magdala (anche con santuari diventati
famosi). Tuttavia è certo, comunque, che risalgono
a falsi documenti medievali le pretese di luoghi francesi come
Veselay e Saint-Maximin di custodire il corpo della santa
(Vittorio Messori).
Invece secondo unantichissima
(e seria) tradizione Maria di Magdala morì e fu sepolta
nella città di Efeso o dintorni, dove visse anche Maria
di Nazaret, la Madre di Gesù.
Maria Maddalena a noi cristiani del terzo millennio dà
una lezione di autentica fede. La fede è sì un
dono di Dio ma è anche ricerca, sforzo, meditazione, confronto,
studio, dubbio, fiducia, è, insomma, anche opera di tanto
lavoro della ragione. E questa ricerca non deve essere superficiale,
circoscritta a pochi momenti e a qualche circostanza (momenti
esistenziali forti e significativi), ma se è autentica
sarà appassionata, fatta con tutta la mente e con
tutto il cuore, insomma con tutto se stessi.
Si dice che chi ama cerca.
Ma anche chi cerca ama. E in questa ricerca si trova in proporzione
allamore che si ha, e al sacrificio che si è disposti
ad affrontare per perseverare in questa ricerca. E questo perseverare
onesto e fiducioso nella ricerca di Dio è già in
un certo senso averlo trovato. Non mi cercheresti se non mi
avessi già trovato (SantAgostino). E in questa ricerca non è
escluso che possiamo rimanere soli, o peggio ancora, possiamo
essere insieme ad altri che ostacolano, con parole e opere,
la nostra ricerca di fede. Maria di Magdala non si è scoraggiata
quando Gesù fu condannato e abbandonato dai suoi stessi
discepoli, quando lo vide morire in croce tra il sarcasmo e lo
scetticismo generale. Attorno a sé percepiva molto odio,
ma il suo amore è stato più forte, tanta indifferenza
e ostilità ma non da farla arrendere in questo suo proposito
di seguire Gesù, di dirgli il proprio grazie anche compiendo
quellultimo atto di amore. Fino a quel mattino benedetto
quando si sentì chiamare Maria da Gesù
stesso, non più il morto che lei cercava ma il Risorto
da morte.
Strano destino quello della
Maddalena con tutti questi equivoci, sovrimpressioni, leggende,
teorie varie, fantasie per rendere più stuzzicante la
storia su di lei... così per non rimanere tristi.
Eppure i Vangeli ci dicono poche cose, ma estremamente importanti
perché riguardano lei in quanto donna. E gli apostoli
ed evangelisti, figli di una cultura e di una tradizione ebraica,
che in genere non erano ben disposte verso la donna, forse a
denti stretti avranno ammesso in seguito che la prima a vedere
il Gesù Risorto (a parte Maria di Nazaret) era stata proprio
una donna, lei, Maria di Magdala, e che ancora lei, Maria, era
presente alla crocifissione di Gesù, quando gli altri,
loro stessi, cominciando da Pietro, erano fuggiti, pieni di paura.
Perché tutto questo?
SantAgostino scrisse che quando Pietro e Giovanni se ne
tornarono a casa dopo la visita al sepolcro vuoto, Maria rimase
là perché non voleva arrendersi di aver perso il
suo Rabbunì, il suo Maestro buono, voleva
cercare ancora, scoprire dove era stato posto, perché
aveva un amore più forte degli altri discepoli
(Omelia 121,1). Tanto che Gesù stesso la premiò
non solo facendola la prima testimone della Risurrezione ma anche
inviandola ad annunciare agli altri quello che aveva visto, rendendola
cioè Apostola degli Apostoli. E non è
poco.
MARIO
SCUDU ***
*** Questo
e altri 120 santi e sante e beati sono presenti nel volume di
:
MARIO SCUDU, Anche Dio
ha i suoi campioni, Editrice Elledici, Torino
Maria di Magdala secondo Giovanni
Gv 19,25. Stavano presso
la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria
di Cleofa e Maria di Magdala.
Gv 20,1-18: «Nel giorno dopo il sabato, Maria di Magdala
si recò al sepolcro di buon mattino, quandera ancora
buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro (...).
Corse allora da Simon Pietro e dallaltro discepolo (...).
I discepoli intanto se ne tornarono di nuovo a casa. Maria invece
stava allesterno vicino al sepolcro e piangeva (...).
Detto questo si voltò indietro e vide Gesù che
stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù.
Le
disse Gesù: Donna, perché piangi? Chi cerchi?.
Essa pensando che fosse il custode del giardino, gli disse. Signore,
se lhai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò
a prenderlo. Gesù le disse: Maria!.
Essa allora voltatasi verso di lui gli disse in ebraico: Rabbunì
che significa Maestro. Gesù le disse.Non
mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre
mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro. Maria di Magdala
andò subito ad annunziare ai discepoli: Ho visto
il Signore e anche ciò che le aveva detto».
Gesù Risorto
e Maria Maddalena.
I discepoli intanto se
ne tornarono a casa poi si soggiunge: Maria invece
stava allesterno vicino al sepolcro e piangeva (Gv
20,10). In questo fatto dobbiamo considerare quanta forza damore
aveva lanima di questa donna, che non si staccava dal sepolcro
del Signore, anche dopo che i discepoli se ne erano allontanati.
Cercava colui che non aveva trovato, piangeva in questa ricerca...
Accadde perciò che poté vederlo essa sola che era
rimasta per cercarlo...
San Gregorio Magno, Omelia 25