CHI
SONO I FIGLI DI DIO?
La
gentil farfalletta si rivolge alla vispa Teresa con
le parole: «Deh, lasciami, anchio son figlia di Dio!».
Sovente, infatti, consideriamo
qualunque creatura quale figlia di Dio. In realtà, un
figlio naturale (in opposizione ad adottivo) ha la medesima natura
o la stessa specie del padre e della madre.
Quindi, nessuna creatura, neanche luomo, può dirsi
naturalmente figlia di Dio.
Lunico figlio naturale di Dio Padre è Gesù:
Dio da Dio, come recita il Credo.
Con lIncarnazione,
però, Gesù non è soltanto Dio, ma vuole
assumere la natura umana da una donna, la Vergine Maria. E il
Figlio di Dio, senza cessare dessere Dio, diventa anche
uomo, perché ogni uomo, unendosi a Lui, possa diventare
figlio di Dio. Ecco la possibilità di ciascuno di noi,
ecco il desiderio profondo del Padre, «che vuole che tutti
gli uomini siano salvi» (1 Tim 2,4), e quindi, che siano
figli di Dio!
Ma noi Gli siamo figli per natura, o per acquisizione? Per natura
non è possibile, come abbiamo detto prima. Il Padre ha
natura divina, noi natura umana! E la stessa Sacra Scrittura
ripete che noi siamo figli di Dio per una scelta gratuita di
Dio (cf Gal 4,4-7): noi siamo figli di Dio per adozione (cf Rom
8,15ss).
E quando avviene questa adozione?
Dio ci ha sempre voluti come figli, fin dalleternità
(cf Rom 8,29); ma noi abbiamo accettato questo onore ufficialmente
nel Battesimo, con una scelta personale o più sovente
familiare.
Ma non si deve pensare soltanto al Battesimo dacqua. Cè
pure un Battesimo di desiderio, e il Battesimo di sangue che
è una
forma straordinaria di Battesimo di desiderio. In esso, una persona
aspira alla figliolanza divina, anche se non ha potuto
ancora ricevere il Battesimo dacqua; e non è necessario
che tale desiderio sia esplicito, può bastare un desiderio
implicito, talmente implicito che può succedere persino
che qualcuno desideri Dio senza credere in Lui!
Luomo lo può desiderare sotto nomi diversi, come
amore, bene, verità, solidarietà...
Può
capitare come succedeva alcuni secoli fa: non si conosceva lossigeno,
ma lo si desiderava come unaria indispensabile alla vita,
anche se non se ne sapeva né la natura né il nome.
Dunque, un desiderio esplicito o soltanto implicito di Dio è
la risposta che Egli si attende da noi, o meglio è la
risposta che Lui stesso offre ad ogni persona, di qualunque razza
o religione, quale nostro riscontro al suo invito: «Tutti
saranno ammaestrati da Dio» (Gv 6,45), tutti possono dire
il loro sì alla chiamata del Padre, per poter partecipare
alla sua Famiglia divina.
In breve, possiamo dir così:
in senso stretto, per sua natura, luomo non potrebbe considerarsi
figlio di Dio; ma il Padre, con amore gratuito e
universale, desidera che tutti gli uomini lo diventino.
Se siamo daccordo è fatta: siamo davvero suoi figli,
con tutte le meravigliose conseguenze che ne derivano. «Se
siamo suoi figli, siamo anche eredi» (Rom 8,17). E questa
nostra accettazione alla chiamata del Signore può essere
esplicita o implicita... anzi, sembra poter essere persino presunta,
nel caso di coloro che non hanno raggiunto la capacità
di intendere e volere, perché vivere in Cielo come figli
di Dio non è altro che un vantaggio e una gioia senza
fine.
Antonio Rudoni SdB
IMMAGINI:
1 Ragazza: I figli di Dio, per dono ineffabile
del Padre, partecipano alla sua stessa vita divina, comunicata
loro dal Figlio nella comunione dello Spirito Santo.
2 Ragazza in costume (Foto Dal
Bon, Elle di ci, Torino-Leumann)
RIVISTA MARIA AUSILIATRICE
2005-4
VISITA Nr.