INNAMORARSI DELLA VERITA'
Dal giorno che ho conosciuto
Gesù, il 21 marzo del 1956, ho iniziato a dedicare unora
sola del mio tempo per Lui, tutti i giorni. La decisione è
stata presa dopo che avevo letto una frase di un grande Dottore
della Chiesa, Teresa DAvila. Questo ha cambiato la mia
vita.
È per questa frase che
io sono qui oggi, ed ero a Lecce una settimana fa. Questa frase
dice:
Se uno
dedica tutti i giorni unora di preghiera silenziosa al
Signore io, Teresa, gli prometto che conoscerà Dio.
A venticinque anni, allora,
era proprio quello che volevo: conoscerLo ed essere riconosciuta
da Lui, essere amata da Lui e amare Lui. Conoscere, in senso
ebraico è entrare in intimità e far germinare.
Lo si dice di Adamo che conobbe Eva e nacque Caino e poi Abele.
Teresa dAvila
mi ha illuminato la vita, per cui mi sono detta: non posso fare
grandi cose, devo lavorare, ho una vita occupatissima, sono povera,
ma tutti i giorni della mia vita, dora in poi, darò
unora a Gesù.
La semplicità
di Dio
Nonostante la fatica di alzarsi
alle cinque, dicevo a Gesù: io sto qua per Te, unicamente
per Te, perché poi ho tanto da fare, devo lavorare per
guadagnarmi la vita. Nonostante tutti gli impegni e le occupazioni
che talvolta mi toglievano anche il respiro, questora non
lho mai tolta al Signore. E la preghiera ha cambiato la
mia vita, perché la preghiera cambia la vita a tutti.
È inutile fare discorsi lunghi! Ognuno, per conto suo,
si dedichi alladorazione e cerchi di vivere il Vangelo.
È semplice da seguire!
È semplice da fare! Anche perché Dio non può
chiederci qualcosa di difficile o riservato ad esperti. Ci chiede
solo cose semplici. Il problema è che abbiamo paura di
Dio e delle cose semplici.
Però,
per vivere il Vangelo occorre la Grazia di Gesù. Senza
di Lui non ce la fai a vivere il Vangelo; questa è la
chiave: dedicare ogni giorno del tempo al tuo Signore.
E Gesù ci dice: Voi
senza di me non potete fare niente, e ancora Io sarò
con voi tutti i giorni fino alla fine dei secoli. Se è
veramente con noi fino alla fine dei secoli, e se è vero
che senza Lui non possiamo fare niente è anche vero, come
dice San Paolo, che possiamo tutto in Colui che ci conforta.
Dio è
la nostra forza
Anchio, Maddalena, posso
tutto in Dio, anche se sono sofferente nellintestino, nelle
ossa, ecc. Se sono di cattivo umore è perché non
sono con Dio, sono solo con me stessa, però in Cristo
Gesù posso rialzarmi e ritornare a Dio. Anzi per Lui,
nonostante la stanchezza e le difficoltà fisiche, posso
andare in qualsiasi posto per testimoniare il suo grande amore
per me e per tutti gli uomini. E ci andrò, ma solo nel
momento preciso in cui Lui mi darà la forza perché
tutto posso in Colui che mi dà la forza.
È Lui
che mi da la forza e non sono io; se io conto solo su di me,
mi conviene andare subito al ricovero. Se invece conto su Gesù,
Lui non può mancare nellaffidarmi qualsiasi compito.
Se quello che fai da tanti anni è quello che corrisponde
alla volontà del Signore, almeno si spera,lo farai sicuramente,
altrimenti quando sei troppo stanco non ti resta che lesaurimento
nervoso.
Per obbedire al Vangelo occorre
pregare: Entra nella tua camera chiudi la porta... quello
che vede nel segreto.... Lo Spirito Santo, farà
cambiare il tuo lavoro, vedrai come la vita quotidiana ti sembrerà
bellissima. Non che sarà facile la vita con Dio, non è
facile per nessuno, forse siamo contenti a momenti, mentre in
altri giorni è pesante. È così per tutti.
Per pregare chiudi la porta
della tua camera, ma non sul naso di tuo marito, di nascosto
prega..., puoi anche andare in un eremo, una settimana a Spello
ma con il suo permesso. Si tratta di fare le cose non con la
violenza ma con la croce; croce e non violenza vanno insieme.
Vai e ritrova te stesso in modo da essere una persona cosciente
davanti a tuo marito, davanti a tua moglie e ai tuoi figli, pur
con le tue contraddizioni forti, i tuoi litigi, ma con Gesù
che opera. In questa
preghiera, che sembra così difficile, perché della
bontà si può dire poco, il Signore opera e cambia
i cuori e le menti.
Vivere nella
libertà
Anche nella nostra casa non
facciamo nientaltro che mettere la gente davanti al Santissimo.
Il primo giorno sono come cavalli che non hanno biada, sono convinti
di perdere tempo prezioso per parlare, leggere, ecc. Già
dal secondo giorno iniziano a dire: quando si esce da lì
si sta bene. Il terzo giorno ci vanno volentieri perché
hanno trovato la chiave. È stata data loro in mano la
chiave della loro vita.
A questo punto
arriva però la paura che Gesù ci chieda troppo...
Ma se tu sei sposata e hai
famiglia è chiaro che il Signore non ti chiede di piantare
in asso il marito e di andare a fare la clarissa, ma ti chiederà
semplicemente, ciò che Giovanni Paolo II suggerisce, di
propagare il Vangelo intorno a te, di essere missionaria del
Vangelo senza andare di qua e di là. Siamo già
missionari quando il marito arriva e gli facciamo un sorriso
al posto di presentargli la nostra solita faccia da sanguisuga.
La preghiera ti dà la
libertà. Dice Gesù nel Vangelo: Io sono la
verità, e due righe dopo, La verità
vi farà liberi.
Volete essere liberi? La libertà è ciò che
cè di più bello al mondo e non cè
niente duguale alla libertà. Allora, innamoratevi
della verità e vivrete nella libertà dei figli
di Dio!
Maddalena di Spello
IMMAGINI:
1 Foto di DAL BON
2 Foto
di GUERRINO PERA SDB / ELLE DI CI
RIVISTA MARIA AUSILIATRICE
2005-4
VISITA Nr.