TESTIMONIANZA:
LA
PREGHIERA DEL SILENZIO
Ho notato che la televisione,
vista regolarmente, ogni giorno, per le notizie, e alla sera
unoretta prima di andare a riposare, mi annega la mente
e lintelligenza in una fiumana di immagini. Senza contare
poi internet, e i viaggi che devo fare per le testimonianze in
casa o fuori casa... Talvolta, ho limpressione veramente
di perdere la mia vita e mi succede di lanciare verso
il cielo uno sguardo come di una persona che sta annegando. La
sera, particolarmente in inverno, quando raggiungevo la cucina
per cenare, vedevo luccicare le stelle e il mio cuore piangeva!
O Dio! Dove
sei? Mio Signore, Gesù e il Padre, voi che vivete e risiedete
nel silenzio e che vi fate trovare nella solitudine!
Dove siete ora che non ho più il permesso o la possibilità
di allontanarmi dal tutto della vostra creazione per ritrovarvi
solo nel volto degli uomini!
O beata solitudine
o sola beatitudine!
Dove sono andate le preziose ore di questa sola beatitudine
in cui percepivo i passi di colomba dellAmore...
«Nel
silenzio parlerò al tuo cuore».
Da sempre e per sempre Dio
si trova e si troverà nel silenzio.
Ci può essere lincontro nella folla, però
anche nel seno di questa folla sei fondamentalmente solo e puoi
ritrovarti inesorabilmente solo.
Ci può essere lincontro nella parrocchia, ma anche
qui ci sarà in un momento in cui ti apparti ed entri in
te. In qualche modo ti ritrovi solo e rimani con te stesso.
Ci può essere anche
la cella di un luogo di ritiro. Certo. Tutto può essere.
Ma il luogo teologico dellincontro con la Vita della tua
vita non può essere altro che una solitudine accompagnata
da una certa qualità di silenzio.
Bisogno
di umiltà
E così vero che una
delle cause del nostro attuale sgomento, tanto da farci sembrare,
noi credenti, quasi come venuti da un
altro pianeta rispetto al mondo di oggi, è proprio il
fatto che tutto risuona intorno a noi di un chiasso insopportabile,
un chiasso da discoteca che è come una droga per stordire
e arriva a far credere che si è circondati di gioia mentre
sovente, malgrado gli stimoli musicali ed altro, producono un
fenomeno di eccitazione che giunge solo a smuovere dallapatia
e dalla noia quotidiana.
Il silenzio
fa paura, la solitudine viene aborrita.
Quando apri la televisione poi, diventi un robot mangia immagine,
subisci testi da fare vomitare un animale... È una vera
e propria aggressione alla mente.
Sei maneggiato
come un pupazzo di stracci, devi essere convinto che questo e
quellaltro sono cose indispensabili per vivere, gli spettacoli
più violenti sono chiamati alla riscossa per fare di te
una preda, la tua umanità deve essere annichilita e incretinita
in modo tale da condizionarti e orientarti come vogliono i padroni
dei mass-media che, guarda a caso, sono anche i padroni del denaro
e delle industrie che regnano sul mondo. E il tutto in nome della
pubblicità e della libertà despressione.
Una cosa che doveva aiutare lumanità a progredire
la sta asservendo.
Luomo per essere uomo
ha bisogno di essere uno. Di conoscere la terra dove
vive. Non la sua configurazione geologica e geografica, ma i
suoi ritmi di vita, il suo respiro per così dire, deve
sapersi orientarse sul suo territorio, che gli rivela anche il
sacro. Lo sappiamo tutti, anche senza riferirci a San Paolo.
Il bambino tenuto per mano e accompagnato alla scoperta dei sentieri
della foresta o del mare, diventa a modo suo un sapiente. Il
poveretto di oggi che nasce e muore tra supermercati e cinema,
per forza diventa un violento e un disperato.
Senza il mondo
della terra, e il contatto con la natura, è difficile
aprirsi al Sacro e senza il Sacro come si fa a riconoscere Gesù?
Mi direte sto vagando lontano dal silenzio, forse, ma sto solo
illustrando le condizioni base per potersi aprire al senso del
divino.
Tutte le grandi cose richiedono silenzio...
Loscuro silenzio della
tomba di Cristo è il grembo della Risurrezione! Nel mezzo
della notte, a Betlemme, nasce Gesù, lontano dalla città
degli uomini. Nella solitudine e lallontanamento da tutti,
Gesù andava tutto solo a pregare di notte... Le guardie
della tomba erano addormentate quando, trionfante, Gesù
si libera delle catene della morte. Nel silenzio eterno, il Padre
crea il cielo e la terra e il dispiegarsi dellessere fa
sì che si metta in moto il tempo. E noi siamo compresi
in questo atto iniziale... Da un punto, che non cera, si
apre il ventaglio del creato e noi già siamo compresi
in questa meraviglia che per un lasso di tempo, si dipana fino
al suo ritorno nel seno primitivo per il misterioso disegno del
Padre!
Cercare
il silenzio
Lesclamazione di Giobbe
dopo che Dio gli apparve dice tutto: «Ecco sono ben meschino!
Che ti posso rispondere? Mi metto la mano sulla bocca. Ho parlato
una volta, ma non replicherò, ho parlato due volte ma
non continuerò... Io parlavo per sentito dire, ma ora
i miei occhi ti vedono, perciò mi ricredo e ne provo pentimento
su polvere e cenere» (Giobbe 42,5).
Luomo
davanti a Dio può solo tacere se desidera incontrarLo.
«Ora
i miei occhi ti vedono», ecco il mistero. Chi vede Dio
ha grande difficoltà a parlare. È la vita che diventa
un libro.
Riportare luomo alla ricerca del silenzio è il grande
compito di noi credenti.
Mi ricordo, allarrivo nel chiostro della fraternità
di Spello... regnava il silenzio, e nella cappella gremita di
persone di ogni età, regnava il silenzio, e sotto gli
ulivi degli eremi regnava il silenzio.
E nella voce di Carlo Carretto sentivi vibrare lamore di questo
silenzio. Era la scoperta di Dio.
Il genio di
Carlo è stato di portare la sua gente ad entrare nel silenzio.
Quanti luoghi religiosi ho visto da 33 anni e quanto pochi accompagnati
dal silenzio!
Forzare se stessi ed essere capaci di rimanere in silenzio, in
silenzio totale, senza canti né preghiere vocali è
la cosa più bella che possiamo fare per la nostra gente!
Nelle parrocchie, nei raduni di preghiera, negli incontri, educare
la gente, soprattutto i giovani, a scoprire cosa si nasconde
nel silenzio prolungato... davanti a Gesù-Eucaristia!
Non avere paura e non tirarti
indietro perché tutti vogliono fare, strafare, cantare,
fare musica chiassosa, danzare...
Annunzialo in ogni momento, opportuno ed inopportuno e soprattutto
metti in contatto la gente con il silenzio, con la solitudine
e con la bellezza del mondo così comè.
Aiutare ad entrare nel silenzio: questo è lapostolato
che persuade più delle prediche, più dei logici
trattati, più delle brillanti esegesi; senza diminuire
limportanza di tutto questo, certo, ma il silenzio è
lanima della vita cristiana.
Cè
un tempo per tutto, ma il tempo riservato a Dio nello
stare davanti a Lui in silenzio
amoroso è il tempo in cui diventi uomo e sei ciò
che devi essere.
Maddalena di Spello
IMMAGINI:
1 Il silenzio esteriore è preludio
a quello interiore. Senza di esso non possiamo incontrare Dio
nelle profondità della nostra vita. / Foto di G.
Viviani
2 Lagire
del cristiano per essere autenticamente animato dalla carità
deve nutrirsi di preghiera silenziosa.
/ Foto di G. Viviani
RIVISTA MARIA AUSILIATRICE 2005-7
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