INCARNAZIONE
DI CRISTO:
LE DUE NATURE
Fino a qualche
tempo fa, credevo che le espressioni: Dio è nato,
è cresciuto ed è morto, e simili, corrispondessero
alla realtà solo in forma indiretta.
Pensavo che
la persona che è davvero nata, cresciuta e morta fosse
direttamente luomo Gesù; ma siccome Gesù
è insieme uomo e Dio, tutte queste espressioni si dovessero
attribuire anche a Dio, per una necessità logica, quasi
sillogistica...
Ora invece, il Signore mi ha
fatto capire che tutti questi verbi hanno come soggetto proprio
la Seconda Persona della Santissima Trinità! Perché
Dio, dal momento dellIncarnazione, non ha soltanto la natura
o vita divina, ma ha pure la natura
e la vita umana.
Orbene, con
la sua natura divina, Dio non ha certo potuto nascere, crescere
o morire; ma con la natura umana, divenuta pienamente sua, Dio
è veramente nato, cresciuto e morto: e questo, non in
base ad un procedimento logico, ma in base al fatto concreto
che Dio si è fatto uomo per davvero!
Il Figlio trinitario,
che aveva soltanto la vita divina, infinita ed eterna, ha voluto
assumere la nostra natura umana, legata al tempo, allo spazio,
al dolore... naturalmente però, anche quando Dio è
morto nella sua natura umana, è rimasto infinitamente
vivo nella sua natura divina: non ci è mancata mai la
sua tenerezza!
Per la stessa umanità
del Verbo Dio è figlio di Maria, non per la sua vita divina,
ma per la sua vita umana, assolutamente autentica. Per questo,
la Vergine Santissima è propriamente Madre di Dio; e lo
sarà per sempre! Ella è veramente la mamma terrena
della Seconda Persona della Santissima Trinità, che facendosi
uomo, ha potuto essere embrione, neonato, bambino, adolescente,
giovane, adulto... e dopo una vita di predicatore, ha potuto
essere lo zimbello dei suoi carnefici, ha potuto lasciarsi crocifiggere,
ed infine è risorto per sempre!
Quindi, anche adesso, Maria
Santissima continua ad essere veramente la mamma dello stesso
Dio che vive e regna in cielo con la sua natura umana glorificata,
mentre nel pane e nel vino consacrati, il Figlio suo vuole restarci
vivo fino alla fine del mondo!
La vita
divina delluomo
E noi pure possiamo avere due
nature: fin dalla nostra concezione nel grembo materno, abbiamo
la natura umana: infatti, siamo tutti uomini!
Ma per un immenso dono del Padre, se abbiamo cominciato a vivere
con Cristo, facciamo parte di Lui, abbiamo compiuto i primi passi
del nostro essere Dio, del nostro essere Amore a Lui!
Infatti, come
scrisse SantIreneo già neglinizi
della Chiesa, Dio si è fatto uomo, perché
gli uomini diventassero dèi: anzi, la stessa Parola
di Dio non afferma che siamo dèi? (cf Sal 82,6; Gv 10,34):
e che, se siamo figli di Dio, siamo anche suoi eredi in tutto,
perché coeredi di Cristo? (cf Rom 8,17).
Così, se rimaniamo uniti
a Lui, anche se nella vita umana ci trovassimo in gravissime
difficoltà (nella salute fisica o psichica, negli affetti
più cari e in qualunque altro caso), possiamo crescere
sempre più nella nostra vita divina: e questo ci rasserena
pure a livello umano!
Lesistenza cristiana è come una forbice, che si
apre sempre più: la nostra umanità ci avvicina
ogni giorno alla morte; la nostra divinità ci avvicina
ogni giorno alla pienezza della vita! Finché un tempo,
il nostro corpo sarà nel sepolcro, ma il nostro spirito
sarà con Dio; anzi, proporzionalmente alle nostre scelte
damore, il nostro spirito sarà simile a Dio! E trascinerà
con sé anche il corpo per la totalità della nostra
persona, insieme umana e divina!
Antonio Rudoni
SDB
IMMAGINI:
1 La morte chiude luscio
dellistante e apre la porta dellinfinito.
2 Luomo è già immerso
nella gloria di Dio. La sua gioia è contemplare la presenza
di Dio avvolto nel suo ineffabile silenzio (Foto di Gabriele
VIVIANI).
RIVISTA MARIA AUSILIATRICE
2005-8
VISITA Nr. <