SINODO DEI VESCOVI / ROMA 23 OTTOBRE 2005:
VIVERE L'EUCARESTIA

«L’Eucaristia fonte e culminedella vita e della missione della Chiesa»

è il tema del primo Sinodo dei vescovi dell’era di Papa Ratzinger che si svolgerà in Vaticano il 23 ottobre (originariamente fino al 29) e che di fatto concluderà l’anno dell’Eucaristia. Un Sinodo per due Papi.

Tema, tempi e responsabili erano stati fissati da Giovanni Paolo II e Benedetto XVI li ha confermati con alcuni aggiustamenti. Oltre ai tre presidenti delegati, estremamente importante è il ruolo del «relatore generale»: sarà il Patriarca di Venezia, il Cardinal Angelo Scola.

Oltre alla sua relazione, i circa 250 partecipanti lavoreranno su l’Instrumentum laboris, un testo molto restrittivo e severo che di fatto chiude a tutte le novità liturgiche.

Ombre sull’Eucaristia

«La comunione ecclesiale viene gravemente turbata e ferita dalle “ombre” nella celebrazione eucaristica. Sono la diminuzione della partecipazione alla celebrazione domenicale per una deficiente conoscenza del contenuto e del significato del mistero eucaristico, per l’indifferentismo, specie nei Paesi con rilevante processo di secolarizzazione, dove non di rado la domenica si trasforma in giorno di lavoro».

Altre «ombre»: si è diffusa «l’idea che sia la comunità a produrre la presenza di Cristo invece che essere Cristo la fonte e il centro della nostra comunione»; si avverte «un indebolimento della preghiera, della contemplazione e dell’adorazione del mistero eucaristico»; si rischia «di compromettere la verità del dogma della trasformazione del pane e del vino nel corpo e sangue di Cristo»; si rileva «un’incoerenza tra la fede professata nel Sacramento e la dimensione morale, sia nella sfera personale e sia in quella della cultura e della vita sociale».

Ai divorziati risposati

Nelle 90 pagine del documento preparato dalla Segreteria generale dopo la consultazione mondiale di vescovi e teologi, conferenze episcopali e centri liturgici, si ribadisce il no alla Comunione ai divorziati risposati: «L’ammissione alla Comunione dei divorziati risposati civilmente è un fenomeno non raro in diversi Paesi ed è assai frequente che i fedeli ricevano la Comunione senza badare allo stato di peccato grave in cui si trovano». Stessa preoccupazione per quanti fanno la Comunione durante le Messe di funerali e matrimoni, pur essendo «in peccato grave», ritenendo erroneamente che «la Messa non sia valida senza la Comunione».

Deviazioni liturgiche

Ci sono poi atti «che attentano al senso del sacro: la trascuratezza nell’uso degli arredi liturgici da parte del celebrante e dei ministri; la mancanza di decenza nel vestire dei partecipanti; la somiglianza tra certi canti religiosi e quelli profani; il tacito consenso a eliminare alcuni gesti liturgici ritenuti troppo tradizionali come la genuflessione davanti al Santissimo Sacramento; la distribuzione impropria della Comunione nella mano priva di un’adeguata catechesi e atteggiamenti poco riverenti prima, durante e dopo la celebrazione della Messa; la scadente qualità architettonica e artistica di edifici sacri e suppellettili; casi di sincretismo dovuti a un’inculturazione avventata della liturgia mescolata a elementi di altre religioni». Queste realtà negative «sono più frequenti nella liturgia latina che in quelle orientali ma sono fenomeni circoscritti».

Fede e vita

Si invitano i cattolici a non votare i politici che appoggiano l’aborto: «Alcuni ricevono la Comunione pur negando gli insegnamenti della Chiesa o dando pubblicamente supporto a scelte immorali, come l’aborto, senza pensare che stanno commettendo atti di grave disonestà personale e causando scandalo. Ci sono cattolici che non comprendono perché sia peccato sostenere politicamente un candidato apertamente favorevole all’aborto o ad altri atti gravi contro la vita, la giustizia e la pace: risulta così in crisi il senso di appartenenza alla Chiesa e che non è chiara la distinzione tra peccato veniale e mortale».

Catechesi per i bambini

L’undicesimo Sinodo ordinario è uno dei momenti più qualificati e importanti dell’«Anno dell’Eucaristia», aperto da Giovanni Paolo II nell’ottobre 2004. Benedetto XVI ricorda spesso che «fu voluto dall’amato Pontefice per ridestare nelle coscienze lo stupore verso il grande Sacramento». Uno dei temi è il giorno del Signore: «Senza la domenica non possiamo vivere» è stato al centro del XXIV Congresso eucaristico celebrato a Bari il 21-29 maggio e concluso da Benedetto XVI nella prima visita in Italia:

«La partecipazione alla Messa domenicale deve essere sentita non come imposizione o peso ma come bisogno e gioia. Riunirsi con i fratelli e le sorelle, ascoltare la Parola di Dio e nutrirsi di Cristo, immolato per noi, è un’esperienza bella che dà senso alla vita, che infonde pace al cuore. Senza la domenica noi cristiani non possiamo vivere. I genitori facciano scoprire ai figli il valore e l’importanza della Messa domenicale. Una tappa significativa è la Prima Comunione, festa per la comunità parrocchiale che accoglie per la prima volta i figli più piccoli alla mensa del Signore».

E sabato 15 ottobre il Papa terrà in Vaticano «uno speciale incontro di catechesi con i bambini, in particolare di Roma e del Lazio, che quest’anno hanno ricevuto la Prima Comunione». Avverrà durante il Sinodo, «una circostanza opportuna e bella per ribadire il ruolo essenziale che l’Eucaristia riveste nella formazione e nella crescita dei fanciulli come “perla preziosa” che dà senso alla vita».
                                                                                    
       Pier Giuseppe Accornero


Joseph Ratzinger e i Sinodi

Papa Wojtyla scelse il cardinale Joseph Ratzinger, arcivescovo di Monaco, come relatore al Sinodo del 1980 «I compiti della famiglia cristiana». Il 25 novembre 1981 lo nominò prefetto della Congregazione per la dottrina della fede e in questo ruolo partecipò di diritto a tutti i 13 Sinodi successivi (ordinari e speciali): nel 1983 fu presidente di quello su «Riconciliazione e penitenza nella missione della Chiesa» del quale fu relatore Carlo Maria Martini. L’ultimo Sinodo fu nel 2001 sulla figura del vescovo.


IMMAGINI:
1  
Il Sinodo dei Vescovi sull’Eucaristia sarà chiamato a pronunciarsi su alcuni argomenti di particolare attualità che investono le comunità celebranti, richiamando i principi fondanti il retto agire liturgico dei credenti.
2  L’adorazione eucaristica è stata recentemente ripresentata dal Papa anche ai giovani, quale sorgente di preghiera
e di intimità col Signore risorto (Foto di GUERRINO PERA, Elle Di Ci)

RIVISTA MARIA AUSILIATRICE 2005-9
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