EUCARESTIA:
ANNUNCIO
DEL REGNO E MISSIONE
Al termine della consacrazione
del pane e del vino, diventati corpo e sangue di Cristo, il sacerdote
celebrante esclama davanti
alla comunità:
«Mistero
della fede!».
È un grido di gioia
e di vittoria, al quale la comunità è chiamata
a rispondere con altrettanto slancio:
«Annunciamo
la tua morte,
Signore, proclamiamo la tua Risurrezione,
nellattesa della tua venuta!».
Al sacerdote celebrante che
sintetizza il Mistero Eucaristico come sorgente e culmine della
fede cristiana, fa eco lannuncio e la proclamazione dei
fedeli, di tutta la comunità radunata. Il momento, e latto
che vi si compie, sono di unimportanza e di una centralità
nella vita della Chiesa che non bisogna assolutamente
banalizzare, ma che occorre vivere con autentica intensità
di fede e di amore. È la Chiesa che grida al mondo che
tutta la storia dellumanità è concentrata
su Cristo morto e risorto, nel quale si compie il destino di
tutti gli uomini... fino alla Sua venuta!
Una realtà
sublime
Il termine mistero non va inteso
nel senso di realtà incomprensibile, ma piuttosto
nel senso di realtà sublime, che riguarda
Dio stesso e che siamo chiamati a penetrare con umiltà
e perseveranza, invocando il dono dello Spirito Santo. Ed è
la sublimità del Mistero Eucaristico (che in un certo
senso contiene e armonizza tutte le verità della fede)
a imprimere forza di espansione alla Chiesa.
Per questo, il Papa Giovanni
Paolo II (Ecclesia de Eucharistia, 22) afferma:
Dalla
perpetuazione nellEucaristia del sacrificio della Croce
e dalla comunione con il corpo e il sangue di Cristo, la Chiesa
trae la necessaria forza spirituale per compiere la sua missione.
Così lEucaristia si pone come fonte e insieme come
culmine di tutta levangelizzazione.
Cioè: il centro di diffusione
e di penetrazione della fede cristiana nel cuore degli uomini
è lEucaristia, perché lEucaristia è
Cristo vivo e vero! Possiamo quasi dire, usando unimmagine
di non poca bellezza ed efficacia, che dallEucaristia la
fede cristiana è chiamata a esplodere e a diffondersi
nel cuore di tutti gli uomini, di tutta lumanità.
Azione e
contemplazione
Può sembrare, in un
primo momento, che tra lEucaristia e la missione della
Chiesa ci sia una differenza sostanziale: mentre
lEucaristia si caratterizza tutta come concentrata nel
pregare e nel contemplare (nessuna preghiera è così
alta come lEucaristia!), la missione della Chiesa si caratterizza
come movimento: andare nelle terre lontane fino ai confini del
mondo; e come azione: predicare, fondare e animare le comunità.
Ma la distinzione
tra azione e contemplazione riguarda solo lapparenza e
non la realtà della vita della Chiesa. Non cè
momento così missionario come la preghiera dei contemplativi,
nel senso che la contemplazione agisce direttamente sul cuore
di Dio, ed è Dio stesso che dà fecondità
allevangelizzazione, allandare alle genti!
Il Regno di Dio, noi lo annunciamo
nella misura in cui lo facciamo vivere in noi, nella misura in
cui apriamo mente e cuore al Signore Gesù, perché
possa servirsi di noi nel continuare la Sua opera di salvezza.
San Paolo lo ha detto chiaramente: Non sono io che vivo, è
Cristo che vive in me! (Galati 2,20). Più diamo spazio a Cristo in
noi e più diventiamo missionari e apostoli e diffondiamo
il Vangelo!
Celebrare
e annunciare
Se è vero, come è
vero, che lazione missionaria tra i non credenti non comincia
con la celebrazione dellEucaristia ma con la predicazione,
cioè lannuncio del Vangelo, è altrettanto
vero che una volta che si sia dato avvio alla missione
e si sia raggiunto un piccolo numero di credenti lEucaristia
viene celebrata e diventa energia di fede e di carità
per quella nuova e piccola comunità: energia
che non può non tendere ad espandersi e a diffondere la
fede nel cuore di tanti altri.
Per questo
motivo in ogni celebrazione dellEucaristia
viene dato ampio e importante spazio alla proclamazione della
Parola di Dio, proprio perché è necessario che
il Regno di Dio venga continuamente annunziato, predicato, accolto,
meditato in continua crescenza, nel cuore di ciascun cristiano.
La Liturgia della Parola è come la continuazione della
Pentecoste. E deve esserlo, proprio perché il principale
Personaggio della Pentecoste è lo Spirito Santo, che è
certamente presente quando durante la Messa si proclama la Parola
di Dio e la si commenta nellomelia.
Di qui, una grande responsabilità
per i sacerdoti: in quel momento sono incaricati da Gesù
di spiegare, e quindi continuare la sua predicazione, il suo
Vangelo. E non possono farlo se non nella linea della Pentecoste,
invocando cioè la luce dello Spirito Santo. Se per ogni
fedele la partecipazione allEucaristia è un momento
sublime e culminante della propria vita di fede, ancor più
lomelia deve essere, per il sacerdote celebrante, un momento
di straordinaria responsabilità e di infinite possibilità!
Se ogni omelia partisse da un cuore infuocato di fede e di amore,
quante conversioni ci sarebbero... le chiese sarebbero sempre
gremite... e non verrebbero a mancare le vocazioni sacerdotali
e missionarie e, nellinsieme, i cammini di vera santificazione!
Ravvivare
la fede
E così si giunge al
momento culminante della Missione, cioè alla diffusione
del Vangelo in tutte le terre, fra tutte le razze, dialogando
con tutte le religioni. Oggi questo aspetto questo punto
vitale della vita della Chiesa è in profonda crisi.
Non mancano i missionari, ma sono troppo pochi. E sono pochi
perché i cristiani ferventi, le famiglie profondamente
cristiane e ricche di figli stanno diminuendo paurosamente.
E tutta la
Chiesa è diciamo pure in non piccola crisi,
perché la santa Eucaristia non è abbastanza vissuta,
è ridotta a momenti di preghiera e di devozione piuttosto
individuali, ma non viene partecipata con la fede e lentusiasmo
dei primi tempi. Dobbiamo riscoprire lEucaristia, riviverla,
farne lanima di tutta la nostra vita quotidiana, e allora
si tornerà allentusiasmo dei primi tempi.
Se per i fedeli si tratta di
ravvivare la fede e lardore della carità, per i
sacerdoti il primo dovere
ma anche la somma gioia! è di trasformare le loro
celebrazioni in momenti forti di proclamazione della potenza
di Cristo, di sottolineatura non solo verbale ma prima
ancora vitale della carica di amore con cui Gesù
ha sofferto la passione ed è morto sulla croce, per poi
giungere allimmensa gioia dellapparizione del Risorto
agli apostoli spaventati e pavidi.
Rinnovare
la Pasqua
Come nel giorno di Pasqua,
così anche oggi ogni Eucaristia deve essere un vero incontro
con il Risorto (come abbiamo visto nellarticolo precedente),
che dice a tutti:
Guardate
e toccate le mie piaghe... credete, sono proprio Io... e annunciate
la mia Risurrezione intorno a voi: nelle vostra famiglie e nei
caseggiati, per le strade e attraverso i vari modi di comunicazione...
perché oggi, Io sono il Risorto come duemila anni fa,
e oggi, tanto come allora e più di allora, il mondo ha
bisogno di sapermi vivo e di accogliere la mia parola!.
Se pensiamo che oggi molti
extracomunitari sono tra le nostre case e nelle nostre città,
dobbiamo renderci conto che più nessuno può scusarsi
dicendo che non può essere missionario perché non
può lasciare la propria casa, il proprio paese, la propria
nazione. Li abbiamo qui i non cristiani, e anchessi
come i pagani di allora possono benissimo essere evangelizzati
da ciascuno di noi! Non tanto con discorsi e parole, ma prima
ancora con la bontà e la gioia di chi accoglie, in modo
da far brillare fin dallinizio il primo contenuto
della fede, che è la gioia annunciata già dagli
angeli ai pastori di Betlemme.
Sì! Il mistero della fede è un mistero
di gioia per tutti (come abbiamo visto nellart. n. 6).
E più annunciamo e comunichiamo la gioia, più questa
gioia entra in noi e ci fa crescere nella fede e nellamore...
e più ancora le nostre Eucaristie saranno un momento straordinario
di grazia: per noi e per tutti.
Don Rodolfo Reviglio
IMMAGINI:
1 © Chiara Busso
/ LEucaristia è il segno che indica nella storia
la presenza del Signore Risorto, fino alla sua venuta alla fine
dei tempi.
2 © Chiara Busso / Il cristiano che ha celebrato
autenticamente lEucaristia sente di essere mandato a testimoniare
la signoria di Gesù nel mondo.
3 Mosaico della
moltiplicazione a Tabga. / Nellantica tradizione ebraica,
il pasto rituale del pane e del pesce veniva consumato per affrettare
larrivo del Messia salvatore e guida dIsraele.
4 © Giuseppe
Pelizza / LEucaristia è lincontro fra il dono
della presenza di Dio e luomo che porta sullaltra
il frutto del suo lavoro.
RIVISTA MARIA AUSILIATRICE
2005-10
VISITA Nr.