LA PACE SARA' CON NOI
GRAZIE A MARIA

In questi giorni il Santo Padre ha più volte lanciato accorati appelli alle persone di buona volontà e ai responsabili delle nazioni in favore della pace, condannando la violenza che genera guerre e morte. Tutti vogliono la pace, ma pochi sono disposti al perdono. Il mondo è come sconvolto, in preda al cinismo, all’indifferenza, all’odio. La tragedia della Palestina ogni giorno conferma quanto sia difficile la strada della concordia.
Ma proprio dalla Terra Santa, ci arriva la certezza che il corso della storia si può forzare, rivoltare, per far abitare in mezzo a noi, finalmente, la pace.

La via che può aiutarci ad uscire dal tunnel dell’autodistruzione e dell’odio è la maternità spirituale di Maria, forza capace di far riscoprire alle donne e agli uomini del nostro tempo l’esigenza di amare, di lasciarsi amare, di essere abitati da questo amore.
Abbiamo bisogno di una madre sicura, paziente, amica, dolce. Una madre che i popoli della terra possano invocare con fiducia per ottenere il dono e i frutti della pace. Maria, un nome vero, un volto vero, una storia vera, una madre per tutti
gli uomini e le donne del mondo.

Ancora una volta, come hanno fatto generazioni di credenti prima di noi, possiamo chiedere a Maria: presentaci Gesù.
Ci rivolgiamo a lei come a una donna umile, capace di un sì che ha indirizzato definitivamente la storia verso Dio; come ad una madre che soffre per la perdita del Figlio, presenza discreta a Cana e ai piedi della croce, nei momenti forti della vita di Gesù e nel Cenacolo, luogo della prima Chiesa.
A lei possiamo indirizzarci nei momenti di grande dolore, quando da soli non ce la facciamo a rivolgere lo sguardo al Padre, e ci sentiamo di aprire il nostro cuore solo ad una Madre amica.

A lei vogliamo affidarci totalmente e concretamente perché ci porti a Gesù.
Lei può ricondurci al Dio unico, al Dio forte e misericordioso, lento all’ira e fedele nell’amore. Lei può impedire a questa umanità di morire di odio e può farla vivere finalmente riconciliata come chi ha ritrovato l’armonia.

Il Padre scegliendo Maria perché diventasse Madre di Gesù, ha scelto un pezzo di noi, una donna tra le donne. Una donna che ci ha portato Gesù, che non genera fanatismi e clamori, che non vuole essere al centro dell’attenzione, ma che come mamma è continuamente preoccupata per il mondo che geme.

Ogni momento diventa in lei una occasione unica di amore, da lei traspare l’amore che il Padre ha avuto per noi.
Maria cerca continuamente anime che si lascino condurre da lei, perché vuole trovare in noi il suo cielo e compiacersi di noi, portandoci a Gesù.

La devozione dei fedeli lungo i secoli ha dato a Maria infiniti nomi, tanti quanti sono i modi di chiamare l’amore, tanti quanti sono i nostri bisogni: Madre della Misericordia, dell’Attesa, della Protezione, delle Grazie, dell’Umiltà, della Pace, della vita, dei giovani... È lì ad aspettare ogni donna e uomo che hanno bisogno della mano di una madre per condurli a Dio.
Chi accetta di far entrare Maria nella sua vita e perché ama innanzitutto il suo Signore e questa presenza gli cambia la vita, gli da coraggio, lo rivolta totalmente verso l’uomo che fa fatica, che è umiliato, che è affamato.

Maria
ti chiediamo il dono della fede,
una fede
che annulli dal nostro parlare
la parola odio,
la parola nemico, la parola mio.


Maria ti chiediamo il dono
di andare verso gli altri,
il dono di saper riconoscere
il dolore e soccorrerlo,
il dono della pace del cuore
in questo momento
e da questo momento in poi per sempre.

Maria ci affidiamo a te,
alla tua tenerezza,
alla tua maternità.

                                                                                               Ernesto Olivero


IMMAGINE:
1  
© Elledici / Guerrino Pera / Madonna orante.
RIVISTA MARIA AUSILIATRICE 2005-11
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