TENEREZZA INVINCIBILE
E SAGGIA
Sovente
si pensa che la volontà di Dio si scontri con la nostra
volontà e con i nostri desideri più profondi. E
allora diciamo con rassegnazione: «Sia fatta la sua volontà»,
con un velo di tristezza nel volto e nel cuore.
In realtà, che cosè questa volontà
di Dio? Essa è quello che Dio vuole, e sappiamo dalla
Sacra Scrittura che Egli vuole soprattutto una cosa: «che
tutti gli uomini siano salvi» (1 Tim 2,4).
Dunque, abbandonarsi
a Lui è abbandonarsi al nostro vero bene, è abbandonarsi
allamore del Padre.
Tutte le altre cose che Egli vuole sono orientate a questo desiderio
fondamentale, la nostra piena felicità.
Per questo ci ha sognati personalmente da tutta leternità,
per questo ci ha creati ad uno ad uno, per questo Lui stesso
si è fatto uomo e si è lasciato crocifiggere...
appunto per portarci alla gioia senza fine!
Anche una mamma o un amico sincero, vogliono il mio bene, ma
non sempre sono capaci di realizzarlo.
A volte, infatti, non sanno
esattamente in cosa consista il mio vero bene; altre volte, non
hanno la forza di ottenerlo...
Dio, invece, è davvero una mamma, la mamma più
tenera di qualsiasi mamma terrena. Infatti, la Scrittura dice:
«La tenerezza del Signore si espande su tutte le creature»
(Sal 145,9); «Ero per lui come chi solleva un bimbo alla
sua guancia; mi chinavo su di lui per dargli da mangiare»
(Os 11,4); «Si dimentica forse una donna del suo bambino?...
Io non mi dimenticherò mai di te» (Is 49,15); Dio
ci accoglie «come una chioccia raccoglie i suoi pulcini
sotto le ali.
E questa tenerezza del nostro Dio verso ciascuno di noi non si
lascia vincere da nessuna difficoltà, né dalla
forza dei nemici, né dalle nostre stesse miserie!
Può ricordarcelo per tutti la parabola della pecorella
fuggita lontano: siamo noi quella creatura che si è allontanata
da Dio, ma Egli va in cerca di lei finché non la ritrova»;
e una volta raggiunta, non la castiga affatto, anzi «se
la mette in spalla tutto contento» (Lc 15,4-7), così
che essa non si affatichi di nuovo nel tornare a casa...
È dunque una tenerezza invincibile la sua, ed è
una tenerezza piena di saggezza: il Signore sa bene a quale meta
guidarci per farci felici, conosce la via della vita (cf Gv 14,6)
e capisce qual è il modo migliore per attirarci a tale
meta e a tale via, tenendo conto delle nostre attitudini e persino
dei nostri stessi errori: non è successo così per
chi cercava la scienza umana ed ha trovato in Lui la pienezza
della verità, per chi cercava dei poveri amori ed ha scoperto
in Lui lamore senza limiti?
La sua sollecitudine,
dunque, è tanto invincibile quanto saggia: è la
potenza dellamore unita alla sapienza dellamore.
La volontà delluomo può essere tenera ma
insipiente, o saggia ma impotente; mentre la volontà di
Dio è lamore infinito, che si avvale di una forza
infinita, la sua onnipotenza e una saggezza infinita, la sua
onniscienza.
Allora non è furbo intestardirsi sulle nostre
voglie; è saggio ripetere insieme a Gesù: «Padre,
non sia fatta la mia, ma la tua volontà» (Lc 22,42).
E adesso, che mi posso abbandonare
ad un amore così e non ai miei sforzi personali, penosi
e velleitari, cessano le ansie, mi sento sempre al sicuro, e
mi diventa spontaneo rallegrarmi, nonostante le difficoltà
quotidiane, sapendo che il Il Signore è vicino
(cf Fil 4,4-6): so che questa tenerezza mi avvolge totalmente
e non verrà mai meno.
Antonio Rudoni SDB
RIVISTA MARIA AUSILIATRICE 2004-5
VISITA Nr.