HOME PAGE - ITALIANO / FORMAZIONE CRISTIANA  / FORMAZIONE MARIANA / INFO VALDOCCO


      MEDITAZIONE:
     GESU', PAROLA DEL PADRE

Il Cristianesimo, più che una religione è una fede. Fede che nasce dall’ascolto di un annuncio. Questo viene diffuso da qualcuno che narra di un avvenimento. Dinanzi alla sua proclamazione, l’ascoltatore può mostrarsi più o meno interessato, desideroso di ulteriori approfondimenti, oppure scettico rispetto a quanto ascoltato. Se accoglie quello che viene proclamato come importante per la sua vita, capace addirittura di trasformarla, presta fede a ciò che ha udito e crede.

Questa è la dinamica dell’annuncio cristiano e della sua propagazione. Una diffusione che vede la parola all’inizio del processo di trasmissione: «Io ti annuncio che Gesù è risorto dai morti ed è il Vivente!» e al suo termine: «Credo in quanto mi hai detto; credo che Gesù ha vinto la morte poiché è il Figlio di Dio fattosi uomo per la nostra salvezza; credo che Dio è padre amorevole per tutti i suoi figli; credo che lo Spirito Santo continua l’opera di Gesù nel mondo e nella storia».

Ma la parola non è solo all’inizio e alla fine della comunicazione della fede. La parola è il contenuto stesso della fede, tanto che i cristiani affermano che Gesù è la Parola del Padre fattasi carne per opera di Spirito Santo. Lui è la Parola Vivente, la Parola che salva, la Parola di vita.
È Lui che permette al Padre di comunicare agli uomini il mistero della sua volontà. La decisione del Padre di venire incontro all’uomo è la ragione che spiega tutta la realtà creata; di tutto ciò che esiste essa è l’intima intelligibilità. Anzitutto per due ragioni. La prima è che Dio è comunicazione, tanto al suo interno – per via delle relazioni trinitarie che sono sussistenti – quanto al suo esterno poiché vuole entrare in contatto con l’uomo per donargli la Sua vita divina.

La seconda è che se Dio è relazione, e questa è la sua gioia, allora anche l’uomo non potrà realizzarsi se non come essere di relazione, essere di parola, essere capace di dirsi e di comunicare. In tal modo la sua realizzazione avviene quando donandosi, abilita altri a comunicarsi a loro volta. Questo è quanto ha fatto Cristo che diventa così la ragione, il logos, di tutte le cose esistenti, ed essendo il logos, è la Parola.

La realizzazione di questo progetto di Dio implicava necessariamente che Dio ne parlasse all’uomo: glielo rivelasse. La ragione è molto semplice: l’uomo è una persona, un soggetto libero ed intelligente; non può vivere il suo rapporto con Dio se non intelligentemente e liberamente. Intelligentemente significa che deve conoscere ciò a cui è chiamato. E liberamente indica che può accogliere... o rifiutare.

Ciò che distingue l’evento cristiano dalla rivelazione fatta al popolo eletto è che Dio rivela Se stesso ed il mistero della sua volontà non semplicemente donando all’uomo la conoscenza di questo stesso mistero, ma lo rivela realizzandolo. La Rivelazione di Dio è parola ed avvenimento: la parola fa conoscere ciò che accade, e l’avvenimento realizza ciò che la parola dice. «Questa economia della rivelazione» insegna la Dei Verbum «avviene con avvenimenti e parola tra loro intimamente connessi». È una parola efficace: compie ciò che dice. È una parola viva: fa accadere una storia.
Così, quando si dice «Parola di Dio» si intende non in primo luogo un libro, ma Dio stesso nell’atto di realizzare il mistero della sua volontà: atto che è parola e auto-donazione.

Infatti, la Parola di Dio non è soltanto annuncio e promessa, non è soltanto la parola con cui Dio chiama l’uomo, è invece Dio stesso in quanto effettivamente si dona, è la Persona di Dio che finalmente si dà. E Dio, nel compimento di quell’alleanza che è veramente l’unione nuziale in cui Egli e l’uomo si danno in reciproco possesso, sussisterà nella stessa natura umana e si chiamerà Gesù. La Parola non sarà più un linguaggio divino, ma sarà la Persona sussistente del Verbo che ha posto la sua tenda fra noi.

La Costituzione dogmatica del Concilio Vaticano II, Dei Verbum, conclude: «La profonda verità, sia su Dio sia sulla salvezza dell’uomo per mezzo di questa rivelazione, risplende in noi in Cristo, il quale nello stesso tempo è il mediatore e la pienezza dell’intera rivelazione». E quindi con Lui tutto è stato detto e fatto. Ora si tratta per l’uomo di ascoltare quanto è stato detto, di partecipare sempre più profondamente al mistero di Cristo, finché Egli sia tutto in tutti.


                                                                           
Don Giuseppe Pelizza SDB


 IMMAGINI:
1  L’uomo è stato creato per la Parola di Dio: viene dalla Parola e vive per la Parola. Per questo la sua dimensione più autentica è l’ascolto della Parola di Vita, della Parola che si è fatta carne.
 L’affievolimento della lettura e la scomparsa della memoria, rendono l’uomo senza radici
e lo impoveriscono del suo passato.


         RIVISTA MARIA AUSILIATRICE  2007 - 8  
         HOME PAGE - ITALIANO / FORMAZIONE CRISTIANA  / FORMAZIONE MARIANA / INFO VALDOCCO
     
  
        VISITA Nr.