VEDO E STRAVEDO

Penso sovente a mio padre. Mi ritorna in mente in modo ostinato, forse quasi ossessivo, un episodio dell’infanzia. Purtroppo è legato un po’ all’aria che si respira in questi tempi. Ovunque si parla e si è parlato di oroscopi, chiromanzia, indovini e maghi.

Mio padre, un francese, razionalista, educato dai padri gesuiti, un giorno trascinato da un amico chiromante si sentì dire che sarebbe morto all’età di 55 anni. Allora ne aveva una quarantina. Dal 1941 in poi, dopo la morte di mio fratello e il trasloco in un’altra casa, iniziò a soffrire allo stomaco. Mi ricordo come se fosse oggi, dei suoi andirivieni nella biblioteca di casa, la mano sullo stomaco, un lamento sordo nella gola, per tutto il tempo che durava la crisi. Non voleva farsi operare. Tutti i suoi erano morti dopo un’operazione al tubo digerente. Si accontentava di fare una dieta severa a base di latte, pastina, uova e riso allo zucchero.

Sei o sette anni così! Finché, finita la guerra, un’amica, rappresentante di prodotti farmaceutici, gli propose di provare un rimedio a base di gel d’alluminio, recentemente scoperto per l’ulcera.
Ormai i famosi 55 anni erano passati e mio padre accettò. Provò il nuovo prodotto e guarì.

Quante volte ho riflettuto su questo fatto! Quante sofferenze evitate se mio padre non fosse stato avvelenato da quella stupida profezia fatta solo da chi lucra ignobilmente denaro per questo genere di previsioni. Quante ore di angoscia anche per noi, a casa, poiché ci ripeteva continuamente che
ad ogni modo sarebbe dovuto morire a 55 anni. Così nel 1945 tremavamo tutti di paura non per i Tedeschi o per la guerra ma per la salute di mio padre, il quale pensò poi bene di salutare questo mondo
a soli 94 anni!

Da allora sono passati tanti anni. Quante persone ho incontrato, imbrogliate in storie di questo genere se non in modo ancora peggiore. Anche persone che all’apparenza sembrano normali e sani, poi si scopre che vanno dai chiromanti, cartomanti, o astrologi e il fatto è che costoro pretendono poi di essere cristiani. Vanno pure a Messa ma la frequentano solo come se fosse un ulteriore atto superstizioso. Come un rito magico che deve conferire loro un salvacondotto per il giudizio universale.

Se poi a questo si unisce il fatto che normalmente ci si fida più della fattucchiera o del mago che del confessore, vien solo da dire che tutto ciò è semplicemente allucinante. Questa malattia colpisce ogni persona, di ogni età e condizione sociale. Il piccolo popolo andrà da donne poco raccomandabili, i più colti entreranno a fare parte di sette più o meno magiche che possono distruggere la vita di un’intera famiglia dove vigono discorsi intellettuali e immaginazioni pseudoscientifiche.

Si avverte che sotto questo fenomeno c’è un’incrinatura dell’essere, un bisogno angosciato e morboso di contatti con le forze oscure e confuse del mondo. Forze che in realtà sono solo dentro di noi. Che non sapendo, o volendo purificare spiritualmente si crede di dominare mediante pratiche strane a cui si dà poi il nome intellettuale di esoteriche.
Stranamente questo fenomeno, seppur con tinte diverse, esiste anche in ambienti che si presuppone siano religiosi. Certe predizioni sulla fine del mondo... alcuni inviti a fare provviste per i tempi futuri, semmai firmando assegni in bianco a favore di qualche sedicente guida spirituale...
Alcuni che affermano di parlare direttamente con Gesù o con gli angeli, ma non hanno ancora purificato
i loro istinti... e non si sottomettono all’obbedienza... tutte cose che fanno ribellare il mio spirito cartesiano ed evangelico insieme.

Avevo conosciuto una persona a cui era stato predetto che la fine del mondo sarebbe venuta il Venerdì Santo di un certo anno. Per questo bisognava tenersi preparati, rinunciando a tutti i beni terreni, anzi donandoli a un «padre spirituale» che li avrebbe utilizzati per diffondere questo messaggio di «salvezza». Questa persona preferì credere alla parola di Gesù che dice che neanche Lui sapeva né il giorno, né l’ora, ma solo il Padre suo. E si ribellò. In cambio si vide ricevere a casa un pacco con dentro una lettera e una frusta in cui le si ordinava in modo perentorio di flagellarsi le spalle trentatré volte, ogni sera recitando un Miserere!

Beh, un po’ di penitenza corporale forse può anche essere utile, ma trentatré frustate mi sembra siano un po’ troppe. Comunque, arrivò il Venerdì Santo e non successe niente. Il mondo continuò ad andare avanti come suo solito.
Quelle persone però che avevano creduto, persero chi la fede, chi i soldi, chi il lavoro e chi si ritrovò in carcere per frode.

In un caso come nell’altro (astrologia o pseudorivelazioni) si tratta sempre di ricerca sentimentale, viscerale, e forse anche lussuriosa, per avere risposte dal mondo del mistero e dell’occulto. Mondo che esiste solo nella nostra testa e che fa molto bene il gioco di colui che è l’avversario di Dio.
Gesù traccia una via stretta, in salita, che porta alla pace passando attraverso la sofferenza, l’uomo vuole invece cose strepitose e magnifiche e non accetta il fardello della vita quotidiana. Allora va in cerca di chi lo può accontentare in questo suo delirio. Basta accendere la televisione per restare sbalorditi dai programmi di questo genere. C’è di tutto. E il guaio è che molti ci cascano, dalla solida massaia al brillante uomo politico, dal delicato studente tutto tecno e telefonini, fino al capace imprenditore.
E se provassimo a confidare un po’ di più in Dio e a pregare un po’ di più? Se lo facessimo, è assai probabile che il mondo andrebbe un po’ meglio. Parola di cristiana, anche se non chiromante.
                                                                                
Maddalena di Spello


IMMAGINI:
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Foto di G. Moscardini
 Lasciarsi guidare da Dio, come un bambino da sua madre, questo è l’atteggiamento autentico che nasce dalla libertà che il cristiano ha dal Vangelo.
3  Foto di G. Moscardini / La potenza della natura, il suo fascino, il suo silenzio sono elementi che seducono l’uomo e lo introducono alla ricerca di Dio, alimentando un atteggiamento di umiltà che non pretende dominare gli eventi o piegare a sé l’inconoscibile futuro.
RIVISTA MARIA AUSILIATRICE 2006 -1
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