LIBERTA' DELL'UOMO
DIVENTA LIBERTA' DI DIO
La libertà delluomo
(quella di volere o non volere, con una scelta personale, non
costretta da nulla e da nessuno) può portare alla morte
della stessa libertà, oppure alla sua pienezza.
1. Quando luomo pecca gravemente,
lo fa con libertà: se non agisse liberamente, la sua azione
non sarebbe peccaminosa, ma compirebbe un peccato soltanto materiale,
non formale: e quindi, non sarebbe un allontanamento da Dio!
Quando si tratta di un
grave peccato formale, e quindi di un vero peccato mortale, cosciente
e libero, luomo si stacca da Dio, e diventa incapace di
ritornare a Lui senza il suo dono gratuito. La conversione, infatti,
anche quando precede la confessione sacramentale, è un
atto di misericordia, perché è la nuova creazione
della vita divina in un uomo che laveva perduta. Tuttavia,
chi si converte accoglie liberamente lofferta di Dio; ma
questo accoglimento può essere faticoso, dovendo superare
le inclinazioni precedenti.
2. Invece, quando luomo compie un atto buono,
e quindi esprime quellamore che sorge da Dio, la libertà
umana cresce. Anche questa crescita deriva da Dio in collaborazione
con luomo, ma è una crescita connaturale alla vita
che esisteva già prima, e quindi, normalmente, riesce
più facile e spontanea. Per ottenere la massima crescita
nella libertà, perché possa unirsi alla sublime
libertà di Dio, che
vuole la pienezza di qualunque persona, vorrei suggerire una
strada serena e senza rischi.
Ricordo di aver letto che Abramo Lincoln, il presidente degli USA che liberò
gli uomini di colore dalla schiavitù, incontrò
una volta una di queste schiave affrancate. Ella gli avrebbe
chiesto: È vero che adesso sono davvero libera di
scegliere che cosa voglio fare della mia vita?. Alla risposta
affermativa di Lincoln, la donna avrebbe affermato: Io
voglio usare la mia libertà per servire il mio liberatore!.
Analogamente, per tutti coloro che scelgono Dio e credono in
Lui senza paura, è bello dire con fiducia:
Mio Dio,
creatore e redentore, tu mi hai dato la libertà, ed io
la voglio impiegare nel modo migliore: quindi la dono a te, usala
come vuoi! Non è questo il tuo sogno: «Sia fatta
la tua volontà»?
Guida questa mia libertà,
uniscila alla tua: tu solo saprai ottenerne il risultato ottimale
per la tua gloria, e quindi per il mio bene personale e per il
bene di tutti i tuoi figli, miei fratelli. Te lo ripeto, voglio
che la mia libertà diventi tua: e con essa, diventino
tuoi io stesso, la mia vita, la mia salute, il mio tempo, i miei
affetti, la mia casa con tutto quello che possiedo e che adopero,
persino le mie debolezze... prendi tutto, Papà!
Non intendo
privarmi di tutte queste realtà: voglio però che
le usi tu, secondo il tuo cuore, sapendo che tu le saprai valorizzare
fino ai risultati più belli, perché la tua saggezza
è più vasta della mia, la tua forza è più
potente della mia, il tuo amore è più tenero del
mio.
Per questo, come ha detto Papa Benedetto XVI nella sua prima omelia,
«Non
abbiate paura di Cristo!
Egli non toglie nulla,
e dona tutto.
Chi si dona a Lui, riceve il centuplo».
Così, mio Signore, abbandonandomi
a te come unonda del tuo mare, mi sentirò fin dora
in Paradiso!.
Antonio Rudoni SDB
IMMAGINE:
1 Solo con la libertà
che Dio ci ha donato, possiamo dire di essere autenticamente
figli. È nella libertà che il nostro sì
allamore diviene autentico.
RIVISTA MARIA AUSILIATRICE
2006
- 5
VISITA Nr.