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I DODICI APOSTOLI:
L'AZIONE DELLO SPIRITO
SANTO
Cerchiamo di capire il disegno
originario della Chiesa voluta dal Signore, per comprendere così
meglio anche la nostra collocazione, la nostra vita cristiana,
nella grande comunione della Chiesa. Finora abbiamo capito che
la comunione ecclesiale è suscitata e sostenuta dallo
Spirito Santo, custodita e promossa dal ministero apostolico.
E questa comunione, che noi
chiamiamo Chiesa, non si estende solo a tutti i credenti di un
certo momento storico, ma abbraccia anche tutti i tempi e tutte
le generazioni. Quindi abbiamo una duplice universalità:
luniversalità
sincronica siamo
uniti con i credenti in tutte le parti del mondo e anche
una
universalità cosiddetta diacronica, cioè: tutti i tempi appartengono a noi,
anche i credenti del passato e i credenti del futuro formano
con noi ununica grande comunione.
Lo Spirito appare come il garante
della presenza attiva del mistero nella storia, Colui che ne
assicura la realizzazione nel corso dei secoli. Grazie al Paraclito
lesperienza del Risorto, fatta dalla comunità apostolica
alle origini della Chiesa, potrà sempre essere vissuta
dalle generazioni successive, in quanto trasmessa e attualizzata
nella fede, nel culto e nella comunione del Popolo di Dio, pellegrino
nel tempo. E così noi adesso, nel tempo pasquale, viviamo
lincontro con il Risorto, non solo come una cosa del passato,
ma nella comunione presente della fede, della liturgia, della
vita della Chiesa.
In questa trasmissione dei
beni della salvezza, che fa della comunità cristiana lattualizzazione
permanente, nella forza dello Spirito, della comunione originaria,
consiste la Tradizione apostolica della Chiesa. Essa è
detta così perché è nata dalla testimonianza
degli Apostoli e della comunità dei discepoli al tempo
delle origini, è stata consegnata sotto la guida dello
Spirito Santo negli scritti del Nuovo Testamento
e nella vita sacramentale, nella vita della fede, e ad essa
a questa Tradizione, che è tutta la realtà sempre
attuale del dono di Gesù la Chiesa continuamente
si riferisce come al suo fondamento e alla sua norma attraverso
la successione ininterrotta del ministero apostolico.
I testimoni
della vita di Gesù
Gesù, ancora nella sua
vita storica, limitava la sua missione alla casa dIsraele,
ma faceva già capire che il dono era destinato non solo
al popolo dIsraele, ma a tutto il mondo e a tutti i tempi.
Il Risorto affida, poi, esplicitamente agli Apostoli (cf Lc 6,13)
il compito di fare discepole tutte le nazioni, garantendo la
sua presenza e il suo aiuto fino alla fine dei tempi (cf Mt 28,19s).
Luniversalismo della salvezza richiede, peraltro, che il
memoriale della Pasqua sia celebrato senza interruzione nella
storia fino al ritorno glorioso del Cristo (cf 1 Cor 11,26).
Chi attualizzerà la
presenza salvifica del Signore Gesù mediante il ministero
degli Apostoli capi dellIsraele escatologico (cf
Mt 19,28) e attraverso lintera vita del popolo della
nuova alleanza? La risposta è chiara: lo Spirito Santo.
Gli Atti degli Apostoli in continuità col disegno
del Vangelo di Luca presentano dal vivo la compenetrazione
fra lo Spirito, gli inviati di Cristo e la comunità da
essi radunata.
Grazie allazione del
Paraclito gli Apostoli e i loro successori possono realizzare
nel tempo la missione ricevuta dal Risorto: Di questo voi
siete testimoni. E io manderò su di voi quello che il
Padre mio ha promesso... (Lc 24,48s.). Avrete forza
dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete
testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino
agli estremi confini della terra (At 1,8). E questa promessa,
allinizio incredibile, si è realizzata già
nel tempo degli Apostoli: Di questi fatti siamo testimoni
noi e lo Spirito Santo, che Dio ha dato a coloro che si sottomettono
a lui (At 5,32).
Lopera
dello Spirito Santo
È dunque lo Spirito
stesso che, mediante limposizione delle mani e la preghiera
degli Apostoli, consacra e invia i nuovi missionari del Vangelo
(così, ad esempio, in At 13,3s. e 1 Tm 4,14). È
interessante osservare che, mentre in alcuni passi si dice che
Paolo stabilisce i presbiteri nelle Chiese (cf At 14,23), altrove
si afferma che è lo Spirito a costituire i pastori del
gregge (cf At 20,28).
Lazione dello Spirito
e quella di Paolo risultano così profondamente compenetrate.
Nellora delle decisioni solenni per la vita della Chiesa,
lo Spirito è presente per guidarla. Questa presenza-guida
dello Spirito Santo si sente particolarmente nel Concilio di
Gerusalemme, nelle cui parole conclusive risuona laffermazione:
Abbiamo deciso, lo Spirito Santo e noi... (At 15,28);
la Chiesa cresce e cammina nel timore del Signore, colma
del conforto dello Spirito Santo (At 9,31).
Questa permanente attualizzazione
della presenza attiva di Gesù Signore nel suo popolo,
operata dallo Spirito Santo ed espressa nella Chiesa attraverso
il ministero apostolico e la comunione fraterna, è ciò
che in senso teologico sintende col termine Tradizione:
essa non è la semplice trasmissione materiale di quanto
fu donato allinizio agli Apostoli, ma la presenza efficace
del Signore Gesù, crocefisso e risorto, che accompagna
e guida nello Spirito la comunità da lui radunata.
Il fiume
vivo della Tradizione
La Tradizione è la comunione
dei fedeli intorno ai legittimi Pastori nel corso della storia,
una comunione
che lo Spirito Santo alimenta assicurando il collegamento fra
lesperienza della fede apostolica, vissuta nelloriginaria
comunità dei discepoli, e lesperienza attuale del
Cristo nella sua Chiesa.
In altre parole, la Tradizione
è la continuità organica della Chiesa, Tempio santo
di Dio Padre, eretto sul fondamento degli Apostoli e tenuto insieme
dalla pietra angolare, Cristo, mediante lazione vivificante
dello Spirito: Così dunque voi non siete più
stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e
familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli Apostoli
e dei Profeti, e avendo come pietra angolare lo stesso Cristo
Gesù.
In lui ogni costruzione cresce
ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche
voi insieme con gli altri venite edificati per diventare dimora
di Dio per mezzo dello Spirito (Ef 2,19-22). Grazie alla
Tradizione, garantita dal ministero degli Apostoli e dei loro
successori, lacqua della vita scaturita dal costato di
Cristo e il suo sangue salutare raggiungono le donne e gli uomini
di tutti i tempi. Così, la Tradizione è la presenza
permanente del Salvatore che viene a incontrarci, redimerci e
santificarci nello Spirito mediante il ministero della sua Chiesa,
a gloria del Padre.
Concludendo e riassumendo,
possiamo dunque dire che la Tradizione non è trasmissione
di cose o di parole, una collezione di cose morte. La Tradizione
è il fiume vivo che ci collega alle origini, il fiume
vivo nel quale sempre le origini sono presenti. Il grande fiume
che ci conduce al porto delleternità.
Ed essendo così, in
questo fiume vivo si realizza sempre di nuovo la parola del Signore,
che abbiamo sentito allinizio dalle labbra del lettore:
Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del
mondo (Mt 28,20).
Benedetto XVI
LOsservatore Romano, 27-04-2006
IMMAGINI:
1 Gli Apostoli sono stati i testimoni privilegiati
della Risurrezione di Cristo. Essi rappresentano la fede di tutta
la Chiesa primitiva che nel corso dei secoli verrà tramandata
ai successori dei Dodici. / San Pietro, Monastero di Santa Caterina
al Sinai.
2 Lannuncio cristiano
non è una conservazione tradizionalista di cose o gesti,
è un fiume vivo che ci collega alle origini dellesperienza
dei primi discepoli del Risorto.
RIVISTA MARIA AUSILIATRICE 2008 - 3
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