Come vivere
da cristiani nel mondo virtuale delle tecnologie digitali? Papa
Benedetto ci ha dato tre direttive precise: nel rispetto della
persona umana, nel dialogo, e nellamicizia.
Dovè Dio? Il Catechismo
Internet, se già esistesse, risponderebbe: Dio è
in cielo e in terra, e in ogni sito. Lanno scorso
il Papa, nel messaggio per la Giornata della Comunicazione sociale,
ha suggerito ai cristiani come vivere da discepoli del Signore
nel mondo digitale. Che è un mondo virtuale, ma in sostanza
è solo unappendice del complesso mondo reale: possiamo
dire il suo ultimo sviluppo, nella storia dellevoluzione
umana. Uno sviluppo pieno di fascino e di avvenire.
* Benedetto XVI ha aperto il suo messaggio
con lelogio incondizionato delle nuove tecnologie digitali.
Esse stanno determinando cambiamenti fondamentali nei modelli
di comunicazione e nei rapporti umani... Laccessibilità
di cellulari e computer, unita alla portata globale e alla capillarità
di internet, ha creato una molteplicità di vie attraverso
le quali è possibile inviare, in modo istantaneo, parole
e immagini ai più lontani e isolati angoli del mondo....
E così succede che: i giovani utilizzano (i nuovi
mezzi) per comunicare con i propri amici, per incontrarne di
nuovi, per creare comunità e reti, per cercare informazioni
e notizie, per condividere le proprie idee e opinioni... le famiglie
possono restare in contatto anche se divise da enormi distanze...
gli studenti e i ricercatori hanno un accesso più facile
e immediato ai documenti, alle fonti e alle scoperte scientifiche.
* Le nuove tecnologie secondo il Papa
sono un vero dono per lumanità. Dobbiamo perciò
far sì che i vantaggi che esse offrono siano messi al
servizio di tutti gli uomini e di tutte le comunità, soprattutto
di chi è bisognoso e vulnerabile. Perciò
linvito: desidero incoraggiare tutte le persone di
buona volontà, attive nel mondo emergente della comunicazione
digitale, perché si impegnino nel promuovere una cultura
del rispetto, del dialogo, dellamicizia. Sono tre
obiettivi da raggiungere, e il Papa ha detto come.
* Rispetto della persona. Coloro
che operano nel settore (dei mass media) non possono non sentirsi
impegnati al rispetto della dignità e del valore della
persona umana. Se le nuove tecnologie devono servire al bene
dei singoli e della società, quanti ne usano devono evitare
la condivisione di parole e immagini degradanti per lessere
umano, ed escludere ciò che alimenta lodio e lintolleranza,
svilisce la bellezza e lintimità della sessualità
umana, sfrutta i deboli e gli indifesi. Invece, quanta
spazzatura avvilente in certi programmi tv (si veda Grande Fratello),
e nei siti dellerotismo e della pedofilia. La filosofia
cristiana ha elaborato lo stupendo concetto di persona, qualcosa
di nobile e spirituale, degno di Dio. In quei siti e programmi
la persona si degrada a istinto, allusioni, morbosità,
istigazione.
* Il dialogo. Ricorda il Papa: La
nuova arena digitale, il cosiddetto cyberspace, permette di incontrarsi
e di conoscere i valori e le tradizioni degli altri. Simili incontri,
tuttavia, per essere fecondi, richiedono forme oneste e corrette
di espressione, insieme a un ascolto attento e rispettoso.
Perciò: Il dialogo devessere radicato in una
ricerca sincera e reciproca della verità. La vita... è
ricerca del vero, del bene e del bello. Proprio per tale fine
compiamo le nostre scelte, esercitiamo la nostra libertà
e nella verità, nel bene e nel bello, troviamo felicità
e gioia.
* Lamicizia. Osserva il Papa:
Il concetto di amicizia ha goduto di un rinnovato rilancio
nel vocabolario delle reti sociali digitali emerse negli ultimi
anni. Tale concetto è una delle più nobili conquiste
della cultura umana. Nelle nostre amicizie e attraverso di esse
cresciamo e ci sviluppiamo come esseri umani. E allora?
Occorre essere attenti a non banalizzare il concetto e
lesperienza dellamicizia... Sarebbe triste se il
nostro desiderio di sostenere e sviluppare on-line le amicizie
si realizzasse a spese della disponibilità per la famiglia,
per i vicini e per coloro che si incontrano nella realtà
di ogni giorno, sul posto di lavoro, a scuola, nel tempo libero.
Quando il desiderio di connessione virtuale diventa ossessivo,
la conseguenza è che la persona si isola, interrompendo
la reale interazione sociale. In positivo: Lamicizia
è un grande bene umano... È gratificante vedere
lemergere di nuove reti digitali che cercano di promuovere
la solidarietà umana, il rispetto per la vita e il bene
della creazione. Queste reti possono facilitare forme di cooperazione
tra popoli di diversi contesti geografici e culturali.
* In conclusione Benedetto XVI rivolge
un invito ai giovani. Carissimi, sentitevi impegnati a
introdurre nella cultura di questo nuovo ambiente comunicativo
e informativo i valori su cui poggia la vostra vita! Nei primi
tempi della Chiesa, gli Apostoli e i loro discepoli hanno portato
la Buona Novella di Gesù nel mondo greco romano... A voi,
giovani, che quasi spontaneamente vi trovate in sintonia con
questi nuovi mezzi di comunicazione, spetta in particolare il
compito della evangelizzazione di questo «continente digitale».
Sappiate farvi carico con entusiasmo dellannuncio del Vangelo
ai vostri coetanei!.
* Hanno definito il computer lo
stupido veloce. Lo stesso si può dire di tanti altri
ritrovati tecnologici. Ma se sono stupidi, sta a noi renderli
intelligenti.
Enzo BIANCO sdb
A modo di quiz
Che cosa vorranno
dire clic, blog, iPad, iPod?
Facile: chi non lo sa, veda Google. E chi non sa Google? Potrà
sempre vedere... analfabetismo informatico.
Un concetto oggettivo, senza offesa, che ahinoi, purtroppo riguarda
un sacco degli attuali bipedi umani.
Nessuna strada,
compresa quella sviluppata dalle nuove tecnologie, può
e deve essere preclusa a chi, nel nome del Cristo risorto, si
impegna a farsi sempre più prossimo alluomo (Benedetto
XVI).
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