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         IL PAPA CI PARLA / CATECHESI :
       
CARE NONNE E CARI NONNI...

Care nonne e cari nonni...

“Chi non ricorda i suoi nonni? Chi può dimenticare la loro presenza e la loro testimonianza nel focolare domestico? Quanti tra noi ne portano il nome, in segno di continuità e di riconoscenza... Essi per noi si sono donati, si sono sacrificati, in certi casi si sono anche immolati... È consuetudine nelle famiglie, dopo la loro dipartita, ricordarne l’anniversario con la celebrazione della Messa in loro suffragio, e se possibile con una visita al cimitero... Questi e altri gesti di amore e di fede sono la manifestazione della nostra gratitudine nei loro confronti...”.

Sono parole calde e affettuose di Benedetto XVI, pronunciate in un convegno sulla famiglia cristiana. Un intero discorso dedicato dal Papa al tema piuttosto insolito. “I nonni – ha precisato – sono un tesoro che non possiamo strappare alle nuove generazioni, soprattutto quando danno testimonianza di fede”.

Il ruolo dei nonni nella Chiesa

Ha ricordato Benedetto XVI: “Pensando ai nonni, alla loro testimonianza di amore e di fedeltà alla vita, vengono in mente le figure bibliche di Abramo e Sara, di Elisabetta e Zaccaria, di Gioacchino e Anna, come pure gli anziani Simeone e Anna, o anche Nicodemo: tutti costoro ci ricordano come in ogni età il Signore chiede a ciascuno l’apporto dei propri talenti”.

Quanto alla Chiesa: “ha sempre avuto nei riguardi dei nonni un’attenzione particolare, riconoscendo loro una grande ricchezza sotto il profilo umano e sociale, come pure sotto quello religioso e spirituale”.

Quindi il Papa ha gettato sul ruolo dei nonni “uno sguardo capace di comprendere il passato, il presente e il futuro”. E con lui “analizziamo brevemente questi tre momenti”.

Sguardo sul passato dei nonni

Con una premessa. Se torniamo indietro fino al passato remoto, i paleo-antropologi ci spiegano che al tempo dei Neanderthal i nonni, come categoria sociale, non esistevano. Non c’erano perché la vita umana, allora, era troppo breve: si moriva prima di diventare nonni. Secondo questi studiosi i nonni apparvero circa 40.000 anni fa.
Allora l’Uomo di Neanderthal venne sostituito, anche sulla nostra penisola, dall’Homo Sapiens. Questo, più evoluto, seppe darsi condizioni di esistenza migliori, e divenne più longevo. Si ebbero genitori arzilli, in grado di aiutare i figli a mettere al mondo i loro figli. Nonne, nonni e nipoti, sarebbero cominciati così. Di fatto quei nipotini furono privilegiati: accuditi meglio, crebbero più «educati», più sani, vispi e capaci.
Il Papa nel suo discorso non è risalito fino al passato remoto, si è fermato al passato prossimo. A quando i nonni hanno cominciato a far bene la loro parte. Intanto nelle famiglie spuntavano anche i pronipoti...
Ha riconosciuto il Papa: “In passato i nonni avevano un ruolo importante nella vita e nella crescita della famiglia. Anche quando l’età avanzava, essi continuavano a essere presenti con i loro figli, con i nipoti e magari i pronipoti, dando viva testimonianza di premura, di sacrificio, e di un quotidiano donarsi senza riserve. Erano testimoni di una storia personale e comunitaria, che continuava a vivere nei loro ricordi e nella loro saggezza”.

I nonni oggi

Fino a mezzo secolo fa i nonni erano pochi, contavano poco, e non duravano molto. Erano marginali, di contorno. Oggi le schiere dei nonni sono sempre più folte, e molti diventano bisnonni. Contribuiscono alla stabilità degli affetti familiari, e sovente anche sul piano economico.
Si sentono realizzati: “Essere nonno – ha scritto Anselmo Bucci – vuol dire arrivare alla terza edizione, riveduta e corretta, della propria autobiografia”. Trovano la piena accettazione dei più interessati, i nipoti: “Ogni generazione – ha osservato il sociologo Lewis Mumferd – si ribella contro i padri, e fa amicizia con i nonni”.
Ma il Papa ha ricordato: “Oggi l’evoluzione economica e sociale ha portato profonde trasformazioni nella vita delle famiglie”. E ha indicato anche due trasformazioni negative e pericolose.
– «Gli anziani, tra cui molti nonni, si sono trovati in una sorta di “zona di parcheggio”: alcuni si accorgono di essere un peso in famiglia, e preferiscono vivere soli o in case di riposo, con tutte le conseguenze che queste scelte comportano».
– «Altra trasformazione, peggiore: da più parti sembra purtroppo avanzare la “cultura della morte”, che insidia anche la stagione della terza età. Con crescente insistenza si giunge persino a proporre l’eutanasia, come soluzione per risolvere certe situazioni difficili...».

E i nonni di domani?

Avremo nonni sempre più numerosi, ed efficienti. Sempre più scrigni di esperienza, esperti in umanità. Vivranno più a lungo. Il loro influsso sulle future generazioni crescerà. Il Papa si è interrogato: “Di fronte alla crisi della famiglia, non si potrebbe forse ripartire proprio dalla presenza e dalla testimonianza di coloro – i nonni – che hanno una maggiore robustezza di valori e di progetti?”.
Ha quindi indicato la necessità di puntare su di loro: “Se i nonni, come spesso e da più parti si dice, costituiscono una preziosa risorsa, occorre mettere in atto scelte coerenti, che permettano di valorizzarli al meglio”. Perciò il suo principio: “Mai, per nessuna ragione, i nonni siano esclusi dall’ambito familiare”.
Infine il Papa ha formulato l’augurio, o programma: “Ritornino i nonni a essere presenza viva nella famiglia, nella Chiesa e nella società... Continuino a essere testimoni di unità, di valori fondati sulla fedeltà a un unico amore, che genera la fede e la gioia di vivere”.

                                                                                                                             Enzo BIANCO sdb


C’è crisi nella famiglia e nella società, ma nonne e nonni possono essere una valida risposta alle crisi: «con la loro maggiore robustezza di valori e di progetti».
È questo il parere di Papa Benedetto XVI.

                                                                       (I testi del Papa dal suo Discorso del 5 aprile 2008).


Preghiera con i nonni di Gesù

Dio dei nostri Padri, ai santi Gioacchino e Anna hai dato il privilegio di avere come figlia Maria, madre del Signore Gesù.
Per loro intercessione concedi ai tuoi fedeli di godere i beni della salvezza eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna nei secoli eterni. Amen. (Dalla Liturgia del 26 luglio).


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Papa Benedetto XVI si augura che “Mai, per nessuna ragione, i nonni siano esclusi dall’àmbito familiare... Ritornino i nonni a essere presenza viva nella famiglia, nella Chiesa e nella società”.
                                                                                                   © Photoxpress.com
       


      RIVISTA MARIA AUSILIATRICE  2010 - 6  
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