Un ottobre 2012 bollente attende
i cristiani: in quei giorni la Chiesa ricorda il 50° del
Vaticano II e i 20 anni del Nuovo Catechismo, celebra il Sinodo
dei vescovi sulla Nuova Evangelizzazione, e dà inizio
all'Anno della fede 2012-2013. Tutti siamo chiamati dal Papa
a fare memoria, al rinnovamento interiore, e a una testimonianza
sempre più credibile
Alcune date della Chiesa hanno
una forte eloquenza: sono come pietre miliari che segnano il
cammino della fede nel mondo. Nel caso nostro, si tratta del
giorno 11 ottobre, in cui cadono sia avvenimenti passati da ricordare
che appuntamenti da non mancare. Ci prepariamo già da
oggi.
L'11 ottobre, è accaduto
e accadrà
" 11 ottobre 1962: cinquant'anni
fa Giovanni XXIII apriva il Concilio Ecumenico Vaticano II. I
testi lasciati a noi in eredità dai padri conciliari conservano
oggi tutto il loro valore, ma si tratta di riscoprirli, e di
assimilarne tutta la ricchezza.
" 11 ottobre 1992: Giovanni Paolo II promulgava il nuovo
Catechismo della Chiesa Cattolica. Come si sa, "Il catechismo
è un libro mirabile, che contiene le più grandi
risposte alle più grandi domande" (Po XI). Ha "lo
scopo di illustrare a tutti i fedeli la forza e la bellezza della
fede". L'attuale è "uno dei frutti più
importanti del Vaticano II", e risulta anche oggi "un
vero strumento a sostegno della fede, soprattutto per quanti
hanno a cuore la formazione dei cristiani". -
" 11 ottobre 2011: papa Benedetto XVI con il Motu proprio
Porta fidei ha indetto l'Anno della fede. Questo "anno di
grazia", tutto da vivere, avrà inizio a cinquant'anni
esatti dall'apertura del Concilio, e terminerà il 24 novembre
2013, solennità di Cristo re dell'universo.
" Dal 7 al 28 ottobre 2012 si svolgerà a Roma il
Sinodo dei vescovi, sul tema "La nuova evangelizzazione
per la trasmissione della fede cristiana". Evento da seguire
con attenzione, perché ne scaturiranno gli orientamenti
per la futura presenza della Chiesa nel mondo.
" 11 ottobre 2012: Benedetto XVI aprirà l'Anno della
fede, da lui pensato come importante "momento di grazia
e di impegno" per tutti i cristiani. E ha già indicato
gli obiettivi su cui puntare, e il modo di impegnarsi per realizzarli.
Gli obiettivi su cui puntare
Ai cristiani che intendono
impegnarsi a vivere in profondità l'anno della fede, papa
Benedetto ha indicato tre obiettivi,che risultano in progressione
e complementari tra loro. Essi sono: "impegno per una più
piena conversione a Dio, per rafforzare la fede in Cristo, e
per annunciarlo con gioia all'uomo del nostro tempo".
A prima vista questi obiettivi proposti dal Papa al cristiano
possono sembrare da sempre, ma ora andranno riconsiderati e perseguiti
secondo modalità nuove, perché l'umanità
sta vivendo un momento di profondi cambiamenti.
Una situazione nuova, ricorda il Papa. "Nel passato era
possibile riconoscere un tessuto culturale unitario, largamente
accolto nel suo richiamo ai contenuti dalla fede e ai suoi valori
".
Invece "oggi non sembra più così in grandi
settori della società, a motivo di una profonda crisi
di fede che ha toccato molte persone".
In concreto, che fare?
Il Papa ha avanzato proposte
precise.
" Il punto di partenza per lui resta ancora e sempre "un'autentica
conversione al Signore", dal momento che "la Chiesa
comprende nel suo seno peccatori, ed è perciò santa
e insieme sempre bisognosa di purificazione". Il cristiano
è un uomo che deve convertirsi ogni giorno.
" Come suggerimento centrale il Papa raccomanda di "intensificare
la celebrazione della fede nell'Eucaristia". E spiega: "perché
nell'Eucaristia - mistero della fede, sorgente della nuova evangelizzazione
- la fede della Chiesa viene proclamata, celebrata e fortificata".
In sostanza, "dobbiamo ritrovare il gusto di nutrirci della
Parola di Dio trasmessa dalla Chiesa in modo fedele, e nutrirci
del Pane della vita, offerti a sostegno di quanti sono suoi discepoli".
Santa Teresa di Lisieux, che aveva capito, diceva con garbato
umorismo: "Se la gente conoscesse il valore dell'Eucaristia,
l'accesso alle chiese dovrebbe essere regolato dalla forza pubblica"
" Agli operatori pastorali il Papa suggerisce la lettura
e approfondimento dei testi del Concilio: "Se leggiamo e
recepiamo il Concilio guidati da una giusta ermeneutica, esso
può essere e diventare sempre più una grande forza
per il sempre necessario rinnovamento della Chiesa".
" Infine Benedetto XVI invita a "rafforzare la testimonianza
dell'amore cristiano", dato che "fede e carità
si esigono a vicenda". Perciò insiste sul valore
della "testimonianza offerta dalla vita dei credenti: con
la loro stessa esistenza i cristiani sono chiamati a far risplendere
nel mondo la Parola di verità che il Signore Gesù
ci ha lasciato".
Di fatto non basta essere credenti, bisogna anche essere credibili.
Il Papa si aspetta che "tutti i i membri della Chiesa siano
testimoni credibili e gioiosi del Signore risorto, capaci di
indicare alle tante persone in ricerca, la porta della fede".
Perciò il prossimo autunno,
sarà autunno caldo. Quale volto avrà la nuova fase
di vita, che si apre per i cristiani dallo storico ottobre 2012?
Dipenderà da loro. È stato detto: "È
vero che il futuro noi uomini non lo possiamo leggere, però
lo possiamo scrivere".
Enzo
BIANCO sdb