LA TRINITA':
ORIGINE E TERMINE DEL
CAMMINO CRISTIANO
Nella fase celebrativa
del Grande Giubileo, lobiettivo sarà la glorificazione
della Trinità, dalla quale tutto viene e alla quale tutto
si dirige, nel mondo e nella storia. A questo mistero guardano
i tre anni di preparazione immediata: da Cristo e per Cristo,
nello Spirito Santo, al Padre. In questo senso la celebrazione
giubilare attualizza ed insieme anticipa la meta e il compimento
della vita del cristiano e della Chiesa in Dio uno e trino (TMA
55).
Gli anni di preparazione al Giubileo sono stati posti sotto il
segno della Santissima Trinità: per Cristo nello
Spirito Santo a Dio Padre. Il mistero della Trinità
è origine del cammino di fede e suo termine ultimo, quando
finalmente i nostri occhi contempleranno in eterno il volto di
Dio. Celebrando lIncarnazione, noi teniamo fisso lo sguardo
sul mistero della Trinità. Gesù di Nazareth, rivelatore
del Padre, ha portato a compimento il desiderio nascosto nel
cuore di ogni uomo di conoscere Dio. Ciò che la creazione
conservava impresso in sé come sigillo dalla mano creatrice
di Dio e ciò che i Profeti antichi avevano annunciato
come promessa, nella rivelazione di Cristo giunge a definitiva
manifestazione.1
Gesù rivela il volto di Dio Padre ricco di misericordia
e compassione (Gc 5,11), e con linvio dello Spirito
Santo rende manifesto il mistero di amore della Trinità.
È lo Spirito di Cristo che opera nella Chiesa e nella
storia: di lui si deve restare in ascolto per riconoscere i segni
dei tempi nuovi e rendere lattesa del ritorno del Signore
glorificato sempre più viva nel cuore dei credenti.
LAnno Santo, dunque, dovrà essere un unico, ininterrotto
canto di lode alla Trinità, Sommo Dio. Vengono in nostro
aiuto le parole poetiche di san Gregorio Nazianzeno, il Teologo:
Gloria
a Dio Padre e al Figlio,
Re delluniverso.
Gloria allo Spirito,
degno di lode e tutto santo.
La Trinità è un solo Dio
che creò e riempì ogni cosa:
il cielo di esseri celesti
e la terra di terrestri.
Il mare, i fiumi e le fonti
egli riempì di acquatici,
ogni cosa vivificando
con il suo Spirito,
affinché ogni creatura
inneggi al suo saggio Creatore,
causa unica del vivere
e del durare.
Più di ogni altra
la creatura ragionevole
sempre lo celebri
come grande Re
e Padre buono.2
Possa questo
inno alla Trinità per lincarnazione del Figlio essere
innalzato insieme da quanti, avendo ricevuto lo stesso Battesimo,
condividono la medesima fede nel Signore Gesù. Il carattere
ecumenico del Giubileo sia un segno concreto del cammino che,
soprattutto in questi ultimi decenni, i fedeli delle diverse
Chiese e Comunità ecclesiali stanno compiendo. È
lascolto dello Spirito che deve rendere tutti noi capaci
di giungere a manifestare visibilmente nella piena comunione
la grazia della figliolanza divina inaugurata dal Battesimo:
tutti figli di un solo Padre.
LApostolo non cessa di ripetere anche per noi, oggi, limpegnativa
esortazione: Un solo corpo, un solo Spirito, come una sola
è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella
della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo
battesimo. Un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra
di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti
(Ef 4,4-6). Per dirla con le parole di santIreneo, noi
non possiamo permetterci di dare al mondo limmagine di
terra arida, dopo che abbiamo ricevuto la Parola di Dio come
pioggia scesa dal cielo; né potremo mai pretendere di
divenire un unico pane, se impediamo alla farina di essere amalgamata
per opera dellacqua che è stata riversata in noi.3
Ogni anno giubilare è come un invito ad una festa nuziale.
Accorriamo tutti, dalle diverse Chiese e Comunità ecclesiali
sparse per il mondo, verso la festa che si prepara; portiamo
con noi ciò che già ci unisce e lo sguardo puntato
solo su Cristo ci consenta di crescere nellunità
che è frutto dello Spirito. Come Successore di Pietro,
il Vescovo di Roma è qui a rendere più forte linvito
per la celebrazione giubilare, perché la scadenza bimillenaria
del mistero centrale della fede cristiana sia vissuta come cammino
di riconciliazione e come segno di genuina speranza per quanti
guardano a Cristo ed alla sua Chiesa, sacramento dellintima
unione con Dio e dellunità di tutto il genere umano.4
Giovanni Paolo II
Incarnationis
mysterium. Bolla di indizione nn. 3-4
1 Cf Conc.
Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla divina Rivelazione Dei Verbum,
2.4.
2 Poemi dogmatici, XXXI, Hymnus alias: PG 37, 510-511.
3 Cf Contro le eresie, III, 17: PG 7, 930.
4 Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium,
1.
IMMAGINE:
La Trinità di
Maestro affine di Nardo Cione (sec. XIV) Galleria dell'Accademia,
Firenze
RIVISTA MARIA AUSILIATRICE 2000-2
VISITA Nr.