LA MIA FEDE E LA MIA INCREDULITA'
Mi ha sempre colpito la dichiarazione rivolta a Gesù da un suo contemporaneo: «Credo, Signore... ma aiuta la mia incredulità!» (Mc 9,24). Una preghiera paradossale, che sovente nasce nel mio stesso cuore.
La prima parte, «credo», esprime almeno il mio vivo desiderio: voglio credere, Gesù, voglio sollevarmi sulle tue spalle...
Invece, la seconda parte esprime la mia dolorosa esperienza: com’è difficile credere! Infatti, tu m’insegni che la fede non si nutre soltanto di parole, ma soprattutto di fatti concreti. Ma noto la mia mancanza di generosità: mi mancano spesso le forze, mi manca il tuo coraggio di lottare contro le varie difficoltà, contro il rischio di cedere...
E poi, lo vedi, persino le mie parole sono incerte! Molte cose non le capisco, a volte non trovo neppure le motivazioni per affidarmi pienamente alla tua Parola... Forse era più facile una volta, quando tutti si dicevano cristiani; ma ora, da tutta la cultura dominante, siamo attaccati continuamente: leggendo i giornali, guardando la televisione, incontriamo tanti «maestri» che sono così lontani dalla tua mentalità e che sembrano talmente sicuri! E poi, siamo bombardati da tanti fatti di cronaca, che paiono negare che tu sia nostro padre, nostro fratello ed amico.
Ecco allora, Signore, che riprendo e faccio mia la preghiera sgorgata da quell’uomo di Palestina: «credo», io voglio credere, mi voglio abbandonare tra le tue braccia!
Però, questa mia fede è terribilmente imperfetta... Così voglio dirti almeno il mio «desiderio di credere», anche se mi rendo conto di non credere ancora come tu vorresti.
Ma tu mi fai dire ogni giorno «sia fatta la tua volontà»: me l’insegni nel Padre Nostro. Bene, io voglio credere come tu vuoi, anche se non sempre so bene che cosa tu desideri da me...
Ecco, appunto la mia incredulità, la mia mancanza di fede.
Ma tu hai detto un giorno: «Chiedete ed otterrete, affinché la vostra gioia sia piena!» (Gv 16,24).
E allora, quella fede che ti chiedo è già iniziata! Tu mi hai dato il desiderio e la preghiera di poter credere, e quindi ho già iniziato a credere, ho incominciato a compiere la tua volontà!
E poi, continuando a chiederlo, questa fede, a poco a poco, crescerà. Intanto, voglio accettare lealmente tutta la verità che riesco a vedere; e poi, non mi voglio preoccupare di non credere ancora abbastanza. Io ti offro il mio povero desiderio, e il resto lo farai tu... io mi abbandono totalmente a te! So che un giorno c’incontreremo faccia a faccia (1 Cor 13,12), e allora vedrò che tu non m’hai deluso, anche se sovente io deludo te.
Io desidero credere, Signore: e so che tutto ciò che manca alla mia fede, me lo darai tu!
                                                                 
      Antonio Rudoni SDB
RIVISTA MARIA AUSILIATRICE 2003-4
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