IL SOLE
E LA LUNA Il
Sole e la Luna non hanno soltanto un significato astronomico
e scientifico: essi hanno un alto valore simbolico, riconosciuto
in tutte le culture.
Anche il Cristianesimo accoglie ed usa questa simbologia. Il
sole invitto, che veniva celebrato nei solstizi dinverno,
quando lastro riprende la sua corsa ascensionale, si trasforma
per i Cristiani nel Natale di Gesù, il sole di giustizia.
E il giorno del sole della settimana pagana diventa
la domenica cristiana, come ricorrenza del Salvatore
risorto.
Quanto alla luna, ricorderò soltanto come il popolo di
Dio canti Maria Santissima bella come la luna, riprendendo
le parole del Cantico dei Cantici 6,10: «Chi è costei
che sorge come laurora, bella come la luna, fulgida come
il sole, terribile come schiere a vessilli spiegati?».
Anzi in forma più universale, tutti i Cristiani diffonderanno
la medesima luce del Signore quando, secondo uninterpretazione
della profezia di Isaia 30,26: «La luce della luna sarà
come la luce del sole».
Linguisticamente, sappiamo che lantichissima fonte dellimmensa
famiglia delle lingue indoeuropee (tra cui, per esempio, troviamo
il greco e il latino, litaliano e linglese) distingueva
nettamente due tipi di luce: quella irradiante e quella riflessa.
La radice della luce irradiante o della fonte primaria era dei:
da essa derivano i nomi dì e Dio;
la radice della luce riflessa era leuk: da essa proviene il nome
luce.
Anche la parola giorno deriva da dì
(attraverso laggettivo diurno) riferito al
tempo che appartiene alla luce del sole, sorgente della luce
irradiante; e la parola luna proviene da luc-na,
colei che riflette la luce. Così, il Sole
e la Luna appaiono come due sorgenti luminose di diversa natura,
e ci ricordano la differenza che intercorre tra il Divino Maestro
e il suo discepolo: il Maestro è la luce del mondo
(Gv 8,12) quale suo principio, il discepolo è la
luce del mondo (Mt 5,14) quale colui che la riflette, ricevendola
dal Signore e diffondendola a sua volta (cf At 13,47 e 49).
Inoltre, è utile considerare che la Luna è sassosa
e senza vita; ma si accende alla fiamma del Sole, e così
(soltanto così) può aiutarci a scoprire le strade
del mondo, e può persino riscaldare il nostro cuore, come
i poeti hanno saputo illustrare. Non succede qualcosa di simile
anche ai Santi? Essi, da soli, sono soltanto dei deserti, e molte
volte piangono la loro aridità; ma quando Dio li accende,
essi stessi si accendono, e fanno accendere la porzione di mondo
che li circonda.
Di fronte allimmagine del Sole e della Luna, possiamo quindi
anche noi «Rassicurare il nostro cuore, qualunque cosa
esso ci rimproveri, perché Dio è più grande
del nostro cuore!» (1 Gv 3,19s). Sebbene ci sentiamo terribilmente
poveri come le rocce della Luna, rivolgiamo il nostro volto al
Signore: come un sole fiammeggiante, Egli ci vuole trasformare
in vive sorgenti di luce e di calore!
Antonio Rudoni SDB RIVISTA MARIA AUSILIATRICE
2002-3 VISITA Nr.
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