Ci risiamo. E' partita la nuova avventura del Palermo
in serie C.
Un punto il bottino in quel di Castel di Sangro.
Quanto serve per non rimanere al palo, per mantenere
la media inglese, per sbloccare Elia.
Questi i risvolti positivi di una prima giornata
che ha dato alcune indicazioni su quello che sarà il campionato
di C.
Nulla di scontato, nessuno regala niente a nessuno.
Nemmeno la nuova dirigenza ha voluto regalare ai
propri tifosi, quelli che non hanno la possibilità di seguire la
squadra, le immagini criptate.
Nè tele+ nè stream.
Chi vuole vedere il Palermo lo segua direttamente,
dal vivo.
Così , dicono, abbia tuonato l'avv. Conti.
E quelli che abitano lontano da Palermo?
Si trasferiscano,prendano l'aereo, suggeriamo noi.
Noi non siamo avvocati ma i Conti...li sappiamo fare,
nelle nostre tasche.
Ma torniamo al calcio giocato.
Sicignano ha cancellato con una prestazione attenta
e un paio di interventi molto efficaci un precampionato incerto.
Bombardini ha dimostrato tutte le sue doti e il buono
stato di forma che sta attraversando, Cappioli ha fatto intendere di essere
un fuoriclasse sui tiri da fermo oltre che sul gioco da fermo.
La squadra ha mostrato tutti i suoi limiti nella
zona centrale del fronte offensivo.
Manca il goleador di razza, il sottoscritto lo aveva
evidenziato subito dopo la chiusura del mercato, la stampa se ne è
accorta con un po di ritardo, Perinetti speriamo che se ne accorga.
Il direttre sportivo più osannato d'Italia
ha bisogno di aspettare l'inizio del campionato per valutare l'opportunità
di tornare sul mercato!!
Per me è già una buona squadra , aveva
detto.
Che sia un incompetente?
O uno dei tanti bugiardi che fanno parte dell'entourage
palermitano?
Ma dai , è troppo prematuro fare polemiche
del resto anche il Catania annaspa.
Esordio casalingo bagnato con
la vittoria sul Giulianova, ex bestia nera dei rosa.
Quattro i punti in classifica,
tre quelli casalinghi , due i gol, uno il legno di Cappioli zero il gioco.
Sembra un count down per un'esplosione
di belle azioni che in realtà invece sono pochine per una
squadra del calibro del Palermo.
Chiediamo troppo se oltre al
risultato vorremmo vedere un po' di bel gioco?
Certo, siamo solo agli inizi
del campionato , gli ingranaggi non sono bene oleati, manca ancora lo smalto
dei giorni migliori, ma a questi ritmi non si può pretendere di
sorprendere più volte l'avversario ne' di tenere in mano il bandolo
della matassa.
Non a caso i gol sono venuti
nelle due azioni in cui il Palermo ha pigiato sull'acceleratore con decisione.
Minimo sforzo massimo profitto.
In economia sarebbe l'ideale
ma nel gioco del calcio non basta.
Sonzogni , credo non sia pienamente
soddisfatto dell'operato dei suoi.
Forse sorpreso della partenza
"sparata" del reparto che piu è stato messo in discussione, l'attacco.
Malgrado l'assenza forzata
di La Grotteria , l'indisponibilità di Herrera non ancora tesserato,
Belmonte ed Elia hanno fatto in pieno il loro dovere mettendo paradossalmente
in crisi Sonzogni .
Chi lascerà il posto
a "el caballo" neo denominazione del super pagato argentino?
Sarà abbandonato il
4 4 2?
E con i neo acquisti Maggiolini
e Cardascio?
Melius abbundare quam deficere.
Credo particolarmente gradito
dagli allenatori. Se lo dicono loro!!
Per me è una brutta
gatta da pelare come quella Vis Pesaro prossima avversaria di Cappioli
& C.
In classifica generale intanto
Lodigiani e Savoia procedono a punteggio pieno incalzati da Palermo, Ascoli
e Catania.
Sempre Morgia ,quindi, nella
strada del Palermo.
Il "Baffo" ha ricostruito il
Savoia iniettando nelle vene della squadra sangue rosanero.
Sembra che la trasfusione stia
dando buoni risultati .
Ma "un buon cavallo si vede
a lunga corsa e i cavalli della scuderia Morgia in genere rompono o " si
rompono.
.
Cesare DI BARTOLO
La voce
della Discordia
Uno spazio
ironico\polemico dedicato al commento di quanto accaduto domenica
in campo.
Qualche anno fà,
Gianni Morandi,Enrico Ruggeri e Umberto Tozzi vincevano il festival di
Sanremo cantando "Si può dare di più " che deve essere
forse uno dei brani preferiti dal tecnico del Palermo Sonzogni,considerate
le sue dichiarazioni al termine delle prime due gare di campionato.I giocatori
rosa invece sembrano preferire un brano più recente ma di eguale
successo, "Andamento lento" , dal ritmo cadenzato e latino americano, forse
per fare onore al grande escluso di queste prime giornate,Christian La
Grotteria. Ma come spesso accade, la verità stà altrove.
La colpa non è nè di Sonzogni,nè dei giocatori. La
colpa è del regolamento : se le partite durassero soltanto 60 minuti
, nessuno avrebbe niente da ridire,da lamentare. Un bel Palermo,vivace,aggressivo,tonico.
Poi invece quei maledetti inutili 30 minuti finali che rovinano la festa.
La stessa cosa che sembrano
voler fare Elia e Belmonte, cioè vogliono rovinare la festa ai dirigenti
rosanero alla ricerca di un nuovo attaccante.
Speriamo che Elia e Belmonte
non segnino più altrimenti che senso avrebbe cercarne altri ? Vallo
a trovare uno che in serie C segni regolarmente ogni partita; diventerebbe
tutto maledettamente più difficile.
Ma un'altro problema di
queste prime giornate di campionato, sembra che adesso si sia risolto :
la fascia destra.
Sguarnita fin dal ritiro
di San Pellegrino,è stata l'incubo del mister.
Per accontentarlo , la
società ha esagerato : da nessuno a due.
Maggiolini e Cardascio
, gli ultimi arrivati.
Come ultimo arriverà
il Giulianova che abbiamo visto a Palermo , se non si darà una regolata.
Gli abruzzesi sono scesi in Sicilia con l'unico obiettivo di limitare i
danni, per cui è parso che pure l' 1 a 0 gli stava bene.
Non hanno fatto nulla
per impensierire Sicignano che di conseguenza si è annoiato tanto
ma proprio tanto da voler vivacizzare il proprio pomeriggio con qualche
intervento scelleratino come quel controllo con il petto, con l'avversario
in agguato, che ha fatto agitare il tecnico in panchina.
Intanto su tutti i quotidiani
locali,si continua a sottolineare che soltanto fra due settimane i tifosi
potranno finalmente vedere il vero Palermo, la vera squadra che ancora
non s'è vista. S'è per questo, i tifosi e soprattutto i non
residenti,finora non hanno visto niente, non hanno proprio visto la squadra,da
nessuna parte,in nessun canale.
In senso televisivo,naturalmente.
Se Sonzogni lamenta di non aver ancora visto la sua squadra, la squadra
che ha in mente, gli appassionati lamentano di non vedere proprio la squadra.
Sembra che le nuove magliette
del Palermo si intonino alla perfezione col ruolo recitato nella seconda
trasferta della stagione.
La squadra di Sonzogni subisce
per tutto il primo tempo, regge l'urto di Criniti & C , grazie a due
miracoli del neo san Sicignano da Scafati, colpisce con Maggiolini( toccata
e fuga del nuovo laterale di destra che anticipa la doccia, pago del suo
gesto) e ultimi trentacinque minuti in dieci ad evocare le gesta dei più
famosi protagonisti azzurri nella penultima performance europea.
Che sofferenza!!!
Ma ,di contro, che soddisfazione!!!
Gesto di pirateria autentica.
Quei segnali piccoli ma evidenti di una stagione che sembra avviata ad
un trionfo annunciato ma di difficile attuazione almeno nell'animo dei
provati tifosi di fede rosa.
Il primo posto è a due
punti, occupato per adesso da una vecchia conoscenza, quel bistrattato
Morgia che sotto di se vede alitare le due siciliane, pronte a fargli barba
e capelli.
Sarà per questo che
porta i baffi?
Poco importa, intenti a goderci
una vittoria di quelle importanti. Sarà difficile, per gli altri
espugnare Pesaro.
Così come, penso, sarà
difficile scrollarci di dosso il Catania.
Gaucci ha davvero fatto una
buona squadra e se manterrà il giusto equilibrio mentale porterà
a termine i suoi progetti.
Lo stesso che dire a Sicignano
di non giocare più con i piedi o a Cappioli di 'correre".
Ma pensate sia possibile?
Tranquilli dunque!!
A Catania il terremoto se lo
cercano. Non bastava l'Etna adesso anche Gaucci.
Ma perché no!
Se il Palermo arriverà primo che ben venga il secondo posto del
Catania.
Sarà più dolce
sai ,poter gridare che, nessuno al mondo mai ti odierà più
di me.
Parole di una vecchia canzone
della tigre di Cremona, Mina.
Parole rivolte ai cugini, odiati
ma rispettati, consapevoli del fatto che, in fondo, siamo siciliani, e
vogliamo entrare nel calcio che conta. Noi ,però,dalla porta principale.
.
Cesare DI BARTOLO
La
voce della Discordia
Uno spazio
ironico\polemico dedicato al commento di quanto accaduto domenica
in campo.
Sarà che chi lo
ha preceduto, non ne era particolarmente dotato, ma Giuliano Sonzogni ci
sembra persona di fine intelligenza. Il sergente di ferro rosanero dopo
aver gridato alla sua truppa un deciso dietro front rispetto alle gare
precedenti, alla ripresa degli allenamenti,nel solito faccia a faccia con
la squadra, impone a sè stesso un dietro front.Dopo lo sfogo
di domenica sera, rispetto a cui sembrava che stesse parlando di un hard
match, di una partita porno visto i termini utilizzati come scandaloso,vergognoso,inguardabile,
il tecnico rosanero, ammorbidisce i toni della sua critica ed evita strategicamente
di entrare in conflitto con la squadra. Ma la dimostrazione di fine intelligenza
sta' nel fatto che quello che pensava o che aveva da dire, comunque l'ha
detto. Che poi abbia abbassato i toni, nulla toglie ai contenuti che comunque
ha espresso.
Stando alle dichiarazioni
post gara di Sonzogni, è un bene che finora il Palermo non abbia
raggiunto alcun accordo con Stream, che i tifosi rosanero,cioè,
non abbiano visto niente.
Interpretando le dichiarazioni
del tecnico palermitano,diciamo ironicamente che se la partita fosse
stata trasmessa in Tv , andava vietata ai minori di 18 anni, perchè
scandalosa.
Ma a noi Sonzogni piace
così,spontaneo ,senza peli sulla lingua e soprattutto innamorato
di un calcio che và scomparendo,un calcio dove si cerca più
il bel gioco che il risultato a tutti i costi. Anche perchè, per
ovvie leggi matematiche, se giochi bene , prima o poi i punti arrivano
e non sono punti fatti per caso ma il risultato di un lavoro destinato
a durare a lungo.
C'è chi sostiene
che per il momento,Sonzogni e la squadra non parlano lo stesso linguaggio.
Sarà perchè è bergamasco, ma non è che con
Arcoleo ,che parlava in siciliano,le cose andavano meglio.
Tutt'altro. E' solo una
questione di tempi. Trovati i giusti equilibri e compreso cosa vuole il
tecnico, la squadra decollerà.
Un'altra caratteristica
del bravo tecnico rosanero è quella di non essere proprio un burlone,
un simpaticone, uno che cerca la popolarità a tutti i costi. Forse
il contrario. Temiamo che per lui possa essere appropriato il termine orso,
ed alla vigilia della gara con l'Avellino, ciò ci preoccupa.
Sulla panchina irpina
siede infatti un giovane tecnico rampante, di nome Ammazzalorso.
Quasi una lotta per la
sopravvivenza, fra l'orso e l'ammazzaorso.
Ma questi sono discorsi
senza senso come il fallo commesso da Maggiolini che imitando l'omonima
automobile fumettistica, ha dato sfoggio di tutta la sua imprevedibilità
e creatività.E come una macchina,a Pesaro ha fatto il pieno : debutto,gol
ed espulsione.
Maggiolini ha fatto tutto
ciò che un allenatore chiede di fare e di non fare ad un calciatore
: andare in gol e lasciare la squadra in dieci. Con un uomo in meno come
il Savoia che ci precede in classifica e che stà ricalcando esattamente
le caratteristiche di partenza del suo tecnico. Inizio a razzo,vittorie
per caso ed espulsioni rapide.Auguriamogli di continuare così,
visti i risultati degli anni precedenti.
Questo
è quello che viene da chiedersi alla terza di campionato!
Abbiamo voluto aspettare
che la nuova "macchina" Palermo partisse per
iniziare a scrivere le
nostre "questioni".
Come
inizio, dal punto di vista del punteggio, non c'è male! Come
gioco, bé qualcosa
da dire ci sarebbe. Ma vogliamo aspettare ancora un
pò, vogliamo aspettare
l'ingresso in campo di La Grotteria e del tanto
osannato Quadrini.
Siamo
convinti, infatti, che bisogna dare un pò di tempo a questa
nuova "ciurma"...
Certo è che oramai
siamo entrati in piena mentalità di serie "C" e
questo, francamente, ci
dispiace! Ma è la realtà.
Leggiamo gli altri cronisti,
ed altri ancora li vediamo e li sentiamo,
e, ahimè, siamo
tutti da "C".
Non ci soffermeremo al
momento più di tanto ed attendiamo di giudicare
prossimamente; l'unica
cosa evidente al momento è la "pochezza" tendente
a "nulla" delle altre
squadre del nostro campionato finora incontrate.
Alla prossima
Ben trovati tutti
.
gianzic
24-30 settembre
AGRODOLCE
Grande fratello
Chi non conosce l'evento televisivo del 2000?
Dieci ragazzi in una casa di cinecittà
chiusi per 100 giorni, spiati dalle telecamere intente a cogliere ogni
loro movimento, ogni loro azione, ogni loro parola.
Credevamo che tutto questo fosse il "grande fratello"
E invece dovevamo spostarci alla "Favorita" per
conoscere il vero, unico, grande fratello.
L'arbitro di Palermo Avellino.
Lo si poteva naturalmente apprezzare su stream
visto che la partita è stata trasmessa in diretta, grazie ai diritti
tv dell'Avellino.
Prima il rigore per i rosa confezionato dal neo
cuoco "Bomba" ; Ingredienti per tre persone(la terna arbitrale): 1 stop
a seguire, 4 passi veloci in area, 1 volo d'angelo, 1 pizzico di fortuna
e furbizia Q.B.
La realizzazione di Cappioli e la desgustazione
del pubblico, sufficientemente numeroso.
A proposito, l'ex perugino, oltre che a servire
quache pallone al "bacio", ha recuperato una miriade di palloni, non fosse
stato per i capelli neri l'avremmo scambiato per Suppa.
E il "grande fratello" ?
Ecco togliere le castagne dal fuoco, annullando
un goal regolare ai verdi Avellinesi.
Se non vogliono restare ancora al "verde" perchè
non cominciano col cabiare maglietta e pantaloncini?
E' un suggerimento spassionato.
Visto il Palermo in nero!!
Che "attasso" per le altre squadre!!
Le maglie uguali le trovate oltre che al "Palermo
point" anche presso "Gorgone e Paternostro".
Dimenticavo la partita!! Ma di quella non si è
accorto nessuno.
Mi ha svegliato l'applauso rivolto a La Grotteria,
ho aperto gli occhi per qualche spunto dell'ispirato Bombardini, ho sobbalzato
su alcuni guizzi di Brienza.
Poi tanti sbadigli.
Ma , considerato che, sbadigliando e sonnecchiando
si vince, da ora in poi lascero a casa sciarpa e cappellino e andrò
allo stadio in .....pigiama.
.
Cesare DI BARTOLO
.
La voce
della Discordia
Uno spazio
ironico\polemico dedicato al commento di quanto accaduto domenica
in campo.
Dubbi,perplessità
ci assalgono nei giorni successivi alla vittoria sull'Avellino.
Non facciamo che Giuliano
Sonzogni sia uno degli spettatori dell'evento televisivo di queste ultime
settimane e cioè di quella farsesca sceneggiata che è il
Grande Fratello. Dopo le dichiarazioni burrascose delle gare precedenti,
dopo i fulmini e le saette lanciate alla squadra, il bravo tecnico bergamasco,
proprio come un grande fratello, assune adesso toni protettivi e concilianti.
Com'è possibile,cosa
succede !! O il tecnico rosanero ha strategicamente deciso di non darsi
e non dare la sua squadra in pasto alla stampa,ritenendo più opportuno
esternare le sue perplessità nell'intimità dello spogliatoio
, oppure si và sempre più calando nella mentalità
del palermitano, mentalità che trova la sua massima espressione
nel detto
"non ci fu niente,pigliamoci
un caffè".
Già,un caffè,
come quello che dovrebbe prendere Cardascio per svegliarsi dal torpore
che lo ha accompagnato per tutta la durata della partita. E pensare che
non voleva venire a Palermo, che non voleva abbassarsi a giocare in serie
C,lui noto fuoriclasse di A.
Può darsi però
che non voleva farsu vedere, mostrare cioè le sue reali capacità,nel
senso che preferiva nascondere
ciò che in realtà
è.
Dicevamo che siamo pieni
di dubbi e di perplessità. Ma forse una certezza l'abbiamo raggiunta:
abbiamo capito che alla Favorita si possono vedere tante e diverse partite.
Forse dipende da dove ti metti. Vorremmo chiedere a chi ha dichiarato di
aver visto un bel Palermo,una squadra tonica,decisamente migliorata,di
aver visto cioè una bella gara, dove erano seduti,da quale parte
dello stadio hanno visto la gara. Non per criticare,ma per fare lo stesso
anche noi, modesti spettatori in preda a domenicale sonnolenza. Sonnolenza
dalla quale siamo stati svegliati in occasione di due episodi particolari
: il boato esagerato e fuori luogo che ha accompagnato l'ingresso in campo
di LaGrotteria e da alcuni spunti di un illustre sconosciuto che è
venuto a Palermo senza perplessità,anzi di corsa ed a piedi.Brienza.
Zitto zitto,Brienza macina
chilometri,macina avversari,semina scompiglio.Però stà in
panchina a vantaggio di compagni più illustri o forse solo più
presuntuosi.
Misteri del calcio. Come
il rigore assegnato a Bombardini e quello negato a Belmonte.
Bombardini premiato per
la carezza ricevuta dal suo avversario; Belmonte ignorato dopo essere stato
travolto e sepolto dal difensore irpino.
Misteri del calcio. Lontano
dalla Favorita Bombardini sarebbe stato ammonito per simulazione ed il
suo avversario, De Martis, denunciato per atti osceni. Carezze in luogo
pubblico.
Silvester Stallone,con
la sua smorfia esagerata para un rigore e Pelè segna un gol da antologia.
Questo è "Fuga per la vittoria", il noto film americano che narra
di una partita di calcio fra nazisti e loro prigionieri.
Guardando la classifica
si potrebbe dire Fuga per la vittoria anche per il Palermo,ma oltre che
prematuro ci sarebbe il rischio di richiamare alla memoria il film suddetto
in cui si celebra simbolicamente la vittoria dei buoni sui cattivi.
E questo Palermo non può
certo essere un esempio di bontà.
Cinico, a volte spietato,
si diverte a far soffrire amici e nemici, avversari e tifosi. Come è
accaduto sabato a Roma, allorchè i rosanero hanno voluto vivacizzare
emotivamente un tranquillo pomeriggio capitolino.
I successi più
belli sono anche i più sofferti. Sarà sicuramente questa
la filosofia di squadra dei prodi rosanero che animati dunque dall'idea
che senza soffrire non c'è piacere,privilegiano finali da brivido
al cui confronto quelli di Dario Argento appaiono cartoni animati. Ed animato,ma
non di cartone,appare il presidente D'Antoni.
Animato forse da eccessivo
ottimismo quando prevede 25.000 spettatori domenica alla Favorita.
Il palermitano viene da
anni di ammarezze,delusioni,sconfitte.
Il tifoso rosanero è
come un uomo che ha perso fiducia nella propria donna,nel proprio oggetto
d'amore. E' talmente deluso che forse non bastano 4 carezze consecutive
per fargli tornare la voglia. Di stadio,per carità,non di altro.
Bisogna sedurlo,riconquistarlo,poco
alla volta,piano piano, lentamente come l'andatura di Chionna qualche volta
in campo.
Il buon Chionna ancora
una volta non ha rispetto per il suo nome, Espedito, e si lascia infilare
dagli attaccanti avversari. Che poi li stenda fallosamente è un'altro
discorso.
Cosa che non riesce a
fare Sonzogni,cioè un'altro discorso.
Lui insiste sempre che
vuole un'altro attaccante.
A questo punto pensiamo
sia solo un fatto di principio, di orgoglio personale. "Lo voglio e basta,
anche se non mi serve", pare voler dire. Ed infatti a che gli serve un'altra
punta se Elia,Belmonte e
La Grotteria segnano non
appena indossano le scarpette chiodate ?
La concorrenza stimola,rispondono
gli esperti.
Non sempre è vero.
La concorrenza può
anche scoraggiare.
E' come se in una stessa
traversa,ci fossero soltanto negozi di alimentari.Altro che stimolo. Piuttosto
scoraggiamento ed impoverimento generale.
O ancora, è come
se ad un concorso nei carabinieri,volessero più partecipanti possibile,per
stimolare la competizione, per avere il meglio. E' inutile,fatica sprecata.
Dopo aver asciugato una
lacrima a mio figlio che aveva temuto per la sorte di uno dei simpaticissimi
dalmata , gli ho spiegato che il riferimento era dovuto alla spinta che
può dare un traguardo prestigioso come il raggiungimento dei cento
incontri disputati in maglia rosanero. Traguardo tagliato da Sicignano
e festeggiato in campo con due interventi determinanti.
Abbiamo visto la felicità
sul volto del"pelato"; quando l'arbitro ha fischiato il rigore.
Una manna dal cielo che
cadeva assieme alla pioggia .
La parata , scontata, ne
ero totalmente sicuro, e il pollice verso, in perfetto stile neroniano,
a indicare che il vero numero uno era lui, e non Belmonte che addirittura
di uno, ne aveva due, stampati sulla maglia.
Poi la seconda parata, di
alluce, sulla conclusione a botta sicura.
Cosi, dopo avere salvato
il settimanale in arte povera , della sua camera, ha salvato anche il risultato,
sempre con lo stesso ditone.
Ma in questa giornata che
ha consacrato il Palermo in testa alla classifica sarebbe ingiusto
non spendere qualche parola per Belmonte.
Spettacolare il gol del
vantaggio, roba da cineteca, frutto questo non dell'alluce ma di un'altra
parte del corpo.
Intelligente e tempestivo
l'intervento sulla respinta difettosa di Fimiani che ha provocato il calcio
di rigore.
Menzione anche per il giovane
Perna autore di una prestazione maiuscola frutto delle sue indiscusse doti
tecniche. Una pedina in più per il reparto che offre maggiori garanzie.
Sarà dura per Chionna
riprendersi la maglia di titolare!!
Come sarà dura per
i tifosi non residenti assistere alle partite del Palermo.
Pare che a Stream
non abbiano capito bene come funzioni l'accordo, infatti non sanno cosa
dire, né a quale pacchetto appartiene il Palermo, se opzionale come
Avellino e Benevento oppure se va inserito nel campionato Stream con Fiorentina,
Roma , Lazio ecc..
Nel frattempo ce lo propongono
in pay per vew a sole 25.000 lire.
Il tifoso a conti fatti
dovrebbe sborsare 14.000 di noleggio decoder, 24.000 di abbonamento minimo,
100.000 per le partite, per un totale mensile di 138.000 lire.
Capisco che non siamo genovesi,
quindi non attaccati al vil denaro, ma a questo punto mi sembra che di
vile ci sia la proposta di Stream o no?
.
Cesare DI Bartolo
La voce
della Discordia
Uno spazio
ironico\polemico dedicato al commento di quanto accaduto domenica
in campo.
Dispiace per Dustin Hoffmann,
ma da domenica pomeriggio,
RAINMAN, l'uomo della
pioggia,non è più lui.
E' stato scalzato da tal
Vincenzo Sicignano da Pompei , provincia di Napoli.
Sotto il diluvio della
Favorita,Vicè, come lo chiamano gli amici, dopo aver parato il rigore
sè lasciato andare a scene di festeggiamenti sotto la curva nord
ed ha poi mimato un balletto tutto personale al ritmo di "Ballando sotto
la pioggia".
Certo Sicignano non è
arrivato a spogliarsi a petto nudo come alcuni ragazzi della sud,nonostante
il temporale.Ma lui non è più un giovane in erba, nel senso
che deve stare attento alla sua salute. Ma comunque ha esagerato subito
dopo aver parato il rigore,quando , disinteressandosi completamente del
gioco che proseguiva, si rivolgeva ai tifosi in curva lasciando la porta
sguarnita.
Ma il giorno del suo centesimo
compleanno in maglia rosa, gli si può perdonare.
Gia,100 candeline di presenza
doveva spegnere il buon Vicè e non volendo contare solo sui suoi
polmoni, ha chiamato in aiuto vento e pioggia. Che sono poi diventati protagonisti,vento
e pioggia,come nel caso del 1° gol di Belmonte autentico e genuino
quanto i capelli di Berlusconi nelle ultime foto.
In occasione del 1°
gol , non sappiamo se Belmonte volesse passare indietro a Sicignano o allontanare
in fallo laterale. Stà di fatto che ha segnato.
Come un'altro fatto è
che l'arbitro gli ha poi concesso un rigore. Ma li tornano protagonisti
vento e pioggia che avranno procurato nel portiere ospite un leggero attacco
influenzale responsabile dello starnuto che ha poi atterrato Belmonte in
occasione del penalty. Uno starnuto o un colpo di tosse hanno penalizzato
il portiere avversario.Sicignano invece si penalizza da solo.Come nel caso
dell'ammonizione gratuita rimediata ancora una volta. Ma non vorremmo sottovalutare
l'altruismo di Vicè.
In questo stato di forma,
solo facendosi squalificare potrà far giocare Aprile. E non è
uno scherzo di aprile invece il fatto che Giuliano Sonzogni ha sorriso.
Ebbene sì,avete sentito bene, al termine della gara, il tecnico
rosanero, ha sorriso. Tranne poi rientrare immediatamente nei ranghi e
calarsi nei panni dell'antipatico a tutti i costi, personaggio che meglio
predilige.
E' inutile caro Sonzogni,
fin quando vince, sarà comunque simpatico alla gente.
E' già un problema "serio" non potere
più gridare "Forza Italia!", dal momento che qualcuno si è
voluto impossessare di uno slogan che difficilmente potrà riavere
la propria giusta identità.
Ci si verrebbe da chiedere, allora, ma che c'entra
il Palermo, D'Antoni, la politica, Sensi ...
Ma giocare a calcio non è tutt'altra
cosa?
Ci pensate, allora, ad un grande Palermo, con
un grande Presidente che alla fine del primo tempo di un incontro di Coppa
dei Campioni magari contro il Real Madrid scende negli spogliatoi per incoraggiare
i giocatori?
Ma intanto se Sicignano domenica contro il Benevento
non parava quel rigore, e la partita veniva messa in discussione con il
rischio magari di pareggiare, allora, la scesa in campo di D'Antoni veniva
compromessa???
Se D'Antoni,politicamente,scende
in campo , il Palermo se ne dimentica e resta negli spogliatoi di Viterbo.
Tutti tranne uno , il giovane Ferri che purtroppo decide di scendere in
campo. Ma non politicamente, essendo sprovvisto di fini capacità
dialettiche. Semplicemente sul terreno di gioco. Tanto basta per procurare
un rigore tanto inesistente quanto ingenuo ed inutile. E sono due.E
tutti e due dello stesso calibro cioè inutili ed ingenui. Ci aveva
provato col Benevento ma Sicignano ci aveva messo una pezza.Ci ha riprovato
a Viterbo e c'è riuscito poiche' il sarto rosanero questa volta
non ha potuto rattoppare niente.
L'ha fatta grossa il bravo
Ferri, improvvisandosi giocatore di rugby e mandando il proprio avversario
quasi sugli spalti.
L'ha combinata grossa
come l'arbitro che o aveva deciso gia' due giorni prima di concedere il
rigore alla Viterbese oppure ha la vista di un rapace nel senso che è
dotato di capacità visive soprannaturali considerato che si trovava
a circa 50 metri dall'azione.
Chi invece doveva trovarsi
molto, ma molto distante dal campo di gioco, doveva essere il commentatore
di Stream visto che ha definito la partita bella , avvincente ed emozionante.
O, appunto, era lontanissimo
dal terreno di gioco ed andava solo ad intuito, o la cecità per
lui è un problema che deve cominciare a prendere in considerazione
oppure era ubriaco.
La partita di domenica
è stata bella ed avvincente quanto la verginità di Cicciolina.
Diciamo che è stata
una partita onesta,leale,coerente ; si coerente con la serie in cui si
gioca. Una partita di serie C.
Come di serie C o anche
peggio è il comportamento del patron catanese Gaucci, che
forte del potere dei soldi, fa' e disfà a suo piacimento quanto
gli passa istintivamente per la testa.
A Catania vogliono strafare
; non contenti degli smottamenti procurati dal vulcano, si vanno a prendere
Gaucci, rispetto a cui l'Etna sembra la bella addormentata.
Non potendo licenziare
i giocatori avversari che gli fanno gol , licenzia tutto il suo staff;
dall'allenatore al suo vice,dal medico al preparatore atletico , al direttore
sportivo.
E forse anche il responsabile
dell'impianto idrico del Cibali, considerati i problemi di docce che hanno
ultimamente i giocatori catanesi.
Quindi un Catania con
tante novità quello che si appresta a disputare il derby col Palermo.
Ma anche in casa rosanero
c'è una novità clamorosa : Vincenzo Sicignano domenica non
si fatto ammonire. Ci tiene troppo a disputare il derby,un'occasione
unica per fare spettacolo.
Dopo l'esaurimento della
foga dei fiumi dell'Italia del nord che hanno spazzato via tutto ciò
che incontravano nella corsa verso il mare , ecco la furia devastante dell'armata
rosanero che si abbatte impietosa sulla squadra di Guerini e Gaucci.
Il Po al confronto avrebbe
fatto la figura dell'Oreto nei giorni di secca.
Cinque gol ai malcapitati
cugini non li avrebbe previsti nemmeno la compianta Lady Barbara, che in
materia di previsioni non aveva limiti di decenza.
E i trentamila della Favorita,
con le lacrime agli occhi, commossi dalla polizia, unica nota stonata di
una serata magica, hanno finalmente goduto, inebriati da gioco e gol.
Le tifoserie, per tutti
i 100 minuti di gioco, hanno provato a familiarizzare scambiandosi doni
di qualsiasi genere, che arrivavano con tempismo e precisione.
Mai vista tanta efficienza
nel campo delle consegne a domicilio.
Una serata megagalattica.
Da una parte un Marziano,
di nome, migliore dei suoi, dall'altra due marziani di fatto.
Cappioli e Bombardini.
Determinato come non mai
il primo, autore di una doppietta su calci piazzati, inarrestabile il secondo
nelle sue scorribande sulla fascia di competenza.
Due giocatori che fanno
la differenza e che appaiono sprecati in un campionato di C.
Un campionato nel quale
il Palermo sembra essere di passaggio, visto il divario tecnico con le
squadre fin qui affrontate.
Non a caso la classifica
sorride alla squadra, almeno quella, visto che mister Sonzogni non
ci pensa minimamente a farlo.
A fine partita sembrava
lui l'allenatore del Catania.
Furibondo per il gol subito.
Perfino Frajese che
nella sua carriera giornalistica non dispensò mai un sorriso , si
sarà rigirato nella tomba invidioso di tanta seriosità.
Accettiamolo così,
lui è un perfezionista, guai a raggiungere l'appagamento.
Ad inizio di ripresa lo
si era sentita la squadra, appagata del 2-0 ma, "Frankenstein" Cicconi
, ex dal dente avvelenato, ha iniettato la giusta dose di adrenalina nell'orgoglio
palermitano, dando il via alla immediata reazione.
Per
chi ieri ha scelto di vedere il "derby" in TV, non è stata una
serata avvincente, e questo
a causa dell'improvvisazione che Stream ha dimostrato.
Infatti
a cominciare dal telecronista (che doveva essere sicuramente seduto sul
divano di casa sua!) che ha "appiattito" la telecronaca
arricchendola di grossolani
errori, vedi Cicconi!, che per tutto il
secondo tempo ha solamente
guardato il cronometro 2 volte (8' e 48') ma, soprattutto l'assenza degli
effetti in campo! che sono il cuore, l'anima della partita.
Infine,
l'assenza di un minimo di informazione in sovrimpressione,
forse non hanno un computer...
Credo
sia doveroso che i signori di Stream diano delle spiegazioni;
ma il "patron" ne sarà
a conoscenza?
Per
quanto riguarda l'incontro vero e proprio una cosa su tutte: va bene La
Grotteria e Cappioli, ma non dimentichiamoci degli altri? Primi fra tutti
Giampietro, che sta diventando una barriera davanti a Sicignano, e, dall'inizio
del campionato il vero artefice, il vero
motore di questo Palermo:
Bombardini.
Un plauso anche a Di Donato,
giocatore destinato, per il suo ruolo, a
rimanere nell'ombra, ma
che all'attento osservatore non può sfuggire.
Abbiamo
sentito qualcuno sostenere che il risultato del "derby" non è importante
per la classifica, ma per il fatto stesso di battere il Catania. Non condividiamo
questa affermazione e sosteniamo, invece, soprattutto la classifica,
il passaporto per il calcio,
quello vero!
Dice
bene, poi, chi sostiene che le prossime due partite non sono
affatto determinanti per
la "fuga" ecc. Riteniamo infatti che la media inglese sia più eloquente
di qualsiasi commento: +4.
Godiamoci
allora, finalmente, queste giocate, questi cross dalle
fasce (vedi Bombardini)
queste incursioni in area da veri attaccanti
(vedi La Grotteria, e,
perché no, il ritrovato Elia), sperando, però, di vedere
sempre meno falli inutili nei pressi della nostra area
(vedi Ferri).
A dispetto di chi a Catania
ultimamente non ha riconosciuto l'assoluta supremazia del Palermo, sosteniamo
che questo Palermo oggi trasmette, ed era ora, quella tranquillità
che è la vera forza vincente in un campionato "disgraziato" come
quello di serie C!
Affettuosi saluti
gianzic
La voce
della Discordia
Uno spazio
ironico\polemico dedicato al commento di quanto accaduto domenica
in campo.
Felicità, il noto
ritornello di Albano e Romina Power, è stato anche l'inno che ha
accompagnato i tifosi rosanero al termine del derby con il Catania, nel
loro correre festoso verso il Politeama e festeggiare come una vittoria
azzurra ai mondiali. Vincere contro i cugini catanesi significa lacrime
di gioia per i palermitani, non di dolore come quello procurato dai lacrimogeni
della Polizia a tutti, palermitani e catanesi.
L'unica differenza è
che i palermitani hanno poi posato i fazzoletti, i catanesi no, non ne
hanno avuto il tempo. Troppi gol, troppo dolore, per i cugini catanesi.
Beh, cugini , cugini comincia a diventare un termine troppo familiare.
Visto l'odio reciproco
più che cugini, sarebbe opportuno chiamarli suocere. Purtroppo la
rivalità Palermo-Catania fà parte del patrimonio genetico
di ognuno; non bastano più gli appelli alla civiltà. Bisognerebbe
cominciare dall'educare fin da piccoli, come si fà con le parole:
mamma,papa',viva i catanesi. Oppure, per normalizzare l'evento,si potrebbero
far giocare tanti derby da stancare le reciproche tifoserie, farli diventare
quasi partitelle infrasettimanali.
Certo questo toglierebbe
quel fascino, quel piacere quasi sessuale che accompagna ogni vittoria
nel derby.
A proposito,risulta che
dopo Palermo-Catania di lunedì scorso, pochi palermitani hanno fatto
sesso. Avevano già avuto il loro orgasmo, il loro massimo piacere.
Con notevole disappunto di mogli e fidanzate che si augurano per le prossime
volte,non una sconfitta perchè potrebbe procurare l'effetto contrario,
ma un serafico e tranquillo pareggio.
Ma il piacere e la gioia
per il set vinto sono ancora più grandi se si pensa a quante televisioni
hanno trasmesso la gara, praticamente in tutto il mondo. Mancava solo TeleVaticano,
ma non se ne fatto niente per paura di dover riprendere non messaggi di
pace e fraternità , bensì di violenza e di scontri che puntualmente
si sono verificati, come puntuale è si è verificato l'errore
di Ferri, giunto al terzo tentativo consecutivo di riaprire la partita,
lasciando Cicconi completamente solo a mettere in gol. Ma poi, nel complesso,Ferri
si è comportato bene, come l'arbitro in occasione del rigore. Il
signor Dattilo di Locri, sposino fresco, s'è portato la moglie allo
stadio ed ha evitato opportunamente di farsi appellare con frasi che mettessero
in dubbio la reputazione morale e l'onesta della giovane consorte.
E sempre a proposito di
fedeltà coniugale, prendere cinque gol in un derby, ha il sapore
di una disfatta, di una umiliazione paragonabile al sorprendre la moglie
a letto con l'amico. Fà arrabbiare tanto. E tanto si sono infatti
arrabbiati i catanesi che hanno praticamente distrutto mezzo stadio.
Però, alla lunga,
forse dobbiamo dire anche grazie ai tifosi etnei perchè grazie al
loro comportamento , si potranno rifare i bagni dello stadio ed i tifosi
rosanero potranno in seguito usufruire di servizi nuovi e confortevoli.
Grazie Catania ed appuntamento
alle prossime,però in settori diversi dalla curva sud, così
pian piano si rifà tutto lo stadio.
Dura poco la fuga solitaria
del Palermo, raggiunto dal Savoia di Morgia in vetta alla classifica.
Davide contro Golia. La
storia non tradisce, lo aveva detto Morgia che voleva togliersi un sassolino
dalla scarpa. Non sapevamo che avesse questo piedone. E dentro la scarpa
un macigno che si è abbattuto sul malcapitato Palermo. Che lezione,
che figura!!!Umiliati come il Catania. Ne più e ne meno.
Sarà contento Morgia
, resta impassibile Sonzogni, tornano ridimensionati i giocatori rosa.
Difficile individuare le
cause del tracollo , della metamorfosi a distanza di
sei giorni.
Mancanza di filtro a centrocampo?
Giornata nera per la difesa? Assenza di motivazioni? Sottovalutazione dell'avversario?
O tutte queste cose assieme?
La patata bollente la rimettiamo
nelle mani di Sonzogni. Lui è pagato per affrontare e risolvere
eventuali problemi..
Perinetti alla vigilia avrebbe
sottoscritto un risultato ad occhiali.
Non era d'accordo un tifoso
locale che , prendendo alla lettera
l'affermazione , ha provveduto
con un diretto d' incontro a evitare
il problema.
E se il nostro D.S. e il
Palermo piangono con un solo occhio, la Sicilia
calcistica piange con tutti
e due.
Il Catania perde in casa
e scatena l'ira dei tifosi e soprattutto quella
di Gaucci. Parole pesanti
all'indirizzo dei giocatori tacciati di poca
professionalità,
di scarso attaccamento ai colori sociali, di esclusivo
attaccamento al colore dei
soldi.
Si prospetta un totale
"sterminio" di tesserati.
Quindi da domenica prossima
per mister Guerini un foglietto nuovo con undici uomini nuovi.
Le parole di Passiatore,
che ha svelato l'arcano delle formazioni imposte
dal Presidente, suonano
come campanello d'allarme per il futuro rossoblu.
Travolti da un insolito
destino in un verde prato d'ottobre. Ci si consenta questa licenza poetica
per descrivere la valanga di gol e di mortificazione che si è abbattuta
sul Palermo. E meno male che era la giornata del Giubileo degli Sportivi.
Ma Morgia ed i suoi,lo sapevano ? Temiamo di no, visto che non hanno rispettato
nessun sacro valore come la fraternità,il rispetto del prossimo,l'ingordigia,
l'avidità.
Sui testi sacri stà
scritto: non fare agli altri ciò che non vorresti venisse fatto
a te.Niente,ignorato.
Rispetta il prossimo tuo
come te stesso.Ma quando mai, sciocchezze.
Alla faccia del Giubileo
degli sportivi, il Savoia si traveste da Mike Tyson dopo aver subito un
furto.
Cioè non proprio
una pecorella. Neanche un treno di Valium,basterebbe per calmarlo. E come
treni andavano e sbucavano i giocatori campani opposti ai monopattini rosanero.Un
monologo,un assolo, un atto unico senza intervallo. Onde evitare di dovergli
corrispondere il sussidio di disoccupazione, i tifosi locali hanno pensato
bene di lanciare un petardo contro il loro portiere. Così, tanto
per spezzare la monotonia di un gol ogni 7-8 minuti. I tifosi rosanero
presenti invece non hanno lanciato niente, non ne avevano la forza,troppo
rammolliti,frastornati e storditi e non dalle molte ore di viaggio.
Sbronzi, con la b, non
equivochiamo; sbronzi hanno pensato i cinquanta rosanero presenti , abbandonando
mestamente lo stadio.Ancora sbronzi dopo il successo sul Catania, è
stato il pensiero comune. Ed a proposito degli etnei,domenica sera un pò
tutti ci siam sentiti catanesi, che per il tifoso palermitano è
un appellativo peggiore di figlio di donna da marciapiede. Questo per descrivere
il senso di umiliazione dopo una disfatta di tal genere nei numeri e nella
prestazione.
Si dirà, chi la
fà l'aspetti. Gia ma chi si aspettava di dover ingoiare cinque savoiardi
tutti in una volta ?
E se non c'era Sicignano
o Greco non era dei nostri ? Staremmo commentando un passivo di 12-13 gol,
legittimo,sacrosanto, fedele con quanto visto in campo. Cioè undici
giocatori contro nessuno o meglio soli contro Sicignano. Alla fine quindi,
diciamo la verità, è andata pure bene. La commemorazione
dei defunti non poteva cadere in un momento più opportuno,sembra
giungere a pennello.Complimenti per il tempismo al calendario e complimenti
per il tempismo a Massimo Morgia che puntualissimo consuma la sua vendetta.Era
da sei mesi che aspettava questa gara ed i rosa come polli son caduti nella
sua tana.
L'ex tecnico rosanero
è stato il primo a raggiungere le docce, visti i ripetuti orgasmi
avuti durante la partita.Poi s'è presentato lindo e profumato in
sala stampa per fare il bilancio della gara. Per il Palermo sicuramente
un bilancio amaro, amaro come il veleno di Morgia.
Ma alla fine,da bravi
palermitani, sappiamo sempre cosa ci serve per risolvere il problema.Cioè
non è successo niente,prendiamoci un caffè.
Se il grande Louis Bunuel,
esponente massimo del cinema fiammingo, avesse assistito alla gara tra
L'Aquila e Palermo forse avrebbe tratto spunto per un nuovo film : Quel
chiaro oggetto del desiderio.
Attore protagonista La Grotteria,
partner il pallone.
Un amore ossessivo, possessivo,
a volte addirittura osceno per quella sfera bianca.
Sfortunate corteggiatrici
palermitane!!
Sarà dura per tutte
trovare un posticino nel cuore del "caballo".
E Sonzogni , spettatore
compiaciuto, ci è sembrato un guardone.
Che vergogna, non ha fatto
nulla per censurare quegli atteggiamenti.
Come non ha fatto nulla
per arginare le folate sulla fascia sinistra di Bellè .
Povero Montalbano!! Due
partite disastrose a caccia delle streghe.
E Bombardini? Si ferma lui
e si ferma il Palermo.
Problemi di fasce, sia in
difesa che in attacco.
Occorre trovare nuove alternative
per la soluzione di questi problemi.
Altrimenti sarà facile
per gli avversari ottenere la chiave di lettura giusta per bloccare questo
Palermo.
La pausa di campionato giunge
forse a fagiolo.
Temo che i rosa debbano
tornare sui banchi di scuola, per studiare le nuove strategie che il prof.
Sonzogni sicuramente metterà a punto.
E avrà tempo pure
Perinetti di spulciare nelle liste degli svincolati per apportare
eventuali correttivi all'organico.
L'acquisto di una punta
centrale appare indispensabile alla luce o al buio ,per chi preferisce,
di quanto visto o non visto finora.
Non c'è il tempo
materiale per sperimentare soluzioni alternative.
Di Elia, La Grotteria, Belmonte
ormai sappiamo tutto. Di Herrera non sappiamo molto ma... temiamo tanto.
Siamo nelle mani di Sensi.
Sarà lecito entrare nelle sue tasche?
Basta chiedere per sapere.
(vangelo secondo D'Antoni).
.
Cesare DI Bartolo
La voce
della Discordia
Uno spazio
ironico\polemico dedicato al commento di quanto accaduto domenica
in campo.
Raffreddati non solo noi
per il freddo pungente dei settecento metri di L'Aquila,noi euroafricani
partiti in pieno scirocco palermitano.
Raffreddate le aspirazioni
di un Palermo non più in cima alla classifica ma in cima ad una
crisi di nervi.
Raffreddati gli entusiasmi
di una tifoseria che già sognava trionfi e onori e che si risveglia,dopo
il sogno, in preda ad un incubo.Quello di un'altro campionato da sudare,da
lottare fino alla fine,da conquistare partita dopo partita.
Raffreddate le illusioni
di chi pensava al Palermo come ad una corazzata vincente ed imbattibile
e che scopre adesso una squadra normale,buona ma assolutamente normale.
Al contrario di Dante,i
rosanero in piena selva oscura,non ritrovano la retta via.La notizia del
premio di due miliardi in caso di promozione,notizia apparsa sui giornali,ma
mai confermata dalla società, non è bastata a stimolare i
rosanero. O è falsa,come sembra,oppure ai giocatori è sembrato
poco.Oppure per stimolarli meglio,ci vuole l'elettroshock.Cosa che forse
pensa Sonzogni quando dice che il problema è mentale,psicologico.
Che c'entra poco con la
scaramanzia cui hanno fatto ricorso in casa rosanero, abbandonando le funeree
maglie nere per quelle tradizionali rosa.Non è servito.C'è
già chi pensa di tornare ancora più indietro nel passato
ed indossare quella storica,dei primi anni di vita della società,quella
rossoblu. Ma a Sicignano così come ai tifosi rosanero potrebbe venire
l'orticaria nel migliore dei casi se non addirittura una crisi d'asma,
considerati i colori che rimandano a realtà poco gradite ai palermitani.
Ma per uscire dal tunnel,
una soluzione bisogna pur trovarla.Ed una soluzione non è certo
quella di comprare un giocatore nuovo a partita come fà l'Inter.Anche
se Sonzogni continua a chiedere rinforzi, lamentandosi di avere gli uomini
contati, di avere la panchina corta. Non vorremmo che alla fine la panchina
diventasse tanto corta da non trovarvi posto lo stesso tecnico, cioè
che non ci fosse più posto per lui.
Ma esonerare Sonzogni,
colti dal virus Gaucci , sarebbe un grosso errore perchè significherebbe
non riconoscere l'intelligenza del tecnico bergamasco, che in tempi di
gloria e di entusiasmi estatici, predicava insoddisfazione, lamenti e critiche.
Aveva ragione perchè appunto è una persona intelligente.
E questo nel mondo del calcio, oltre che dote rara, non è spesso
una cosa che fà piacere.
Quando Moliere scrisse
la sua commedia teatrale più nota, "Aspettando Godot", non si era
certo ispirato alla vicenda dei rinforzi rosanero. Se solo fosse vissuto
ai giorni nostri però avrebbe potuto farlo.
Sonzogni chiede rinforzi
da luglio; Perinetti li promette per gennaio.Perfetta sintonia.
Tralasciamo,per il momento,se
servono o meno,perchè ogni allenatore ha le sue fissazioni:Morgia
ha Fortini,Ventura ha Vasari;Arcoleo ha quella di fare l'allenatore;Sonzogni
vuole la punta. Che poi gli serva realmente è tutto da vedere.Perchè
se volessimo analizzare al microscopio le due sconfitte recenti,non è
che è stato il reparto offensivo quello più carente.
Pure un cieco si è
accorto che le due sconfitte sono maturate sulle fasce dove il Palermo
è andato in tilt sia in fase di contenimento degli esterni di centrocampo,sia
in difesa con i due terzini.Brienza e Bombardini sono più bravi
ad offendere che a difendere,Ferri e Montalbano non sono certo Speedy Gonzales.
Forse non è solo la punta il problema del Palermo anche se qualcuno
stà facendo di tutto per diventare un problema.
Prendiamo La Grotteria
per esempio.LaGrotteria, che più volte ha dichiarato di essere sentimentalmente
libero,invece di innamorarsi di una donna, ha deciso di innamorarsi del
pallone. Ha sostituito cioè il suo oggetto del desiderio. Tutto
ciò con scarsi risultati sia tecnici che sessuali. In campo, visto
che non è Maradona, viene regolarmente fermato; sessualmente un
pallone non è il massimo dell'erotismo. Ecco perchè soffre
d'insonnia.Non certo per le pressioni di un ambiente che lo ha coccolato
e vezzeggiato ancor prima di conoscerlo.
Discorso inverso per Sonzogni
che si è fatto conoscere subito.Sonzogni l'antipatico o lo fà
o lo è. Questo dubbio deve ancora essere risolto. Ma non vi è
dubbio alcuno invece sul fatto che è un uomo colto, che per il mondo
del calcio è una tale rarità come trovare una vergine in
un harem.
Il burbero Sonzogni ha
tuonato di più dopo le vittorie di Pesaro o in casa con Giulianova
e Benevento che dopo le due ultime sconfitte esterne. E' come se con ghigno
sarcastico volesse dire "ve l'avevo detto io" ...
"visto che avevo ragione
a lamentarmi?". Per cui il punto adesso è : o si potenzia la squadra
subito,come vuole il tecnico, oppure si evita di creare malcontenti e squilibri
che nuovi innesti tardivi potrebbero inevitabilmente determinare. Il presidente
D'Antoni ha dichiarato che dopo le sconfitte,diventa sicuramente impellente
la necessità di correre ai ripari.
Il suo Direttore sportivo
ha detto che non c'è fretta e che anche fino a Gennaio sarà
possibile muoversi sul mercato. Certo, solo allora saranno probabilmente
disponibili fenomeni come Martusciello, Mastrolilli, Illario, Taccola ,
che , come lo scorso anno , contribuiranno sicuramente al gran salto di
qualità della squadra.
Non a caso ho aspettato
un giorno in più per sapere l'esito della gara Savoia-Avellino.
Nel turno in cui il Palermo
ha lasciato due dei punti in dotazione, la squadra di Morgia è scivolata
sulla classica buccia di banana.
Il risultato è che
, paradossalmente, il distacco dall'undici di Morgia si è ridotto
di un punto.
Ciò non toglie che
il Palermo deve correre ai ripari, se vuole conquistare quella pole position
che garantirebbe il passaggio diretto alla serie B.
Sarebbe un errore grave
sperare sulle disgrazie altrui o peggio ancora fare la corsa solo sul Savoia.
L'Avellino ha dimostrato,
oltre alla sua forza celata da una classifica bugiarda, che non esistono
squadre imbattibili.
Né tanto meno si
possono sottovalutare forze emergenti come il Castel di Sangro o squadre
rinate come il Catania.
Proprio la squadra di Gaucci
rivitalizzata dagli acquisti di Crinti e Bresciani, un lusso per la C,
deve costituire la chiave di lettura per un eventuale quanto necessario
intervento di ampliamento della rosa di calciatori Palermitani.
L'innesto di un attaccante
con spiccate doti realizzative appare inevitabile, checchè ne pensi
Per inetti.
Gli errori sotto misura
di Elia e Brienza, nell'ultima performance casalinga, sono risultati determinanti,
in negativo, sull'esito di una gara diligente e grintosa.
Perfino Belmonte , che non
è mai stato un grosso realizzatore, riesce a mettersi in mostra
nel tabellino dei marcatori. Ciò ineluttabilmente evidenzia il fatto
che la squadra crea un buon numero di occasioni che vengono, però
vanificate puntualmente.
Ribadito il concetto che
La Grotteria non è una punta pura, e che la trasformazione
delle caratteristiche del giocatore voluta da Sonzogni , ammesso
che dia esiti positivi, presuppone tempi non brevi, URGE l'acquisto di
un centravanti VERO.
E non si venga a parlare
di mercato chiuso fino a Gennaio.
O quanto meno si faccia
chiarezza sui movimenti del Catania.
Come hanno fatto i "cugini"
ad accaparrarsi Criniti & Co.?
Il "signor" Gaucci ha dei
poteri particolari?
Oppure il Palermo ha le
mani legate?
Perinetti, Sensi , D'Antoni
, finiamola di prenderci per i fondelli. GRAZIE.
Forse qualcuno non ci ha
fatto caso ma dopo due sonanti vittorie per 5-1 le due più accreditate
compagini di C hanno avuto una doppia battuta d'arresto imprevedibile.
Colpa di chi o di cosa?
Più che Sonzogni
o Morgia dovrebbero meditare gli stessi giocatori che, forse, hanno creduto
troppo presto di essere dei fenomeni.
Il Palermo fortunatamente
è già tornato con i piedi per terra.
E non solo, ma è
tornato con tre punti dalla trasferta catanese. Sembra che espugnare il
Cibali, a spese dell'Atletico Catania sia ormai una cosa dovuta.
La scorsa stagione
Lorenzini con un gol in sospetto fuorigioco , il sospetto era dovuto al
fatto che "il magnifico" fosse di trenta o venticique metri oltre la linea
dei difensori , ieri il solito Belmonte lesto a ribattere
in rete una respinta di Aprea su incornata del "caballo" , dicono, già
oltre il recinto paratogli dai cow boys di Cadregari.
Gol a parte la gara è
stata equilibrata , il pareggio sembrava essere il risultato più
giusto, ma, come tutte le squadre che vengono definite "grandi"; il Palermo
annovera nelle sue fila qualche giocatore che fa la differenza e non solo
anagraficamente.
Sul non gioco della squadra
di Sonzogni ci sono molte attenuanti.
L'assenza di Bombardini
si è fatta sentire parecchio, come era prevedibile, e si è
sentita anche quella di Sicignano tra i pali.
Aprile questa volta non
è stato impeccabile forse troppo distratto dalle recenti vicende
relative al secondo fiocco rosa.
Per due volte è uscito
a caccia di farfalle tra lo sconcerto della sua difesa ma gli avanti dell'Atletico
che pungono come le battute di Eraldo Pecci, naturalmente non hanno capitalizzato.
Buono il rientro di La Grotteria
, generoso e caparbio, sempre innamorato del pallone ma questa volta ricambiato.
Due parole su Cardascio
messo in campo dall'inizio.
E' stato già contattato
dagli emissari di Bush che si sono spostati dalla base di Sigonella
Sembra che prenderà
il posto del mitico f117 dell'aviazione americana , praticamente invisibile.
In attesa di Suppa
accontentiamoci di questa minestra.
Ci permettiamo di scomodare
perfino il "molleggiato" al fine di sottolineare il primato solitario
dei Rosa.
Nella giornata in cui il
Savoia becca la terza debacle consecutiva e L'Aquila non va oltre il pareggio,
seppur esterno, la squadra di Sonzogni centra ancora la vittoria allungando
sulle dirette inseguitrici.
Tutto come da copione, con
la dea bendata che ci ha messo del suo e continua a sorridere ai colori
rosa come non accadeva da tempo.
Nella partita più
razionale dell'anno, merito anche della Fermana che ha giocato al
calcio, malgrado le cattive condizioni del tempo e di La Grotteria,
sono arrivati i tre punti.
Ironia della sorte è
stato proprio il "caballo", osannato, poi deriso, poi di nuovo sull'altare
a dare la zampata vincente prima di lasciare il palcoscenico che lo aveva
visto nelle vesti di comparsa più che di protagonista.
Stranezze del calcio, capricci
del destino, cose che esulano dal razionale.
Un plauso a Sonzogni che
ostentando la sua testardaggine ha ritardato il cambio sul fronte offensivo
consentendo all'argentino di cancellare in un sol colpo quanto di inconcludente
aveva espresso negli ottanta minuti di assenteismo.
Non ci resta che sperare
nel totale recupero psicologico del nostro gioiello, e la medicina migliore,
si sa, è il gol.
Quei gol che saranno necessari
la prossima domenica per ridimensionare il Messina, prossimo scomodo avversario
di turno.
Proprio La Grotteria, vittima
di un trattamento speciale, al limite del codice penale, nella gara di
coppa, dovrebbe avere le giuste motivazioni per scaricare la sua rabbia
e vendicare le botte prese.
E se Bombardini e Brienza
riusciranno ad esprimesi agli stessi livelli di domenica, per i cugini
di secondo grado non ci sarà scampo.
Parola di'..tifoso.
.
Cesare DI Bartolo
La voce
della Discordia
Uno spazio
ironico\polemico dedicato al commento di quanto accaduto domenica
in campo.
Il Palermo prova ad imitare
Domenico Modugno canticchiando Volare, per adesso solo a bassa voce,se
si vince col Messina a volume più alto.Ed a proposito di canticchiare,dopo
il gol di LaGrotteria anche Cappioli sembrava volerne cantare quattro a
qualcuno.
Ma andiamo con ordine:
una domenica esaltante,una domenica eccitante anche, siamo sinceri, per
i tonfi casalinghi di Savoia e Catania. Una domenica da applausi in casa
rosanero.
Cominciamo con i complimenti
al Palermo per aver riconquistato il primato solitario in classifica e
continuiamo con quelli alla Fermana ed al suo allenatore per la bella prova
offerta da una delle migliori squadre viste finora.
Complimenti a Morgia che
anche al Savoia ha portato lo stesso spirito che c'era a Palermo : domenica
scorsa tre espulsi e sconfitta interna.Bene, la strada è quella
giusta.
Complimenti a Gaucci non
per aver esonerato Guerini ma per aver resistito sei domeniche prima di
farsi colpire nuovamente dal virus che lo affligge.
E sempre in tema di allenatori,
complimenti a Sonzogni che deve avere uno stomaco di ferro per digerire
tante cose da procurare l'ulcera.Sarà anche burbero e antipopolare,ma
rimane persona intelligente.Preferiamo un antipatico intelligente
piuttosto che uno stupido banale e cordiale.
Come banale e superficiale
è stato il dito di Cappioli rivolto chissà a chi e perchè.Complimenti
al veterano e soprattutto al capitano.
Ma i complimenti più
sentiti vanno rivolti ai tifosi rosanero anche domenica numerosissimi fuori
dallo stadio.
Con la squadra prima in
classifica,reduce da una vittoria esterna a Catania,protagonista di un
campionato di vertice, alla vigilia di due sfide interne che potrebbero
segnare l'intero torneo, anche il più pessimista dei Leopardiani
avrebbe previsto una buona affluenza di pubblico. E invece no. I tifosi
rosanero non si lasciano convincere o trascinare. Loro si eccitano solo
se all'orizzonte ci sono sangue e violenza : cioè nei derby.
Facile prevedere che i
Dracula rosanero saranno tantissimi domenica prossima contro il Messina.
Ma per andare in B bisognerebbe essere in tanti anche contro l'AlbinoLeffe.
Scherzi del destino che
a volte ne fà di brutti,come quello di trasformare Sorce in un giocatore
di calcio, ed a volte ne fà di belli come quello di impedire l'ingresso
in campo di Elia al posto di La Grotteria.Se il pallone fosse uscito dal
campo,l'argentino era già negli spogliatoi .
Prima sconfitta interna
del Palermo ad opera dei cugini Messinesi che espugnano l'inviolata Favorita
inserendosi prepotentemente nella zona calda della classifica..
Nella giornata che ci poteva
lanciare in alta quota, l'undici di Sonzogni non è riuscito a spiccare
il volo. Peccato! Evidentemente qualcuno sembra soffrire l'altitudine.
Ci rendiamo conto della
reticenza societaria nel cacciare i soldi per l'acquisto di una punta ma
domenica forse sarebbe bastato acquistare una confezione di travel gum.
Chissà!! Meno male
che la carovana delle inseguitrici più accreditate è rimasta
a guardare.
Sconfitta pic indolor, dunque,
per una squadra che denota le solite carenze in attacco, i soliti problemi
di costruzione lucida, i soliti limiti di staticità in alcuni uomini,
i soliti stati di appagamento da vantaggio facile.
Era successo contro il Savoia,
dopo il gol capolavoro di Elia, si è ripetuto contro il Messina
dopo la repentina bordata telecomandata di Cappioli.
Calo di concentrazione,
calo di adrenalina?
Forse anche calo di zuccheri
visti i successivi c............ amari.
Il dott. Sonzogni non sembra
comunque preoccupato dello stato di salute della squadra.
L'innesto di La Grotteria
, messo in campo nella ripresa, ha provocato un discreto scuotimento dal
torpore, il Palermo è diventato più minaccioso, dalle minacce
si è passati ai fatti e Cecere e Belmonte hanno raggiunto gli spogliatoi
con una mezz'oretta di anticipo.
Ma ahimè per loro,
nella doccia non hanno trovato Marina, quella che ha avuto più nomination
tra i quindicimila della Favorita.
E non è riuscito
neanche il Palermo a trovare il gol del pareggio malgrado un rigore.
Il palo ha detto no a Cappioli,
Marruocco ancora no su una punizione liftata indirizzata al sette.
Tutto inutile . Per andare
in gol ci sarebbe voluto...................(chiedetelo a Perinetti)
.
Cesare DI Bartolo
La voce
della Discordia
Uno spazio
ironico\polemico dedicato al commento di quanto accaduto domenica
in campo.
Chi ha dimestichezza con
la cultura orientale,magari storcerà il muso se per descrivere la
gara di domenica prendiamo in prestito il termine harakiri.Non vogliamo
infatti utilizzarlo nella sua esatta accezione di suicidio attraverso lo
squarciamento del ventre ma soltanto e più semplicemente come atto
di autolesionismo.
Così vien voglia
di creare un nuovo termine : harakiri rosanero.
Che serve poi a sintetizzare
quello che hanno combinato i rosanero contro il Messina.
E' vero , ci sono partite
che nascono segnate e quella di domenica ne è un esempio; ma il
Palermo la partita se l'è segnata da solo.
Chi la fà , l'aspetti
recita un antico proverbio che tradotto in palermitano diventa "rubare
in casa del ladro".
I rosa avevano rubato
contro l'Atletico Catania, si sono visti rubare dal Messina.Però
in questi giorni di conferenza ONU sulla illegalità,a Palermo la
parola rubare non si può usare.Anche nel mondo del calcio,che
a volte è la stessa cosa del tema della conferenza ed a volte blinda
le parole peggio della conferenza Onu, il termine rubare dà fastidio.Così
usiamo cinico.Cinico il Palermo a Catania, cinico il Messina a Palermo.
Ma un'altro termine palermitano
è legni.Che in questo caso non è solo riferito all'arbitro
ma anche a quelli colpiti dal Palermo.Ed a proposito di legni, ci viene
in mente Cappioli,e non solo per quello colpito su rigore.
Ma il bravo capitano rosanero
s'è poi fatto perdonare a fine gara quando a braccia aperte ha fatto
il giro del campo,quasi a voler chiedere scusa.Ed i tifosi,sempre comprensivi,lo
hanno capito ed applaudito.
Ed a proposito di tifosi,sempre
volendo usare espressioni tipicamente locali, se il loro attaccamento alla
squadra e , per così dire, incollato con la saliva,temiamo fortemente
che la partita di domenica si possa considerare un'addio. Peccato perchè
col Messina erano a sufficienza. Ma domenica, se si esclude l'arbitro,
è stata la partita della sufficienza : sufficiente il Palermo,addormentato
negli ultimi venti minuti del primo tempo,dirompente nella ripresa. Sufficienza
al Messina:otto nel primo tempo,quattro nel secondo,media sei. Sufficienti
,come detto i tifosi. Sufficienza lo stato mentale di Cappioli nel tirare
il rigore. Sufficiente il servizio d'ordine nell'evitare contatti tra le
due tifoserie nonostante l'impegno di dover blindare la città.
Anche i rosanero però
hanno voluto dare il loro contributo pittorresco alla conferenza Onu e
per fare onore alla città piena di luci e di colori, anche loro
ne hanno combinate di tutti i colori.
Sembra proprio che il Palermo
voglia emulare Gesù Cristo. Ricordate la storia di Lazzaro? Ebbene
addirittura qui si tenta di fare ancora meglio. Lazzaro era morto da soli
tre giorni!! L'Andria addirittura da parecchi mesi. Sarà che si
sentono tutti dei padreterni!!!
A cominciare da Sonzogni,
testardo oltre misura su certe scelte, per continuare con gente come Cappioli,
giocatore ormai alla frutta. Ed Elia? Meglio non parlarne sembra che porti
pure male.
E finisce così che
Davide abbatte Golia. La corazzata rosa affondata da un peschereccio!!!
Un ritorno al passato. Un
passato che ci eravamo sforzati di dimenticare.
Purtroppo bisogna prendere
atto di tutte le deficienze di questa squadra. A cominciare dalla totale
incapacità delle pseudo punte di mettere la palla in rete. Quando
c'era ancora in campo il nostro Davide (Bomba) le occasioni da gol sono
arrivate ma Ahime non siamo stati capaci di finalizzarle.
Espulso l'unico vero giocatore
capace di inventare qualcosa, del Palermo è rimasto ben poco.
Diciamolo chiaramente, senza
Bombardini il Palermo è una squadra mediocre.
Nessuno che sappia affondare
con decisione, nessuno che sappia imbastire una trama decente.
E se non si riesce a creare
almeno dieci palle gol , il Palermo non va in rete.
Siamo ancora in testa alla
classifica ma continuando di questo passo ci rimarremo per poco.
Inutile, mi sembra, allontanare
Sonzogni. Il Catania deve servire da esempio.
Il tecnico può avere
le sue colpe , si possono criticare le sue scelte, ma in campo ci vanno
i giocatori.
E questi giocatori, ad eccezione
di qualcuno, non sono dei fenomeni, relativamente alla categoria.
Le scelte iniziali, riguardo
all'intera rosa, non sono frutto del volere dell'allenatore.
Alcuni sono stati voluti
da Perinetti, altri sono stati gentilmente concessi da Sensi.
Una squadra disomogenea,
compassata oltre misura, presuntuosa, sopravvalutata dagli stessi giornalisti.
Il campionato non si vince
solo perché si è blasonati.
Ci vuole sacrificio, spirito
di adattamento, e soprattutto gli uomini giusti al posto giusto.
Il Natale è vicino,
il Palermo non può e non deve fare più regali.
Ma se Sensi vuole veramente
portare il Palermo nelle categorie che più gli competono, allora
che metta mano al portafoglio e porti qualcuno che veramente sia in grado
di far compiere alla squadra un grosso salto di qualità.
Al panettone ci siamo arrivati,
ma alla torta .......mi sembra difficile.
.
Cesare DI Bartolo
La
voce della Discordia
Uno spazio
ironico\polemico dedicato al commento di quanto accaduto domenica
in campo.
Più Pasqua che
Natale : il Palermo resuscita i morti e in tal senso dimostra potere.Infatti
è primo.
Il Palermo resta
in vetta alla classifica, però sul bordo, sull'orlo di questa vetta.
Ma è anche sull'orlo
di una crisi di nervi,ormai evidente, di cui tutti si sono accorti e di
cui nessuno osa far parola. ...E poi ci vengono a raccontare la barzelletta
di una squadra continuamente attaccata o criticata e che quindi non può
lavorare con la dovuta serenità. Una barzelletta appunto ,come le
sostituzioni di Sonzogni contro l'Andria : cervellotiche o forse solo pura
provocazione.
Avrete capito che ultimamente
l'ambientino in casa rosanero non è certo da libro Cuore : dal magazzino
alla stanza dei bottoni, non scorrono fiumi d'amore o di stima. Può
capitare cioè che qualche piccolo pettegolezzo da parrucchiera venga
pure detto, l'importante però è non farlo sentire.
E' vero che siamo a Palermo
, che,nonostante l'ONU, è pur sempre una delle patrie dell'omertà,
ma a questo punto diventa urgente una sola cosa : Chiarezza.
Chiarezza a 360 gradi,
a tutti i livelli, che significa poi tirar giù qualche maschera
ed uscire allo scoperto.
In tal senso il Palermo
pare invece voler essere testimone dello slogan di prevenzione dell'Aids
: se lo conosci lo eviti. Chiarezza significa dunque risolvere qualche
conflitto interno allo spogliatoio, qualche malcontento nei confronti del
tecnico.Non troppo amato da qualche giocatore importante della squadra.
Chiarezza significa anche
stabilire se in questa squadra c'è un leader, se è un leader
aggregante o disgregante; se esercita un'influenza positiva o negativa
rispetto all'armonia della squadra.
Il problema potrebbe essere
questo leader ma potrebbe anche essere il tecnico che non è ancora
stato esonerato perchè per fortuna i dirigenti rosanero sembrano
immuni dal virus Gaucci.
Oppure perchè all'orizzonte
non c'è un'alternativa valida,nel senso che allenatori quotati non
vogliono scendere in serie C. Prenderne uno a caso,significherebbe che
la formazione o le scelte tecniche sarebbero fatte altrove e da altre figure
diverse dall'allenatore.
E' come se la società
in questo momento si trovasse ad un bivio e dovesse scegliere quale strada
seguire : o quella della serietà, della rigidità, della coerenza
magari a volte eccessiva oppure quella di chi a tutto questo si oppone,si
ribella. A queste due simboliche posizioni non è difficile dare
i nomi.
Sarà banale l'analogia
col Natale, ma questo regalo, quello cioè della chiarezza ,la società
lo deve ai tifosi rosanero.
.
Con affetto
Carlo Cangemi
24 dicembre-7 gennaio
2001
.
La voce
della Discordia
Uno spazio
ironico\polemico dedicato al commento di quanto accaduto domenica
in campo.
Se la memoria non ci inganna,
cosa al contrario probabile, qualche decennio fà Gigliola Cinquetti
cantava "Non ho l'età" ritenendosi troppo giovane per lasciarsi
andare ad una intensa storia d'amore.
Questo ritornello,sebbene
con qualche modifica , è cio' che ci è venuto in mente subito
dopo aver letto l'intervista prenatalizia di Christian La Grotteria, l'intervista
con la quale l'italo-argentino si allontanava da Palermo per una decina
di giorni di vacanze.Se meritate o meno è un'altro discorso.
Praticamente l'idolo rosanero
lamentava tutto il suo malcontento,il non sentirsi apprezzato , stimato
e valorizzato...Quindi non sapeva se avrebbe più messo piede a Palermo.
Bel modo di congedarsi
dai propri tifosi, di fare gli auguri natalizi, di salutare i suoi sostenitori
che ne avevano fatto un'idolo ancor prima di vederlo giocare.
Se quello invece
era il suo modo originale e stravagante di fare gli auguri ai palermitani,
dobbiamo dire di esserci cascati in tanti , ma temiamo non sia così.
Il punto invece potrebbe
essere il ritornello di cui sopra...."non ho l'età". Non ho l'età
per essere un campione, un esempio.Non ha la maturità del campione
il buon Christian, perchè quella, prima che in campo si vede fuori.Diciamo
allora che ha fatto la figura del ragazzo viziato e forse troppo coccolato
dai palermitani, colpevoli di averlo giudicato solo sulla carta.
Sulla carta stampata come
quella che La Grotteria ha usato e disprezzato nel giro di dieci giorni.
Cioè: prima si
serve della stampa per far espolodere il caso e poi alla stessa stampa
al ritorno risponde che di queste stesse faccende preferisce non parlarne,
ma farlo in privato con chi di competenza. Anche quì c'è
qualcosa che non quadra. Poteva fare tutto prima senza echi o allarmismi.
La società,cioè
Perinetti Giorgio, getta acqua sul fuoco e diversamente ci saremmo stupiti.
E' come se Moggi confermasse una mossa di mercato della Juventus
o direbbe qualcosa di diverso dalle più scontate banalità
che avvolgono e ammantano il mondo del calcio.
Per Sonzogni il caso La
Grotteria non è da risolvere perchè non c'è mai stato
un caso. O ci fà o c'è.
Strano mondo quello del
calcio dove è vero tutto ed il contrario di tutto. Ma ancor più
strano è quello degli arbitri. Dove è vero solo quello che
dicono loro.
Strano mondo quello degli
arbitri,buffo e contraddittorio. Ma è già la figura stessa
dell'arbitro ad essere contraddittoria. Si dice che il miglior arbitro
è quello che non si fà notare, è quello che non fà
parlare di sè, che fà l'arbitro cioè il giudice di
una contesa, super partes.Ma interroghiamoci invece sul perchè uno
decide di fare l'arbitro. Ama il calcio, ma non è un calciatore.
Ne vorrebbe la gloria, ma non ne ha i mezzi tecnici.
Appare chiaro il desiderio
di protagonismo che si nasconde dietro una scelta del genere. Del resto
lo si vede dalle movenze,dagli atteggiamenti,dalle scenette. Ed ecco dunque
la contraddizione: sei un bravo arbitro se non ti fai notare; se non sei
spinto da protagonismo non scegli di fare l'arbitro.
Ed il desiderio di protagonismo
è talmente forte da fargli superare offese, ingiurie, cattiverie
che puntualmente ne accompagnano la presenza in campo.
Accertato dunque il protagonismo
degli arbitri,il punto diventa un'altro: sei un bravo arbitro se non sei
troppo protagonista.Sei un pessimo arbitro se vuoi sostituirti ai giocatori
determinando il risultato della gara e conquistando così le luci
della ribalta.
Come il sig.Rizzoli di
Bologna,quello di Ascoli. Peggior bufera non poteva abbattersi sul Palermo.Neanche
una pioggia di enciclopedie avrebbe fatto più danno.Il sig.Rizzoli,
della famosa omonima enciclopedia ne porta solo il nome, per il resto appare
più ignorante di Gaucci, in materia calcistica.
Ma Rizzoli è anche
il nome del famoso ospedale ortopedico di Bologna dove il sig.arbitro avrebbe
meritato di essere spedito. Che poi Giampietro avrebbe potuto evitarsi
il secondo scriteriato rabbioso intervento,è un'altro discorso.Ma
al giocatore rosanero che di gol ne ha evitati decine, si può e
si deve perdonare di tutto. Tranne il fatto che non parli con la stampa.
Ma quello di accusare i mezzi di informazione è diventato ormai
un ritornello familiare in casa rosanero. Col sorriso sulle labbra diciamo
che ciò ha tutto il sapore del paradosso. Ma come, accusare la stampa
locale di essere troppo critica con la squadra, poco vicina e poco amica
del Palermo. Assurdo. Siamo sempre stati convinti del contrario.
Se Alfred Hitchcock
di concerto col nostro Dario Argento avessero pensato un finale del genere
forse avrebbero preso un oscar. Un premio in ogni caso meriterebbe il sig.
Rizioli per essere riuscito a cambiare l'esito di una gara già
segnata, nel giro di soli tre minuti, per giunta quelli finali. E
così ci troviamo a dividere il titolo di campioni d'inverno con
l'altra Aquila. Del resto sono loro gli uccelli che volano più in
alto, escludendo quelli degli astronauti. Ci consola il fatto che la nostra
aquila in quanto rosa può partorire la serie B che è femmina,
mentre L'Aquila rosso blu al massimo i play off. Chissà se Sonzogni
e la sua squadra riusciranno a sdrammatizzare quanto visto al Del Duca
di Ascoli. A giudicare dalle reazioni di La Grotteria e dalle parole di
Montalbano, nel dopo partita, non penso che la mancata vittoria verrà
digerita facilmente. Sembra quasi impossibile. Come si fa a dare un secondo
rigore sapendo di avere assegnato il primo con molta generosità!!
Forse è quello che ha pensato Giampietro prima di stendere Passiatore.
Non ci ha pensato due volte l'arbitro che, invece, ha indicato il dischetto
fregandosene del fatto che la partita era finita, che si trattava del secondo
penalty a distanza di pochi minuti. Due punti buttati al vento, quel vento
che avrebbe spinto i Rosa più lontano dalle inseguitrici, al vertice
di una classifica virtuale, che ha la sua importanza soprattutto dal punto
di vista psicologico. Adesso bisognerà leccarsi le ferite, nella
speranza che Mercoledì, il giudice sportivo non si divertirà
sadicamente a versare su di esse il sale. Certe le squalifiche di La Grotteria
e Giampietro. Il Castel di Sangro, prossimo avversario, dirà quanto
e quale peso possono avere nello scacchiere di Sonzogni le due pedine
mancanti. Perinetti forse, ci dirà quale peso potrà avere
l'attacco dopo l'auspicato acquisto della punta. Pare che in settimana
si sbloccherà la situazione di stallo. Visto Dionigi che bel regalo
ha fatto alla Reggina? La Befana, invece, a noi ha portato Rizioli,
che sarà una nuova qualità di carbone. Colpa di Belmonte
e La Grotteria che avevano fatto i cattivi?
.
Cesare DI Bartolo
15-21 gennaio
La
voce della Discordia
Uno spazio
ironico\polemico dedicato al commento di quanto accaduto domenica
in campo.
Tutti i comportamenti
dell'uomo possono essere interpretati come tendenti a soddisfare delle
esigenze, delle motivazioni. Il Palermo,ad esempio, si è iscritto
al campionato con la motivazione di vincerlo.
Prendiamo a prestito dalla
psicologia il termine frustrazione per definirlo come un ostacolo al soddisfacimento
di qualche motivazione o desiderio. In tal senso anche un'ingiustizia può
generare una situazione di frustrazione rispetto a cui l'uomo può
avere diverse modalità di reazione. Ci sono modi di reagire ad una
frustrazione che definiamo adeguati ed altri che definiamo inadeguati a
far superare l'ostacolo.Ad Ascoli il Palermo aveva subito una evidente
ingiustizia. Era importante quindi valutare il tipo di reazione dei rosanero
rispetto alla frustrazione. E la risposta è stata molto adeguata;
al posto della rassegnazione, dell'abbattimento o del vittimismo
sono emersi valori diametralmente opposti: grinta,rabbia e determinazione.
Quanto poi le condizioni del campo abbiano favorito tutto ciò non
è dato saperlo. Ed a proposito di condizioni meteo, se definissimo
Cappioli "Rain man", cioè l'uomo della pioggia, rischieremmo di
essere banali e prevedibili. Quindi scegliamo altre strade, anche se tutte
portano a Roma,patria del capitano rosanero. Come tutti i romani,Cappioli
ha la testa dura, anche nel senso che è testardo e ostinato.E di
questo se ne sono resi conto tutti, soprattutto tecnico e compagni. ma
la testa dura di Cappioli,almeno col Castel di sangro, è servita
a colpire con forza e precisione il pallone della vittoria e del primato
in classifica. E poi dicono che la testa dura non serve. Chi invece non
ha la testa dura è Bombardini che capita la lezione di Ascoli, negli
ultimi minuti si è andato a cercare l'unico metro quadrato di terreno
asciutto per nascondere il pallone e far trascorrere il tempo come ha fatto
Sonzogni per tutto il girone d'andata prima di guardare la classifica.
Per decenza vi evitiamo le dichiarazioni rilasciate a chi gli chiedeva
dunque un commento alla classifica.Un qualcosa di molto vicino alla scoperta
dell'acqua calda. Forse era meglio che parlava a fine campionato. Ed a
proposito di parole, Furiani ha capito tutto : per essere in campo,basta
raccontare al tecnico una barzelletta. Come quella della cattiveria
della stampa locale nei confronti della squadra. Fà ridere a tutti.
Dopo gli strali che si sono
abbattuti in settimana sull'arbitro Rizzoli e
la pioggia di squalifiche
sui mal capitati Giampietro e La Grotteria , un
nubifragio reale ha colpito
la città di Palermo scoraggiando chi si era
prefissato un pomeriggio
all'aria aperta all'ombra del pellegrino.
Così a gustarsi la
prima vittoria del girone di ritorno sono stati pochi
temerari ed encomiabili
spettatori. La contesa si è espletata in una sorta di risaia , tale
era ridotto il terreno di gioco, ed alla fine il Palermo ha
incamerato quei tre punti
che gli garantiscono il primato solitario.
La partita è stata
gradevole, malgrado non si potessero abbozzare azioni in velocità,
grazie alla piacevole e sorprendente vena agonistica dei rosanero ed in
particolare di qualcuno come Cappioli che , calatosi nella realtà
della C, è stato un po' l'esempio per tutti.
Gente come Di Donato e Montalbano
ha trovato il clima adatto alle loro
caratteristiche, Furiani
non ha fatto rimpiangere Giampietro, grazie alla
puntualità nelle
chiusure e ad una buona organizzazione di gioco, Cappioli ha dettato i
tempi della manovra, ed ha risolto la partita con un sontuoso colpo di
testa da distanza considerevole.
Bombardini ha prodotto le
solite accelerazioni e dulcis in fundo Brienza , per nulla in difficoltà
su un terreno che non si confà a giocatori leggeri, ha sciorinato
una serie di numeri di alta scuola addirittura uno di maradoniana memoria.
In difficoltà i soli
Elia e Belmonte a conferma che questa squadra per esser completa necessita
di un attaccante di peso.
L'eventuale spesa per l'acquisto
della punta non deve spaventare più di tanto visto che il prossimo
anno in serie B, il problema nascerebbe lo stesso.Quindi è meglio
poterne usufruire già da quest'anno.
Pare che Perinetti
stia per concludere l'acquisto. Incrociamo le dita e speriamo che prenda
un grosso attaccante.
Nel frattempo godiamoci
il primato solitario e compiacciamoci della nostra forza con l'impegno
di mantenere alta la concentrazione. Abbiamo iniziato alla grande e dobbiamo
proseguire su questa strada, la strada che porta dritto alla serie B.
Che il campo del Giulianova,
il famigerato "Fadini" potesse incutere terrore, viste le tre consecutive
sconfitte dei rosa negli anni passati, era prevedibile ; ma da qui ad un
attacco di diarrea!!!
Il Bimixin ha fatto comunque
effetto tranne che su Brienza . Forse perché è il piccoletto
della squadra.
Fatto sta che il Palermo
è sceso in campo in formazione rimaneggiata e per giunta con la
paura di incontrollabili ricadute.
La partita è stata
molto scadente dal punto di vista tecnico ma abbastanza godibile sotto
l'aspetto dell'impegno.
In un campo stretto, pesante
e con il pubblico a ridosso dei protagonisti i rosa sono passati in vantaggio
con Elia, poi raggiunti e superati ed infine in pareggio grazie ad un jolly
di Cappioli , sempre più deciso a conquistare il titolo di cannoniere
della squadra.
La cosa non dovrebbe risultargli
difficile data la prolificità di Belmonte anche se Elia si "ostina"
a mettere la palla in rete ogni qual volta si parla di rinforzi in attacco.
Certo che se i rinforzi
si chiamano Palumbo o Artistico meglio rimanere così come siamo.
A meno che Sensi non convinca
Poggi ad accettare la C in vista dell'imminente B.
Supposizioni dettate dal
cuore, forse, con la speranza che Gennaio si chiuda con un "botto"
di mercato e non con una porta in faccia.
A chiudere la porta ci dovrebbe
pensare, invece, con un po' più di attenzione Aprile.
"Aprile dolce dormire".
Detto che calza alla perfezione al buon Sebastiano in occasione del secondo
gol del Giulianova.
Ma perché ha ritirato
la mano?
Era proteso in tuffo ma
il braccio è rimasto aderente al corpo.
Colpa di Sicignano e delle
sue magliette strane,tanto strane al punto che, Aprile ha immaginato di
essere un terzino.
E noi assolviamo Seba
perché è un professionista serio, e siamo sicuri che già
domenica prossima cancellerà quella macchia.
Intanto prendiamo atto che
il Palermo ha addirittura allungato sulle inseguitrici.
Che sia fuga?
.
Cesare DI Bartolo
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in campo.
Di origine polinesiana,in
antropologia indica un atto che è proibito.In psicoanalisi si intende
una proibizione di alcuni desideri sessuali ed aggressivi.
Questa l'esatta definizione
di un tabù.
Tuttavia nel linguaggio
comune lo si usa per indicare un mito oppure una tradizione sfavorevole,a
volte anche una paura.
Il Palermo aveva quello
di Giulianova.Da domenica scorsa non più.
E' riuscito a sfatare
il tabù.Cioè a dimostrare l'incosistenza e la falsità
del mito.
Sulle componenti aggressive
di questo tabù, non abbiamo dubbi essendone stati testimoni diretti;
quelle sessuali francamente sfuggono.Come i palloni fra le mani dei due
portieri.
Ogni paese ha le sue sagre.A
Giulianova domenica s'è celebrata quella delle papere dei portieri.Un'apoteosi
di erroracci da far rizzare le orecchie a Columbro e alla Cuccarini.
Alla fine però
siamo propensi ad assegnare l'oscar al portiere locale e cercare, almeno
provare a trovare delle attenuanti a Luca Aprile.E proviamo a farlo partendo
da lontano ed interrogandoci su cos'è un paranormale.O è
uno che di mestiere fà il portiere di calcio e para normalmente
i tiri normali che gli arrivano oppure è un uomo dotato di
particolari poteri sovrannaturali. Il portiere rosanero ha provato a fare
le due cose insieme.Cioè ha provato a fermare il tiro col pensiero.Non
c'è riuscito.Peccato,avrebbe avuto un mestiere assicurato,soprattutto
come paranormale.
A meno che Luca Aprile
non sia avanti nel tempo nel senso che,come recita il suo cognome, Aprile
dolce dormire.Cioè stava dormendo e su quel tiro non ha potuto intervenire
nemmeno soffiando contro il pallone.Perchè forse bastava un soffio
, un colpo di tosse ,per deviare il pallone,tanto era vicino al corpo.
Così,nel freddo
piovoso abruzzese, s'è passati dalle stelle alle stalle.Dalle stelle
di una vittoria dal sapore di fuga alle stalle della solita beffa ed umiliazione
in quel di Giulianova.Per fortuna ci ha pensato il portiere DiMuro a staccare
il biglietto di ritorno dall'onta di una sconfitta pesante. Pesante come
il pesce mangiato da alcuni rosanero in casa di Ferri, che forte del cognome,ha
messo in tavola del cibo avariato.I più piccoli hanno avuto la peggio:colichette
e febbre.I più vaccinati ne sono usciti indenni.Come Belmonte che
dimostra stomaco di ferro non solo perchè ha digerito la cena ma
anche perchè digerisce l'intenzione della società di prendere
un nuovo attaccante.
Si è aperta ufficialmente la caccia al "Palumbo" e
il cecchino Elia ha esploso la sua doppietta, mettendo in chiaro che a
fare volare il Palermo ci pensa lui. Messaggio ben preciso indirizzato
a tutti quelli, compreso il sottoscritto, che non credevano nelle sue effettive
possibilità realizzative.
Dieci gol non sono roba da poco, considerando che il centravanti
campano non ha giocato tutte le partite, avendo dovuto fare i conti con
Belmonte. Onore al merito e al coraggio dimostrato nell'accettare la sana
concorrenza del più accreditato compagno-rivale. Elia ha dimostrato
una grande maturità, violentando il suo carattere aggressivo e intollerante,
a vantaggio di un atteggiamento attendista e accomodante. I fatti gli hanno
dato ragione, proiettandolo in alto nelle quotazioni dell'allenatore, dei
compagni, del pubblico.
Grazie alle sue due prodezze, una di piede l'altra di testa, il
Palermo mantiene il primato e le distanze dall'inseguitrice, quel Messina
che si è scrollato di dosso L'Aquila.
La temuta Vis Pesaro, squadra dalla difesa solida, grazie forse
al suo portierone, è stata stritolata dalla forza devastante del
Palermo che ha pressato con insistenza fino al raggiungimento del vantaggio
per poi controllare la partita a suo piacimento.
E' stato così dimenticato in fretta il secondo errore di
Cappioli dal dischetto, e la prova sotto tono di Bombardini, sceso in campo
con una tale fame di gol, che ne ha divorati due nel giro di pochissimo
tempo.
Bene Aprile nella ordinaria amministrazione svolta con buona sicurezza
, favorita dall'atteggiamento della squadra di Arrigoni, che , non avendo
visto pelati nella porta avversaria ha imboattato la sua squadra in difesa.
Buono Montalbano, ormai tornato ai livelli della scorsa stagione,
positivo ancora Furiani nelle vesti di Giampietro. Chi gli farà
posto Lunedì? Ottimo La Grotteria, finalmente più sereno
psicologicamente.
Tutto sembra andare per il verso giusto, tutto secondo copione.
E secondo Sonzogni?
.
Cesare DI Bartolo
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in campo.
Uno dei fattori che consentono
all'uomo un adattamento equilibrato ed armonico col suo ambiente è
il giusto livello di autostima cioè la buona opinione e il rispetto
che un individuo ha di se stesso e nella sua capacità di saper
stare nel mondo. Fiducia nei propri mezzi e nelle proprie abilità
di superare gli ostacoli per raggiungere determinati obiettivi. Tutto ciò
vale per il singolo ma vale anche, con le divute eccezioni, per un gruppo
e quindi per una squadra. Elemento fondamentale per il raggiungimento di
un traguardo è la consapevolezza della propria forza, del proprio
valore ed il saperlo mettere in pratica,agirlo. Sono queste le note più
liete che si possono trarre dalle ultime partite dei rosanero.
Il Palermo, finalmente,
sembra mostrare l'atteggiamento del leader , di chi è conscio della
propria forza senza tuttavia dimenticare quell'umiltà e spirito
di sacrificio che devono accompagnare il raggiungimento di qualunque obiettivo.
Perchè al contrario si sfocia nella presunzione, nella superficialità
ed addio qualsiasi traguardo. Un altro elemento che però non deve
mancare ad un gruppo che vuol raggiungere un fine è l'armonia. E
qui,in casa rosanero, il discorso comincia a vacillare nel senso che dopo
momenti di burrasca pare si sia raggiunto un momento di tregua,di compromesso.
Il dubbio, la preoccupazione, forte lo confessiamo, è che l'arrivo
del nuovo attaccante rompa questo equilibrio.
Pur stimando Sonzogni
per sue virtù o per pochezza di chi lo ha preceduto, dobbiamo ribadire
di non essere d'accordo con lui circa l'impellenza e la necessità
di questo nuovo arrivo. Concetto vecchio, già esposto ma che vale
la pena ribadire per i corti di memoria. Così come un altro pensiero
già esposto è quello della latitanza colpevole dei tifosi
troppo orgogliosi. Proviamo a prenderci o a prenderli in giro con un ragionamento
ai limiti della schizofrenia. In preda ad un attacco di qualunquismo diciamo
che tutta la colpa è del sindaco. Nel senso che a Palermo
mancano le strutture adeguate agli sport ma soprattutto alle categorie
in cui si gioca. La Favorita, per esempio, è troppo grande per un
campionato di C1. Ci vorrebbe un campetto di periferia per avere il tutto
esaurito. La colpa non è dei tifosi latitanti, è del fatto
che manca un impianto da C. Mettiamola così, che è meglio,
meno deprimente.
Domenica quasi settemila
tifosi che uniti agli ingressi gratuiti ed agli accrediti, avrebbero riempito
gli stadi di Giulianova,Andria,Savoia, Benevento, L'Aquila, ecc...,ecc...Praticamente
tutti se si esclude il Catania che comunque si è gia' escluso da
solo da qualsiasi cosa da quando ha deciso di darsi in pasto a Ganci.
Che coreografia, che spettacolo, che bel colpo d'occhio.
Se fosse stato carnevale il nostro pensiero sarebbe corso a Rio.
I 18 mila del Partenio hanno dato vita ad uno show
che alla fine è risultato piu esaltante della partita stessa.
E se la squadra di Ammazzalorso, sul campo, non è
riuscita a dare una lezione al Palermo, i tifosi irpini, senza dubbio,
hanno dato un sonoro scappellotto a quelli rosanero, dando dimostrazione
di quello che può dare un pubblico caloroso e appassionato.
Tanta birra nelle gambe dei propri beniamini.
Quel dodicesimo uomo in campo che tappa le eventuali
differenze di classe, che fa moltiplicare l'impegno, che cancella la stanchezza.
Chi ha orecchie per intendere, intenda.
Se a questo dodicesimo virtuale si aggiunge il tredicesimo
effettivo, reale, l'arbitro, i giochi sono fatti.
Un rigore grosso quanto una casa, tanto per usare
un'espressione tipica palermitana, non visto dalla giacchetta nera, pardon
gialla, e lo 0 a 0 è servito.
Errore meno grave comunque dei due fuorigioco segnalati
su rimessa laterale.
Forse il sig Girardi ha dimenticato il regolamento?
Forse è rimasto rintronato dai botti che pericolosi
si infrangevano contro i tabelloni pubblicitari?
Misteri del calcio.
Come misteriosa appare la metamorfosi del Palermo
nella seconda frazione di gioco.
Un calo preoccupante, spesso ricorrente, fortunatamente
ininfluente sul risultato finale.
Adesso il Messina alita a due punti dai rosa seguito
dal Savoia che ha quasi riacciuffato i fuggitivi.
Il campionato si fa sempre più interessante
ed incerto, nessuno regala niente.
Un sorriso lo ha regalato Sonzogni, dopo la non concessione
del penalty, ma era un sorriso ironico come la sorte che si accanisce contro
Herrera, ancora una volta in tribuna.
Ma bisogna rassegnarsi, siamo in serie C ed anche
la lega è di serie C.
.
Cesare DI Bartolo
La
voce della Discordia
Uno spazio
ironico\polemico dedicato al commento di quanto accaduto domenica
in campo.
UIl calcio è lo
sport più intriso di luoghi comuni.Uno di questi recita che il Palermo
gode di particolari favoritismi, di speciali protezioni nelle alte sfere
del potere calcistico. Dopo Ascoli, anche la gara con l'Avellino dimostra
l'assoluta infondatezza di tale convinzione.
Ma la partita con l'Avellino
offre anche lo spunto per riflettere sul significato di due termini: coraggio
ed eroismo. Il primo riferito a ciò che ha dimostrato di non possedere
l'arbitro, sig. Girardi di San Donà , il secondo invece a ciò
che sembra possedere Sonzogni. Andiamo con ordine.
Il coraggio è un
atteggiamento contraddistinto da un comportamento ben deciso, determinato
ma calmo , di chi compie azioni difficili o di chi affronta intenzionalmente
un pericolo. L'arbitro di Avellino ne è totalmente sprovvisto. Per
lui si può invece usare l'esatto contrario di coraggio e cioè
codardia; termine che denota timore e pusillanimità nell'agire.
Diverso il significato del termine eroismo che sta ad indicare la capacità
di affrontare una situazione pericolosa pur consapevoli della difficoltà
o dell'impossibilità della situazione stessa. Quella dimostrata
da Sonzogni nel sostituire giustamente La Grotteria. Che invece con la
sceneggiata isterica di cui s'è reso protagonista dovrebbe farci
ragionare su un altro termine: immaturità. Ma lasciamo perdere e
limitiamoci a dire che non sì è comportato proprio da angioletto
il bravo Christian al momento di cedere il posto a Scaringella che da parte
sua ha il merito di aver stabilito il record di non beccare neanche un
pallone ma di beccarsi invece l'ammonizione.
Ma il calcio spesso è
bello perche' contraddittorio, perchè non sempre risponde
a regole precise; perchè è paradossale.....
Paradossi del calcio !
Dopo il deludente spettacolo offerto da Napoli e Fiorentina alla Favorita,
ci siamo rifatti gli occhi con Avellino e Palermo che hanno dimostrato
come anche in C1 si può fare spettacolo. E questo in barba ai tanti
palermitani che hanno pagato salatissimi biglietti per vedere degli estranei,snobbando
, disertori colpevoli, la propria squadra prima in classifica.
Se il distacco in classifica
è diminuito, il problema non è il Palermo che viaggia in
perfetta media inglese e che esce imbattuto da un campo caldo e contro
una squadra che negli anni scorsi ne ha sempre compromesso le velleità
di promozione. Il problema è la fortuna che pare assistere per adesso
il Messina capace di vincere gare che non merita, in piena zona cesarini.
Ma si sà, nella
vita la ruota gira.
.
Con affetto
Carlo Cangemi
AGRODOLCE
.
12-18 febbraio
12.02.2001
Stand by
.
Con la mente proiettata all'esito del derby che vedrà
di fronte le due cugine, il Palermo ha liquidato la "pratica" Lodigiani
non senza difficoltà.
Omaggio soprattutto ad Aprile, alla faccia di coloro
che lo avevano definito un portiere di condominio.
Grandioso nel chiudere la porta in faccia agli intrusi
evitando il crollo del "palazzo" rosanero.
Ci hanno pensato poi Cappioli e Bombardini, dall'alto
della loro classe, a risolvere la partita, con due invenzioni tipiche degli
uomini che fanno la differenza.
E' soprattutto questo il motivo che determina la
consapevolezza di superiorità rispetto alle avversarie nella corsa
verso la B.
Annoverare nelle proprie fila gente di indiscusso
valore tecnico, capace in ogni momento, soprattutto in quelli difficili,
di compiere un gesto determinante per il raggiungimento dell'obiettivo
prefissato.
Ed è così che, malgrado l'ottima performance
della Lodigiani, malgrado un goal subito in dubbia posizione di off side,
malgrado la difficoltà di Scaringella nel frenare uno
scatenato Sanetti, malgrado la non perfetta giornata di alcuni elementi,
il Palermo è riuscito ad incamerare i tre punti.
Dietro, purtroppo il Savoia non molla, ed il Messina
spaventa. E' per questo che, per una volta, siamo tentati di vestire
i nostri cuori di rossoblu, tifando Catania.
Del resto è un vestitino per l'occasione,
da smettere immediatamente dopo la fine della contesa.
Una contesa che speriamo possa risolversi correttamente
sugli spalti di un Celeste esaurito in ogni ordine di posti.
Il campo dirà chi è il più forte.
Ma sono queste , per noi, questioni li lana caprina.
Ha ragione Sonzogni quando ammonisce di non guardare
dietro.
Ci si preoccupa del fatto che le inseguitrici non
mollano, e si tiene in poca considerazione il fatto che il Palermo sta
volando.
Fino a quando la squadra gira e i risultati arrivano
puntuali, che ci importa degli altri?
"Non ti curar di loro ma guarda e passa" ammonisce
il nostro timoniere : Nell' "Inferno" della C siamo di passaggio!!
.
Cesare DI Bartolo
La
voce della Discordia
Uno spazio
ironico\polemico dedicato al commento di quanto accaduto domenica
in campo.
Non vorremmo necessariamente
scomodare Freud per spiegare che ogni risultato vale tanto di più
quanto più sofferto è stato raggiungerlo. Nel senso che il
piacere per una cosa è maggiore se per averla s'è sudato
e sofferto tanto. Le cose troppo semplici alla fine stancano, non attraggono.
Però non tutti
i tifosi del Palermo conoscono Freud nè le leggi della psicologia
che regolano i comportamenti umani. Per cui durante la partita contro la
Lodigiani più che pensare a Freud ed a quanto bello sarebbe
stato vincere dopo tante sofferenze, crediamo che pensassero più
materialmente ai tre punti che stavano sfumando.
Questione di punti di
vista, come spesso accade nella vita.Il presidente D'Antoni per esempio
ha detto che la vittoria è meritatissima; appunto,questione di punti
di vista.
Ma il presidente D'Antoni,
padre della neonata Democrazia Europea, nel suo discorso politico di presentazione,
è stato chiaro per tutti tranne forse per i rosanero che hanno interpretato
male le sue parole. D'Antoni infatti referendosi alla sua cosa politica
aveva detto "nè a destra, nè a sinistra". Ed infatti i guai
sono arrivati al centro con gli attaccanti della Lodigiani più volte
soli davanti al portiere, da ottima posizione centrale. Non è che
la destra, cioè Scaringella, si sia fatta particolarmente apprezzare.
Meglio la sinistra,cioè Altobelli e Bombardini,più concreti
e meno fumosi.
Ma questi sono discorsi
che potrebbero essere equivocati politicamente per cui torniamo al più
asettico calcio per tornare a parlare dei giocatori della Lodigiani che
in almeno quattro occasioni hanno dimostrato che Aprile non solo è
bravo ma è anche miracolato. E questo ci riallaccia nuovamente al
movimento politico di D'Antoni dove è entrato Giulio Andreotti,un
altro miracolato, da sempre in ottimi rapporti con la chiesa.
E nel rispetto dello spirito
ecclesiastico di proteggere la famiglia,la società rosanero ha voluto
dare il suo contributo. Visto che perfino Rita Pavone,la domenica, si lamentava
di essere lasciata sempre sola dal proprio uomo,per andare a vedere la
partita di pallone, in viale del Fante s'è pensato di porvi rimedio
facendo entrare gratis le donne.Ma neanche questo è bastato per
avere qualche spettatore in più.
E se non ci sono riuscite
le donne a portare gli uomini allo stadio allora forse non c'è più
niente da fare.
Che Sonzogni fosse un grande stratega già
lo sapevamo ma che potesse arrivare a gestire la panchina con queste diaboliche
trovate , sinceramente non lo sospettavamo.
Herrera agli arresti domiciliari per sospetto
coinvolgimento in "passaportopoli", Palumbo in tribuna per occultamento
di professione.
Per una settimana non è stato né
del Pescara né del Palermo!!
Quindi non era più un calciatore?
Sembra che sia proprio così!!
In campo allora Elia e Belmonte, il più prolifico
in allenamento.
Fuori a sorpresa La Grotteria , ma solo per entrare
in campo più motivato successivamente.
Sono passati solo 15 minuti dall'inizio della partita
quando Aprile, per dimostrare che il Palermo è la squadra più
forte del campionato, decide di lasciare il terreno di gioco avendo capito
che il Benevento si può superare anche in dieci.
Per Sonzogni è una manna dal cielo.
Dall'alto delle sue tre lauree, impiega pochi attimi
a fare un ragionamento logico e perverso.
Dato che bisogna sostituire obbligatoriamente il
portiere occorre tirare fuori un attaccante. Attenzione adesso!!!
Elia sta giocando malissimo. Belmonte sembra in giornata.
Eureka!!!
No, non è un giocatore greco come Karassividis
ma significa semplicemente "ho trovato".
Fuori Belmonte che si incazzerà come un ...Urugaiano.
Ancora in campo Elia che giocando così , capirà
da solo che è meglio consegnare la maglia numero 9 a Palumbo
nella prossima partita con la Viterbese.
Et voilà!! Les jeux sont faits.
Abbiamo malignato troppo , forse, ma lo abbiamo pensato.
E non ci ha pensato due volte Cappioli, il migliore
in campo, a depositare in rete il pallone dei tre punti.
Decimo sigillo per il capitano che balza in testa
alla classifica cannonieri rosa in comproprietà con Elia.
Ottima anche la prova di La Grotteria che, nei minuti
finali, è stato abile a nascondere la palla agli avversari, dimostrando,
se ce ne fosse bisogno, di essere un giocatore di altro spessore.
Ancora in ombra invece Giampietro, che non ha più
ritrovato le giuste misure, dopo l'assenza forzata di tre settimane.
Positivo l'esordio del giovane Di Masi, un giovanottone
dai buoni riflessi, sicuramente forte tra i pali un pò meno nelle
uscite malgrado la sua statura.
Ma domenica prossima chi sarà il secondo portiere?
Vuoi vedere che Sicignano ridurrà la sua convalescenza?
E magari vestirà la maglia di titolare!!
Ma qui si passerebbe da Diabolik a Mandrake
e il discorso sarebbe troppo lungo.
.
Cesare DI Bartolo
La voce
della Discordia
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ironico\polemico dedicato al commento di quanto accaduto domenica
in campo.
Fuori tempo. Scherzi di
Aprile,però a carnevale, dove si sa, ogni scherzo vale. Scherzi
di Aprile in anticipo,come quello provato sull'attaccante del Benevento
e non riuscito o almeno non riuscito l'anticipo. Riuscitissimo invece lo
scherzo di lasciare in dieci la squadra per tutta la gara. Uno scherzo
oppure un test dal titolo "vediamo di che pasta è fatta questa squadra".
Ed il test ha dato risultati confortanti alle voci personalità,grinta
e spirito di sacrificio. Ma oltre a questo c'è dell'altro: a volte
il calcio è bello perchè offre l'opportunità di riflettere
su cose che esulano dal calcio stesso. E' il caso della partita di Benevento
che ci consente di interrogarci sul concetto di leader. In termini calcistici
si direbbe il trascinatore della squadra. Ma spingiamoci oltre per capire
meglio; si da il nome di leader a quel membro del gruppo che esercita sugli
altri un'influenza particolarmente spiccata.
Il leader è quella
persona che in un gruppo inizia,organizza e dirige l'attività degli
altri membri cercando di ottenere il miglior risultato possibile. Cioè
Cappioli.
Avrà pure un brutto
carattere, sarà pure in contrasto col tecnico, ma resta il fatto
che di questa squadra è l'indiscusso leader. A Benevento l'ultima,definitiva
conferma. Ha preso palla nella sua area, ha organizzato l'azione, l'ha
conclusa per poi difendere il gol con le unghia e con i denti, rientrando
spessissimo in difesa e sacrificandosi su diverse situazioni critiche.
Ha capito che in dieci la squadra soffriva e ha dato l'esempio.
Per la verita',da buoni
campani generosi e simpaticoni, i tifosi del Benevento hanno provato a
rimettere le cose in parità lasciando anche la loro squadra in dieci
attraverso il lancio di svariati oggetti che hanno steso Luisi. Al contrario
dei loro nobili tifosi i giocatori del Benevento hanno pensato che forse
per piegare il Palermo bisognava ridurlo in otto, così hanno provato
ad uccidere Scaringella e DiDonato con due interventi killer vietati ai
minori di anni diciotto. Ma non ci sono riusciti perchè come Bossi
anche i rosanero c'è l'hanno dura...la pelle. E così...
"La nave va'" , come diceva
Fellini; và da sola, senza tifosi,senza pubblico,ma và. Ed
a proposito di tifosi, se fra loro c'è qualche portiere che si faccia
avanti poichè domenica prossima potrebbe essere utile.
Il Palermo è in fuga, ormai sono sette i punti
che lo separano delle seconde e ci sembra molto difficile che le inseguitrici
possano colmare tale gap in dieci partite.
Un grazie di cuore va rivolto ai cugini catanesi
che hanno contribuito alla fuga, conquistando due vittorie esterne con
Messina e Savoia.
I ringraziamenti verranno fatti ,di persona, domenica
prossima, al cibali.
Non rifileremo i soliti 5 gol ma ci limiteremo a
batterli senza umiliarli nel risultato.
Lasciamo il futuro immediato e torniamo al passato
recente per sottolineare la preziosa vittoria contro la Viterbese , squadra
ostica in trasferta, ma ridimensionata da un Palermo perfetto.
Senza Giampietro in campo, diciamo diplomaticamente,
per un infortunio alla mano causato da un pannello di plexiglas che ha
urtato il suo pugno, con Sicignano a fare il dodicesimo a Di Masi e con
Palumbo per la prima volta titolare, il Palermo ha recitato alla perfezione
il copione stilato da Sonzogni.
Ha atteso con calma di sbloccare il risultato, ha
controllato la reazione degli avversari, ha colpito in contropiede, ha
deliziato il palato dei sostenitori più esigenti con giocate degne
di altre serie, a risultato acquisito.
Tutto quello che avremmo voluto vedere e che abbiamo
visto alla faccia degli assenti, ancora scettici, ma che prima o poi dovranno
arrendersi all'evidenza.
Quell'evidenza che si chiama serie B.
E il Palermo sembra proprio che abbia staccato il
biglietto per la B.
Una crescita costante della squadra in ogni reparto,
che si perpetra di domenica in domenica.
Grande la prova di Ferri in difesa nel ruolo di centrale,
strepitosa quella di Cappioli in cabina di regia, perfetta quella
di Palumbo in attacco, tanto per citare tre dei protagonisti, sui quali
si era, in passato, nutrito qualche dubbio .
A proposito del capitano, vero leader della squadra,
strabiliante la precisione negli appoggi, dettata forse dalle non perfette
condizioni fisiche che, paradossalmente, frenandolo nell'impeto ne hanno
esaltato le qualità tecniche.
Bene tutti gli altri, con menzione per Altobelli,
finalmente al top della condizione.
In questo status di godimento interiore, passa perfino
in secondo ordine la trasferta più attesa dell'anno.
Il Catania ci aspetta impaziente, per cancellare
l'onta dell'andata, per continuare il suo inseguimento ai play off, per
esaltare ancora di più i suoi sostenitori rigenerati dalle recenti
performances, per offrire sul campo uno spettacolo degno delle regine del
sud.
A tutti i tifosi un appello sincero, affinché
il Derby, con la D maiuscola, sia una festa di sport, una dimostrazione
di maturità per il raggiungimento di un obbiettivo comune che si
chiama serie B.
E che sul campo possa vincere il migliore!!!
Che, poi, questo sia il Palermo è solo un
dettaglio.
.
Cesare DI Bartolo
La
voce della Discordia
Uno spazio
ironico\polemico dedicato al commento di quanto accaduto domenica
in campo.
Quell'oscuro modo,quella
misteriosa arte di allontanare o vincere la paura. O di cercar fortuna.
La coperta di Linus, un oggetto scaramantico. Rituali, gesti, oggetti,
tutto si può fare o usare per scacciare la sfortuna e quindi per
trovare la fortuna.
C'e chi ci gioca soltanto,
chi si fà invece vincere e resta prigioniero di rituali scaramantici.
Ma quella diventa psicopatologia.
Scaramanzia, a volte penalizza,
blocca il pensiero, impedisce la verità. Perchè se così
non fosse, probabilmente sarebbe ora di dire che il campionato è
vinto o almeno quasi vinto.
Con tanti punti di vantaggio,
tante gare interne, con una squadra che migliora costantemente e con un
organico ampio ed affidabile, l'unica cosa seria da dire sarebbe che per
andare in B mancano dieci formali partite. Ma non si può fare, non
possiamo dirlo perchè la scaramanzia lo impedisce. Lo impedisce
solo la scaramanzia perchè di avversari non sembra che in giro se
ne vedano poi tanti. Certo non il Savoia in aria di penalizzazione e che
perde pure in casa. Forse il Messina ma solo perchè ha dalla sua
il dover giocare in casa lo scontro diretto col Palermo.
Ma proviamo a fare un
altro ragionamento. A volte nel calcio è questione di punti di vista.
Analizzato dalla parte del Palermo, c'è la preoccupazione di vedersi
raggiungere e quindi la necessità di mantenere il distacco. Se però
analizziamo la classifica dalla parte di chi guarda il Palermo, cioè
da sotto, allora è probabile che si faccian prendere dalla rassegnazione.
Loro probabilmente penseranno che sette punti di vantaggio sono una voragine.
Come quella che si è
aperta tra Giampietro e Sonzogni allorchè il mister ha ritenuto
opportuno non convocare il bravo difensore rosanero reo di essersi allenato
poco per aver partecipato ai funerali della suocera.
E poi c'è chi nega
che le suocere sono le peggiori amiche dell'uomo. Al contrario, sono le
migliori nemiche dell'uomo e delle squadre visto che in campo questo Palermo
sembra non debba temere nessuno. Se poi pensiamo ad Ascoli, Avellino,L'Aquila
o Catania allora significa che abbiamo perso il lume della ragione.
Quella stessa che in tanti
credevano avesse perso Sonzogni con le sue scelte, i suoi estremismi, le
sue rigidità. Ad oggi del mister possiamo solo dire che è
bravo, veramente bravo e che gran parte dei meriti sono suoi e delle sue
scelte, spesso più psicologiche che tecniche.
Clamoroso al Cibali!!! La frase storica che ha reso
famoso lo stadio di Catania in tutta Italia, dovrebbe ancora essere pronunciata
per mostrare a tutta l'Italia calcistica e non, il grado di civiltà
raggiunto dalle due tifoserie siciliane.
Odio, in senso prettamente sportivo volto a sfottò
e battibecchi esclusivamente verbali, e massimo rispetto del tifoso avversario
inteso come persona fisica.
Ecco, in questo senso Catania e Palermo, costituiscono
l'esempio da seguire, la massima espressione della maturità calcistica
meritevole della più grande considerazione.
Tifosi di serie A e squadre che sicuramente lasceranno
la C.
Il pareggio, infatti, lascia pressoché intatte
le possibilità di promozione diretta per il Palermo e di raggiungimento
dei play off per il Catania, al fine di conquistare il secondo posto per
l'acceso alla serie cadetta.
Dopo l'analisi di questi aspetti, sicuramente i più
significativi, il derby interpretato dai 22 atleti.
Una partita corretta, discretamente piacevole, con
predominio del Palermo nella prima frazione di gioco e del Catania nella
seconda.
Dopo la splendida coreografia costata però
ben 25 minuti di ritardo, per il ripristino delle condizioni ideali,
il rigore di Ambrosi , gentilmente omaggiato dall'arbitro, e prontamente
neutralizzato da Aprile, migliore dei suoi.
Quindi Bombardini e Apa a scrivere il loro nome sull'archivio
storico di questo derby.
Sconosciuto, invece il nome del furbetto che ha fatto
sparire le divise del Palermo, costringendo i giocatori a scendere in campo
con maglie insolite e numeri attaccati alla meno peggio.
Ma si è trattato davvero di un furto o di
una distrazione del magazziniere che ha dimenticato di portarle al seguito?
L'arcano sarà risolto al rientro in sede.
Piccoli problemi che non intaccano però la
soddisfazione per la conquista dell'ennesimo risultato utile consecutivo.
Risultato non del tutto gradito al focoso Gaucci,
che ha recriminato oltre misura sull'operato della dea bendata, rea di
avere sorriso più al Palermo.
La fortuna aiuta gli audaci. Evidentemente l'abbigliamento
del Palermo è risultato perfino più audace della fidanzata
del caloroso Presidente.
Ma è cosi caloroso pure con le donne?
Eh si!! Dalle dichiarazioni e giudizi espressi sulla
partita, penso che ne abbia seguite pochine di fasi di gioco.
.
Cesare DI Bartolo
La
voce della Discordia
Uno spazio
ironico\polemico dedicato al commento di quanto accaduto domenica
in campo.
Nel calcio italiano ma
anche nel quotidiano abbondano i pregiudizi cioè dei giudizi formulati
senza critica.
Secondo uno dei pregiudizi
più diffusi del mondo,la Sicilia non fà parte dell’Europa
ma del nord Africa ed i siciliani di conseguenza sono soltanto dei selvaggi
solo un po' più evoluti.Dopo il derby di domenica ,se pensiamo a
Bergamo,a Brescia o all’Inter (vedi gli sconosciuti spagnoli), un po' tutti
ci sentiamo quasi finlandesi o svedesi.
Chissà se il paragone
con le nordiche località non sia stato stimolato(!) dalla presenza
in tribuna di due bionde che da sole avrebbero comunque riempito il Cibali
e cioè la compagna di Gaucci ma soprattutto la pornostar Eva Henger.
Che meraviglia..., tutto il contrario del rigore calciato da Ambrosi,ed
offerto da un arbitro modesto e subdolamente di parte. Una prova dell’esistenza
di una mano divina, di un potere divino, sia l’errore di Ambrosi che le
due bionde. L’arbitro invece è l’eccezione che conferma la regola
anche se lui le regole non le sà o non le ha sapute applicare equamente
visto che ha lasciato in campo i catanesi ed espulso solo Bombardini. Sarà
che è il bello della squadra ma da quando è uscito lui il
Palermo si è ammosciato, nonostante le due belle in tribuna. Ma
forse questo i rosanero non lo sapevano. Così come molti non sapevano
dello striscione che sarebbe stato poi esposto dai palermitani e
che oltre a ribadire l’odio verso i cugini li invitava comunque al rispetto
per la vita, alla memoria di un giovane tifoso catanese morto durante
una trasferta. Lo striscione, applaudito da tutto lo stadio, è forse
l’inizio di una nuova distensione.
Però che noia un
derby senza incidenti , senza rischi ! E’ questo quello che avranno pensato
un gruppetto di giovani che pur di respirare il clima infuocato del derby
, gli incidenti o le colluttazioni le hanno simulate. Però si era
in una stazione di servizio vicino Palermo e nessuno ci ha creduto.
Ma la rivalità,
quella sana, quella sportiva, quella solo verbale, và mantenuta
e difesa perchè è folklore e da un sapore diverso all’evento.
Ecco perchè passando vicino alle vette innevate dell’Etna abbiamo
pensato : “che bello,che spettacolo, il suo unico difetto è
quello di essere... catanese”.
.
Con affetto
Carlo Cangemi
ECCOMI!!!
Son nuovamente presente al richiamo
degli amici, specie di quelli
ormai "importanti", ma il fatto è che
sto per cambiare PC e ho qualche
difficoltà in più (qualcuno sa bene...).
Ma veniamo a noi: mai, come in
questo periodo, siamo stati convinti
dell'ottima squadra che è quest'anno il Palermo,
veramente forte e
"sprecata" per questa c...zzo di C!
Mai come in questo periodo siamo
stati tanto d'accordo con
l'allenatore, che non ammette capricci da nessuno
e di nessuno (tranne
qualche "strana" sostituzione, ma ci può stare...)!
Mai come in questo periodo abbiamo
avuto dubbi sulla "inadeguatezza"
dei nostri giornalisti locali, che dovrebbero realmente
rivedere il modo
di fare più giornalismo sportivo e meno "protagonismo"
sportivo; e poi,
farebbero bene a dare realmente anche loro una mano!!!
Mai, come in questo periodo, ci
stiamo convincendo che questa
"presidenza" è un po' curiosa..., un nuovo
soggetto politico...,
Andreotti..., MAH!!!
Mai come in questo periodo abbiamo
ritenuto che i tifosi devono
adesso dare il loro prezioso contributo alla nostra
squadra; non
accettiamo, però, questa cosa ridicola e assurda
delle donne che entrano
"gratis": è troppo provinciale, troppo da
invito al circo con un
biglietto "paga uno entrano due".
Se è questo il modo di
favorire l'accesso del pubblico allo stadio,
si commette l'errore di sempre!!!
I tifosi hanno, a questo punto
del campionato, un certo obbligo
morale verso il Palermo, quello attuale, si intende!
Allora, non lasciamoci scappare questa ennesima occasione,
perché siamo
tutti "cotti"!
Catania alle spalle: Ambrosi, Ambrosi, Ambrosi...
Un saluto particolare ed un ringraziamento a Cesare
Di Bartolo. Continua
Otto giornate alla fine otto punti di vantaggio sulle
seconde.
Ci sentiamo autorizzati a parlare di B, di promozione
diretta. Il dodicesimo sigillo di Cappioli ha portato i tre punti nel carniere
e sentenziato l'abdicazione della squadra di Morgia dalla corsa al primo
posto.
Al cospetto di trentamila anime il Palermo ha consumato
la sua vendetta. Un piatto che va servito freddo. E più freddo di
così!!
Morgia e il suo branco sono rimasti di ghiaccio mentre
la favorita si è "liquesa" come il colosseo alle bugie di
Proietti.
Che gioia, che sensazioni!!!
Tutta la rabbia di 90 minuti intensi ma un po' bruttini
dal punto di vista spettacolare, scaricata dal terrificante collo pieno
di Cappioli carnefice dell'impotente Bandieri.
Solo un episodio particolare avrebbe potuto sbloccare
il risultato di una partita equilibrata, sentita oltre misura, giocata
a scacchi dai due allenatori , incanalata verso un irreversibile nulla
di fatto.
E' toccato al Palermo tirare fuori l'asso dalla manica,
forse proprio perché la squadra rosa ha nel proprio mazzo un numero
maggiore di assi.
A Morgia l'onore delle armi e un pugno di mosche
in mano, come l'anno scorso quando guidò il suo Palermo in quel
di Crotone.
Nulla da fare contro le prime della classe.
Gioiamo, dunque, tanto più perché abbiamo
visto Sonzogni sorridere, e anche il cassiere in virtù dei quasi
500 milioni d'incasso.
Gioiamo perché ha perso il Messina e anche
l'Aquila, prossima vittima sacrificale.
Gioiamo perché rientra Bombardini , pedina
indispensabile nello scacchiere rosanero, la sua assenza ha pesato
non poco nell'organizzazione del gioco ed è mancata quella imprevedibilità
che solo il suo estro sa assicurare.
Gioiamo, perché no, della vittoria esterna
dei cugini catanesi sempre più proiettati verso i play-off.
Li vogliamo con noi in serie B per dimostrare che
la Sicilia è presente nel calcio che conta, oltre , egoisticamente
al fatto che, possiamo contare su sei punti sicuri per la prossima
stagione.
Se
fosse venuto qualcuno a chiederci quale miglior cosa per la partita di
domenica contro il Savoia, al ricordo di quanto accaduto all'andata, alla
migliore "vendetta" (anche se rifiutiamo il termine per nostra costituzione,
ma quando ce vò, ... ce vò!) avessimo desiderato, la risposta
sarebbe stata: un gol, uno solo, al 90', e la faccia di Morgia baffi compresi!
Ma
questo non per il calcio, che, tutto sommato come spettacolo tra tifosi
e partita è andata bene, ma per un senso di giustizia che da settimane
pervadeva tutti i tifosi del Palermo; sentirsi offesi e maltrattati in
quel modo becero, incivile e fuori da ogni regola sportiva, ci ha offerto
domenica la migliore risposta: quel capolavoro di Cappioli al 90' circa
che deve aver gelato "quelli" del Savoia, dirigenti compresi!
Ribadiamo
il nostro incitamento a seguire questo Palermo fino alla fine, domenica
dopo domenica, alla conquista della meritata serie "B", andando allo stadio
e facendo sentire il nostro fiato addosso a chiunque in questo momento
volesse "infastidire" il nostro bel Palermo!
gianzic
La voce
della Discordia
Uno spazio
ironico\polemico dedicato al commento di quanto accaduto domenica
in campo.
E' fatto !
Che non è riferito al tifoso entrato in campo per interrompere il
contropiede di Maggiolini, bensì al campionato.
Se prima potevamo dire...C
siamo . ora dobbiamo silenziosamante ammettere ...C eravamo. E' talmente
abissale il vantaggio sulle seconde da far venire le vertigini, come quelle
che avranno accusato i circa cento tifosi del Savoia relegati e isolati
nella parte più alta dello stadio. Tifosi campani che hanno rischiato
di essere travolti ed inondati non solo dall'entusiamo del popolo rosanero
ma anche e soprattutto dal seme e dal frutto del loro soddisfacimento quasi
sessuale.
Ci si perdoni il gioco
di parole, ma chi "è venuto" allo stadio sarà "uscito" contento
e appagato.
Scomodiamo questa volta
la sessuologia per descrivere cos'è successo domenica alla Favorita.
Dal manuale apprendiamo che un orgasmo è il momento culminante di
un'intensa eccitazione. E' quella fase in cui il piacere e l'eccitazione
hanno raggiunto livelli di massima intensità.
Praticamente ciò
che hanno provato i quasi trentamila presenti sugli spalti: una sorta di
orgasmo collettivo che si verifica,recidivo, dopo il 5a1 sul Catania. Roba
da far rischiare di chiudere la Favorita per atti osceni o renderla quantomeno
un locale a luci rosse.
Questa la sensazione vissuta
dai tifosi rosanero che a fine gara apparivano appagati, svuotati di energia.Stesso
quadretto per Cappioli che negli spogliatoi sembrava scarico avendo esaurito
tutta la sua carica ed il suo entusiasmo per il gol, casualmente di fronte
la panchina di Morgia.
Cappioli, capitano rosanero
che sempre più va integrandosi con questa città introiettandone
pregi e difetti.Come quello di essere un uomo d'onore.Dopo la gara di andata,l'aveva
promesso nell'infuocato spiazzale interno dello stadio. Da uomo d'onore
ha mantenuto la promessa fatta e cioe'
"...al ritorno vi
spezziamo le...ali; ...vi rompiamo...le speranze".
E così,come dice
il detto, chi di zona cesarini ferisce, di zona cesarini perisce.Per un
Savoia troppe volte vincente proprio nei minuti finali. Quelli che da domenica
spalancano le porte della B ai rosanero che a questo punto il campionato
non lo possono più perdere, ...possono solo regalarlo !
Davide Bombardini, nome in codice Bomba, attributo
Armando.
Davide Armando Bombardini. El pibe de 'argento. Abbiamo
tenuto il giusto rispetto per Maradona.
Inevitabile l'apertura per l'esterno rosanero autore
di una prestazione da incorniciare. I nomi di Pessotto, Di Livio, Coco,
Tommasi, ci fanno sorridere. Non ce ne vogliano i sopraccitati e non ce
ne voglia Trapattonni.
Ma perché D'Antoni non invita il nostro C.T.
alla Favorita? Chissà!!
Forse stiamo sognando, forse non siamo ancora tornati
in noi stessi, ma la partita di ieri ci autorizza a non svegliarci da un
sogno cosi bello!!
Una prestazione straordinaria, la migliore da parecchi
anni a questa parte, i primi quaranta minuti addirittura stellari.
Hanno brillato un pò tutti e finalmente anche
La Grotteria. I poveri aquilotti ospiti sembravano invece brilli, ubriacati
dalle geometrie , dalle iniziative personali, dalla velocità, dall'aggressività,
insomma da tutto quello che il calcio può propinare.
Grazie ragazzi, grazie Sonzogni.
Meno sette, più otto, non è algebra
ma semplicemente il numero di partite che mancano al traguardo della B
e il vantaggio sulla seconda. La classifica parla siciliano. Palermo, Messina,
Catania.
Cosa vogliamo di più?
Sembra proprio l'annata magica. Ma il pompiere Sonzogni
continua a buttare acqua sul fuoco. E' giusto così. Juve docet.
Lazio confirmat.
E chi gli può dare torto!! Lui ha i piedi
per terra, è realista, non pessimista come vorrebbe far credere
qualcuno.
Massima concentrazione dunque, il rilassamento può
sortire brutte sorprese, e poi c’è da guadagnarsi la riconferma
per la prossima stagione.
Il lavoro ha sempre ripagato e il mister ha dimostrato
di saper premiare chi fatica e si impegna negli allenamenti settimanali.
C'è spazio per tutti nel Palermo, c'è
spazio vuoto, ma, ancora per poco negli spalti. La gente ha capito
ed ha apprezzato. La Favorita comincia a vestirsi di folla in attesa del
gran gala di metà Maggio. Tutti invitati alla grande festa , e ricordate:
gli assenti non saranno giustificati.
.
Cesare DI Bartolo
La
voce della Discordia
Uno spazio
ironico\polemico dedicato al commento di quanto accaduto domenica
in campo.
Bomba...,Cecchini...Invasione...Sembrerebbe
il bollettino di una guerra,sono solo gli attori principali di domenica.
Attori di una guerra pacifica.
E' scoppiata una Bomba
alla Favorita; che non si riferisce ad un ordigno bellicoso bensì
ad un tale Davide Bombardini che come un ordigno a volte risulta devastante
per gli avversari che però,dal canto loro hanno risposto con i Cecchini,tanto
per restare in tema di guerra.
Ma attenzione ad osannare
troppo perchè si rischia di non evidenziare gli errori. Ed uno,
per qualche minuto, c'è stato.
Se per presunzione intendiamo
quel tratto del carattere che contraddistingue coloro che sopravvalutano
le proprie qualità e le proprie azioni, viene la tentazione di usare
il termine anche per quel Palermo tra il secondo gol e il gol degli ospiti.
Poi però un dubbio
ci assale: è presunzione o reale superiorità qualitativa.
"La seconda che hai detto", reciterebbe qualcuno.
E allora,per restare modesti,
viene da sorridere al pensiero che qualcuno pensa ancora con timore a questo
campionato ormai vinto.In questo senso si può leggere l'invasione
di campo al triplice fischio: cioè come una anticipazione di ciò
che in genere avviene ad obiettivo raggiunto.
Per qualcuno è
fuori tempo,ma è un dato di fatto. Fuori tempo invece sono senz'altro
andate le due curve;la sud iniziando i fuochi d'artificio con le squadre
ancora negli spogliatoi, la nord inneggiando cori festosi proprio durante
il minuto di raccoglimento per la scomparsa del dott. Ciancimino.
Situazione imbarazzante
e scoraggiante,come il Palermo...
Scoraggiante,...per la
bellezza e la vivacità del campionato.
Ormai concluso, assegnato.
E dopo aver vinto il torneo,i rosa vogliono adesso vincere un altro concorso.
Vogliono fare tredici !
Ma non al Totocalcio,
le cui vincite sono per un calciatore l'equivalente di un caffè,
bensì in termini di risultati utili consecutivi. Ed hanno dalla
loro parte la forza della tranquillità e della serenità come
hanno sottolineato i cugini catanesi.
Il boato di gioia che
a Catania ha accompagnato la vittoria del Palermo su L'Aquila non significa
altro che i catanesi non pensano affatto al primato ma solo al secondo
posto in classifica.
quasi,
quasi viene da dire proprio "che noia" questo Palermo, che adesso sembra
veramente forte!
Che
noia, non potersi inc...zzare con l'allenatore per le scelte sbagliate,
le sostituzioni "strambe".
Che
noia, non potersela prendere con quel giocatore "mezza sega" che sbaglia
il cross, o il tiro, o il pasaggio...
Che
noia, il tifoso che non sa dire altro che il Palermo è forte, "troppo
forte", che Bombardini è "grande", anzi "immenso" come lo ha definito
qualcuno.
Che
noia, questi giornalisti con le loro noiose trasmissioni del giorno dopo
che non sanno adesso cosa e chi attaccare! che noia infinita starli a sentire...
Cosa ha fatto il Palermo? Ha perso tre a zero. Era
questa la domanda e la conseguente risposta. Un sorriso da parte del curioso
di turno, incredulo all'inizio, sorpreso di fronte alla realtà.
Ma come è possibile una trasformazione così
radicale nell'arco di soli sette giorni?
Undici fantasmi. Colpa dei lenzuolini bianchi che
indossavano? Sicignano si è salvato perché in rosa. Oppure
colpa dell'ora legale? Certo che si!! Hanno creduto che la partita
fosse già finita alle 16.30 . E hanno smesso di giocare. Ma perché
non li hanno avvertiti. Stranezze della vita. Avete visto Langella? Un
fulmine!! Si dice che sia stato opzionato dal Palermo. Non è che
il prezzo dell'opzione sia stata.. . non diciamo fesserie Cosmi..che.
Bisogna saper perdere, non sempre si può vincere.
Cantiamoci sopra. Rimangono 5 punti sulla seconda. Non sono pochi ma non
sono tanti. Il Messina deve affrontare ancora il Palermo, il Savoia, l'Aquila.
Impossibile che vinca sempre. Anche il Catania ha perso!! Chi l'avrebbe
mai detto. Una domenica sui generis. Una domenica da ricordare anche per
l'esordio tanto agognato di Herrera.
Dopo nove lunghi mesi di attesa, l'evento, purtroppo
per niente lieto.
Ma c'è da dire che il ragazzo si è
impegnato allo spasimo lottando come un leone su ogni palla anche se di
palle ne ha viste poche dalle sue parti.
Mancavano infatti i rifornimenti in avanti per una
sorta di embargo stabilito da Bombardini La Grotteria e Brienza . Tutti
inspiegabilmente latitanti.
A proposito di latitanza!!! Ma dov'è finito
Palumbo? Ci vuole Poggi, non il calciatore che ha preferito Bari a Palermo
perchè più vicina a Venezia (differenza 3 minuti e mezzo
d'aereo) ma Daniela Poggi, la conduttrice di Chi l'ha visto.
Qualcuno dice che sia a Roma per faccende personali.
Non si sa niente e niente si deve sapere!!
Comunque la faccenda sembra essere in via di risoluzione,
che non è una strada del quartiere trastevere e nemmeno una parallela
alla via del gol, smarrita ormai da tre settimane.
Adesso la sosta, forse opportuna, per ricaricare
le batterie, per dimenticare Sassari, per affondare , a malincuore, l'Atletico
Catania.
E' la dura legge della giungla.
E non dimentichiamo che, i Leoni siamo noi, siamo
noi!! Checchè ne pensi Pippo Baudo.
.
Cesare DI Bartolo
La
voce della Discordia
Uno spazio
ironico\polemico dedicato al commento di quanto accaduto domenica
in campo.
Il cervello, si
sà è il centro comandi dell'intero organismo umano.Se si
blocca lui, si blocca tutto; si bloccano le mani, le gambe, i piedi ed
ovviamente le idee. E' successo domenica ai rosanero. A tutti contemporaneamente.
I giocatori palermitani si sono bloccati probabilmente perchè il
loro cervello era pieno di tante cose; era pieno di elogi,di complimenti,
di sicurezza, era pieno di quegli otto punti che avranno sicuramente giocato
un ruolo fondamentale nel vistoso calo di concentrazione che ne ha
accompagnato la prestazione.
Si sono bloccati ! Così
come si è bloccato Palumbo, chissà dove,come quando e perchè.
Per sbloccarlo i dirigenti rosanero, prima di ricorrere a "Chi l'ha visto"
, ne hanno segnalato la scomparsa alla Questura. D'incanto l'attaccante
rosanero ha dato segni di vita,è ricomparso.Varrebbe la pena di
suggerire di fare la stessa cosa,cioè rivolgersi alla Questura,per
ritrovare la determinazione e la concentrazione latitanti a Sassari.
Un antico proverbio recita
che fra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. Ma non sapevamo
che fra il dire serie B e raggiungerla realmente, quel mare fosse il mare
di Sardegna. In quel mare il Palermo è affondato anche se per l'esattezza
è affondato all'Acquedotto mitico impiantino imbattuto della Torres.
Ma il termine affondare,per
una squadra che rimane prima in classifica,con abbondante vantaggio sulla
seconda, potrebbe essere decisamente esagerato.Diciamo che i rosanero si
sono presi solamente una vacanza. E visto che da più parti si diceva
che il campionato era chiuso,la stagione conclusa,che i rosa potevano considerarsi
in ferie,loro alla fine hanno finito per crederci e sul serio sono andati
in vacanza anche perchè stimolati dalla bellezza e dal fascino della
Costa Smeralda. Via, dopotutto una vacanza meritata ! Del resto se scaviamo
nella nostra memoria scolastica, ci ricorderemo senz'altro che il più
bravo della classe gli ultimi giorni di scuola si prendeva sempre qualche
giorno di vacanza, forte di ciò che aveva seminato durante l'anno.
L'importante è
riprendersi per gli ultimi esami e non avere problemi di promozione.
Nell'Italia
dei misteri, nella Palermo dei segreti, dei "ciù ciù ciù
ciù", ecco scoppiare il caso Palumbo!
Che
poi, vagamente, ci ricorda un trascorso caso quando, nel corso di una partita
del passato campionato, dopo un'espulsione, un giocatore targato Morgia
dagli spogliatoi filò dritto dritto a Punta Raisi per dirigersi
in quel di Roma.
Non
se ne seppe nulla. Per poco, purtroppo!
Che
forse ce ne tocca uno all'anno di "casi" come questi?
A quanto
pare la "scomparsa" è già stata denunciata dalla società
a chi di competenza, ma il giallo sembra promettere sviluppi stile Agata
Christie...
Cosa
mai avrà da nascondere questa "scomparsa"???
Nel
frattempo, ricordiamoci di un campionato che non può essere più
perso, alla faccia di chi ha visto "nero" nell'ultima sconfitta; una partita
persa, una partita vinta dalla Torres che ha giocato bene. Tutto quì.
Il
Messina? Provate a guardare come ha vinto domenica scorsa, e la risposta
sarà chiara.
Tranquilli,
tranquilli...
Conmcentriamoci
tutti, adesso, sul caso Palumbo!
Sperando
di non dover sentire, tra qualche giorno, qualcuno che va dicendo
"...mi manda Palumbo!"
.
gianzic
2-8 aprile
La voce
della Discordia
Uno spazio
ironico\polemico dedicato al commento di quanto accaduto domenica
in campo.
La cosa più
divertente dopo la sconfitta di Sassari è stata osservare il rapido
passaggio del tifoso palermitano, dall'euforia allo sconforto; l'emergere
cioè del pessimismo scientificamente inteso : "tratto del carattere
di chi considera soprattutto l'aspetto sfavorevole delle cose o degli eventi
e... di fronte a situazioni non risolte si lascia vincere dalla sfiducia
e prevede l'insuccesso".
Una metamorfosi perfettamente
in linea con il clima politico di questi anni. Ma se in quest'ultimo caso
la bramosia di denaro,successo e potere ci può spiegare salti da
sinistra a destra come se fossero grilli impazziti, meno facile è
comprendere le ragioni della metamorfosi del tifoso palermitano.
Ma Palermo , si sà,
e' la città degli eccessi e delle contraddizioni : una delle città
italiane con più alto tasso di disoccupazione, a fronte del maggior
numero di auto lussuoso vendute.
Vale la pena chiedersi
le ragioni di questa improvvisa paura; forse perchè siamo in una
città dove i ladri abbondano...però
l'errore di chi sta avanti
è quello di aver paura di chi insegue.
Non si pensa che chi insegue
deve fare uno sforzo maggiore per raggiungere chi lo precede.
E' come se molti partissero
dall'idea che a Messina il Palermo sicuramente perderà. Ma chi l'ha
detto ?
Si dimentica che il Palermo
è stato grande negli scontri diretti, mentre il Messina è
stato spesso battuto nelle sfide importanti.
Ma sono anche altre ragioni
che ci spingono alla tranquillità più assoluta e queste altre
ragioni ci fanno gridare
"che bel calendario" ,
che non si riferisce a quello di Sabrina Ferilli ma alle ultime sei giornate
di campionato. Un calendario agevole per il Palermo, difficile per il Messina.
Per cui se si vuol guardare a tabelle e tabelline, lo si faccia pure, così
tanto per gioco.
Del resto il calcio è
un gioco e seppur da più parti le esasperazioni e le esagerazioni
spesso lo trasformano in una tortura, rimane sempre un gioco,non una cosa
seria. I problemi e le cose serie stanno altrove. Ecco perchè di
fronte al problema di Palumbo bisogna solo star zitti ed avere rispetto.Non
lo si può certo condannare se prima di preoccuparsi di un gioco
si è occupato di cose ben più serie.
L'unico piccolo appunto
che gli si può muovere è quello che si muoverebbe a qualunque
lavoratore dipendente e cioè di non aver avvertito l'ente o il datore
di lavoro della sua assenza e della durata di questa assenza. Ma al di
là di questo, il rispetto per la vita impone silenzio e serietà.
.
con affetto
Carlo Cangemi
9-15 aprile
La voce
della Discordia
Uno spazio
ironico\polemico dedicato al commento di quanto accaduto domenica
in campo.
Se in formula 1 è
normale che un testa coda faccia sbandare, nel calcio in genere avviene
l'esatto contrario.
A dispetto di quanto pensa
il presidente del Messina,su cui in seguito torneremo con più cattiveria,
il calcio a volte è imprevedibile. La squadra con più vittorie
al suo attivo non riesce a superare quella con più sconfitte sul
groppone.
Ma torniamo come promesso
al presidente peloritano ed alle sue dichiarazioni ,per spiegare cos'è
un delirio di persecuzione. E' un delirio il cui contenuto è caratterizzato
dal convincimento del soggetto di essere oggetto di azioni ed intenzioni
lesive della propria persona. Vi è la tendenza ad interpretare le
azioni della gente come volutamente minacciose e di essere vittima di cospirazioni
o di inganni.
Questa la dizione esatta
di un disturbo paranoideo di personalità, disturbo psichico grave
ed invalidante. Praticamente abbiamo delineato il profilo del presidente
del Messina Emanuele Aliotta. A meno che invece, la sua non sia fine intelligenza
nel senso che sta cercando di condizionare, lui , con le sue dichiarazioni,
l'ambiente calcistico, gli arbitri, o i giocatori alla vigilia di
un turno di campionato forse più agevole per il Palermo che non
per il Messina impegnato nella tana di Giulianova.
E siccome almeno politicamente,
il vittimismo pare che ultimamente paghi , lui ci sta provando.
Come ci ha provato il
Palermo contro l'Atletico Catania ; almeno da quando si è svegliato
Bombardini colto da improvvisa sonnolenza dovuta probabilmente al sole
che picchiava sulla sua fascia di competenza vicino alle gradinate. Così,
nella ripresa, all'ombra della tribuna, più vicino ad osservatori
e telecamere , ha dato il meglio di sè ed il suo narcisismo è
potuto esplodere . Ed in campo si sono viste le cose migliori o almeno
si è visto qualcosa del Palermo, non certo un gran bel Palermo però
desideroso di vincere anche se in modo confusionario.
Se Sicignano è
stato il primo a presentarsi in sala stampa, la ragione probabilmente è
che,disoccupato, non ha fatto neanche la doccia. Questo lo specchio
della partita e di come i rosanero hanno cercato in tutti i modi di vincerla
a dispetto di quanti pensavano ad un tipico piatto locale a base di sarde.
All'uscita dallo stadio molti tifosi sembravano
dei cuochi. Mancava loro il tipico abbigliamento con annesso cappello bianco
in testa ma la ricetta era la stessa: Pasta con le sarde.
Molti erano convinti di avere partecipato alla degustazione,
fortunatamente la maggior parte, non ha apprezzato la pietanza.
Ma è possibile che si possa pensare una cosa
del genere in un momento così delicato del campionato?
Certo che ce ne vuole di fantasia!! Quella fantasia
che invece è mancata ai giocatori per sbloccare una partita, sulla
carta, già vinta.
Senza nulla togliere ai meriti dell'Atletico, sceso
in campo con la giusta determinazione di chi capisce di avere l'acqua alla
gola, occorre sottolineare che il Palermo non ha certo recitato la parte
del primo della classe. Un Cappioli irriconoscibile, questa volta, non
è stato in grado di organizzare le manovre offensive dei compagni,
e né Brienza né Bombardini hanno costantemente affondato
come solitamente sono in grado di fare.
L'assenza di Palumbo ha pesato notevolmente, mettendo
a nudo le lacune in fase conclusiva dei vari Belmonte & co.
Ne è venuto fuori un nulla di fatto, produttivo
per l'Atletico, fondamentale per mantenere accesa la fiammella della speranza,
e tutto sommato redditizio anche per il Palermo, avanti di cinque punti
ma con una partita in meno al traguardo della B.
In attesa della santa Pasqua, giorno in cui saranno
perdonati anche i peccati del presidente del Messina, ci si aspetta un
regalino dalla squadra. Una rassicurante vittoria esterna. Sarebbe questo
il modo migliore per digerire non, la famosa pasta con le sarde, mai mangiata,
ma quel pareggio interno con l'ultima della classe, che in realtà
è la causa del nostro mal di pancia.
Buona Pasqua!!
.
Cesare DI Bartolo
16-22 aprile
La voce
della Discordia
Uno spazio
ironico\polemico dedicato al commento di quanto accaduto domenica
in campo.
Uno degli elementi che
distinguono l'uomo dall'animale è la sua capacità di lasciarsi
condizionare dalle circostanze esterne e dalle ricorrenze. Dunque dalla
Pasqua. Perfettamente tempestivo con la festività pasquale,come
recitano le sacre scritture, s'è compiuto un piccolo miracolo. L'unica
differenza con i sacri testi è che questa volta l'attore non è
uno bensì undici piccoli professionisti della pedata.
Sarà stato dunque
il clima pasquale, stà di fatto che il Palermo ha resuscitato un
campionato che al 65' sembrava definitivamente sepolto. Solo che poi anzichè
trarne motivi di gioia e di vanto, gli autori del miracolo si sono
inviperiti fra loro forse perchè ognuno aspirava a rivendicarne
la paternità.Così se due domeniche fà erano i tifosi
peloritani a strapparsi i capelli per l'occasione sprecata (Lodigiani)
, sabato scorso sono stati i palermitani a cercare di rendersi calvi.
Dunque anche in questo
caso perfetta parità che è poi l'aggettivo più ricorrente
delle ultime settimane. Il cammino recente di Palermo e Messina è
infatti caratterizzato dal perfetto equilibrio, che se da un lato lascia
ancora aperto il campionato, dall'altro sembra fare il gioco del Palermo
considerato che le giornate diminuiscono e il traguardo si avvicina. Parità
anche rispetto alle accuse ed alle recriminazioni verso gli arbitri. Il
Messina,dopo la Lodigiani, per bocca del suo quasi paranoico presidente
s’è lamentato parecchio. Sabato scorso sono stati i rosanero a non
digerire qualche decisione arbitrale.Parità.Anche nel vittimismo
dunque, arte che in politica sembra essere ultimamente piuttosto redditizia.
Ma parità soprattutto
nel gioco,non proprio brillante, espresso dalle due squadre nelle ultime
uscite. Se solo una delle due contendenti si fosse espressa meglio, oggi
qualcosa sarebbe sicuramente cambiata.
Invece sembrano animate
dallo spirito del “cambiamo tutto affinchè tutto resti come prima”.
Cioè del sano immobilismo reazionario.
E l’immobilismo delle
ultime giornate ci offre così un derby importante, delicato ed avvincente
altrimenti privo di significati e probabilmente di interesse per il cassiere.
Invece il Palermo giunge al derby col fiato sul collo.
Ma il fiato sul collo
non è solo un segnale di imminente pericolo; può anche avere
un significato sessuale nei termini dell’eccitazione e degli stimoli. Chi
non ha ancora dimenticato i piaceri della carne, sà quanto il fiato
sul collo può essere piacevole ed eccitante. E chissà che
i rosanero ,proprio per trovare gli stimoli giusti, non abbiamo volutamente
evitato di chiudere prima il campionato.
Alla vigilia del derby
l’augurio è che tutti si comportino come catanesi, poliziotti e
tifosi, nell’ultimo derby al Cibali. Può sembrare paradossale e
provocatorio dirlo a messinesi e palermitani, ma l’esempio di efficenza,
tempestività e civiltà emerso nell’ultimo Catania-Palermo,
deve essere preso a modello.
Poi sul campo vinca il
migliore, con l’impressione però che se il Messina non recupera
qualcosa al Palermo, ,i rosanero potranno festeggiare la promozione negli
spogliatoi del Celeste.
Era cominciata alla grande la quint'ultima giornata
del campionato di serie C.
Palermo in vantaggio di due gol e Messina sotto di
uno. Alla fine il Messina riesce a raddrizzare il risultato, il Palermo
si fa rimontare da una Fermana non certo irresistibile.A dire il vero avevamo
un pò tutti assaporato la ormai scontata promozione anticipata ma
ahimè, prima Sicignano, con un tuffo tanto lento quanto le partenze
della Ferrari, poi, l'arbitro ci ha messo del suo negando un evidente rigore
ai danni di Bombardini e successivamente assegnando il gol del pareggio
sebbene viziato da chiara posizione di fuorigioco.
A questo punto inciterei D'Antoni ad apostrofare
Aliotta.
Chissà quanto avrà speso per comprare
l'arbitro!! Ma noi non vogliamo insinuare niente perchè siamo realisti,
non pettegoliamo, certe bassezze le lasciamo ai messinesi e al loro degno
Presidente.
Il campo ha detto che i rosa hanno ancora cinque
lunghezze sui cugini di secondo grado e che le partite da disputare sono
solo quattro.
Il "Celeste" graziato dal giudice sportivo ospiterà
la contesa più importante della settimana a venire.
Qualsiasi sia il verdetto del campo non ci saranno
problemi di sorta visti gli avversari da incontrare successivamente. Facili
per il Palermo, quasi impossibili per il Messina.
Ma , malgrado ciò, si va al Celeste per vincere.Parafrasando
Frassica, messinese doc, per tre motivi: Numero uno perchè il Palermo
è più forte;
Numero uno perchè siamo creditori con la fortuna
dalla partita d'andata, e, numero uno perchè otto punti di vantaggio
sul Messina sono molto meglio di due.
Se per i sognatori del gioco più iniquo, il
lotto, la paura fa 90 per i praticanti del gioco più bello del mondo,
il calcio, la paura fa 55. Questi i punti del Messina, solo a due lunghezze
dal Palermo che lascia l'intera posta in palio bloccato dalla paura.
Paura inculcata dal suo tecnico Sonzogni, che , con
un modulo atipico per le caratteristiche della squadra, ha alzato una sorta
di bandiera bianca agli assalti dei peloritani , sebbene effettuati all'arma
bianca.
Non ha fatto sfaceli il Messina, limitandosi ad attaccare
per onor di copione, dato l'impegno casalingo, ma con risultati poco apprezzabili.
Pressocchè inoperoso Aprile.
Non ha potuto fare niente il Palermo in attacco un
po'; per l'inconsistenza di Elia un po' perché lo stesso centravanti
è risultato completamente isolato in avanti.
Era chiaro che la partita si poteva sbloccare solo
con un episodio particolare e così è stato.
Il guaio è che l'episodio è capitato
agli avversari.
Vana la reazione finale con il Palermo in formato
tradizionale ma con il Messina ormai arroccato a difesa del vantaggio.
Campionato riaperto?
Andiamoci piano!! Due punti a tre partite dalla fine
sono pochi ma sono sempre un buon vantaggio specie in considerazione del
calendario.
Proibitivo per il Messina , mediamente agevole per
il Palermo.
A farci dormire sonni tranquilli poi, c'è
il fatto che non ci saranno più cali di tensione. Qualsiasi avversario
sarà affrontato con la massima determinazione, e quando il Palermo
è stato costretto, tra virgolette, a fare il gioco, i risultati
sono arrivati, sempre.
Questa è una squadra che non sa concedersi
pause , che non sa chiudersi a difesa di un risultato. Le partite di Ascoli,
quella di Fermo , errori arbitrali a parte, avevano confermato che il Palermo
è una squadra d'attacco.
Errare umanum est importante non perseverare e sappiamo
per certo che una persona intelligente come Sonzogni non ripeterà
l'errore di Messina.
D'altronde sulla strada dei rosa non ci sono più
squadre che possano creare il benché minimo stato di apprensione,
e i sette probabili punti che saranno conquistati nelle tre partite a venire
saranno sufficienti al mantenimento di quella prima piazza che abbiamo
dimostrato di meritare durante tutto l'arco della stagione.
.
Cesare DI Bartolo
La voce
della Discordia
Uno spazio
ironico\polemico dedicato al commento di quanto accaduto domenica
in campo.
Chi non lo fa (il gioco)
l'aspetti , (il gol) che prima o poi arriva.
Stravolgiamo il proverbio
per descrivere la magra figura rimediata dal Palermo a Messina. Tanto ormai
agli stravolgimenti ci siamo abituati; dopo 29 gare con lo stesso redditizio
modulo che aveva portato i rosanero primi in classifica con otto punti
di vantaggio, il tecnico rosanero ha pensato bene di stravolgere tutto
e da due gare ci propone un nuovo assetto tattico che alla luce dei risultati
possiamo gentilmente definire fallimentare.Tanto per non infierire e farlo
notare con garbo e discrezione. Il perchè di tanta necessità
di cambiare non è dato saperlo......; speriamo almeno sia chiaro
a lui. Chiari invece agli occhi di tutti sono i risultati che dimostrano
come a volte il voler essere originali a tutti i costi, non paga.
E visto che siamo in tema
di stravolgimenti, pensiamo quanto sia stata stravolta la sana consuetudine
della "squadra che vince non si tocca". Figuriamoci il modulo !
Le leggi invece difficilmente
vengono stravolte ed una legge del calcio recita che chi gioca meglio in
genere vince; o forse per provare a vincere basta solo giocare.Quindi il
Palermo a Messina non poteva vincere.
Contro tutti i filosofi
ed i saggi del mondo che suggeriscono che la miglior difesa è l'attacco,
il Palermo ha invece creduto che la miglior difesa è la difesa oppure
la rinuncia. E giustamente ha perso.Non avendo niente da perdere.
Il paradosso è
proprio questo;ha rinunciato a giocare con 5 punti di vantaggio, non avendo
dunque niente da perdere. Che forse non è solo un paradosso ma anche
un limite intellettivo o comunque qualcosa che non lega con la furbizia.
Qualcosa che ha a che fare con gli anni precedenti, di cui volevamo conservare
solo un triste ricordo. Ed invece le paure e le incertezze delle stagioni
trascorse si affacciano minacciose. In gergo psicologico si chiamano fantasmi
che non sono solo quelli col lenzuolo che fanno paura ai bambini ma che
in questo caso si riferiscono ad uno spettro , ad una entità soprannaturale
, di solito malefica, immaginata dalla fantasia popolare.
Ma siccome lo stravolgimento
è stato il nostro odierno filo conduttore, stravolgiamo anche i
pessimismi del passato e come dice il cantante "pensiamo positivo".
Pur con qualche preoccupazione
in più, il primo posto è sempre del Palermo ed il calendario
sembra dare una mano. Anche se forse servirebbe di più un piede.
Quello per metterla dentro !
Due punti persi o un punto guadagnato? Potremmo stare
ore a discutere; è questo il famoso dilemma del bicchiere mezzo
vuoto o mezzo pieno!
Io proverei a chiederlo a Sonzogni!
Una vittoria chiara contro l' Andria per dimenticare
Messina, per dimenticare il 4-5-1, per dimenticare...Bevo!!
E forse per quest'ultima affermazione ha perso il
lume della ragione mettendo in campo una formazione che ha lasciato alquanto
perplessi.
Belmonte e Cardascio hanno fatto una figuraccia e
meno male che, smaltita la sbronza, Sonzogni ha ripristinato gli equilibri
con Brienza ed Elia.
Ma l'Andria a dispetto di una classifica bugiarda
ha dimostrato di essere una squadra esperta, cinica, tecnica e sicura di
se.
Il Palermo , di contro, è sembrato molto arruffone,
vulnerabile in difesa, evanescente in attacco.
Capparella, migliore dei suoi, ha fatto quello che
ha voluto, dettando i tempi della manovra e saltando come birilli tutti
gli avversari che tentavano di contrastare le sue razie.
Dall'altro lato, Belmonte, La Grotteria,Palumbo,
inserito al posto di un difensore, tanto per indebolire una difesa di burro,
hanno dimostrato di valere ben poco come realizzatori.
Il solo Elia è stato all'altezza, dimostrando
ancora una volta, nella sua mediocrità di valere molto di più
degli spuntati compagni di reparto.
E se Ambrosi continua a spingere il Catania e a farsi
spingere nelle areee avversarie, lui sì che è una punta vera
anche se nella lista di Sonzogni era preceduto da un certo Palumbo, NON
DEVE PREOCCUPARE IL MESSINA.
I Peloritani hanno battuto L'Aquila, è vero,
ma la partita è stata in discesa per l'evidente stato di stanchezza
della squadra di casa che, non dimentichiamo, ha giocato il giovedì.
Non è casuale la sconfitta del Savoia e il passo falso dell ' Avellino
pure impegnati in turni infrasettimanali.
E' questa la realtà del calcio moderno!!
Abbiamo vissuto le stesse cose con le squadre più
blasonate che, dopo un impegno di coppa hanno deluso nel successivo turno
di campionato.
STIAMO,quindi, CALMI!!
Il Messina ha finito la sua corsa!!
Non credo che la squadra di Florimbi possa vincere
con Savoia e Avellino.
Due punti al massimo, nella migliore delle ipotesi.
Al Palermo basta una vittoria.
E' brutto dover fare delle tabelle, ma a questo punto
del campionato e con il Messina al fianco è obbligatorio farle,
anche per dare un pò di fiducia ad un ambiente che sembra avere
il morale sotto i tacchi.
Pare
che ogni anno a fine campionato accada qualcosa di veramente misterioso,
come un virus che si impossessa dei nostri giocatori...
Eppure
sono cambiati i protagonisti nel corso di questi ultimi anni, e perfino
la dirigenza, proprietà ecc.
E allora
è possibile che sia proprio un virus!
Per
quanto riguarda la partita di domenica contro l'Andria, tre osservazioni
alle quali spero vengano date tre DOVEROSE risposte da chi di competenza:
A Sonzogni: perché
quella scelta iniziale di Cardascio? E perché quella FOLLE esclusione
finale di Altobelli?
A Sensi (o chi per lui,
ovvero Perinetti): perché il Catania oggi ha Ambrosi ed il Palermo
NO? (e non risponda perché il Catania ha più soldi...!!!)
Ai giornalisti (non a
quelli estremamente protagonisti ed egocentrici, che tutto sono tranne...):
perché non le pongono loro queste domande ed in modo energico, anche!?!
Queste
domande non sono solo frutto di curiosità personale, ma è
il risultato di analisi condotte da una grande maggioranza di tifosi. Che
meritano risposte e rispetto.
Certo
è che l'anno prossimo, serie "B" o "C", alcuni giocatori saranno
certamente promossi e a farne le spese sarà quel solito "coglione"
di tifoso...
Ma
attenzione, però, che quel "coglione" potrebbe veramente e definitivamente
allontanarsi per incompatibilità di carattere, irreversibile!
I proprietari
del Palermo rimarranno proprietari, anche della Roma (!), e questo giocattolino
che hanno comprato lo metteranno su uno scaffale, magari insieme a qualche
altro...
L'ultimo
segnale quest'anno è stato dato: Sonzogni paga il conto per tutti
e va a casa! Altro "co...ne"! Perché quelle ultime scelte da "FOLLE"???
Adesso,
a fine corsa, se andiamo in "B", tutto bene, se no pazienza: si dirà
che la Società ha fatto tutto sino all'ultimo, ha cambiato perfino
l'allenatore a due giornate dalla fine!!!
e verranno
fuori nuovi colpevoli, nuove responsabilità, mentre gli altri vanno
avanti e noi...
.
gianzic
La
voce della Discordia
Uno spazio
ironico\polemico dedicato al commento di quanto accaduto domenica
in campo.
Primo posto in classifica
ed otto punti di vantaggio sulla seconda a sette giornate dalla conclusione.
In quei giorni dicemmo
che il campionato era vinto e che il Palermo poteva solo regalarlo. Non
sappiamo quale ricorrenza i rosanero volessero festeggiare (i maligni dicono
la sconfitta elettorale di D'Antoni) , però il regalo è stato
fatto. In questi giorna, al contrario, la Palermo calcistica più
che un'aria di festa respira invece un'atmosfera da incubo.
Crediamo sia proprio incubo
la parola più esatta per descrivere lo stato d'animo di tanti,tifosi,giornalisti
e tutti coloro che davano ormai per acquisito un traguardo fin troppo vicino.
l'incubo è un sogno terrificante che si svolge in una situazione
senza scampo e provoca un angoscioso risveglio. In coscienza, quanti di
voi , di noi , non si trovano attualmente in tale stato di angoscia calcistica
?
Uno di questi deve essere
il patron "fantasma" Sensi che a differenza dei tifosi rosanero impossibiliatati
a sfogare la loro rabbia, ha manifestato tutta la sua ira, cacciando Sonzogni.
Sensi si è trovato
nella situazione paradossale di poter vincere tutto,calcisticamente parlando.Di
avere cioè due squadre al vertice con tanti punti di vantaggio sulle
inseguitrici. Una è già stata raggiunta, l'altra, la Roma,
si stà comportando meglio nonostante le inseguitrici si chiamino
Juventus e Lazio e non certo Messina,Avellino o Sassari Torres.
Gli irriducibili ottimisti
o forse solo ingenui sognatori, sostengono che la speranza è
l'ultima a morire, mentre i pessimisti o forse i realisti si rifanno piuttosto
al proverbio "chi di speranza vive, disperato muore".
Perchè il punto,
la diatriba, stà tutta lì, nella contrapposizione fra razionalità
ed emotività. Se pensiamo solo con razionalità, verrebbe
da piangere. Se prevale l'emotività ed il cuore, confidiamo di andare
a vincere nell'inferno di Nocera.
E sebbene in viale del
Fante la parola d'ordine è "crederci ancora", non possiamo fare
a meno di tornare con la mente alle stagioni passate, all'era Ferrara,
che con forza si ripropone e ridiventa attuale. Da Ferrara a Ferrara,
il circolo si chiude. Ferrara che torna di moda grazie al suo pupillo Morgia,
l'unico in grado di poterci dare una mano per la promozione.
Sono passati mesi, sono
cambiate società,dirigenti, giocatori , ma è come se tutto
fosse rimasto fermo agli anni passati. Sempre le stesse condizioni di precarietà,
sempre gli stessi uomini artefici del destino rosanero. Che fallimento
e che tristezza !
...come se,dopo un lungo
fidanzamento, un matrimonio fallisse non qualche giorno prima di
essere celebrato, ma al momento stesso del fatidico si. Come se lo sposo
o la sposa , giunto sull'altare dicesse al momento di dare il suo assenso
..."poi si vede, rimandiamo di qualche settimana". L'altro si chiederebbe
incessantemente "perche" ? Cos'è successo ?
Anche gli amici si chiederebbero
perchè.Anche gli invitati si chiederebbero perche. Tutta la città
si chiederebbe perchè.
Questa triste analogia,
per spiegare il pensiero più ricorrente del tifoso rosanero :perchè
? , com'è possibile ?
La nostra riflessione
settimanale potrebbe dunque essere sintetizzata da un enorme punto interrogativo.
Un punto interrogativo ad ampio raggio che riguarda diverse situazioni
di un'intera stagione.
Tante le recriminazioni,
tanti gli interrogativi che riguardano il passato. Ce ne sono però
tanti altri relativi al presente ed al futuro (che si potrebbero anche
chiamare speranze).
Il primo interrogativo
che viene in mente è se conta di più il calcio giocato o
il calcio a tavolino, il calcio politico.
Un altro riguarda la lealtà
e l'onesta' sportiva dell'Avellino,perchè purtroppo,come si sa,
la promozione del Palermo dipende da giocatori tipo Ignoffo. Roba da piangere.
Ed ancora : che rapporti
ci sono fra Palermo ed Avellino, fra Viola e Sensi oppure tra Viola e Perinetti
? E quanto conta tutto questo ?
Ci sarà qualcuno
che vigilerà sulla correttezza della gara onde evitare trucchetti
vari (tipo inizio in ritardo) ? La Federazione è in grado di fare
qualcosa o di intervenire in caso di furberie ?
Ed a proposito di furbizia,
cosa prevale nello sport ,la correttezza e la lealtà o la furbizia
intesa come imbroglio e intrigo ?
Se è vero come
dice Cosmi che in C molte gare sono aggiustate, il Palermo, a differenza
del Messina, dove crede di giocare, in Champion League ?
Siamo in grado a Palermo,
di creare quel clima di sospetto e di intimidazione sportiva affinchè
tutto si svolga lealmente ?
Ed infine, questa società,
questo presidente, questo padrone, che peso hanno in Lega ? Che non significa
essere privilegiati ma soltanto non essere danneggiati da eventuali accordi
illeciti.
Tanti punti interrogativi.
Sabato alcune risposte !
Ancora indefinita la griglia che porterà direttamente
nella serie superiore, mentre già si conoscono le squadre che si
affronteranno nei play off.
Fuori, a sorpresa, il Savoia di Morgia che ha lasciato
al Celeste l'ultima speranza di agganciare il treno per la B.
Ma lassù in vetta, a quota 61, Messina e Palermo
affilano le armi per superare i rispettivi avversari che, sabato 12, tenteranno
di fermare la loro cavalcata.
Il verdetto spetterà dunque ad Avellino e
Ascoli, peraltro le due che con il Catania disputeranno sicuramente i play
off.
Ma chi sarà l'eletta?
La statistica privilegia il Messina, che a parità
di punti scalzerebbe il Palermo, già sconfitto due volte.
Il fattore campo, invece, assegna più chance
ai rosa che giocheranno tra le mura amiche.
Tutto bellissimo, affascinante, coinvolgente, una
specie di thriller di cui noi , tifosi del Palermo, avremmo volentieri
fatto a meno.
Ma il calcio è questo!!
Dicono che sia bello proprio perché imprevedibile.
Quindi dato che non c'è niente di scontato,
aspettiamo e speriamo.
Inutile piangere sul latte versato. Inutile fare
polemiche. E qui ce ne sarebbero tante da fare.
A cominciare dalla prestazione di La Grotteria ,
finalmente determinato e determinante.
La scossa del cambio dell'allenatore? Troppo facile!!
Anzi!! C'è stata una flessione notevole nella
prestazione di Bombardini, fino a ieri vero protagonista di questo Palermo.
Però una novità tattica c'è
stata. Almeno io credo di averla vista.
Cappioli in posizione più arretrata e più
centrale.
Il migliore in assoluto dei suoi.
Degli addetti ai lavori non ne ha parlato nessuno
e mi è sorto il dubbio di essere un visionario.
Però a me Cappioli è piaciuto più
che in altre partite.
Continua a non convincere, invece, Palumbo.
Il problema dell'attacco esiste, è tangibile,
le cifre parlano chiaro!
Il capocannoniere della squadra è un centrocampista!!
Già ad inizio di campionato, il sottoscritto
aveva lanciato l'allarme, e successivamente criticato lo stato di stasi
di Perinetti.
Oggi più che mai i fatti stanno dando torto
alla società che non è riuscita a prendere un goleador di
razza.
In serie B ci arriveremo forse lo stesso ma, già
da ora occorre trovare qualcuno che i gol li sappia fare davvero.
Aspettiamo infine il trascorrere di queste lunghe
cinque giornate dandoci appuntamento, numerosi, allo stadio per celebrare
un sogno che dura da tanti anni ma che il Messina vuole distruggere.
Chissà che dal Partenio non possa arrivare
la buona novella!!!
A questo
punto ognuno deve fare la propria parte, fino in fondo!
I giocatori,
l'allenatore, la società (che pare sappiano quello che vogliono)
vadano fino in fondo pensando solamente all'Ascoli, evitando di "invitare"
in questo momento i tifosi, le donne gratis e quant'altro e lasciando libero
ognuno di scegliere il proprio apporto in questo delicato momento.
I tifoso
stiano vicinissimo alla squadra, scegliendo (ovviamente) come meglio sostenere
questo nostro Palermo.
I giornalisti
facciano finalmente quello che poco e male hanno fatto fin'ora (tranne
qualche rara eccezione): comincino a tartassare il mondo della C, sulla
partita di domenica prossima tra Avellino e Messina e mettano in dubbio
sin d'ora la regolarità dell'incontro per creare, insomma, quello
stato di intimidazione (sportiva...) che tanto bene sanno fare gli altri!
Messina docet!
Basti
pensare, per esempio, a Nocera: sono bastati tre quattro minuti di "aggressione"
all'arbitro da parte dei giocatori campani che subito è arrivato
per loro un rigore da altro pianeta! Figuriamoci poi una campagna di difesa
preventiva cinque giorni prima da tutta la stampa palermitana, specialmente
da quei giornalisti sportivi che hanno l'opportunità di scrivere
sulle testate nazionali! (provino a pensare un pò meno a se stessi
e un pò più a questo Palermo!)
Per
concludere sarebbe opportuno che una grossa rappresentanza di tifoseria
organizzata andasse ad Avellino ad "assistere" all'incontro AVELLINO-MESSINA!!!
Fatto
questo, possiamo stare tutti tranquilli di aver fatto fino in fondo ognuno
di noi la nostra parte.
.
gianzic
14-20 maggio
La voce
della Discordia
Uno spazio
ironico\polemico dedicato al commento di quanto accaduto domenica
in campo.
Le sirene dei pompieri
che hanno spento l'auto di La Grotteria, ci hanno risvegliato dal torpore
di idee in cui eravamo caduti, esausti, dopo il miracolo di sabato scorso.
Restando nel mondo del sacro
( che non è solo
l'osso di quella arte del corpo molto utile al Palermo in occasione del
rigore) , bisogna ammettere che quel rigore di Torino è stato parato
nelle alte sfere. Due santi mandano il Palermo in serie B : San Sonetti
e Santa Rosalia, verso cui tutti alla Favorita sabato guardavano come se
fosse in porta ad Avellino. Con voce mesta ed occhi bassi dobbiamo ammettere
che forse il paranoico presidente del Messina Aliotta aveva ragione : "in
alto ,il Palermo gode di particolari favoritismi-Ha i suoi Santi in paradiso"
Era vero. Ma almeno il Palermo si è rivolto ad ambienti sacri e
non come lui che ci ha provato coi soliti mezzucci terreni e materiali.
In alcuni casi gli è andata bene;questa volta no, il sacro ha prevalso
sul profano. Ed a proposito di profano, chissà cosa avrà
profanato La Grotteria per subire una vendetta simile. Si indaga nel giro
delle sue donne, della criminalità da strada, dei piromani, della
delinquenza comune. Si dimenticano forse tre piste importanti. La prima
che è stato Sonzogni, per vendetta o per scherzo come solo quei
burloni dei bergamaschi-lombardi sanno fare (vedi lo scherzo del Berlusconi
politico).
La seconda è che
il responsabile è un tifoso rosanero non troppo contento del rendimento
di La grotteria e che con il suo gesto lo abbia voluto solo spronare ad
andar via. Oppure è stato lui stesso per percepire ( diciamo ammuccarsi)
i soldi dell'assicurazione.
E' evidente che la gioa
per la promozione ci porta a scherzare. Non è uno scherzo invece
cosa ha combinato il sig. Brighi di Cesena che poco prima della gara Avellino-Messina
ha inviato una lettera alla Lega. Vediamone i contenuti.
" Il sottoscritto Brighi
Christian, collegio arbitrale di Cesena, con la presente esprime parere
favorevole a che la promozione sia sancita in favore della Us Messina Calcio
, ai danni dell'Unione Sportiva Calcio Palermo.Il sottoscritto dichiara
inoltre che si impegnerà con tutti gli strumenti in suo possesso
per la realizzazione di questo nobile progetto".
Anche se la realtà
è questa, la lettera no, non è vera, non è genuina.
E' bastarda. Come lui. Per fortuna che c'è il .... sacro !!