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STAGIONE  2000-2001
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Anno 2°  1999-2000
 
Anno 1° 1998-1999
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STAGIONE  2000-2001
 3-9 settembre
 

 07-09-2000

 
Eppur si muove
Ci risiamo. E' partita la nuova avventura del Palermo in serie C.
Un punto il bottino in quel di Castel di Sangro.
Quanto serve per non rimanere al palo, per mantenere la media inglese, per sbloccare Elia.
Questi i risvolti positivi di una prima giornata che ha dato alcune indicazioni su quello che sarà il campionato di C.
Nulla di scontato, nessuno regala niente a nessuno.
Nemmeno la nuova dirigenza ha voluto regalare ai propri tifosi, quelli che non hanno la possibilità di seguire la squadra, le immagini criptate.
Nè tele+ nè stream.
Chi vuole vedere il Palermo lo segua direttamente, dal vivo.
Così , dicono, abbia tuonato l'avv. Conti.
E quelli che abitano lontano da Palermo?
Si trasferiscano,prendano l'aereo, suggeriamo noi.
Noi non siamo avvocati ma i Conti...li sappiamo fare, nelle nostre tasche.
Ma torniamo al calcio giocato.
Sicignano ha cancellato con una prestazione attenta e un paio di interventi molto efficaci un precampionato incerto.
Bombardini ha dimostrato tutte le sue doti e il buono stato di forma che sta attraversando, Cappioli ha fatto intendere di essere un fuoriclasse sui tiri da fermo oltre che sul gioco da fermo.
La squadra ha mostrato tutti i suoi limiti nella zona centrale del fronte offensivo.
Manca il goleador di razza, il sottoscritto lo aveva evidenziato subito dopo la chiusura del mercato, la stampa se ne è accorta con un po di ritardo, Perinetti speriamo che se ne accorga.
Il direttre sportivo più osannato d'Italia ha bisogno di aspettare l'inizio del campionato per valutare l'opportunità di tornare sul mercato!!
Per me è già una buona squadra , aveva detto.
Che sia un incompetente?
O uno dei tanti bugiardi che fanno parte dell'entourage palermitano?
Ma dai , è troppo prematuro fare polemiche del resto anche il Catania annaspa.
L'importante era partire.
Ma per dove?
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Cesare DI BARTOLO
 
 
 
 
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 10-16 settembre
 12-09-2000
Andamento lento
Esordio casalingo bagnato con la vittoria sul Giulianova, ex bestia nera dei rosa.
Quattro i punti in classifica, tre quelli casalinghi , due i gol, uno il legno di Cappioli zero il gioco.
Sembra un count down per un'esplosione di belle azioni che in realtà invece sono  pochine per una squadra del calibro del Palermo.
Chiediamo troppo se oltre al risultato vorremmo vedere un po' di bel gioco?
Certo, siamo solo agli inizi del campionato , gli ingranaggi non sono bene oleati, manca ancora lo smalto dei giorni migliori, ma a questi ritmi non si può pretendere di sorprendere più volte l'avversario ne' di tenere in mano il bandolo della matassa.
Non a caso i gol sono venuti nelle due azioni in cui il Palermo ha pigiato sull'acceleratore con decisione.
Minimo sforzo massimo profitto.
In economia sarebbe l'ideale ma nel gioco del calcio non basta.
Sonzogni , credo non sia pienamente soddisfatto dell'operato dei suoi.
Forse sorpreso della partenza "sparata" del reparto che piu è stato messo in discussione, l'attacco.
Malgrado l'assenza forzata di La Grotteria , l'indisponibilità di Herrera non ancora tesserato, Belmonte ed Elia hanno fatto in pieno il loro dovere mettendo paradossalmente in crisi Sonzogni .
Chi lascerà il posto a "el caballo" neo denominazione del super pagato argentino?
Sarà abbandonato il 4 4 2?
E con i neo acquisti Maggiolini e Cardascio?
Melius abbundare quam deficere.
Credo particolarmente gradito dagli allenatori. Se lo dicono loro!!
Per me è una brutta gatta  da pelare come quella Vis Pesaro prossima avversaria di Cappioli & C.
In classifica generale intanto Lodigiani e Savoia procedono a punteggio pieno incalzati da Palermo, Ascoli e Catania.
Sempre Morgia ,quindi, nella strada del Palermo.
Il "Baffo" ha ricostruito il Savoia iniettando nelle vene della squadra sangue rosanero.
Sembra che la trasfusione stia dando buoni risultati .
Ma "un buon cavallo si vede a lunga corsa e i cavalli della scuderia Morgia in genere rompono o " si rompono.
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Cesare DI BARTOLO
  
La  voce della  Discordia
 
 Uno spazio  ironico\polemico dedicato al commento di  quanto accaduto domenica in campo.
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Si può dare di più
14/09/2000.
Qualche anno fà, Gianni Morandi,Enrico Ruggeri e Umberto Tozzi vincevano il festival di Sanremo cantando "Si può dare di più "  che deve essere forse uno dei brani preferiti dal tecnico del Palermo Sonzogni,considerate le sue dichiarazioni al termine delle prime due gare di campionato.I giocatori rosa invece sembrano preferire un brano più recente ma di eguale successo, "Andamento lento" , dal ritmo cadenzato e latino americano, forse per fare onore al grande escluso di queste prime giornate,Christian La Grotteria. Ma come spesso accade, la verità stà altrove. La colpa non è nè di Sonzogni,nè dei giocatori. La colpa è del regolamento : se le partite durassero soltanto 60 minuti , nessuno avrebbe niente da ridire,da lamentare. Un bel Palermo,vivace,aggressivo,tonico. Poi invece quei maledetti inutili 30 minuti finali che rovinano la festa.
La stessa cosa che sembrano voler fare Elia e Belmonte, cioè vogliono rovinare la festa ai dirigenti rosanero alla ricerca di un nuovo attaccante.
Speriamo che Elia e Belmonte non segnino più altrimenti che senso avrebbe cercarne altri ? Vallo a trovare uno che in serie C segni regolarmente ogni partita; diventerebbe tutto maledettamente più difficile.
Ma un'altro problema di queste prime giornate di campionato, sembra che adesso si sia risolto : la fascia destra.
Sguarnita fin dal ritiro di San Pellegrino,è stata l'incubo del mister.
Per accontentarlo , la società ha esagerato : da nessuno a due.
Maggiolini e Cardascio , gli ultimi arrivati.
Come ultimo arriverà il Giulianova che abbiamo visto a Palermo , se non si darà una regolata. Gli abruzzesi sono scesi in Sicilia con l'unico obiettivo di limitare i danni, per cui è parso che pure l' 1 a 0  gli stava bene.
Non hanno fatto nulla per impensierire Sicignano che di conseguenza si è annoiato tanto ma proprio tanto da voler vivacizzare il proprio pomeriggio con qualche intervento scelleratino come quel controllo con il petto, con l'avversario in agguato, che ha fatto agitare il tecnico in panchina.
Intanto su tutti i quotidiani locali,si continua a sottolineare che soltanto fra due settimane i tifosi potranno finalmente vedere il vero Palermo, la vera squadra che ancora non s'è vista. S'è per questo, i tifosi e soprattutto i non residenti,finora non hanno visto niente, non hanno proprio visto la squadra,da nessuna parte,in nessun canale.
In senso televisivo,naturalmente. Se Sonzogni lamenta di non aver ancora visto la sua squadra, la squadra che ha in mente, gli appassionati lamentano di non vedere proprio la squadra.
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Con affetto
Carlo Cangemi
 
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 17-23 settembre
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18/09/2000
Il corsaro nero
Sembra che le nuove magliette del Palermo si intonino alla perfezione col ruolo recitato nella seconda trasferta della stagione.
La squadra di Sonzogni subisce per tutto il primo tempo, regge l'urto di Criniti & C , grazie a due miracoli del neo san Sicignano da Scafati, colpisce con Maggiolini( toccata e fuga del nuovo laterale di destra che anticipa la doccia, pago del suo gesto) e ultimi trentacinque minuti in dieci ad evocare le gesta dei più famosi protagonisti azzurri nella penultima performance europea.
Che sofferenza!!!
Ma ,di contro, che soddisfazione!!!
Gesto di pirateria autentica. Quei segnali piccoli ma evidenti di una stagione che sembra avviata ad un trionfo annunciato ma di difficile attuazione almeno nell'animo dei provati tifosi di fede rosa.
Il primo posto è a due punti, occupato per adesso da una vecchia  conoscenza, quel bistrattato Morgia che sotto di se vede alitare le due siciliane, pronte a fargli barba e capelli.
Sarà per questo che porta i baffi?
Poco importa, intenti a goderci una vittoria di quelle importanti. Sarà difficile, per gli altri  espugnare Pesaro.
Così come, penso, sarà difficile scrollarci di dosso il Catania.
Gaucci ha davvero fatto una buona squadra e se manterrà il giusto equilibrio mentale porterà a termine i suoi progetti.
Lo stesso che dire a Sicignano di non giocare più con i piedi o a Cappioli di 'correre".
Ma pensate sia possibile?
Tranquilli dunque!!
A Catania il terremoto se lo cercano. Non bastava l'Etna adesso anche Gaucci.
Ma perché no!  Se il Palermo arriverà primo che ben venga il secondo posto del Catania.
Sarà più dolce sai ,poter gridare che, nessuno al mondo mai ti odierà più di me.
Parole di una vecchia canzone della  tigre di Cremona, Mina.
Parole rivolte ai cugini, odiati ma rispettati, consapevoli del fatto che, in fondo, siamo siciliani, e vogliamo entrare nel calcio che conta. Noi ,però,dalla porta principale.
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Cesare DI BARTOLO

 La  voce della  Discordia
 
 Uno spazio  ironico\polemico dedicato al commento di  quanto accaduto domenica in campo.
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Dietro  front  !!
20/09/2000.
Sarà che chi lo ha preceduto, non ne era particolarmente dotato, ma Giuliano Sonzogni ci sembra persona di fine intelligenza. Il sergente di ferro rosanero dopo aver gridato alla sua truppa un deciso dietro front rispetto alle gare precedenti, alla ripresa degli allenamenti,nel solito faccia a faccia con la squadra,  impone a sè stesso un dietro front.Dopo lo sfogo di domenica sera, rispetto a cui sembrava che stesse parlando di un hard match, di una partita porno visto i termini utilizzati come scandaloso,vergognoso,inguardabile, il tecnico rosanero, ammorbidisce i toni della sua critica ed evita strategicamente di entrare in conflitto con la squadra. Ma la dimostrazione di fine intelligenza sta' nel fatto che quello che pensava o che aveva da dire, comunque l'ha detto. Che poi abbia abbassato i toni, nulla toglie ai contenuti che comunque ha espresso.
Stando alle dichiarazioni post gara di Sonzogni, è un bene che finora il Palermo non abbia raggiunto alcun accordo con Stream, che  i tifosi rosanero,cioè, non abbiano visto niente.
Interpretando le dichiarazioni del tecnico palermitano,diciamo ironicamente che  se la partita fosse stata trasmessa in Tv , andava vietata ai minori di 18 anni, perchè scandalosa.
Ma a noi Sonzogni piace così,spontaneo ,senza peli sulla lingua e soprattutto innamorato di un calcio che và scomparendo,un calcio dove si cerca più il bel gioco che il risultato a tutti i costi. Anche perchè, per ovvie leggi matematiche, se giochi bene , prima o poi i punti arrivano e non sono punti fatti per caso ma il risultato di un lavoro destinato a durare a lungo.
C'è chi sostiene che per il momento,Sonzogni e la squadra non parlano lo stesso linguaggio. Sarà perchè è bergamasco, ma non è che con Arcoleo ,che parlava in siciliano,le cose andavano meglio.
Tutt'altro. E' solo una questione di tempi. Trovati i giusti equilibri e compreso cosa vuole il tecnico, la squadra decollerà.
Un'altra caratteristica del bravo tecnico rosanero è quella di non essere proprio un burlone, un simpaticone, uno che cerca la popolarità a tutti i costi. Forse il contrario. Temiamo che per lui possa essere appropriato il termine orso, ed alla vigilia della gara con l'Avellino, ciò ci preoccupa.
Sulla panchina irpina siede infatti un giovane tecnico rampante, di nome Ammazzalorso.
Quasi una lotta per la sopravvivenza, fra l'orso e l'ammazzaorso.
Ma questi sono discorsi senza senso come il fallo commesso da Maggiolini che imitando l'omonima automobile fumettistica, ha dato sfoggio di tutta la sua imprevedibilità e creatività.E come una macchina,a Pesaro ha fatto il pieno : debutto,gol ed espulsione.
Maggiolini ha fatto tutto ciò che un allenatore chiede di fare e di non fare ad un calciatore : andare in gol e lasciare la squadra in dieci. Con un uomo in meno come il Savoia che ci precede in classifica e che stà ricalcando esattamente le caratteristiche di partenza del suo tecnico. Inizio a razzo,vittorie per caso ed  espulsioni rapide.Auguriamogli di continuare così, visti i risultati degli anni precedenti.
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Con affetto
Carlo Cangemi

La  questione
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Chi ben comincia, è a metà dell'opera?
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    Questo è quello che viene da chiedersi alla terza di campionato!
Abbiamo voluto aspettare che la nuova "macchina" Palermo partisse per
iniziare a scrivere le nostre "questioni".
    Come inizio, dal punto di vista del punteggio, non c'è male! Come
gioco, bé qualcosa da dire ci sarebbe. Ma vogliamo aspettare ancora un
pò, vogliamo aspettare l'ingresso in campo di La Grotteria e del tanto
osannato Quadrini.
    Siamo convinti, infatti, che bisogna dare un pò di tempo a questa
nuova "ciurma"...
Certo è che oramai siamo entrati in piena mentalità di serie "C" e
questo, francamente, ci dispiace! Ma è la realtà.
Leggiamo gli altri cronisti, ed altri ancora li vediamo e li sentiamo,
e, ahimè, siamo tutti da "C".
Non ci soffermeremo al momento più di tanto ed attendiamo di giudicare
prossimamente; l'unica cosa evidente al momento è la "pochezza" tendente
a "nulla" delle altre squadre del nostro campionato finora incontrate.
Alla prossima
Ben trovati tutti
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gianzic
 
 
 
 
 
 
 
 
24-30 settembre
AGRODOLCE
Grande fratello
Chi non conosce l'evento televisivo del 2000?
Dieci ragazzi in una casa di cinecittà chiusi per 100 giorni, spiati dalle telecamere intente a cogliere ogni loro movimento, ogni loro azione, ogni loro parola.
Credevamo che tutto questo fosse il "grande fratello"
E invece dovevamo spostarci alla "Favorita" per conoscere il vero, unico, grande fratello.
L'arbitro di Palermo Avellino.
Lo si poteva naturalmente apprezzare su stream visto che la partita è stata trasmessa in diretta, grazie ai diritti tv dell'Avellino.
Prima il rigore per i rosa confezionato dal neo cuoco "Bomba" ; Ingredienti per tre persone(la terna arbitrale): 1 stop a seguire, 4 passi veloci in area, 1 volo d'angelo, 1 pizzico di fortuna e furbizia Q.B.
La realizzazione di Cappioli e la desgustazione del pubblico, sufficientemente numeroso.
A proposito, l'ex perugino, oltre che a servire quache pallone al "bacio", ha recuperato una miriade di palloni, non fosse stato per i capelli neri l'avremmo scambiato per Suppa.
E il "grande fratello" ?
Ecco togliere le castagne dal fuoco, annullando un goal regolare ai verdi Avellinesi.
Se non vogliono restare ancora al "verde" perchè non cominciano col cabiare maglietta e pantaloncini?
E' un suggerimento spassionato.
Visto il Palermo in nero!!
Che "attasso"  per le altre squadre!!
Le maglie uguali le trovate oltre che al "Palermo point" anche presso "Gorgone e Paternostro".
Dimenticavo la partita!! Ma di quella non si è accorto nessuno.
Mi ha svegliato l'applauso rivolto a La Grotteria, ho aperto gli occhi per qualche spunto dell'ispirato Bombardini, ho sobbalzato su alcuni guizzi di Brienza.
Poi tanti sbadigli.
Ma , considerato che, sbadigliando e sonnecchiando si vince, da ora in poi lascero a casa sciarpa e cappellino e andrò allo stadio in .....pigiama.
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Cesare DI BARTOLO
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La  voce della  Discordia
 
 Uno spazio  ironico\polemico dedicato al commento di  quanto accaduto domenica in campo.
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Pigliamoci  un  caffè
(versione italiana del noto detto palermitano)
27/09/2000.
Dubbi,perplessità ci assalgono nei giorni successivi alla vittoria sull'Avellino.
Non facciamo che Giuliano Sonzogni sia uno degli spettatori dell'evento televisivo di queste ultime settimane e cioè di quella farsesca sceneggiata che è il Grande Fratello. Dopo le dichiarazioni burrascose delle gare precedenti, dopo i fulmini e le saette lanciate alla squadra, il bravo tecnico bergamasco, proprio come un grande fratello, assune adesso toni protettivi e concilianti.
Com'è possibile,cosa succede !! O il tecnico rosanero ha strategicamente deciso di non darsi e non dare la sua squadra in pasto alla stampa,ritenendo più opportuno esternare le sue perplessità nell'intimità dello spogliatoio , oppure si và sempre più calando nella mentalità del palermitano, mentalità che trova la sua massima espressione nel detto
"non ci fu niente,pigliamoci un caffè".
Già,un caffè, come quello che dovrebbe prendere Cardascio per svegliarsi dal torpore che lo ha accompagnato per tutta la durata della partita. E pensare che non voleva venire a Palermo, che non voleva abbassarsi a giocare in serie C,lui noto fuoriclasse di  A.
Può darsi però che non voleva farsu vedere, mostrare cioè le sue reali capacità,nel senso che preferiva nascondere
ciò che in realtà è.
Dicevamo che siamo pieni di dubbi e di perplessità. Ma forse una certezza l'abbiamo raggiunta: abbiamo capito che alla Favorita si possono vedere tante e diverse partite. Forse dipende da dove ti metti. Vorremmo chiedere a chi ha dichiarato di aver visto un bel Palermo,una squadra tonica,decisamente migliorata,di aver visto cioè una bella gara, dove erano seduti,da quale parte dello stadio hanno visto la gara. Non per criticare,ma per fare lo stesso anche noi, modesti spettatori in preda a domenicale sonnolenza. Sonnolenza dalla quale siamo stati svegliati in occasione di due episodi particolari : il boato esagerato e fuori luogo che ha accompagnato l'ingresso in campo di LaGrotteria e da alcuni spunti di un illustre sconosciuto che è venuto a Palermo senza perplessità,anzi di corsa ed a piedi.Brienza.
Zitto zitto,Brienza macina chilometri,macina avversari,semina scompiglio.Però stà in panchina a vantaggio di compagni più illustri o forse solo più presuntuosi.
Misteri del calcio. Come il rigore assegnato a Bombardini e quello negato a Belmonte.
Bombardini premiato per la carezza ricevuta dal suo avversario; Belmonte ignorato dopo essere stato travolto e sepolto dal difensore irpino.
Misteri del calcio. Lontano dalla Favorita Bombardini sarebbe stato ammonito per simulazione ed il suo avversario, De Martis, denunciato per atti osceni. Carezze in luogo pubblico.
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Con affetto
Carlo Cangemi
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


 
 
1-7 ottobre
 
 
 AGRODOLCE
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2/10/2000
TANGO ARGENTINO
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Il sabato sera in genere è dedicato alla discoteca. Musica ad alto volume, luci
psichedeliche, movimenti sfrenati, sudore, giovani in extasi, pardon..inestasi..
Chi ha voluto sostituire alle follie notturne un calmo pomeriggio da balera, ha
potuto apprezzare il più famoso ballo figurato, proposto da un argentino
autentico, dietro la coreografia di mister Sonzogni.
El Caballo, proprio lui, schierato a sorpresa, ha avuto modo di esibirsi nel
suo migliore reperetorio. E a ballare, tutta la difesa della Lodigiani. Che
passi , che figure..hanno rimediato!!Vittoria e testa della classifica.
E se avessimo pure trovato il bomber? Vuoi vedere che avevamo la soluzione dei
problemi in casa e la cercavamo altrove?
E se il "nostro" con una maggiore disciplina tattica, come del resto predica
Sonzogni, fosse una sorta di "Groti-gol"?
Aspettiamo ancora qualche settimana per vedere se il sangue argentino nonmente.
Non vorrei entrare nei panni del mitico  Quinto Fabio Massimo "il
temporeggiatore" ma dall'alto della vetta ,da poco conquistata, penso che ci si
può permettere una pausa di riflessione, sulla necessità di una punta.
De segun como se mire todo depende, ammonisce Jarabe de Palo e noi, in questo
momento, guardiamo dall'alto in basso.Ultima riflessione sulla classifica:
Dietro la coda dell'aquila rosa, un 'altra Aquila e Morgia.
Per favore non emuliamo Pindaro!!
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Cesare DI BARTOLO
 
La  voce della  Discordia
 
 Uno spazio  ironico\polemico dedicato al commento di  quanto accaduto domenica in campo.
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Fuga per la vittoria
4/10/2000.
Silvester Stallone,con la sua smorfia esagerata para un rigore e Pelè segna un gol da antologia. Questo è "Fuga per la vittoria", il noto film americano che narra di una partita di calcio fra nazisti e loro prigionieri.
Guardando la classifica si potrebbe dire Fuga per la vittoria anche per il Palermo,ma oltre che prematuro ci sarebbe il rischio di richiamare alla memoria il film suddetto in cui si celebra simbolicamente la vittoria dei buoni sui cattivi.
E questo Palermo non può certo essere un esempio di bontà.
Cinico, a volte spietato, si diverte a far soffrire amici e nemici, avversari e tifosi. Come è accaduto sabato a Roma, allorchè i rosanero hanno voluto vivacizzare emotivamente un tranquillo pomeriggio capitolino.
I successi più belli sono anche i più sofferti. Sarà sicuramente questa la filosofia di squadra dei prodi rosanero che animati dunque dall'idea che senza soffrire non c'è piacere,privilegiano finali da brivido al cui confronto quelli di Dario Argento appaiono cartoni animati. Ed animato,ma non di cartone,appare il presidente D'Antoni.
Animato forse da eccessivo ottimismo quando prevede 25.000 spettatori domenica alla Favorita.
Il palermitano viene da anni di ammarezze,delusioni,sconfitte.
Il tifoso rosanero è come un uomo che ha perso fiducia nella propria donna,nel proprio oggetto d'amore. E' talmente deluso che forse non bastano 4 carezze consecutive per fargli tornare la voglia. Di stadio,per carità,non di altro.
Bisogna sedurlo,riconquistarlo,poco alla volta,piano piano, lentamente come l'andatura di Chionna qualche volta in campo.
Il buon Chionna ancora una volta non ha rispetto per il suo nome, Espedito, e si lascia infilare dagli attaccanti avversari. Che poi li stenda fallosamente è un'altro discorso.
Cosa che non riesce a fare Sonzogni,cioè un'altro discorso.
Lui insiste sempre che vuole un'altro attaccante.
A questo punto pensiamo sia solo un fatto di principio, di orgoglio personale. "Lo voglio e basta, anche se non mi serve", pare voler dire. Ed infatti a che gli serve un'altra punta se Elia,Belmonte e
La Grotteria segnano non appena indossano le scarpette chiodate ?
La concorrenza stimola,rispondono gli esperti.
Non sempre è vero.
La concorrenza può anche scoraggiare.
E' come se in una stessa traversa,ci fossero soltanto negozi di alimentari.Altro che stimolo. Piuttosto scoraggiamento ed impoverimento generale.
O ancora, è come se ad un concorso nei carabinieri,volessero più partecipanti possibile,per stimolare la competizione, per avere il meglio. E' inutile,fatica sprecata.
 
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Con affetto
Carlo Cangemi
 

La  questione
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E' arrivato!
    E' arrivato il primo posto in classifica, è arrivato La Grotteria, è
arrivato il gol da "puro" attaccante!
    Ma questo basta a farci sentire in "B"? Ad essere i più bravi della
classe?
    Certo è che gli avversari fin qui incontrati sono stata poca, anzi
pochissima cosa!
    Stiamo tutti un po' calmi, siamo solo in testa alla classifica dopo
quattro giornate, cioè non     abbiamo ancora cominciato!
    Già si parla di La Grotteria possibile futuro attaccante della Roma,
in A, con il Palermo già in B, con D'antoni, quello in seconda..., già
"obbediente"  verso il "patron" Sensi, il ricchissimo, direbbe qualche
giornalista, presidente Sensi, al quale volentieri cederebbe il
"gioiello" argentino (per denaro o per obbedienza?...E ai tifosi già
innamorati pazzi???)
    Crediamo tutto questo a dir poco prematuro e inopportuno, anzi
nemmeno "concepito" visto che il Palermo deve affrontare un campionato
lungo e duro, Catania, Ascoli, Savoia compresi, e qualcun altro magari!
    Ed allora, limitiamoci ad apprezzare quello che per ora riusciamo a
vedere: bellissima azione dell'uomo momento, Bombardini, per chi avesse
dubbi, cross dal fondo e gol dell'attaccante, quello "puro".
    Ancora, passaggio al limite dell'aria, dribbling, tiro, rete: ha
segnato un attaccante, "puro".
    Questo è bello per adesso.
    Meno bello è soffrire, inutilmente!!! a mezz'ora dalla fine di una
partita come quella di sabato scorso contro una Lodigiani INESISTENTE!
solo per il gusto di complicarsi la vita!
    E' certamente un buon Palermo per questa serie C e forse anche per
una discreta B, con il reintegro di Quadrini (?) Suppa, De Vezze e
Altobelli, questa è una squadra "leader".
    Ma andiamoci piano, gustiamocela domenica dopo domenica, che se son
rose...
gianzic
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


9-15 ottobre
 
 AGRODOLCE
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9/10/2000
La carica dei 100
Dopo aver asciugato una lacrima a mio figlio che aveva  temuto per la sorte di uno dei simpaticissimi dalmata , gli ho spiegato che il riferimento era dovuto alla spinta che può dare un traguardo prestigioso come il raggiungimento dei cento incontri disputati  in maglia rosanero. Traguardo tagliato da Sicignano  e festeggiato in campo  con due interventi  determinanti.
Abbiamo visto la felicità sul volto del"pelato"; quando l'arbitro ha fischiato il rigore.
Una manna dal cielo che cadeva assieme alla pioggia .
La parata , scontata, ne ero totalmente sicuro, e il pollice verso, in perfetto stile neroniano, a indicare che il vero numero uno era lui, e non Belmonte che addirittura di uno, ne aveva due, stampati sulla maglia.
Poi la seconda parata, di alluce, sulla conclusione a botta sicura.
Cosi, dopo avere salvato il settimanale in arte povera , della sua camera, ha salvato anche il risultato, sempre con lo stesso ditone.
Ma in questa giornata che ha consacrato il Palermo in testa alla classifica sarebbe  ingiusto non spendere qualche parola per Belmonte.
Spettacolare il gol del vantaggio, roba da cineteca, frutto questo non dell'alluce ma di un'altra parte del corpo.
Intelligente e tempestivo l'intervento sulla respinta difettosa di Fimiani che ha provocato il calcio di rigore.
Menzione anche per il giovane Perna autore di una prestazione maiuscola frutto delle sue indiscusse doti tecniche. Una pedina in più per il reparto che offre maggiori garanzie.
Sarà dura per Chionna riprendersi la maglia di titolare!!
Come sarà dura per i tifosi non residenti assistere alle partite del Palermo.
Pare che a Stream  non abbiano capito bene come funzioni l'accordo, infatti non sanno cosa dire, né a quale pacchetto appartiene il Palermo, se opzionale come Avellino e Benevento oppure se va inserito nel campionato Stream con Fiorentina, Roma , Lazio ecc..
Nel frattempo ce lo propongono in pay per vew  a sole 25.000 lire.
Il tifoso a conti fatti dovrebbe sborsare 14.000 di noleggio decoder, 24.000 di abbonamento minimo, 100.000 per le partite, per un totale mensile di 138.000 lire.
Capisco che non siamo genovesi, quindi non attaccati al vil denaro, ma a questo punto mi sembra che di vile ci sia la proposta di Stream  o no?
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Cesare DI Bartolo
 
La  voce della  Discordia
 
 Uno spazio  ironico\polemico dedicato al commento di  quanto accaduto domenica in campo.
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11/10/2000
VENTO  E  PIOGGIA.
Dispiace per Dustin Hoffmann, ma da domenica pomeriggio,
RAINMAN, l'uomo della pioggia,non è più lui.
E' stato scalzato da tal Vincenzo Sicignano da Pompei , provincia di Napoli.
Sotto il diluvio della Favorita,Vicè, come lo chiamano gli amici, dopo aver parato il rigore sè lasciato andare a scene di festeggiamenti sotto la curva nord ed ha poi mimato un balletto tutto personale al ritmo di "Ballando sotto la pioggia".
Certo Sicignano non è arrivato a spogliarsi a petto nudo come alcuni ragazzi della sud,nonostante il temporale.Ma lui non è più un giovane in erba, nel senso che deve stare attento alla sua salute. Ma comunque ha esagerato subito dopo aver parato il rigore,quando , disinteressandosi completamente del  gioco che proseguiva, si rivolgeva ai tifosi in curva lasciando la porta sguarnita.
Ma il giorno del suo centesimo compleanno in maglia rosa, gli si può perdonare.
Gia,100 candeline di presenza doveva spegnere il buon Vicè e non volendo contare solo sui suoi  polmoni, ha chiamato in aiuto vento e pioggia. Che sono poi diventati protagonisti,vento e pioggia,come nel caso del 1° gol di Belmonte autentico e genuino quanto i capelli di Berlusconi nelle ultime foto.
In occasione del 1° gol , non sappiamo se Belmonte volesse passare indietro a Sicignano o allontanare in fallo laterale. Stà di fatto che ha segnato.
Come un'altro fatto è che l'arbitro gli ha poi concesso un rigore. Ma li tornano protagonisti vento e pioggia che avranno procurato nel portiere ospite un leggero attacco influenzale responsabile dello starnuto che ha poi atterrato Belmonte in occasione del penalty. Uno starnuto o un colpo di tosse hanno penalizzato il portiere avversario.Sicignano invece si penalizza da solo.Come nel caso dell'ammonizione gratuita rimediata ancora una volta. Ma non vorremmo sottovalutare l'altruismo di Vicè.
In questo stato di forma, solo facendosi squalificare potrà far giocare Aprile. E non è uno scherzo di aprile invece il fatto che Giuliano Sonzogni ha sorriso. Ebbene sì,avete sentito bene, al termine della gara, il tecnico rosanero, ha sorriso. Tranne poi rientrare immediatamente nei ranghi e calarsi nei panni dell'antipatico a tutti i costi, personaggio che meglio predilige.
E' inutile caro Sonzogni, fin quando vince, sarà comunque simpatico alla gente.
 
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Con affetto
Carlo Cangemi

La  questione
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E anche D'Antoni scende in campo...
    Speriamo solo non si chiami "Forza Palermo".
    E' già un problema "serio" non potere più gridare "Forza Italia!", dal momento che qualcuno si è voluto impossessare di uno slogan che difficilmente potrà riavere la propria giusta identità.
    Ci si verrebbe da chiedere, allora, ma che c'entra il Palermo, D'Antoni, la politica, Sensi ...
    Ma giocare a calcio non è tutt'altra cosa?
    Ci pensate, allora, ad un grande Palermo, con un grande Presidente che alla fine del primo tempo di un incontro di Coppa dei Campioni magari contro il Real Madrid scende negli spogliatoi per incoraggiare i giocatori?
    Ma intanto se Sicignano domenica contro il Benevento non parava quel rigore, e la partita veniva messa in discussione con il rischio magari di pareggiare, allora, la scesa in campo di D'Antoni veniva compromessa???
    Quindi da ora in poi, il Palermo sarà fortissimo?
Ahi serva Palermo di dolore ostello...
gianzic
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


16-22 ottobre
 AGRODOLCE
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16/10/2000
Terremoto
Nel giorno in cui il Palermo fallisce l'obiettivo storico della sesta
vittoria consecutiva un terremoto devastante  pari al 7° grado della scala Gaucci si abbatte sulla Catania calcistica.
Tre le vittime  accertate (Jaconi, allenatore in seconda e preparatore
atletico) circa 23 i dispersi (i giocatori catanesi di cui si sono perse le
tracce).
Noi a dire il vero, travestiti da protezione civile, avevamo preventivato il
tutto, avvertendo la popolazione rossoblù
(vedi arretrati di settembre, - "corsaro nero").
Merito dunque di avere preparato i "cugini" ad un evento del genere.
Ma tornando alle cose di casa nostra , eravamo anche preparati
all'eventuale passo falso , se di passo falso si può parlare.
E se il direttore di gara ci ha messo del suo, assegnando un rigore inesistente
alla Viterbese dell'impeccabile  Silipo, complimenti per il suo
abbigliamento, anche i "nostri" hanno contribuito a  buttare alle
ortiche un traguardo che sarebbe rimasto impresso nelle scritture
"sacre"  della centenaria esistenza rosanero .
Il Palermo ha giocato benissimo nel primo tempo, molto male nel secondo.
Ma quello che più ha dato fastidio e stata la ricerca continua di inutili
leziosità su un terreno che non permetteva tali performances.
E' mancato anche l'elemento più rappresentativo ,La Grotteria.,
autore di una prestazione molto opaca.
E qui la colpa è comunque da attribuire in toto a tgs.
"El caballo" si sarebbe presentato in tv alla prima battuta
d'arresto.Ha voluto accelerare i tempi?
Certo un "caballo"; tra un Morello e l'armata Brandaleone
non poteva farsi attendere.
Suggerimento per la prossima puntata: invitate Gaucci e chiedetegli chi sarà
l'allenatore  del Catania dopo il derby.
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Cesare DI Bartolo
 
La  voce della  Discordia
 
 Uno spazio  ironico\polemico dedicato al commento di  quanto accaduto domenica in campo.
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19/10/2000
D'Antoni in campo,il Palermo no.
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Se D'Antoni,politicamente,scende in campo , il Palermo se ne dimentica e resta negli spogliatoi di Viterbo. Tutti tranne uno , il giovane Ferri che purtroppo decide di scendere in campo. Ma non politicamente, essendo sprovvisto di fini capacità dialettiche. Semplicemente sul terreno di gioco. Tanto basta per procurare un rigore tanto  inesistente quanto ingenuo ed inutile. E sono due.E tutti e due dello stesso calibro cioè inutili ed ingenui. Ci aveva provato col Benevento ma Sicignano ci aveva messo una pezza.Ci ha riprovato a Viterbo e c'è riuscito poiche' il sarto rosanero questa volta non ha potuto rattoppare niente.
L'ha fatta grossa il bravo Ferri, improvvisandosi giocatore di rugby e mandando il proprio avversario quasi sugli spalti.
L'ha combinata grossa come l'arbitro che o aveva deciso gia' due giorni prima di concedere il rigore alla Viterbese oppure ha la vista di un rapace nel senso che è dotato di capacità visive soprannaturali considerato che si trovava a circa 50 metri dall'azione.
Chi invece doveva trovarsi molto, ma molto distante dal campo di gioco, doveva essere il commentatore di Stream visto che ha definito la partita bella , avvincente ed emozionante.
O, appunto, era lontanissimo dal terreno di gioco ed andava solo ad intuito, o la cecità per lui è un problema che deve cominciare a prendere in considerazione oppure era ubriaco.
La partita di domenica è stata bella ed avvincente quanto la verginità di Cicciolina.
Diciamo che è stata una partita onesta,leale,coerente ; si coerente con la serie in cui si gioca. Una partita di serie C.
Come di serie C o anche peggio è  il comportamento del patron catanese Gaucci, che forte del potere dei soldi, fa' e disfà a suo piacimento quanto gli passa istintivamente per la testa.
A Catania vogliono strafare ; non contenti degli smottamenti procurati dal vulcano, si vanno a prendere Gaucci, rispetto a cui l'Etna sembra la bella addormentata.
Non potendo licenziare i giocatori avversari che gli fanno gol , licenzia tutto il suo staff; dall'allenatore al suo vice,dal medico al preparatore atletico , al direttore sportivo.
E forse anche il responsabile dell'impianto idrico del Cibali, considerati i problemi di docce che hanno ultimamente i giocatori catanesi.
Quindi un Catania con tante novità quello che si appresta a disputare il derby col Palermo.
Ma anche in casa rosanero c'è una novità clamorosa : Vincenzo Sicignano domenica non si  fatto ammonire. Ci tiene troppo a disputare il derby,un'occasione unica per fare spettacolo.
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Con affetto
Carlo Cangemi 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


24-29 ottobre
 
 
 AGRODOLCE
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LA  TRACIMAZIONE
Dopo l'esaurimento della foga dei fiumi dell'Italia del nord che hanno spazzato via tutto ciò che incontravano nella corsa verso il mare , ecco la furia devastante dell'armata rosanero che si abbatte impietosa sulla squadra di Guerini e Gaucci.
Il Po al confronto avrebbe fatto la figura dell'Oreto nei giorni di secca.
Cinque gol ai malcapitati cugini non li avrebbe previsti nemmeno la compianta Lady Barbara, che in materia di previsioni non aveva limiti di decenza.
E i trentamila della Favorita, con le lacrime agli occhi, commossi dalla polizia, unica nota stonata di una serata magica, hanno finalmente goduto, inebriati da gioco e gol.
Le tifoserie, per tutti i 100 minuti di gioco, hanno provato a familiarizzare scambiandosi doni di qualsiasi genere, che arrivavano con tempismo e precisione.
Mai vista tanta efficienza nel campo delle consegne a domicilio.
Una serata megagalattica.
Da una parte un Marziano, di nome, migliore dei suoi, dall'altra due marziani di fatto.
Cappioli e Bombardini.
Determinato come non mai il primo, autore di una doppietta su calci piazzati, inarrestabile il secondo nelle sue scorribande sulla fascia di competenza.
Due giocatori che fanno la differenza e che appaiono sprecati in un campionato di C.
Un campionato nel quale il Palermo sembra essere di passaggio, visto il divario tecnico con le squadre fin qui affrontate.
Non a caso la classifica sorride alla squadra, almeno quella, visto che mister Sonzogni  non ci pensa minimamente  a farlo.
A fine partita sembrava lui l'allenatore del Catania.
Furibondo per il gol subito.
Perfino Frajese  che nella sua carriera giornalistica non dispensò mai un sorriso , si sarà rigirato nella tomba invidioso di tanta seriosità.
Accettiamolo così, lui è un perfezionista, guai a raggiungere l'appagamento.
Ad inizio di ripresa lo si era sentita  la squadra, appagata del 2-0 ma, "Frankenstein" Cicconi , ex dal dente avvelenato, ha iniettato la giusta dose di adrenalina nell'orgoglio palermitano, dando il via alla immediata reazione.
Risultato? 5-1
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Cesare DI Bartolo
 

 La  questione
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    Un tranquillo "derby" in città...
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    Per chi ieri ha scelto di vedere il "derby" in TV, non è stata una
serata avvincente, e questo a causa dell'improvvisazione che Stream ha dimostrato.
    Infatti a cominciare dal telecronista (che doveva essere sicuramente seduto sul divano di casa sua!) che ha "appiattito" la telecronaca
arricchendola di grossolani errori, vedi Cicconi!, che per tutto il
secondo tempo ha solamente guardato il cronometro 2 volte (8' e 48') ma, soprattutto l'assenza degli effetti in campo! che sono il cuore, l'anima della partita.
    Infine, l'assenza di un minimo di informazione in sovrimpressione,
forse non hanno un computer...
    Credo sia doveroso che i signori di Stream diano delle spiegazioni;
ma il "patron" ne sarà a conoscenza?
    Per quanto riguarda l'incontro vero e proprio una cosa su tutte: va bene La Grotteria e Cappioli, ma non dimentichiamoci degli altri? Primi fra tutti Giampietro, che sta diventando una barriera davanti a Sicignano, e, dall'inizio del campionato il vero artefice, il vero
motore di questo Palermo: Bombardini.
Un plauso anche a Di Donato, giocatore destinato, per il suo ruolo, a
rimanere nell'ombra, ma che all'attento osservatore non può sfuggire.
    Abbiamo sentito qualcuno sostenere che il risultato del "derby" non è importante per la classifica, ma per il fatto stesso di battere il Catania. Non condividiamo questa affermazione e sosteniamo, invece, soprattutto la classifica,
il passaporto per il calcio, quello vero!
    Dice bene, poi, chi sostiene che le prossime due partite non sono
affatto determinanti per la "fuga" ecc. Riteniamo infatti che la media inglese sia più eloquente di qualsiasi commento: +4.
    Godiamoci allora, finalmente, queste giocate, questi cross dalle
fasce (vedi Bombardini) queste incursioni in area da veri attaccanti
(vedi La Grotteria, e, perché no, il ritrovato Elia), sperando, però, di vedere sempre meno falli inutili nei pressi della nostra area
(vedi Ferri).
A dispetto di chi a Catania ultimamente non ha riconosciuto l'assoluta supremazia del Palermo, sosteniamo che questo Palermo oggi trasmette, ed era ora, quella tranquillità che è la vera forza vincente in un campionato "disgraziato" come quello di serie C!
Affettuosi saluti
gianzic

La  voce della  Discordia
 
 Uno spazio  ironico\polemico dedicato al commento di  quanto accaduto domenica in campo.
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26/10/2000
Poco sesso dopo il derby !
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Felicità, il noto ritornello di Albano e Romina Power, è stato anche l'inno che ha accompagnato i tifosi rosanero al termine del derby con il Catania, nel loro correre festoso verso il Politeama e festeggiare come una vittoria azzurra ai mondiali. Vincere contro i cugini catanesi significa lacrime di gioia per i palermitani, non di dolore come quello procurato dai lacrimogeni della Polizia a tutti, palermitani e catanesi.
L'unica differenza è che i palermitani hanno poi posato i fazzoletti, i catanesi no, non ne hanno avuto il tempo. Troppi gol, troppo dolore, per i cugini catanesi. Beh, cugini , cugini comincia a diventare un termine troppo familiare.
Visto l'odio reciproco più che cugini, sarebbe opportuno chiamarli suocere. Purtroppo la rivalità Palermo-Catania fà parte del patrimonio genetico di ognuno; non bastano più gli appelli alla civiltà. Bisognerebbe cominciare dall'educare fin da piccoli, come si fà con le parole: mamma,papa',viva i catanesi. Oppure, per normalizzare l'evento,si potrebbero far giocare tanti derby da stancare le reciproche tifoserie, farli diventare quasi partitelle infrasettimanali.
Certo questo toglierebbe quel fascino, quel piacere quasi sessuale che accompagna ogni vittoria nel derby.
A proposito,risulta che dopo Palermo-Catania di lunedì scorso, pochi palermitani hanno fatto sesso. Avevano già avuto il loro orgasmo, il loro massimo piacere. Con notevole disappunto di mogli e fidanzate che si augurano per le prossime volte,non una sconfitta perchè potrebbe procurare l'effetto contrario, ma un serafico e tranquillo pareggio.
Ma il piacere e la gioia per il set vinto sono ancora più grandi se si pensa a quante televisioni hanno trasmesso la gara, praticamente in tutto il mondo. Mancava solo TeleVaticano, ma non se ne fatto niente per paura di dover riprendere non messaggi di pace e fraternità , bensì di violenza e di scontri che puntualmente si sono verificati, come puntuale è si è verificato l'errore di  Ferri, giunto al terzo tentativo consecutivo di riaprire la partita, lasciando Cicconi completamente solo a mettere in gol. Ma poi, nel complesso,Ferri si è comportato bene, come l'arbitro in occasione del rigore. Il signor Dattilo di Locri, sposino fresco, s'è portato la moglie allo stadio ed ha evitato opportunamente di farsi appellare con frasi che mettessero in dubbio la reputazione morale e l'onesta della giovane consorte.
E sempre a proposito di fedeltà coniugale, prendere cinque gol in un derby, ha il sapore di una disfatta, di una umiliazione paragonabile al sorprendre la moglie a letto con l'amico. Fà arrabbiare tanto. E tanto si sono infatti arrabbiati i catanesi che hanno praticamente distrutto mezzo stadio.
Però, alla lunga, forse dobbiamo dire anche grazie ai tifosi etnei perchè grazie al loro comportamento , si potranno rifare i bagni dello stadio ed i tifosi rosanero potranno in seguito usufruire di servizi nuovi e confortevoli.
Grazie Catania ed appuntamento alle prossime,però in settori diversi dalla curva sud, così pian piano si rifà tutto lo stadio.
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Con affetto
Carlo Cangemi
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

30 ottobre-5 novembre
 
  AGRODOLCE
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30/10/2000
Acciuffati
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Dura poco la fuga solitaria del Palermo, raggiunto dal Savoia di Morgia in vetta alla classifica.
Davide contro Golia. La storia non tradisce, lo aveva detto Morgia che voleva togliersi un sassolino dalla scarpa. Non sapevamo che avesse questo piedone. E dentro la scarpa un macigno che si è abbattuto sul malcapitato Palermo. Che lezione, che figura!!!Umiliati come il Catania. Ne più e ne meno.
Sarà contento Morgia , resta impassibile Sonzogni, tornano ridimensionati i giocatori rosa.
Difficile individuare le cause del tracollo , della metamorfosi a distanza di
sei giorni.
Mancanza di filtro a centrocampo? Giornata nera per la difesa? Assenza di motivazioni? Sottovalutazione dell'avversario?
O tutte queste cose assieme?
La patata bollente la rimettiamo nelle mani di Sonzogni. Lui è pagato per affrontare e risolvere eventuali problemi..
Perinetti alla vigilia avrebbe sottoscritto  un risultato ad occhiali.
Non era d'accordo un tifoso locale che , prendendo alla lettera
l'affermazione , ha provveduto con un diretto d' incontro a evitare
il problema.
E se il nostro D.S. e il Palermo piangono con un solo occhio, la Sicilia
calcistica piange con tutti e due.
Il Catania perde in casa e scatena l'ira dei tifosi e soprattutto quella
di Gaucci. Parole pesanti all'indirizzo dei giocatori tacciati di poca
professionalità, di scarso attaccamento ai  colori sociali, di esclusivo
attaccamento al colore dei soldi.
Si prospetta un  totale "sterminio" di tesserati.
Quindi da domenica prossima per mister Guerini  un foglietto nuovo con undici uomini nuovi.
Le parole di Passiatore, che ha svelato l'arcano delle formazioni imposte
dal Presidente, suonano come campanello d'allarme per il futuro rossoblu.
Troppe tensioni, troppi malumori, troppe ripicche.
Tutte cose che non fanno bene al calcio.
Male anche il Messina, illusosi troppo presto di un' eventuale
passeggiata sul velluto.
La C è questa, non c'è niente di scontato, niente di dovuto.
La fatica e l'impegno pagano più della presunzione .
Ma questo i giocatori del  Palermo dovrebbero già saperlo.
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Cesare DI Bartolo
 
 
 La  voce della  Discordia
 
 Uno spazio  ironico\polemico dedicato al commento di  quanto accaduto domenica in campo.
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31/10/2000
Alla faccia del Giubileo !!
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Travolti da un insolito destino in un verde prato d'ottobre. Ci si consenta questa licenza poetica per descrivere la valanga di gol e di mortificazione che si è abbattuta sul Palermo. E meno male che era la giornata del Giubileo degli Sportivi. Ma Morgia ed i suoi,lo sapevano ? Temiamo di no, visto che non hanno rispettato nessun sacro valore come la fraternità,il rispetto del prossimo,l'ingordigia, l'avidità.
Sui testi sacri stà scritto: non fare agli altri ciò che non vorresti venisse fatto a te.Niente,ignorato.
Rispetta il prossimo tuo come te stesso.Ma quando mai, sciocchezze.
Alla faccia del Giubileo degli sportivi, il Savoia si traveste da Mike Tyson dopo aver subito un furto.
Cioè non proprio una pecorella. Neanche un treno di Valium,basterebbe per calmarlo. E come treni andavano e sbucavano i giocatori campani opposti ai monopattini rosanero.Un monologo,un assolo, un atto unico senza intervallo. Onde evitare di dovergli corrispondere il sussidio di disoccupazione, i tifosi locali hanno pensato bene di lanciare un petardo contro il loro portiere. Così, tanto per spezzare la monotonia di un gol ogni 7-8 minuti. I tifosi rosanero presenti invece non hanno lanciato niente, non ne avevano la forza,troppo rammolliti,frastornati e storditi e non dalle molte ore di viaggio.
Sbronzi, con la b, non equivochiamo; sbronzi hanno pensato i cinquanta rosanero presenti , abbandonando mestamente lo stadio.Ancora sbronzi dopo il successo sul Catania, è stato il pensiero comune. Ed a proposito degli etnei,domenica sera un pò tutti ci siam sentiti catanesi, che per il tifoso palermitano è un appellativo peggiore di figlio di donna da marciapiede. Questo per descrivere il senso di umiliazione dopo una disfatta di tal genere nei numeri e nella prestazione.
Si dirà, chi la fà l'aspetti. Gia ma chi si aspettava di dover ingoiare cinque savoiardi tutti in una volta ?
E se non c'era Sicignano o Greco non era dei nostri ? Staremmo commentando un passivo di 12-13 gol, legittimo,sacrosanto, fedele con quanto visto in campo. Cioè undici giocatori contro nessuno o meglio soli contro Sicignano. Alla fine quindi, diciamo la verità, è andata pure bene. La commemorazione dei defunti non poteva cadere in un momento più opportuno,sembra giungere a pennello.Complimenti per il tempismo al calendario e complimenti per il tempismo a Massimo Morgia che puntualissimo consuma la sua vendetta.Era da sei mesi che aspettava questa gara ed i rosa come polli son caduti nella sua tana.
L'ex tecnico rosanero è stato il primo a raggiungere le docce, visti i ripetuti orgasmi avuti durante la partita.Poi s'è presentato lindo e profumato in sala stampa per fare il bilancio della gara. Per il Palermo sicuramente un bilancio amaro, amaro come il veleno di Morgia.
Ma alla fine,da bravi palermitani, sappiamo sempre cosa ci serve per risolvere il problema.Cioè non è successo niente,prendiamoci un caffè.
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Con affetto
Carlo Cangemi

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


6-12 novembre

 AGRODOLCE
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06/11/2000
L'oggetto del desiderio
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Se il grande Louis Bunuel, esponente massimo del cinema fiammingo, avesse assistito alla gara tra L'Aquila e Palermo forse avrebbe tratto spunto per un nuovo film : Quel chiaro oggetto del desiderio.
Attore protagonista La Grotteria, partner il pallone.
Un amore ossessivo, possessivo, a volte addirittura osceno per quella sfera bianca.
Sfortunate corteggiatrici palermitane!!
Sarà dura per tutte trovare un posticino nel cuore del "caballo".
E Sonzogni , spettatore compiaciuto, ci è sembrato un guardone.
Che vergogna, non ha fatto nulla per censurare quegli atteggiamenti.
Come non ha fatto nulla per arginare le folate sulla fascia sinistra di Bellè .
Povero Montalbano!! Due partite disastrose a caccia delle streghe.
E Bombardini? Si ferma lui e si ferma il Palermo.
Problemi di fasce, sia in difesa che in attacco.
Occorre trovare nuove alternative per la soluzione di questi problemi.
Altrimenti sarà facile per gli avversari ottenere la chiave di lettura giusta per bloccare questo Palermo.
La pausa di campionato giunge forse a fagiolo.
Temo che i rosa debbano tornare sui banchi di scuola, per studiare le nuove strategie che il prof. Sonzogni sicuramente metterà a punto.
E avrà tempo pure  Perinetti  di spulciare nelle liste degli svincolati per apportare eventuali correttivi all'organico.
L'acquisto di una punta centrale appare indispensabile alla luce o al buio ,per chi preferisce, di quanto visto o non visto finora.
Non c'è il tempo materiale per sperimentare soluzioni alternative.
Di Elia, La Grotteria, Belmonte  ormai sappiamo tutto. Di Herrera non sappiamo molto ma... temiamo tanto.
Siamo nelle mani di Sensi. Sarà lecito entrare nelle sue tasche?
Basta chiedere per sapere. (vangelo secondo D'Antoni).
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Cesare DI Bartolo

La  voce della  Discordia
 
 Uno spazio  ironico\polemico dedicato al commento di  quanto accaduto domenica in campo.
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09/11/2000
Raffreddati !!
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Raffreddati non solo noi per il freddo pungente dei settecento metri di L'Aquila,noi euroafricani partiti in pieno scirocco palermitano.
Raffreddate le aspirazioni di un Palermo non più in cima alla classifica ma in cima ad una crisi di nervi.
Raffreddati gli entusiasmi di una tifoseria che già sognava trionfi e onori e che si risveglia,dopo il sogno, in preda ad un incubo.Quello di un'altro campionato da sudare,da lottare fino alla fine,da conquistare partita dopo partita.
Raffreddate le illusioni di chi pensava al Palermo come ad una corazzata vincente ed imbattibile e che scopre adesso una squadra normale,buona ma assolutamente normale.
Al contrario di Dante,i rosanero in piena selva oscura,non ritrovano la retta via.La notizia del premio di due miliardi in caso di promozione,notizia apparsa sui giornali,ma mai confermata dalla società, non è bastata a stimolare i rosanero. O è falsa,come sembra,oppure ai giocatori è sembrato poco.Oppure per stimolarli meglio,ci vuole l'elettroshock.Cosa che forse pensa Sonzogni quando dice che il problema è mentale,psicologico.
Che c'entra poco con la scaramanzia cui hanno fatto ricorso in casa rosanero, abbandonando le funeree maglie nere per quelle tradizionali rosa.Non è servito.C'è già chi pensa di tornare ancora più indietro nel passato ed indossare quella storica,dei primi anni di vita della società,quella rossoblu. Ma a Sicignano così come ai tifosi rosanero potrebbe venire l'orticaria nel migliore dei casi se non addirittura una crisi d'asma, considerati i colori che rimandano a realtà poco gradite ai palermitani.
Ma per uscire dal tunnel, una soluzione bisogna pur trovarla.Ed una soluzione non è certo quella di comprare un giocatore nuovo a partita come fà l'Inter.Anche se Sonzogni continua a chiedere rinforzi, lamentandosi di avere gli uomini contati, di avere la panchina corta. Non vorremmo che alla fine la panchina diventasse tanto corta da non trovarvi posto lo stesso tecnico,  cioè che  non ci fosse più posto per  lui.
Ma esonerare Sonzogni, colti dal virus Gaucci , sarebbe un grosso errore perchè significherebbe non riconoscere l'intelligenza del tecnico bergamasco, che in tempi di gloria e di entusiasmi estatici, predicava insoddisfazione, lamenti e critiche. Aveva ragione perchè appunto è una persona intelligente. E questo nel mondo del calcio, oltre che dote rara, non è spesso una cosa che fà piacere.
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Con affetto
Carlo Cangemi
 
 

 
La  questione
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Battaglia porta a spasso il Palermo!
Proprio così, amici miei!
Il prode Battaglia, l'ex, ci ha insegnato a camminare, correre e
spaziare su un campo in erba! Quello abruzzese, a L'aquila, dove la
nostra di aquila non ha osato!
Forse è vero che questo Palermo costruito per vincere, non sa perdere!
ma è pur vero che a noi son tornati i fantasmi del passato: il Palermo
dei palermitani del palermitano Arcoleo, il Palermo fulminante del sig.
Morgia ("facciuolo!!!).
    Sebbene abbiamo sempre apprezzato Sonzogni come tecnico, adesso
qualche piccolo dubbio ci viene.
    Come mai, ad esempio, una formazione vincente, vedi Catania, viene
cambiata la domenica successiva e poi ripetuta uguale, uguale, la
domenica successiva ancora?!?
Che questa difesa (vedi Ferri) non funziona,  poi, si è ben capito! E
allora, perché non "tamponare" con chi ha dimostrato carattere (vedi
Perna, con le dovute cautele!)?!?
    D'accordo non facciamone  un dramma di questo momento, specie, poi,
se a guidare la classifica c'è Morgia..., ma l'allarme, è lecito!
gianzic

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13-19 novembre
La  voce della  Discordia
 
 Uno spazio  ironico\polemico dedicato al commento di  quanto accaduto domenica in campo.
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15/11/2000
 ORA  O  MAI  PIU'
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Quando Moliere scrisse la sua commedia teatrale più nota, "Aspettando Godot", non si era certo ispirato alla vicenda dei rinforzi rosanero. Se solo fosse vissuto ai giorni nostri però avrebbe potuto farlo.
Sonzogni chiede rinforzi da luglio; Perinetti li promette per gennaio.Perfetta sintonia.
Tralasciamo,per il momento,se servono o meno,perchè ogni allenatore ha le sue fissazioni:Morgia ha Fortini,Ventura ha Vasari;Arcoleo ha quella di fare l'allenatore;Sonzogni vuole la punta. Che poi gli serva realmente è tutto da vedere.Perchè se volessimo analizzare al microscopio le due sconfitte recenti,non è che è stato il reparto offensivo quello più carente.
Pure un cieco si è accorto che le due sconfitte sono maturate sulle fasce dove il Palermo è andato in tilt sia in fase di contenimento degli esterni di centrocampo,sia in difesa con i due terzini.Brienza e Bombardini sono più bravi ad offendere che a difendere,Ferri e Montalbano non sono certo Speedy Gonzales. Forse non è solo la punta il problema del Palermo anche se qualcuno stà facendo di tutto per diventare un problema.
Prendiamo La Grotteria per esempio.LaGrotteria, che più volte ha dichiarato di essere sentimentalmente libero,invece di innamorarsi di una donna, ha deciso di innamorarsi del pallone. Ha sostituito cioè il suo oggetto del desiderio. Tutto ciò con scarsi risultati sia tecnici che sessuali. In campo, visto che non è Maradona, viene regolarmente fermato; sessualmente un pallone non è il massimo dell'erotismo. Ecco perchè soffre d'insonnia.Non certo per le pressioni di un ambiente che lo ha coccolato e vezzeggiato ancor prima di conoscerlo.
Discorso inverso per Sonzogni che si è fatto conoscere subito.Sonzogni l'antipatico o lo fà o lo è. Questo dubbio deve ancora essere risolto. Ma non vi è dubbio alcuno invece sul fatto che è un uomo colto, che per il mondo del calcio è una tale rarità come trovare una vergine in un harem.
Il burbero Sonzogni ha tuonato di più dopo le vittorie di Pesaro o in casa con Giulianova e Benevento che dopo le due ultime sconfitte esterne. E' come se con ghigno sarcastico volesse dire "ve l'avevo detto io" ...
"visto che avevo ragione a lamentarmi?". Per cui il punto adesso è : o si potenzia la squadra subito,come vuole il tecnico, oppure si evita di creare malcontenti e squilibri che nuovi innesti tardivi potrebbero inevitabilmente determinare. Il presidente D'Antoni ha dichiarato che dopo le sconfitte,diventa sicuramente impellente la necessità di correre ai ripari.
Il suo Direttore sportivo ha detto che non c'è fretta e che anche fino a Gennaio sarà possibile muoversi sul mercato. Certo, solo allora saranno probabilmente disponibili fenomeni come Martusciello, Mastrolilli, Illario, Taccola , che , come lo scorso anno , contribuiranno sicuramente al gran salto di qualità della squadra.
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Con affetto
Carlo Cangemi
 
  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


20-26 novembre
 

 AGRODOLCE
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21/11/2000
La buccia di banana
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Non a caso ho aspettato un giorno in più per sapere l'esito della gara Savoia-Avellino.
Nel turno in cui il Palermo ha lasciato due dei punti in dotazione, la squadra di Morgia è scivolata sulla classica buccia di banana.
Il risultato è che , paradossalmente, il distacco dall'undici di Morgia si è ridotto di un punto.
Ciò non toglie che il Palermo deve correre ai ripari, se vuole conquistare quella pole position che garantirebbe il passaggio diretto alla serie B.
Sarebbe un errore grave sperare sulle disgrazie altrui o peggio ancora fare la corsa solo sul Savoia.
L'Avellino ha dimostrato, oltre alla sua forza celata da una classifica bugiarda, che non esistono squadre imbattibili.
Né tanto meno si possono sottovalutare forze emergenti come il Castel di Sangro o squadre rinate come il Catania.
Proprio la squadra di Gaucci rivitalizzata dagli acquisti di Crinti e Bresciani, un lusso per la C, deve costituire la chiave di lettura per un eventuale quanto necessario  intervento di ampliamento della rosa di calciatori Palermitani.
L'innesto di un attaccante con spiccate doti realizzative appare inevitabile, checchè ne pensi Per inetti.
Gli errori sotto misura di Elia e Brienza, nell'ultima performance casalinga, sono risultati determinanti, in negativo, sull'esito di una gara diligente e grintosa.
Perfino Belmonte , che non è mai stato un grosso realizzatore, riesce a mettersi in mostra nel tabellino dei marcatori. Ciò ineluttabilmente evidenzia il fatto che la squadra crea un buon numero di occasioni che vengono, però vanificate puntualmente.
Ribadito il concetto che La Grotteria non è una punta pura, e che la  trasformazione  delle caratteristiche  del giocatore voluta da Sonzogni , ammesso che dia esiti positivi, presuppone tempi non brevi, URGE l'acquisto di un centravanti VERO.
E non si venga a parlare di mercato chiuso fino a  Gennaio.
O quanto meno si faccia chiarezza sui movimenti del Catania.
Come hanno fatto i "cugini" ad accaparrarsi Criniti & Co.?
Il "signor" Gaucci ha dei poteri particolari?
Oppure il Palermo ha le mani legate?
Perinetti, Sensi , D'Antoni , finiamola di prenderci per i fondelli. GRAZIE.
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Cesare DI Bartolo
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


27 novembre-3 dicembre
AGRODOLCE
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28/11/2000
Mal Comune............
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Forse qualcuno non ci ha fatto caso ma dopo due sonanti vittorie per 5-1 le due più accreditate compagini di C hanno avuto una doppia battuta d'arresto imprevedibile.
Colpa di chi o di cosa?
Più che Sonzogni o Morgia dovrebbero meditare gli stessi giocatori che, forse, hanno creduto troppo presto di essere dei fenomeni.
Il Palermo fortunatamente è già tornato con i piedi per terra.
E non solo, ma è tornato con tre punti dalla trasferta catanese. Sembra che espugnare il Cibali, a spese dell'Atletico Catania sia ormai una cosa dovuta.
La scorsa stagione  Lorenzini con un gol in sospetto fuorigioco , il sospetto era dovuto al fatto che "il magnifico" fosse di trenta o venticique metri oltre la linea dei difensori , ieri   il solito Belmonte  lesto a ribattere in rete una respinta di Aprea su incornata del "caballo" , dicono, già oltre il recinto paratogli dai cow boys di Cadregari.
Gol a parte la gara è stata equilibrata , il pareggio sembrava essere il risultato più giusto, ma, come tutte le squadre che vengono definite "grandi"; il Palermo annovera nelle sue fila qualche giocatore che fa la differenza e non solo anagraficamente.
Sul non gioco della squadra di Sonzogni ci sono molte attenuanti.
L'assenza di Bombardini si è fatta sentire parecchio, come era prevedibile, e si è sentita anche quella di Sicignano tra i pali.
Aprile questa volta non è stato impeccabile forse troppo distratto  dalle recenti vicende relative al secondo fiocco rosa.
Per due volte è uscito a caccia di farfalle tra lo sconcerto della sua difesa ma gli avanti dell'Atletico che pungono come le battute di Eraldo Pecci, naturalmente non hanno capitalizzato.
Buono il rientro di La Grotteria , generoso e caparbio, sempre innamorato del pallone ma questa volta ricambiato.
Due parole su Cardascio messo in campo dall'inizio.
E' stato già contattato dagli emissari di Bush che si sono spostati dalla base di Sigonella
Sembra che prenderà il posto del mitico f117 dell'aviazione americana , praticamente invisibile.
In attesa di Suppa  accontentiamoci di questa minestra.
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Cesare DI Bartolo
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


4-10 dicembre
 
 AGRODOLCE
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04/12/2000
SOLI
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Ci permettiamo di scomodare perfino il "molleggiato"  al fine di sottolineare il primato solitario dei Rosa.
Nella giornata in cui il Savoia becca la terza debacle consecutiva e L'Aquila non va oltre il pareggio, seppur esterno, la squadra di Sonzogni centra ancora la vittoria allungando sulle dirette inseguitrici.
Tutto come da copione, con la dea bendata che ci ha messo del suo e continua a sorridere ai colori rosa come non accadeva da tempo.
Nella partita più razionale dell'anno, merito anche della Fermana che  ha giocato al calcio, malgrado le cattive condizioni del tempo e di La Grotteria,   sono arrivati i tre punti.
Ironia della sorte è stato proprio il "caballo", osannato, poi deriso, poi di nuovo sull'altare a dare la zampata vincente prima di lasciare il palcoscenico che lo aveva visto nelle  vesti di comparsa più che di protagonista.
Stranezze del calcio, capricci del destino, cose che esulano dal razionale.
Un plauso a Sonzogni che ostentando la sua testardaggine ha ritardato il cambio sul fronte offensivo consentendo all'argentino di cancellare in un sol colpo quanto di inconcludente aveva espresso negli ottanta minuti di assenteismo.
Non ci resta che sperare nel totale recupero psicologico del nostro gioiello, e la medicina migliore, si sa, è il gol.
Quei gol che saranno necessari la prossima domenica per ridimensionare il Messina, prossimo scomodo avversario di turno.
Proprio La Grotteria, vittima di un trattamento speciale, al limite del codice penale, nella gara di coppa, dovrebbe avere le giuste motivazioni per scaricare la sua rabbia e vendicare le botte prese.
E se Bombardini e Brienza riusciranno ad esprimesi agli stessi livelli di domenica, per i cugini di secondo grado non ci sarà scampo.
Parola di'..tifoso.
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Cesare DI Bartolo 
La  voce della  Discordia
 
 Uno spazio  ironico\polemico dedicato al commento di  quanto accaduto domenica in campo.
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04/12/2000
Complimenti
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Il Palermo prova ad imitare Domenico Modugno canticchiando Volare, per adesso solo a bassa voce,se si vince col Messina a volume più alto.Ed a proposito di canticchiare,dopo il gol di LaGrotteria anche Cappioli sembrava volerne cantare quattro a qualcuno.
Ma andiamo con ordine: una domenica esaltante,una domenica eccitante anche, siamo sinceri, per i tonfi casalinghi di Savoia e Catania. Una domenica da applausi in casa rosanero.
Cominciamo con i complimenti al Palermo per aver riconquistato il primato solitario in classifica e continuiamo con quelli alla Fermana ed al suo allenatore per la bella prova offerta da una delle migliori squadre viste finora.
Complimenti a Morgia che anche al Savoia ha portato lo stesso spirito che c'era a Palermo : domenica scorsa tre espulsi e sconfitta interna.Bene, la strada è quella giusta.
Complimenti a Gaucci non per aver esonerato Guerini ma per aver resistito sei domeniche prima di farsi colpire nuovamente dal virus che lo affligge.
E sempre in tema di allenatori, complimenti a Sonzogni che deve avere uno stomaco di ferro per digerire tante cose da procurare l'ulcera.Sarà anche burbero e antipopolare,ma rimane persona intelligente.Preferiamo  un antipatico intelligente piuttosto che uno stupido banale e cordiale.
Come banale e superficiale è stato il dito di Cappioli rivolto chissà a chi e perchè.Complimenti al veterano e soprattutto al capitano.
Ma i complimenti più sentiti vanno rivolti ai tifosi rosanero anche domenica numerosissimi fuori dallo stadio.
Con la squadra prima in classifica,reduce da una vittoria esterna a Catania,protagonista di un campionato di vertice, alla vigilia di due sfide interne che potrebbero segnare l'intero torneo, anche il più pessimista dei Leopardiani avrebbe previsto una buona affluenza di pubblico. E invece no. I tifosi rosanero non si lasciano convincere o trascinare. Loro si eccitano solo se all'orizzonte ci sono sangue e violenza : cioè nei derby.
Facile prevedere che i Dracula rosanero saranno tantissimi domenica prossima contro il  Messina. Ma per andare in B bisognerebbe essere in tanti anche contro l'AlbinoLeffe.
Scherzi del destino che a volte ne fà di brutti,come quello di trasformare Sorce in un giocatore di calcio, ed a volte ne fà di belli come quello di impedire l'ingresso in campo di Elia al posto di La Grotteria.Se il pallone fosse uscito dal campo,l'argentino era già negli spogliatoi .
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Con affetto
Carlo Cangemi
   
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


11-17 dicembre
 
 AGRODOLCE
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11/12/2000
Mal d'aria
Prima sconfitta interna del Palermo ad opera dei cugini Messinesi che espugnano l'inviolata Favorita inserendosi prepotentemente nella zona calda della classifica..
Nella giornata che ci poteva lanciare in alta quota, l'undici di Sonzogni non è riuscito a spiccare il volo. Peccato! Evidentemente qualcuno sembra soffrire l'altitudine.
Ci rendiamo conto della reticenza societaria nel cacciare i soldi per l'acquisto di una punta ma domenica forse sarebbe bastato acquistare una confezione di travel gum.
Chissà!! Meno male che la carovana delle inseguitrici più accreditate è rimasta a guardare.
Sconfitta pic indolor, dunque, per una squadra che denota le solite carenze in attacco, i soliti problemi di costruzione lucida, i soliti limiti di staticità in alcuni uomini, i soliti stati di appagamento da vantaggio facile.
Era successo contro il Savoia, dopo il gol capolavoro di Elia, si è ripetuto contro il Messina dopo la repentina bordata telecomandata di Cappioli.
Calo di concentrazione, calo di adrenalina?
Forse anche calo di zuccheri visti i successivi c............ amari.
Il dott. Sonzogni non sembra comunque preoccupato dello stato di salute della squadra.
L'innesto di La Grotteria , messo in campo nella ripresa, ha provocato un discreto scuotimento dal torpore, il Palermo è diventato più minaccioso, dalle minacce si è passati ai fatti e Cecere e Belmonte hanno raggiunto gli spogliatoi con una mezz'oretta di anticipo.
Ma ahimè per loro, nella doccia non hanno trovato Marina, quella che ha avuto più nomination tra i quindicimila della Favorita.
E non è riuscito neanche il Palermo a trovare il gol del pareggio malgrado un rigore.
Il palo ha detto no a Cappioli, Marruocco ancora no su una punizione liftata indirizzata al sette.
Tutto inutile . Per andare in gol ci sarebbe voluto...................(chiedetelo a Perinetti)
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Cesare DI Bartolo 
La  voce della  Discordia
 
 Uno spazio  ironico\polemico dedicato al commento di  quanto accaduto domenica in campo.
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11/12/2000
Harakiri  rosanero !!
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Chi ha dimestichezza con la cultura orientale,magari storcerà il muso se per descrivere la gara di domenica prendiamo in prestito il termine harakiri.Non vogliamo infatti utilizzarlo nella sua esatta accezione di suicidio attraverso lo squarciamento del ventre ma soltanto e più semplicemente come atto di autolesionismo.
Così vien voglia di creare un nuovo termine : harakiri rosanero.
Che serve poi a sintetizzare quello che hanno combinato i rosanero contro il Messina.
E' vero , ci sono partite che nascono segnate e quella di domenica ne è un esempio; ma il Palermo la partita se l'è segnata da solo.
Chi la fà , l'aspetti recita un antico proverbio che tradotto in palermitano diventa "rubare in casa del ladro".
I rosa avevano rubato contro l'Atletico Catania, si sono visti rubare dal Messina.Però in questi giorni di conferenza ONU sulla illegalità,a Palermo la parola rubare non si può usare.Anche nel mondo del calcio,che  a volte è la stessa cosa del tema della conferenza ed a volte blinda le parole peggio della conferenza Onu, il termine rubare dà fastidio.Così usiamo cinico.Cinico il Palermo a Catania, cinico il Messina a Palermo.
Ma un'altro termine palermitano è legni.Che in questo caso non è solo riferito all'arbitro ma anche a quelli colpiti dal Palermo.Ed a proposito di legni, ci viene in mente Cappioli,e non solo  per quello colpito su rigore.
Ma il bravo capitano rosanero s'è poi fatto perdonare a fine gara quando a braccia aperte ha fatto il giro del campo,quasi a voler chiedere scusa.Ed i tifosi,sempre comprensivi,lo hanno capito ed applaudito.
Ed a proposito di tifosi,sempre volendo usare espressioni tipicamente locali, se il loro attaccamento alla squadra e , per così dire, incollato con la saliva,temiamo fortemente che la partita di domenica si possa considerare un'addio. Peccato perchè col Messina erano a sufficienza. Ma domenica, se si esclude l'arbitro, è stata la partita della sufficienza : sufficiente il Palermo,addormentato negli ultimi venti minuti del primo tempo,dirompente nella ripresa. Sufficienza al Messina:otto nel primo tempo,quattro nel secondo,media sei. Sufficienti ,come detto i tifosi. Sufficienza lo stato mentale di Cappioli nel tirare il rigore. Sufficiente il servizio d'ordine nell'evitare contatti tra le due  tifoserie nonostante l'impegno di dover blindare la città.
Anche i rosanero però hanno voluto dare il loro contributo pittorresco alla conferenza Onu e per fare onore alla città piena di luci e di colori, anche loro ne hanno combinate di tutti i colori.
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Con affetto
Carlo Cangemi 
 
 


18-23 dicembre
 
 
 AGRODOLCE
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18.12.2000

ALZATI E CAMMINA
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Sembra proprio che il Palermo voglia emulare Gesù Cristo. Ricordate la storia di Lazzaro? Ebbene addirittura qui si tenta di fare ancora meglio. Lazzaro era morto da soli tre giorni!! L'Andria addirittura da parecchi mesi. Sarà che si sentono tutti dei padreterni!!!
A cominciare da Sonzogni, testardo oltre misura su certe scelte, per continuare con gente come Cappioli, giocatore ormai alla frutta. Ed Elia? Meglio non parlarne sembra che porti pure male.
E finisce così che Davide abbatte Golia. La corazzata rosa affondata da un peschereccio!!!
Un ritorno al passato. Un passato che ci eravamo sforzati di dimenticare.
Purtroppo bisogna prendere atto di tutte le deficienze di questa squadra. A cominciare dalla totale incapacità delle pseudo punte di mettere la palla in rete. Quando c'era ancora in campo il nostro Davide (Bomba) le occasioni da gol sono arrivate ma Ahime non siamo stati capaci di finalizzarle.
Espulso l'unico vero giocatore capace di inventare qualcosa,  del Palermo è rimasto ben poco.
Diciamolo chiaramente, senza Bombardini il Palermo è una squadra mediocre.
Nessuno che sappia affondare con decisione, nessuno che sappia imbastire una trama decente.
E se non si riesce a creare almeno dieci palle gol , il Palermo non va in rete.
Siamo ancora in testa alla classifica ma continuando di questo passo ci rimarremo per poco.
Inutile, mi sembra, allontanare Sonzogni. Il Catania deve servire da esempio.
Il tecnico può avere le sue colpe , si possono criticare le sue scelte, ma in campo ci vanno i giocatori.
E questi giocatori, ad eccezione di qualcuno, non sono dei fenomeni, relativamente alla categoria.
Le scelte iniziali, riguardo all'intera rosa, non sono frutto del volere dell'allenatore.
Alcuni sono stati voluti da Perinetti, altri sono stati gentilmente concessi da Sensi.
Una squadra disomogenea, compassata oltre misura, presuntuosa, sopravvalutata dagli stessi giornalisti.
Il campionato non si vince solo perché si è blasonati.
Ci vuole sacrificio, spirito di adattamento, e soprattutto gli uomini giusti al posto giusto.
Il Natale è vicino, il Palermo non può e non deve fare più regali.
Ma se Sensi vuole veramente portare il Palermo nelle categorie che più gli competono, allora che metta mano al portafoglio e porti qualcuno che veramente sia in grado di far compiere alla squadra un grosso salto di  qualità.
Al panettone ci siamo arrivati, ma alla torta .......mi sembra difficile.
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Cesare DI Bartolo 
 La  voce della  Discordia
 
 Uno spazio  ironico\polemico dedicato al commento di  quanto accaduto domenica in campo.
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20/12/2000
Per favore,poca omertà !!
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Più Pasqua che Natale : il Palermo resuscita i morti e in tal senso dimostra potere.Infatti è primo.
Il  Palermo resta in vetta alla classifica, però sul bordo, sull'orlo di questa vetta.
Ma è anche sull'orlo di una crisi di nervi,ormai evidente, di cui tutti si sono accorti e di cui nessuno osa far parola. ...E poi ci vengono a raccontare la barzelletta di una squadra continuamente attaccata o criticata e che quindi non può lavorare con la dovuta serenità. Una barzelletta appunto ,come le sostituzioni di Sonzogni contro l'Andria : cervellotiche o forse solo pura provocazione.
Avrete capito che ultimamente l'ambientino in casa rosanero non è certo da libro Cuore : dal magazzino alla stanza dei bottoni, non scorrono fiumi d'amore o di stima. Può capitare cioè che qualche piccolo pettegolezzo da parrucchiera venga pure detto, l'importante però è non farlo sentire.
E' vero che siamo a Palermo , che,nonostante l'ONU, è pur sempre una delle patrie dell'omertà, ma a questo punto diventa urgente una sola cosa : Chiarezza.
Chiarezza a 360 gradi, a tutti i livelli, che significa poi tirar giù qualche maschera ed uscire allo scoperto.
In tal senso il Palermo pare invece voler essere testimone dello slogan di prevenzione dell'Aids : se lo conosci lo eviti. Chiarezza significa dunque risolvere qualche conflitto interno allo spogliatoio, qualche malcontento nei confronti del tecnico.Non troppo amato da qualche giocatore importante della squadra.
Chiarezza significa anche stabilire se in questa squadra c'è un leader, se è un leader aggregante o disgregante; se esercita un'influenza positiva o negativa rispetto all'armonia della squadra.
Il problema potrebbe essere questo leader ma potrebbe anche essere il tecnico che non è ancora stato esonerato perchè per fortuna i dirigenti rosanero sembrano immuni dal virus Gaucci.
Oppure perchè all'orizzonte non c'è un'alternativa valida,nel senso che allenatori quotati non vogliono scendere in serie C. Prenderne uno a caso,significherebbe che la formazione o le scelte tecniche sarebbero fatte altrove e da altre figure diverse dall'allenatore.
E' come se la società in questo momento si trovasse ad un bivio e dovesse scegliere quale strada seguire : o quella della serietà, della rigidità, della coerenza magari a volte eccessiva oppure quella di chi a tutto questo si oppone,si ribella. A queste due simboliche posizioni non è difficile dare i nomi.
Sarà banale l'analogia col Natale, ma questo regalo, quello cioè della chiarezza ,la società lo deve ai tifosi rosanero.
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Con affetto
Carlo Cangemi 
 
 
 


24 dicembre-7 gennaio 2001
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La  voce della  Discordia
 
 Uno spazio  ironico\polemico dedicato al commento di  quanto accaduto domenica in campo.
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04/01/2001
Non  ha  l'età !!
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Se la memoria non ci inganna, cosa al contrario probabile, qualche decennio fà Gigliola Cinquetti cantava "Non ho l'età" ritenendosi troppo giovane per lasciarsi andare ad una intensa storia d'amore.
Questo ritornello,sebbene con qualche modifica , è cio' che ci è venuto in mente subito dopo aver letto l'intervista prenatalizia di Christian La Grotteria, l'intervista con la quale l'italo-argentino si allontanava da Palermo per una decina di giorni di vacanze.Se meritate o meno è un'altro discorso.
Praticamente l'idolo rosanero  lamentava tutto il suo malcontento,il  non sentirsi apprezzato , stimato e valorizzato...Quindi non sapeva se avrebbe più messo piede a Palermo.
Bel modo di congedarsi dai propri tifosi, di fare gli auguri natalizi, di salutare i suoi sostenitori che ne avevano fatto un'idolo ancor prima di vederlo giocare.
 Se quello invece era il suo modo originale e stravagante di fare gli auguri ai palermitani, dobbiamo dire di esserci cascati in tanti , ma temiamo  non sia così.
Il punto invece potrebbe essere il ritornello di cui sopra...."non ho l'età". Non ho l'età per essere un campione, un esempio.Non ha la maturità del campione il buon Christian, perchè quella, prima che in campo si vede fuori.Diciamo allora che ha fatto la figura del ragazzo viziato e forse troppo coccolato dai palermitani, colpevoli di averlo giudicato solo sulla carta.
Sulla carta stampata come quella che La Grotteria ha usato e disprezzato nel giro di dieci giorni.
Cioè: prima si serve della stampa per far espolodere il caso e poi alla stessa stampa al ritorno risponde che di queste stesse faccende preferisce non parlarne, ma farlo in privato con chi di competenza. Anche quì c'è qualcosa che non quadra. Poteva fare tutto prima senza echi o allarmismi.
La società,cioè Perinetti Giorgio, getta acqua sul fuoco e diversamente ci saremmo stupiti. E' come se Moggi confermasse  una mossa di mercato della Juventus o direbbe qualcosa di diverso dalle più scontate banalità che avvolgono e ammantano il mondo del calcio.
Per Sonzogni il caso La Grotteria non è da risolvere perchè non c'è mai stato un caso. O ci fà o c'è.
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Con affetto
Carlo Cangemi
 
 
 
 
 
 
 
 
 


8-14 gennaio
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La  voce della  Discordia
 
 Uno spazio  ironico\polemico dedicato al commento di  quanto accaduto domenica in campo.
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11/01/2001
Contraddizioni e paradossi del calcio
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Strano mondo quello del calcio dove è vero tutto ed il contrario di tutto. Ma ancor più strano è quello degli arbitri. Dove è vero solo quello che dicono loro.
Strano mondo quello degli arbitri,buffo e contraddittorio. Ma è già la figura stessa dell'arbitro ad essere contraddittoria. Si dice che il miglior arbitro è quello che non si fà notare, è quello che non fà parlare di sè, che fà l'arbitro cioè il giudice di una contesa, super partes.Ma interroghiamoci invece sul perchè uno decide di fare l'arbitro. Ama il calcio, ma non è un calciatore. Ne vorrebbe la gloria, ma non ne ha i mezzi tecnici.
Appare chiaro il desiderio di protagonismo che si nasconde dietro una scelta del genere. Del resto lo si vede dalle movenze,dagli atteggiamenti,dalle scenette. Ed ecco dunque la contraddizione: sei un bravo arbitro se non ti fai notare; se non sei spinto da protagonismo non scegli di fare l'arbitro.
Ed il desiderio di protagonismo è talmente forte da fargli superare offese, ingiurie, cattiverie che puntualmente ne accompagnano la presenza in campo.
Accertato dunque il protagonismo degli arbitri,il punto diventa un'altro: sei un bravo arbitro se non sei troppo protagonista.Sei un pessimo arbitro se vuoi sostituirti ai giocatori determinando il risultato della gara e conquistando così le luci della ribalta.
Come il sig.Rizzoli di Bologna,quello di Ascoli. Peggior bufera non poteva abbattersi sul Palermo.Neanche una pioggia di enciclopedie avrebbe fatto più danno.Il sig.Rizzoli, della famosa omonima enciclopedia ne porta solo il nome, per il resto appare più ignorante di Gaucci, in materia calcistica.
Ma Rizzoli è anche il nome del famoso ospedale ortopedico di Bologna dove il sig.arbitro avrebbe meritato di essere spedito. Che poi Giampietro avrebbe potuto evitarsi il secondo scriteriato rabbioso intervento,è un'altro discorso.Ma al giocatore rosanero che di gol ne ha evitati decine, si può e si deve perdonare di tutto. Tranne il fatto che non parli con la stampa. Ma quello di accusare i mezzi di informazione è diventato ormai un ritornello familiare in casa rosanero. Col sorriso sulle labbra diciamo che ciò ha tutto il sapore del paradosso. Ma come, accusare la stampa locale di essere troppo critica con la squadra, poco vicina e poco amica del Palermo. Assurdo. Siamo sempre stati convinti del contrario.
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Con affetto
Carlo Cangemi
 
 AGRODOLCE
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8.01.2001
 Psyco
  Se Alfred Hitchcock di concerto col nostro Dario Argento avessero pensato un finale del genere forse avrebbero preso un oscar. Un premio in ogni caso meriterebbe il sig. Rizioli  per essere riuscito a cambiare l'esito di una gara già segnata,  nel giro di soli tre minuti, per giunta quelli finali. E così ci troviamo a dividere il titolo di campioni d'inverno con l'altra Aquila. Del resto sono loro gli uccelli che volano più in alto, escludendo quelli degli astronauti. Ci consola il fatto che la nostra aquila in quanto rosa può partorire la serie B che è femmina, mentre L'Aquila rosso blu al massimo i play off. Chissà se Sonzogni e la sua squadra riusciranno a sdrammatizzare quanto visto al Del Duca di Ascoli. A giudicare dalle reazioni di La Grotteria e dalle parole di Montalbano, nel dopo partita,  non penso che la mancata vittoria verrà digerita facilmente. Sembra quasi impossibile. Come si fa a dare un secondo rigore sapendo di avere assegnato il primo con molta generosità!! Forse è quello che ha pensato Giampietro prima di stendere Passiatore. Non ci ha pensato due volte l'arbitro che, invece, ha indicato il dischetto fregandosene del fatto che la partita era finita, che si trattava del secondo penalty a distanza di pochi minuti. Due punti buttati al vento, quel vento che avrebbe spinto i Rosa più lontano dalle inseguitrici, al vertice di una classifica virtuale, che ha la sua importanza soprattutto dal punto di vista psicologico. Adesso bisognerà leccarsi le ferite, nella speranza che Mercoledì, il giudice sportivo non si divertirà sadicamente a versare su di esse il sale. Certe le squalifiche di La Grotteria e Giampietro. Il Castel di Sangro, prossimo avversario, dirà quanto e quale peso possono avere nello scacchiere di Sonzogni  le due pedine mancanti. Perinetti forse, ci dirà quale peso potrà avere l'attacco dopo l'auspicato acquisto della punta. Pare che in settimana si sbloccherà la situazione di stallo. Visto Dionigi che bel regalo ha fatto alla Reggina? La Befana, invece,  a noi ha portato Rizioli, che sarà  una nuova qualità di carbone. Colpa di Belmonte e La Grotteria che avevano fatto i cattivi?
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Cesare DI Bartolo
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
15-21 gennaio
 La  voce della  Discordia
 
 Uno spazio  ironico\polemico dedicato al commento di  quanto accaduto domenica in campo.
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18/01/2001
Frustazioni  e  reazioni
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Tutti i comportamenti dell'uomo possono essere interpretati come tendenti a soddisfare delle esigenze, delle motivazioni. Il Palermo,ad esempio, si è iscritto al campionato con la motivazione di vincerlo.
Prendiamo a prestito dalla psicologia il termine frustrazione per definirlo come un ostacolo al soddisfacimento di qualche motivazione o desiderio. In tal senso anche un'ingiustizia può generare una situazione di frustrazione rispetto a cui l'uomo può avere diverse modalità di reazione. Ci sono modi di reagire ad una frustrazione che definiamo adeguati ed altri che definiamo inadeguati a far superare l'ostacolo.Ad Ascoli il Palermo aveva subito una evidente ingiustizia. Era importante quindi valutare il tipo di reazione dei rosanero rispetto alla frustrazione. E la risposta è stata molto adeguata; al posto della rassegnazione, dell'abbattimento  o del vittimismo sono emersi valori diametralmente opposti: grinta,rabbia e determinazione. Quanto poi le condizioni del campo abbiano favorito tutto ciò non è dato saperlo. Ed a proposito di condizioni meteo, se definissimo Cappioli "Rain man", cioè l'uomo della pioggia, rischieremmo di essere banali e prevedibili. Quindi scegliamo altre strade, anche se tutte portano a Roma,patria del capitano rosanero. Come tutti i romani,Cappioli ha la testa dura, anche nel senso che è testardo e ostinato.E di questo se ne sono resi conto tutti, soprattutto tecnico e compagni. ma la testa dura di Cappioli,almeno col Castel di sangro, è servita a colpire con forza e precisione il pallone della vittoria e del primato in classifica. E poi dicono che la testa dura non serve. Chi invece non ha la testa dura è Bombardini che capita la lezione di Ascoli, negli ultimi minuti si è andato a cercare l'unico metro quadrato di terreno asciutto per nascondere il pallone e far trascorrere il tempo come ha fatto Sonzogni per tutto il girone d'andata prima di guardare la classifica. Per decenza vi evitiamo le dichiarazioni rilasciate a chi gli chiedeva dunque un commento alla classifica.Un qualcosa di molto vicino alla scoperta dell'acqua calda. Forse era meglio che parlava a fine campionato. Ed a proposito di parole, Furiani ha capito tutto : per essere in campo,basta raccontare al tecnico una barzelletta.  Come quella della cattiveria della stampa locale nei confronti della squadra. Fà ridere a tutti.
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Con affetto
Carlo Cangemi
  
AGRODOLCE
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15.01.2001
  Bagno salutare
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Dopo gli strali che si sono abbattuti in settimana sull'arbitro Rizzoli e
la pioggia di squalifiche sui mal capitati Giampietro e La Grotteria , un
nubifragio reale ha colpito la città di Palermo scoraggiando chi si era
prefissato un pomeriggio all'aria aperta all'ombra del pellegrino.
Così a gustarsi la prima vittoria del girone di ritorno sono stati pochi
temerari ed encomiabili spettatori. La contesa si è espletata in una sorta di risaia , tale era ridotto il terreno di gioco, ed alla fine il Palermo ha
incamerato quei tre punti che gli garantiscono il primato solitario.
La partita è stata gradevole, malgrado non si potessero abbozzare azioni in velocità, grazie alla piacevole e sorprendente vena agonistica dei rosanero ed in particolare di qualcuno come Cappioli che , calatosi nella realtà della C, è stato un po' l'esempio per tutti.
Gente come Di Donato e Montalbano ha trovato il clima adatto alle loro
caratteristiche, Furiani non ha fatto rimpiangere Giampietro, grazie alla
puntualità nelle chiusure e ad una buona organizzazione di gioco, Cappioli ha dettato i tempi della manovra, ed ha risolto la partita con un sontuoso colpo di testa da distanza considerevole.
Bombardini ha prodotto le solite accelerazioni e dulcis in fundo Brienza , per nulla in difficoltà su un terreno che non si confà a giocatori leggeri, ha sciorinato una serie di numeri di alta scuola addirittura uno di maradoniana memoria.
In difficoltà i soli Elia e Belmonte a conferma che questa squadra per esser completa necessita di un attaccante di peso.
L'eventuale spesa per l'acquisto della punta non deve spaventare più di tanto visto che il prossimo anno in serie B, il problema nascerebbe lo stesso.Quindi è meglio poterne usufruire già da quest'anno.
Pare che Perinetti  stia per concludere l'acquisto. Incrociamo le dita e speriamo che prenda un grosso attaccante.
Nel frattempo godiamoci il primato solitario e compiacciamoci della nostra forza con l'impegno di mantenere alta la concentrazione. Abbiamo iniziato alla grande e dobbiamo proseguire su questa strada, la strada che porta dritto alla serie B.
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Cesare DI Bartolo
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


22-28 gennaio
 AGRODOLCE
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22.01.2001
  Jolly
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Che il campo del Giulianova, il famigerato "Fadini" potesse incutere terrore, viste le tre consecutive sconfitte dei rosa negli anni passati, era prevedibile ; ma da qui ad un attacco di diarrea!!!
Il Bimixin ha fatto comunque effetto tranne che su Brienza . Forse perché è il piccoletto della squadra.
Fatto sta che il Palermo è sceso in campo in formazione rimaneggiata e per giunta con la paura di incontrollabili  ricadute.
La partita è stata molto scadente dal punto di vista tecnico ma abbastanza godibile sotto l'aspetto dell'impegno.
In un campo stretto, pesante e con il pubblico a ridosso dei protagonisti i rosa sono passati in vantaggio con Elia, poi raggiunti e superati ed infine in pareggio grazie ad un jolly di Cappioli , sempre più deciso a conquistare il titolo di cannoniere della squadra.
La cosa non dovrebbe risultargli difficile data la prolificità di Belmonte anche se Elia si "ostina" a mettere la palla in rete ogni qual volta si parla di rinforzi in attacco.
Certo che se i rinforzi si chiamano Palumbo o Artistico meglio rimanere così come siamo.
A meno che Sensi non convinca Poggi ad accettare la C in vista dell'imminente B.
Supposizioni dettate dal cuore, forse,  con la speranza che Gennaio si chiuda con un "botto" di mercato e non con una porta in faccia.
A chiudere la porta ci dovrebbe pensare, invece, con un po'  più di attenzione Aprile.
"Aprile dolce dormire".  Detto che calza alla perfezione al buon Sebastiano in occasione del secondo gol  del Giulianova.
Ma perché ha ritirato la mano?
Era proteso in tuffo ma il braccio è rimasto aderente al corpo.
Colpa di Sicignano e delle sue magliette strane,tanto strane al punto che, Aprile ha immaginato di essere un terzino.
E noi assolviamo Seba  perché è un professionista serio, e siamo sicuri che già domenica prossima cancellerà quella macchia.
Intanto prendiamo atto che il Palermo ha addirittura allungato sulle inseguitrici.
Che sia fuga?
 
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Cesare DI Bartolo
  
 La  voce della  Discordia
 
 Uno spazio  ironico\polemico dedicato al commento di  quanto accaduto domenica in campo.
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25/01/2001
Dalle stelle alle stalle e ritorno
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Di origine polinesiana,in antropologia indica un atto che è proibito.In psicoanalisi si intende una proibizione di alcuni desideri sessuali ed aggressivi.
Questa l'esatta definizione di un tabù.
Tuttavia nel linguaggio comune lo si usa per indicare un mito oppure una tradizione sfavorevole,a volte anche una paura.
Il Palermo aveva quello di Giulianova.Da domenica scorsa non più.
E' riuscito a sfatare il tabù.Cioè a dimostrare l'incosistenza e la falsità del mito.
Sulle componenti aggressive di questo tabù, non abbiamo dubbi essendone stati testimoni diretti; quelle sessuali francamente sfuggono.Come i palloni fra le mani dei due portieri.
Ogni paese ha le sue sagre.A Giulianova domenica s'è celebrata quella delle papere dei portieri.Un'apoteosi di erroracci da far rizzare le orecchie a Columbro e alla Cuccarini.
Alla fine però siamo propensi ad assegnare l'oscar al portiere locale e cercare, almeno provare a trovare delle attenuanti a Luca Aprile.E proviamo a farlo partendo da lontano ed interrogandoci su cos'è un paranormale.O è uno che di mestiere fà il portiere di calcio e para normalmente i tiri normali che gli arrivano oppure è  un uomo dotato di particolari poteri sovrannaturali. Il portiere rosanero ha provato a fare le due cose insieme.Cioè ha provato a fermare il tiro col pensiero.Non c'è riuscito.Peccato,avrebbe avuto un mestiere assicurato,soprattutto come paranormale.
A meno che Luca Aprile non sia avanti nel tempo nel senso che,come recita il suo cognome, Aprile dolce dormire.Cioè stava dormendo e su quel tiro non ha potuto intervenire nemmeno soffiando contro il pallone.Perchè forse bastava un soffio , un colpo di tosse ,per deviare il pallone,tanto era vicino al corpo.
Così,nel freddo piovoso abruzzese, s'è passati dalle stelle alle stalle.Dalle stelle di una vittoria dal sapore di fuga alle stalle della solita beffa ed umiliazione in quel di Giulianova.Per fortuna ci ha pensato il portiere DiMuro a staccare il biglietto di ritorno dall'onta di una sconfitta pesante. Pesante come il pesce mangiato da alcuni rosanero in casa di Ferri, che forte del cognome,ha messo in tavola del cibo avariato.I più piccoli hanno avuto la peggio:colichette e febbre.I più vaccinati ne sono usciti indenni.Come Belmonte che dimostra stomaco di ferro non solo perchè ha digerito la cena ma anche perchè digerisce l'intenzione della società di prendere un nuovo attaccante.
 
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Con affetto
Carlo Cangemi 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


 
29 gennaio-4 febbraio
  AGRODOLCE
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29.01.2001
La Doppietta
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Si è aperta ufficialmente la caccia al "Palumbo"  e il cecchino Elia ha esploso la sua doppietta, mettendo in chiaro che a fare volare il Palermo ci pensa lui. Messaggio ben preciso indirizzato a tutti quelli, compreso il sottoscritto, che non credevano nelle sue effettive possibilità realizzative.
Dieci gol non sono roba da poco, considerando che il centravanti campano non ha giocato tutte le partite, avendo dovuto fare i conti con Belmonte. Onore al merito e al coraggio dimostrato nell'accettare la sana concorrenza del più accreditato compagno-rivale. Elia ha dimostrato una grande maturità, violentando il suo carattere aggressivo e intollerante, a vantaggio di un atteggiamento attendista e accomodante. I fatti gli hanno dato ragione, proiettandolo in alto nelle quotazioni dell'allenatore, dei compagni, del pubblico.
Grazie alle sue due prodezze, una di piede l'altra di testa, il Palermo mantiene il primato e le distanze dall'inseguitrice, quel Messina che si è scrollato di dosso L'Aquila.
La temuta Vis Pesaro, squadra dalla difesa solida, grazie forse al suo portierone, è stata stritolata dalla forza devastante del Palermo che ha pressato con insistenza fino al raggiungimento del vantaggio per poi controllare la partita a suo piacimento.
E' stato così dimenticato in fretta il secondo errore di Cappioli dal dischetto, e la prova sotto tono di Bombardini, sceso in campo con una tale fame di gol, che ne ha divorati due nel giro di pochissimo tempo.
Bene Aprile nella ordinaria amministrazione svolta con buona sicurezza , favorita dall'atteggiamento della squadra di Arrigoni, che , non avendo visto pelati nella porta avversaria ha imboattato la sua squadra in difesa.
Buono Montalbano, ormai tornato ai livelli della scorsa stagione, positivo ancora Furiani nelle vesti di Giampietro. Chi gli farà posto Lunedì? Ottimo La Grotteria, finalmente più sereno psicologicamente.
Tutto sembra andare per il verso giusto, tutto secondo copione.
E secondo Sonzogni?
 
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Cesare DI Bartolo
 
  
 
 La  voce della  Discordia
 
 Uno spazio  ironico\polemico dedicato al commento di  quanto accaduto domenica in campo.
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31/01/2001
Tutta colpa del Sindaco
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Uno dei fattori che consentono all'uomo un adattamento equilibrato ed armonico col suo ambiente è il giusto livello di autostima cioè la buona opinione e il rispetto che un individuo ha  di se stesso e nella sua capacità di saper stare nel mondo. Fiducia nei propri mezzi e nelle proprie abilità di superare gli ostacoli per raggiungere determinati obiettivi. Tutto ciò vale per il singolo ma vale anche, con le divute eccezioni, per un gruppo e quindi per una squadra. Elemento fondamentale per il raggiungimento di un traguardo è la consapevolezza della propria forza, del proprio valore ed il saperlo mettere in pratica,agirlo. Sono queste le note più liete che si possono trarre dalle ultime partite dei rosanero.
Il Palermo, finalmente, sembra mostrare l'atteggiamento del leader , di chi è conscio della propria forza senza tuttavia dimenticare quell'umiltà e spirito di sacrificio che devono accompagnare il raggiungimento di qualunque obiettivo. Perchè al contrario si sfocia nella presunzione, nella superficialità ed addio qualsiasi traguardo. Un altro elemento che però non deve mancare ad un gruppo che vuol raggiungere un fine è l'armonia. E qui,in casa rosanero, il discorso comincia a vacillare nel senso che dopo momenti di burrasca pare si sia raggiunto un momento di tregua,di compromesso. Il dubbio, la preoccupazione, forte lo confessiamo, è che l'arrivo del nuovo attaccante rompa questo equilibrio.
Pur stimando Sonzogni per sue virtù o per pochezza di chi lo ha preceduto, dobbiamo ribadire di non essere d'accordo con lui circa l'impellenza e la necessità di questo nuovo arrivo. Concetto vecchio, già esposto ma che vale la pena ribadire per i corti di memoria. Così come un altro pensiero già esposto è quello della latitanza colpevole dei tifosi troppo orgogliosi. Proviamo a prenderci o a prenderli in giro con un ragionamento ai limiti della schizofrenia. In preda ad un attacco di qualunquismo diciamo che tutta la colpa è  del sindaco. Nel senso che a Palermo mancano le strutture adeguate agli sport ma soprattutto alle categorie in cui si gioca. La Favorita, per esempio, è troppo grande per un campionato di C1. Ci vorrebbe un campetto di periferia per avere il tutto esaurito. La colpa non è dei tifosi latitanti, è del fatto che manca un impianto da C. Mettiamola così, che è meglio, meno deprimente.
Domenica quasi settemila tifosi che uniti agli ingressi gratuiti ed agli accrediti, avrebbero riempito gli stadi di Giulianova,Andria,Savoia, Benevento, L'Aquila, ecc...,ecc...Praticamente tutti se si esclude il Catania che comunque si è gia' escluso da solo da qualsiasi cosa da quando ha deciso di darsi in pasto a Ganci.
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Con affetto
Carlo Cangemi
 
 
 
 
 
 
 
 
 


5-12 febbraio
 AGRODOLCE
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06.02.2001
 Fuochi d'artificio
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Che coreografia, che spettacolo, che bel colpo d'occhio. Se fosse stato carnevale il nostro pensiero sarebbe corso a Rio.
I 18 mila del Partenio hanno dato vita ad uno show che alla fine è risultato piu esaltante della partita stessa.
E se la squadra di Ammazzalorso, sul campo, non è riuscita a dare una lezione al Palermo, i tifosi irpini, senza dubbio, hanno dato un sonoro scappellotto a quelli rosanero, dando dimostrazione di quello che può dare un pubblico caloroso e appassionato.
Tanta birra nelle gambe dei propri beniamini.
Quel dodicesimo uomo in campo che tappa le eventuali differenze di classe, che fa moltiplicare l'impegno, che cancella la stanchezza.
Chi ha orecchie per intendere, intenda.
Se a questo dodicesimo virtuale si aggiunge il tredicesimo effettivo, reale, l'arbitro, i giochi sono fatti.
Un rigore grosso quanto una casa, tanto per usare un'espressione tipica palermitana, non visto dalla giacchetta nera, pardon gialla, e lo 0 a 0 è servito.
Errore meno grave comunque dei due fuorigioco segnalati su rimessa laterale.
Forse il sig Girardi  ha dimenticato il regolamento?
Forse è rimasto rintronato dai botti che pericolosi si infrangevano contro i tabelloni pubblicitari?
Misteri del calcio.
Come misteriosa appare la metamorfosi del Palermo nella seconda frazione di gioco.
Un calo preoccupante, spesso ricorrente, fortunatamente ininfluente sul risultato finale.
Adesso il Messina alita a due punti dai rosa seguito dal Savoia che ha quasi riacciuffato i fuggitivi.
Il campionato si fa sempre più interessante ed incerto, nessuno regala niente.
Un sorriso lo ha regalato Sonzogni, dopo la non concessione del penalty, ma era un sorriso ironico come la sorte che si accanisce contro Herrera, ancora una volta in tribuna.
Ma bisogna rassegnarsi, siamo in serie C ed anche la lega è di serie C.
 
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Cesare DI Bartolo 
 
 
 La  voce della  Discordia
 
 Uno spazio  ironico\polemico dedicato al commento di  quanto accaduto domenica in campo.
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07/02/2001
Coraggio ed eroismo !
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UIl calcio è lo sport più intriso di luoghi comuni.Uno di questi recita che il Palermo gode di particolari favoritismi, di speciali protezioni nelle alte sfere del potere calcistico. Dopo Ascoli, anche la gara con l'Avellino dimostra l'assoluta infondatezza di tale convinzione.
Ma la partita con l'Avellino offre anche lo spunto per riflettere sul significato di due termini: coraggio ed eroismo. Il primo riferito a ciò che ha dimostrato di non possedere l'arbitro, sig. Girardi di San Donà , il secondo invece a ciò che sembra possedere Sonzogni. Andiamo con ordine.
Il coraggio è un atteggiamento contraddistinto da un comportamento ben deciso, determinato ma calmo , di chi compie azioni difficili o di chi affronta intenzionalmente un pericolo. L'arbitro di Avellino ne è totalmente sprovvisto. Per lui si può invece usare l'esatto contrario di coraggio e cioè codardia; termine che denota timore e pusillanimità nell'agire. Diverso il significato del termine eroismo che sta ad indicare la capacità di affrontare una situazione pericolosa pur consapevoli della difficoltà o dell'impossibilità della situazione stessa. Quella dimostrata da Sonzogni nel sostituire giustamente La Grotteria. Che invece con la sceneggiata isterica di cui s'è reso protagonista dovrebbe farci ragionare su un altro termine: immaturità. Ma lasciamo perdere e limitiamoci a dire che non sì è comportato proprio da angioletto il bravo Christian al momento di cedere il posto a Scaringella che da parte sua ha il merito di aver stabilito il record di non beccare neanche un pallone ma di beccarsi invece l'ammonizione.
Ma il calcio spesso è bello perche' contraddittorio, perchè non sempre risponde  a regole precise; perchè è paradossale.....
Paradossi del calcio ! Dopo il deludente spettacolo offerto da Napoli e Fiorentina alla Favorita, ci siamo rifatti gli occhi con Avellino e Palermo che hanno dimostrato come anche in C1 si può fare spettacolo. E questo in barba ai tanti palermitani che hanno pagato salatissimi biglietti per vedere degli estranei,snobbando , disertori colpevoli, la propria squadra prima in classifica.
Se il distacco in classifica è diminuito, il problema non è il Palermo che viaggia in perfetta media inglese e che esce imbattuto da un campo caldo e contro una squadra che negli anni scorsi ne ha sempre compromesso le velleità di promozione. Il problema è la fortuna che pare assistere per adesso il Messina capace di vincere gare che non merita, in piena zona cesarini.
Ma si sà, nella vita la ruota gira.
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Con affetto
Carlo Cangemi
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


 
 
 
 
 
 
 
 
 AGRODOLCE
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12-18 febbraio
 
12.02.2001
Stand by
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Con la mente proiettata all'esito del derby che vedrà di fronte le due cugine, il Palermo ha liquidato la "pratica" Lodigiani non senza difficoltà.
Omaggio soprattutto ad Aprile, alla faccia di coloro che lo avevano definito un portiere di condominio.
Grandioso nel chiudere la porta in faccia agli intrusi evitando il crollo del "palazzo" rosanero.
Ci hanno pensato poi Cappioli e Bombardini, dall'alto della loro classe, a risolvere la partita, con due invenzioni tipiche degli uomini che fanno la differenza.
E' soprattutto questo il motivo che determina la consapevolezza di superiorità rispetto alle avversarie nella corsa verso la B.
Annoverare nelle proprie fila gente di indiscusso valore tecnico, capace in ogni momento, soprattutto in quelli difficili, di compiere un gesto determinante per il raggiungimento dell'obiettivo prefissato.
Ed è così che, malgrado l'ottima performance della Lodigiani, malgrado un goal subito in dubbia posizione di off side,  malgrado la difficoltà di Scaringella  nel frenare  uno scatenato Sanetti, malgrado la non perfetta giornata di alcuni elementi, il Palermo è riuscito ad incamerare i tre punti.
Dietro, purtroppo il Savoia non molla, ed il Messina spaventa. E' per questo che, per una volta,  siamo tentati di vestire i nostri cuori di rossoblu, tifando Catania.
Del resto è un vestitino per l'occasione, da smettere immediatamente dopo la fine della contesa.
Una contesa che speriamo possa risolversi correttamente sugli spalti di un Celeste esaurito in ogni ordine di posti.
Il campo dirà chi è il più forte.
Ma sono queste , per noi, questioni li lana caprina.
Ha ragione Sonzogni quando ammonisce di non guardare dietro.
Ci si preoccupa del fatto che le inseguitrici non mollano, e si tiene in poca considerazione il fatto che il Palermo sta volando.
Fino a quando la squadra gira e i risultati arrivano puntuali, che ci importa degli altri?
"Non ti curar di loro ma guarda e passa"  ammonisce il nostro timoniere : Nell' "Inferno" della C siamo di passaggio!!
 
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Cesare DI Bartolo

 La  voce della  Discordia
 
 Uno spazio  ironico\polemico dedicato al commento di  quanto accaduto domenica in campo.
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15/02/2001
   Attenti al centro !
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Non vorremmo necessariamente scomodare Freud per spiegare che ogni risultato vale tanto di più quanto più sofferto è stato raggiungerlo. Nel senso che il piacere per una cosa è maggiore se per averla s'è sudato e sofferto tanto. Le cose troppo semplici alla fine stancano, non attraggono.
Però non tutti i tifosi del Palermo conoscono Freud nè le leggi della psicologia che regolano i comportamenti umani. Per cui durante la partita contro la Lodigiani più che pensare a Freud ed  a quanto bello sarebbe stato vincere dopo tante sofferenze, crediamo che pensassero più materialmente ai tre punti che stavano sfumando.
Questione di punti di vista, come spesso accade nella vita.Il presidente D'Antoni per esempio ha detto che la vittoria è meritatissima; appunto,questione di punti di vista.
Ma il presidente D'Antoni, padre della neonata Democrazia Europea, nel suo discorso politico di presentazione, è stato chiaro per tutti tranne forse per i rosanero che hanno interpretato male le sue parole. D'Antoni infatti referendosi alla sua cosa politica aveva detto "nè a destra, nè a sinistra". Ed infatti i guai sono arrivati al centro con gli attaccanti della Lodigiani più volte soli davanti al portiere, da ottima posizione centrale. Non è che la destra, cioè Scaringella, si sia fatta particolarmente apprezzare. Meglio la sinistra,cioè Altobelli e Bombardini,più concreti e meno fumosi.
Ma questi sono discorsi che potrebbero essere equivocati politicamente per cui torniamo al più asettico calcio per tornare a parlare dei giocatori della Lodigiani che in almeno quattro occasioni hanno dimostrato che Aprile non solo è bravo ma è anche miracolato. E questo ci riallaccia nuovamente al movimento politico di D'Antoni dove è entrato Giulio Andreotti,un altro miracolato, da sempre in ottimi rapporti con la chiesa.
E nel rispetto dello spirito ecclesiastico di proteggere la famiglia,la società rosanero ha voluto dare il suo contributo. Visto che perfino Rita Pavone,la domenica, si lamentava di essere lasciata sempre sola dal proprio uomo,per andare a vedere la partita di pallone, in viale del Fante s'è pensato di porvi rimedio facendo entrare gratis le donne.Ma neanche questo è bastato per avere qualche spettatore in più.
E se non ci sono riuscite le donne a portare gli uomini allo stadio allora forse non c'è più niente da fare.
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Con affetto
Carlo Cangemi 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


19-25 febbraio
AGRODOLCE
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19.02.2001
Diabolik
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Che Sonzogni fosse un grande stratega già lo sapevamo ma che potesse arrivare a gestire la panchina con queste diaboliche trovate , sinceramente non lo sospettavamo.
Herrera  agli arresti domiciliari per sospetto coinvolgimento in "passaportopoli", Palumbo in tribuna per occultamento di professione.
Per una settimana  non è stato né del Pescara né del Palermo!!
Quindi non era più un calciatore?
Sembra che sia proprio così!!
In campo allora Elia e Belmonte, il più prolifico in allenamento.
Fuori a sorpresa La Grotteria , ma solo per entrare in campo più motivato successivamente.
Sono passati solo 15 minuti dall'inizio della partita quando Aprile, per dimostrare che il Palermo è la squadra più forte del campionato, decide di lasciare il terreno di gioco avendo capito che il Benevento si può superare anche in dieci.
Per Sonzogni  è una manna dal cielo.
Dall'alto delle sue tre lauree, impiega pochi attimi a fare un ragionamento logico e perverso.
Dato che bisogna sostituire obbligatoriamente il portiere occorre tirare fuori un attaccante. Attenzione adesso!!!
Elia sta giocando malissimo. Belmonte sembra in giornata. Eureka!!!
No, non è un giocatore greco come Karassividis ma significa semplicemente "ho trovato".
Fuori Belmonte che si incazzerà come un ...Urugaiano.
Ancora in campo Elia che giocando così , capirà da solo che è meglio consegnare  la maglia numero 9 a Palumbo nella prossima partita con la Viterbese.
Et voilà!! Les jeux sont faits.
Abbiamo malignato troppo , forse, ma lo abbiamo pensato.
E non ci ha pensato due volte Cappioli, il migliore in campo, a depositare in rete il pallone dei tre punti.
Decimo sigillo per il capitano che balza in testa alla classifica cannonieri rosa in comproprietà con Elia.
Ottima anche la prova di La Grotteria che, nei minuti finali, è stato abile a nascondere la palla agli avversari, dimostrando, se ce ne fosse bisogno, di essere un giocatore di altro spessore.
Ancora in ombra invece Giampietro, che non ha più ritrovato le giuste misure, dopo l'assenza forzata di tre settimane.
Positivo l'esordio del giovane Di Masi, un giovanottone dai buoni riflessi, sicuramente forte tra i pali un pò meno nelle uscite malgrado la sua statura.
Ma domenica prossima chi sarà il secondo portiere?
Vuoi vedere che Sicignano ridurrà la sua convalescenza?
E magari vestirà la maglia di titolare!!
Ma qui si passerebbe da Diabolik a Mandrake  e il discorso sarebbe troppo lungo.
 
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Cesare DI Bartolo

La  voce della  Discordia
 
 Uno spazio  ironico\polemico dedicato al commento di  quanto accaduto domenica in campo.
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22/02/2001
   Scherzi  di  Aprile  !
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Fuori tempo. Scherzi di Aprile,però a carnevale, dove si sa, ogni scherzo vale. Scherzi di Aprile in anticipo,come quello provato sull'attaccante del Benevento e non riuscito o almeno non riuscito l'anticipo. Riuscitissimo invece lo scherzo di lasciare in dieci la squadra per tutta la gara. Uno scherzo oppure un test dal titolo "vediamo di che pasta è fatta questa squadra". Ed il test ha dato risultati confortanti alle voci personalità,grinta e spirito di sacrificio. Ma oltre a questo c'è dell'altro: a volte il calcio è bello perchè offre l'opportunità di riflettere su cose che esulano dal calcio stesso. E' il caso della partita di Benevento che ci consente di interrogarci sul concetto di leader. In termini calcistici si direbbe il trascinatore della squadra. Ma spingiamoci oltre per capire meglio; si da il nome di leader a quel membro del gruppo che esercita sugli altri un'influenza particolarmente spiccata.
Il leader è quella persona che in un gruppo inizia,organizza e dirige l'attività degli altri membri cercando di ottenere il miglior risultato possibile. Cioè Cappioli.
Avrà pure un brutto carattere, sarà pure in contrasto col tecnico, ma resta il fatto che di questa squadra è l'indiscusso leader. A Benevento l'ultima,definitiva conferma. Ha preso palla nella sua area, ha organizzato l'azione, l'ha conclusa per poi difendere il gol con le unghia e con i denti, rientrando spessissimo in difesa e sacrificandosi su diverse situazioni critiche. Ha capito che in dieci la squadra soffriva e ha dato l'esempio.
Per la verita',da buoni campani generosi e simpaticoni, i tifosi del Benevento hanno provato a rimettere le cose in parità lasciando anche la loro squadra in dieci attraverso il lancio di svariati oggetti che hanno steso Luisi. Al contrario dei loro nobili tifosi i giocatori del Benevento hanno pensato che forse per piegare il Palermo bisognava ridurlo in otto, così hanno provato ad uccidere Scaringella e DiDonato con due interventi killer vietati ai minori di anni diciotto. Ma non ci sono riusciti perchè come Bossi anche i rosanero c'è l'hanno dura...la pelle. E così...
"La nave va'" , come diceva Fellini; và da sola, senza tifosi,senza pubblico,ma và. Ed a proposito di tifosi, se fra loro c'è qualche portiere che si faccia avanti poichè domenica prossima potrebbe essere utile.
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Con affetto
Carlo Cangemi
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


26-4 marzo
 
 AGRODOLCE
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26.02.2001
 
Fuori i secondi
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Il Palermo è in fuga, ormai sono sette i punti che lo separano delle seconde e ci sembra molto difficile che le inseguitrici possano colmare tale gap in dieci partite.
Un grazie di cuore va rivolto ai cugini catanesi che hanno contribuito alla fuga, conquistando due vittorie esterne con Messina e Savoia.
I ringraziamenti verranno fatti ,di persona, domenica prossima, al cibali.
Non rifileremo i soliti 5 gol ma ci limiteremo a batterli senza umiliarli nel risultato.
Lasciamo il futuro immediato e torniamo al passato recente per sottolineare la preziosa vittoria contro la Viterbese , squadra ostica in trasferta, ma ridimensionata da un Palermo perfetto.
Senza Giampietro in campo, diciamo diplomaticamente, per un infortunio alla mano causato da un pannello di plexiglas che ha urtato il suo pugno, con Sicignano a fare il dodicesimo a Di Masi e con Palumbo per la prima volta titolare, il Palermo ha recitato alla perfezione il copione stilato da Sonzogni.
Ha atteso con calma di sbloccare il risultato, ha controllato la reazione degli avversari, ha colpito in contropiede, ha deliziato il palato dei sostenitori più esigenti con giocate degne di altre serie, a risultato acquisito.
Tutto quello che avremmo voluto vedere e che abbiamo visto alla faccia degli assenti, ancora scettici, ma che prima o poi dovranno arrendersi all'evidenza.
Quell'evidenza che si chiama serie B.
E il Palermo sembra proprio che abbia staccato il biglietto per la B.
Una crescita costante della squadra in ogni reparto, che si perpetra di domenica in domenica.
Grande la prova di Ferri in difesa nel ruolo di centrale, strepitosa quella di Cappioli  in cabina di regia, perfetta quella di Palumbo in attacco, tanto per citare tre dei protagonisti, sui quali si era, in passato, nutrito qualche dubbio .
A proposito del capitano, vero leader della squadra, strabiliante la precisione negli appoggi, dettata forse dalle non perfette condizioni fisiche che, paradossalmente, frenandolo nell'impeto ne hanno esaltato le qualità tecniche.
Bene tutti gli altri, con menzione per Altobelli, finalmente al top della condizione.
In questo status di godimento interiore, passa perfino in secondo ordine la trasferta più attesa dell'anno.
Il Catania ci aspetta impaziente, per cancellare l'onta dell'andata, per continuare il suo inseguimento ai play off, per esaltare ancora di più i suoi sostenitori rigenerati dalle recenti performances, per offrire sul campo uno spettacolo degno delle regine del sud.
A tutti i tifosi un appello sincero, affinché il Derby, con la D maiuscola,  sia una festa di sport, una dimostrazione di maturità per il raggiungimento di un obbiettivo comune che si chiama serie B.
E che sul campo possa vincere il migliore!!!
Che, poi, questo sia il Palermo è solo un dettaglio.
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Cesare DI Bartolo

 
 La  voce della  Discordia
 
 Uno spazio  ironico\polemico dedicato al commento di  quanto accaduto domenica in campo.
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28/02/2001
   Si pensa ma non si dice  !
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Si pensa ma non si dice,maledetta scaramanzia.
Quell'oscuro modo,quella misteriosa arte di allontanare o vincere la paura. O di cercar fortuna. La coperta di Linus, un oggetto scaramantico. Rituali, gesti, oggetti, tutto si può fare o usare per scacciare la sfortuna e quindi per trovare la fortuna.
C'e chi ci gioca soltanto, chi si fà invece vincere e resta prigioniero di rituali scaramantici. Ma quella diventa psicopatologia.
Scaramanzia, a volte penalizza, blocca il pensiero, impedisce la verità. Perchè se così non fosse, probabilmente sarebbe ora di dire che il campionato è vinto o almeno quasi vinto.
Con tanti punti di vantaggio, tante gare interne, con una squadra che migliora costantemente e con un organico ampio ed affidabile, l'unica cosa seria da dire sarebbe che per andare in B mancano dieci formali partite. Ma non si può fare, non possiamo dirlo perchè la scaramanzia lo impedisce. Lo impedisce solo la scaramanzia perchè di avversari non sembra che in giro se ne vedano poi tanti. Certo non il Savoia in aria di penalizzazione e che perde pure in casa. Forse il Messina ma solo perchè ha dalla sua il dover giocare in casa lo scontro diretto col Palermo.
Ma proviamo a fare un altro ragionamento. A volte nel calcio è questione di punti di vista. Analizzato dalla parte del Palermo, c'è la preoccupazione di vedersi raggiungere e quindi la necessità di mantenere il distacco. Se però analizziamo la classifica dalla parte di chi guarda il Palermo, cioè da sotto, allora è probabile che si faccian prendere dalla rassegnazione. Loro probabilmente penseranno che sette punti di vantaggio sono una voragine.
Come quella che si è aperta tra Giampietro e Sonzogni allorchè il mister ha ritenuto opportuno non convocare il bravo difensore rosanero reo di essersi allenato poco per aver partecipato ai funerali della suocera.
E poi c'è chi nega che le suocere sono le peggiori amiche dell'uomo. Al contrario, sono le migliori nemiche dell'uomo e delle squadre visto che in campo questo Palermo sembra non debba temere nessuno. Se poi pensiamo ad Ascoli, Avellino,L'Aquila o Catania allora significa che abbiamo perso il lume della ragione.
Quella stessa che in tanti credevano avesse perso Sonzogni con le sue scelte, i suoi estremismi, le sue rigidità. Ad oggi del mister possiamo solo dire che è bravo, veramente bravo e che gran parte dei meriti sono suoi e delle sue scelte, spesso più psicologiche che tecniche.
 
 
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Con affetto
Carlo Cangemi
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


5-11 marzo
 
 
 
 
AGRODOLCE
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05.03.2001
W i tifosi
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Clamoroso al Cibali!!! La frase storica che ha reso famoso lo stadio di Catania in tutta Italia, dovrebbe ancora essere pronunciata per mostrare a tutta l'Italia calcistica e non, il grado di civiltà raggiunto dalle due tifoserie siciliane.
Odio, in senso prettamente sportivo volto a sfottò e battibecchi esclusivamente verbali, e massimo rispetto del tifoso avversario inteso come persona fisica.
Ecco, in questo senso Catania e Palermo, costituiscono l'esempio da seguire, la massima espressione della maturità calcistica meritevole della più grande considerazione.
Tifosi di serie A e squadre che sicuramente lasceranno la C.
Il pareggio, infatti, lascia pressoché intatte le possibilità di promozione diretta per il Palermo e di raggiungimento dei play off per il Catania, al fine di conquistare il secondo posto per l'acceso alla serie cadetta.
Dopo l'analisi di questi aspetti, sicuramente i più significativi, il derby interpretato dai 22 atleti.
Una partita corretta, discretamente piacevole, con predominio del Palermo nella prima frazione di gioco e del Catania nella seconda.
Dopo la splendida coreografia costata  però ben 25 minuti di ritardo, per il ripristino delle condizioni ideali,  il rigore di Ambrosi , gentilmente omaggiato dall'arbitro, e prontamente neutralizzato da Aprile, migliore dei suoi.
Quindi Bombardini e Apa a scrivere il loro nome sull'archivio storico di questo derby.
Sconosciuto, invece il nome del furbetto che ha fatto sparire le divise del Palermo, costringendo i giocatori a scendere in campo con maglie insolite e numeri attaccati alla meno peggio.
Ma si è trattato davvero di un furto o di una distrazione del magazziniere che ha dimenticato di portarle al seguito?
L'arcano sarà risolto al rientro in sede.
Piccoli problemi che non intaccano però la soddisfazione per la conquista dell'ennesimo risultato utile consecutivo.
Risultato non del tutto gradito al focoso Gaucci, che ha recriminato oltre misura sull'operato della dea bendata, rea di avere sorriso più al Palermo.
La fortuna aiuta gli audaci. Evidentemente l'abbigliamento del Palermo è risultato perfino più audace  della fidanzata  del caloroso Presidente.
Ma è cosi caloroso pure con le donne?
Eh si!! Dalle dichiarazioni e giudizi espressi sulla partita,  penso che ne abbia seguite pochine di fasi di gioco.
 
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Cesare DI Bartolo 
 La  voce della  Discordia
 
 Uno spazio  ironico\polemico dedicato al commento di  quanto accaduto domenica in campo.
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06/03/2001
   Tutto tranquillo...! Che noia !
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Nel calcio italiano ma anche nel quotidiano abbondano i pregiudizi cioè dei giudizi formulati senza critica.
Secondo uno dei pregiudizi più diffusi del mondo,la Sicilia non fà parte dell’Europa ma del nord Africa ed i siciliani di conseguenza sono soltanto dei selvaggi solo un po' più evoluti.Dopo il derby di domenica ,se pensiamo a Bergamo,a Brescia o all’Inter (vedi gli sconosciuti spagnoli), un po' tutti ci sentiamo quasi finlandesi o svedesi.
Chissà se il paragone con le nordiche località non sia stato stimolato(!) dalla presenza in tribuna di due bionde che da sole avrebbero comunque riempito il Cibali  e cioè la compagna di Gaucci ma soprattutto la pornostar Eva Henger. Che meraviglia..., tutto il contrario del rigore calciato da Ambrosi,ed offerto da un arbitro modesto e subdolamente di parte. Una prova dell’esistenza di una mano divina, di un potere divino, sia l’errore di Ambrosi che le due bionde. L’arbitro invece è l’eccezione che conferma la regola anche se lui le regole non le sà o non le ha sapute applicare equamente visto che ha lasciato in campo i catanesi ed espulso solo Bombardini. Sarà che è il bello della squadra ma da quando è uscito lui il Palermo si è ammosciato, nonostante le due belle in tribuna. Ma forse questo i rosanero non lo sapevano. Così come molti non sapevano dello striscione che sarebbe stato poi esposto  dai palermitani e che oltre a ribadire l’odio verso i cugini li invitava comunque al rispetto per la vita, alla  memoria di un giovane tifoso catanese morto durante una trasferta. Lo striscione, applaudito da tutto lo stadio, è forse l’inizio di una nuova distensione.
Però che noia un derby senza incidenti , senza rischi ! E’ questo quello che avranno pensato un gruppetto di giovani che pur di respirare il clima infuocato del derby , gli incidenti o le colluttazioni le hanno simulate. Però si era in una stazione di servizio vicino Palermo e nessuno ci ha creduto.
Ma la rivalità, quella sana, quella sportiva, quella solo verbale, và mantenuta e difesa perchè è folklore e da un sapore diverso all’evento.  Ecco perchè passando vicino alle vette innevate dell’Etna abbiamo pensato :  “che bello,che spettacolo, il suo unico difetto è quello di essere... catanese”.
 
 
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Con affetto
Carlo Cangemi 
 
 ECCOMI!!!
    Son nuovamente presente al richiamo degli amici, specie di quelli
ormai  "importanti", ma il fatto è che sto per cambiare PC e ho qualche
difficoltà in più (qualcuno sa bene...).
    Ma veniamo a noi: mai, come in questo periodo, siamo stati convinti
dell'ottima squadra che è quest'anno il Palermo, veramente forte e
"sprecata" per questa c...zzo di C!
    Mai come in questo periodo siamo stati tanto d'accordo con
l'allenatore, che non ammette capricci da nessuno e di nessuno (tranne
qualche "strana" sostituzione, ma ci può stare...)!
    Mai come in questo periodo abbiamo avuto dubbi sulla "inadeguatezza"
dei nostri giornalisti locali, che dovrebbero realmente rivedere il modo
di fare più giornalismo sportivo e meno "protagonismo" sportivo; e poi,
farebbero bene a dare realmente anche loro una mano!!!
    Mai, come in questo periodo, ci stiamo convincendo che questa
"presidenza" è un po' curiosa..., un nuovo soggetto politico...,
Andreotti..., MAH!!!
    Mai come in questo periodo abbiamo ritenuto che i tifosi devono
adesso dare il loro prezioso contributo alla nostra squadra; non
accettiamo, però, questa cosa ridicola e assurda delle donne che entrano
"gratis": è troppo provinciale, troppo da invito al circo con un
biglietto "paga uno entrano due".
    Se è questo il modo di favorire l'accesso del pubblico allo stadio,
si commette l'errore di sempre!!!
    I tifosi hanno, a questo punto del campionato, un certo obbligo
morale verso il Palermo, quello attuale, si intende!
Allora, non lasciamoci scappare questa ennesima occasione, perché siamo
tutti "cotti"!
Catania alle spalle: Ambrosi, Ambrosi, Ambrosi...
Un saluto particolare ed un ringraziamento a Cesare Di Bartolo. Continua
a visitarci.Ciao.
gianzic
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

12-18 marzo
 AGRODOLCE
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12.03.2001

B
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Otto giornate alla fine otto punti di vantaggio sulle seconde.
Ci sentiamo autorizzati a parlare di B, di promozione diretta. Il dodicesimo sigillo di Cappioli ha portato i tre punti nel carniere e sentenziato l'abdicazione della squadra di Morgia dalla corsa al primo posto.
Al cospetto di trentamila anime il Palermo ha consumato la sua vendetta. Un piatto che va servito freddo. E più freddo di così!!
Morgia e il suo branco sono rimasti di ghiaccio mentre la favorita si è "liquesa"  come il colosseo alle bugie di Proietti.
Che gioia, che sensazioni!!!
Tutta la rabbia di 90 minuti intensi ma un po' bruttini dal punto di vista spettacolare, scaricata dal terrificante collo pieno di Cappioli  carnefice dell'impotente Bandieri.
Solo un episodio particolare avrebbe potuto sbloccare il risultato di una partita equilibrata, sentita oltre misura, giocata a scacchi dai due allenatori , incanalata verso un irreversibile nulla di fatto.
E' toccato al Palermo tirare fuori l'asso dalla manica, forse proprio perché la squadra rosa ha nel proprio mazzo un numero maggiore di assi.
A Morgia l'onore delle armi e un pugno di mosche in mano, come l'anno scorso quando guidò il suo Palermo in quel di Crotone.
Nulla da fare contro le prime della classe.
Gioiamo, dunque, tanto più perché abbiamo visto Sonzogni sorridere, e anche il cassiere in virtù dei quasi 500 milioni d'incasso.
Gioiamo perché ha perso il Messina e anche l'Aquila, prossima vittima sacrificale.
Gioiamo perché rientra Bombardini , pedina indispensabile nello scacchiere rosanero,  la sua assenza ha pesato non poco nell'organizzazione del gioco ed è mancata quella imprevedibilità che solo il suo estro sa assicurare.
Gioiamo, perché no, della vittoria esterna dei cugini catanesi sempre più proiettati verso i play-off.
Li vogliamo con noi in serie B per dimostrare che la Sicilia è presente nel calcio che conta, oltre , egoisticamente al fatto che, possiamo contare su sei punti sicuri  per la prossima stagione.
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Cesare DI Bartolo
 
 La  questione
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    Indietro, Savoia!
 
    Se fosse venuto qualcuno a chiederci quale miglior cosa per la partita di domenica contro il Savoia, al ricordo di quanto accaduto all'andata, alla migliore "vendetta" (anche se rifiutiamo il termine per nostra costituzione, ma quando ce vò, ... ce vò!) avessimo desiderato, la risposta sarebbe stata: un gol, uno solo, al 90', e la faccia di Morgia baffi compresi!
    Ma questo non per il calcio, che, tutto sommato come spettacolo tra tifosi e partita è andata bene, ma per un senso di giustizia che da settimane pervadeva tutti i tifosi del Palermo; sentirsi offesi e maltrattati in quel modo becero, incivile e fuori da ogni regola sportiva, ci ha offerto domenica la migliore risposta: quel capolavoro di Cappioli al 90' circa che deve aver gelato "quelli" del Savoia, dirigenti compresi!
    Ribadiamo il nostro incitamento a seguire questo Palermo fino alla fine, domenica dopo domenica, alla conquista della meritata serie "B", andando allo stadio e facendo sentire il nostro fiato addosso a chiunque in questo momento volesse "infastidire" il nostro bel Palermo!
 
gianzic
  
La  voce della  Discordia
 
 Uno spazio  ironico\polemico dedicato al commento di  quanto accaduto domenica in campo.
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14/03/2001
   Orgasmo collettivo !
 
 E' fatto !  Che non è riferito al tifoso entrato in campo per interrompere il contropiede di Maggiolini, bensì al campionato.
Se prima potevamo dire...C siamo . ora dobbiamo silenziosamante ammettere ...C eravamo. E' talmente abissale il vantaggio sulle seconde da far venire le vertigini, come quelle che avranno accusato i circa cento tifosi del Savoia relegati e isolati nella parte più alta dello stadio. Tifosi campani che hanno rischiato di essere travolti ed inondati non solo dall'entusiamo del popolo rosanero ma anche e soprattutto dal seme e dal frutto del loro soddisfacimento quasi sessuale.
Ci si perdoni il gioco di parole, ma chi "è venuto" allo stadio sarà "uscito" contento e appagato.
Scomodiamo questa volta la sessuologia per descrivere cos'è successo domenica alla Favorita. Dal manuale apprendiamo che un orgasmo è il momento culminante di un'intensa eccitazione. E' quella fase in cui il piacere e l'eccitazione hanno raggiunto livelli di massima intensità.
Praticamente ciò che hanno provato i quasi trentamila presenti sugli spalti: una sorta di orgasmo collettivo che si verifica,recidivo, dopo il 5a1 sul Catania. Roba da far rischiare di chiudere la Favorita per atti osceni o renderla quantomeno un locale a luci rosse.
Questa la sensazione vissuta dai tifosi rosanero che a fine gara apparivano appagati, svuotati di energia.Stesso quadretto per Cappioli che negli spogliatoi sembrava scarico avendo esaurito tutta la sua carica ed il suo entusiasmo per il gol, casualmente di fronte la panchina di Morgia.
Cappioli, capitano rosanero che sempre più va integrandosi con questa città introiettandone pregi e difetti.Come quello di essere un uomo d'onore.Dopo la gara di andata,l'aveva promesso nell'infuocato spiazzale interno dello stadio. Da uomo d'onore ha mantenuto la promessa fatta e cioe'
 "...al ritorno vi spezziamo le...ali; ...vi rompiamo...le speranze".
E così,come dice il detto, chi di zona cesarini ferisce, di zona cesarini perisce.Per un Savoia troppe volte vincente proprio nei minuti finali. Quelli che da domenica spalancano le porte della B ai rosanero che a questo punto il campionato non lo possono più perdere, ...possono solo regalarlo !
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Con affetto
Carlo Cangemi
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

19-25 marzo
 
 
AGRODOLCE
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19.03.2001
BOMBA  DAY
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Davide Bombardini, nome in codice Bomba, attributo Armando.
Davide Armando Bombardini. El pibe de 'argento. Abbiamo tenuto il giusto rispetto per Maradona.
Inevitabile l'apertura per l'esterno rosanero autore di una prestazione da incorniciare. I nomi di Pessotto, Di Livio, Coco, Tommasi, ci fanno sorridere. Non ce ne vogliano i sopraccitati e non ce ne voglia Trapattonni.
Ma perché D'Antoni non invita il nostro C.T. alla Favorita? Chissà!!
Forse stiamo sognando, forse non siamo ancora tornati in noi stessi, ma la partita di ieri ci autorizza a non svegliarci da un sogno cosi bello!!
Una prestazione straordinaria, la migliore da parecchi anni a questa parte, i primi quaranta minuti addirittura stellari.
Hanno brillato un pò tutti e finalmente anche La Grotteria. I poveri aquilotti ospiti sembravano invece brilli, ubriacati dalle geometrie , dalle iniziative personali, dalla velocità, dall'aggressività, insomma da tutto quello che il calcio può propinare.
Grazie ragazzi, grazie Sonzogni.
Meno sette, più otto, non è algebra ma semplicemente il numero di partite che mancano al traguardo della B e il vantaggio sulla seconda. La classifica parla siciliano. Palermo, Messina, Catania.
Cosa vogliamo di più?
Sembra proprio l'annata magica. Ma il pompiere Sonzogni continua a buttare acqua sul fuoco. E' giusto così. Juve docet. Lazio confirmat.
E chi gli può dare torto!! Lui ha i piedi per terra, è realista, non pessimista come vorrebbe far credere qualcuno.
Massima concentrazione dunque, il rilassamento può sortire brutte sorprese, e poi c’è da guadagnarsi la riconferma per la prossima stagione.
Il lavoro ha sempre ripagato e il mister ha dimostrato di saper premiare chi fatica e si impegna negli allenamenti settimanali.
C'è spazio per tutti nel Palermo, c'è spazio vuoto, ma,  ancora per poco negli spalti. La gente ha capito ed ha apprezzato. La Favorita comincia a vestirsi di folla in attesa del gran gala di metà Maggio. Tutti invitati alla grande festa , e ricordate: gli assenti non saranno giustificati.
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Cesare DI Bartolo
 
 La  voce della  Discordia
 
 Uno spazio  ironico\polemico dedicato al commento di  quanto accaduto domenica in campo.
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20/03/2001
   Una guerra pacifica !
 
 Bomba...,Cecchini...Invasione...Sembrerebbe il bollettino di una guerra,sono solo gli attori principali di domenica.
Attori di una guerra pacifica.
E' scoppiata una Bomba alla Favorita; che non si riferisce ad un ordigno bellicoso bensì ad un tale Davide Bombardini che come un ordigno a volte risulta devastante per gli avversari che però,dal canto loro hanno risposto con i Cecchini,tanto per restare in tema di guerra.
Ma attenzione ad osannare troppo perchè si rischia di non evidenziare gli errori. Ed uno, per qualche minuto, c'è stato.
Se per presunzione intendiamo quel tratto del carattere che contraddistingue coloro che sopravvalutano le proprie qualità e le proprie azioni, viene la tentazione di usare il termine anche per quel Palermo tra il secondo gol e il gol degli ospiti.
Poi però un dubbio ci assale: è presunzione o reale superiorità qualitativa. "La seconda che hai detto", reciterebbe qualcuno.
E allora,per restare modesti, viene da sorridere al pensiero che qualcuno pensa ancora con timore a questo campionato ormai vinto.In questo senso si può leggere l'invasione di campo al triplice fischio: cioè come una anticipazione di ciò che in genere avviene ad obiettivo raggiunto.
Per qualcuno è fuori tempo,ma è un dato di fatto. Fuori tempo invece sono senz'altro andate le due curve;la sud iniziando i fuochi d'artificio con le squadre ancora negli spogliatoi, la nord inneggiando cori festosi proprio durante il minuto di raccoglimento per la scomparsa del dott. Ciancimino.
Situazione imbarazzante e scoraggiante,come il Palermo...
Scoraggiante,...per la bellezza e la vivacità del campionato.
Ormai concluso, assegnato. E dopo aver vinto il torneo,i rosa vogliono adesso vincere un altro concorso. Vogliono fare tredici !
Ma non al Totocalcio, le cui vincite sono per un calciatore l'equivalente di un caffè, bensì in termini di risultati utili consecutivi. Ed hanno dalla loro parte la forza della tranquillità e della serenità come hanno sottolineato i cugini catanesi.
Il boato di gioia che a Catania ha accompagnato la vittoria del Palermo su L'Aquila non significa altro che i catanesi non pensano affatto al primato ma solo al secondo posto in classifica.
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Con affetto
Carlo Cangemi
  
 
 La  questione
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Che NOIA!
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    quasi, quasi viene da dire proprio "che noia" questo Palermo, che adesso sembra veramente forte!
    Che noia, non potersi inc...zzare con l'allenatore per le scelte sbagliate, le sostituzioni "strambe".
    Che noia, non potersela prendere con quel giocatore "mezza sega" che sbaglia il cross, o il tiro, o il pasaggio...
    Che noia, il tifoso che non sa dire altro che il Palermo è forte, "troppo forte", che Bombardini è "grande", anzi "immenso" come lo ha definito qualcuno.
    Che noia, questi giornalisti con le loro noiose trasmissioni del giorno dopo che non sanno adesso cosa e chi attaccare! che noia infinita starli a sentire...
    Che noia, maledetta noia!
 
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gianzic 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


26-31 marzo
 
AGRODOLCE
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26.03.2001
 L'ora legale
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Cosa ha fatto il Palermo? Ha perso tre a zero. Era questa la domanda e la conseguente risposta. Un sorriso da parte del curioso di turno, incredulo all'inizio, sorpreso di fronte alla realtà.
Ma come è possibile una trasformazione così radicale nell'arco di soli sette giorni?
Undici fantasmi. Colpa dei lenzuolini bianchi che indossavano? Sicignano si è salvato perché in rosa. Oppure colpa dell'ora legale?  Certo che si!! Hanno creduto che la partita fosse già finita alle 16.30 . E hanno smesso di giocare. Ma perché non li hanno avvertiti. Stranezze della vita. Avete visto Langella? Un fulmine!! Si dice che sia stato opzionato dal Palermo. Non è che il prezzo dell'opzione sia stata.. . non diciamo fesserie Cosmi..che.
Bisogna saper perdere, non sempre si può vincere. Cantiamoci sopra. Rimangono 5 punti sulla seconda. Non sono pochi ma non sono tanti. Il Messina deve affrontare ancora il Palermo, il Savoia, l'Aquila. Impossibile che vinca sempre. Anche il Catania ha perso!! Chi l'avrebbe mai detto. Una domenica sui generis. Una domenica da ricordare anche per l'esordio tanto agognato di Herrera.
Dopo nove lunghi mesi di attesa, l'evento, purtroppo per niente lieto.
Ma c'è da dire che il ragazzo si è impegnato allo spasimo lottando come un leone su ogni palla anche se di palle ne ha viste poche dalle sue parti.
Mancavano infatti i rifornimenti in avanti per una sorta di embargo stabilito da Bombardini La Grotteria e Brienza . Tutti inspiegabilmente latitanti.
A proposito di latitanza!!! Ma dov'è finito Palumbo? Ci vuole Poggi, non il calciatore che ha preferito Bari a Palermo perchè più vicina a Venezia (differenza 3 minuti e mezzo d'aereo) ma Daniela Poggi, la conduttrice di Chi l'ha visto.
Qualcuno dice che sia a Roma per faccende personali. Non si sa niente e niente si deve sapere!!
Comunque la faccenda sembra essere in via di risoluzione, che non è una strada del quartiere trastevere e nemmeno una parallela alla via del gol, smarrita ormai da tre settimane.
Adesso la sosta, forse opportuna, per ricaricare le batterie, per dimenticare Sassari, per affondare , a malincuore, l'Atletico Catania.
E'  la dura legge della giungla.
E non dimentichiamo che, i Leoni siamo noi, siamo noi!! Checchè ne pensi Pippo Baudo.
 
 
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Cesare DI Bartolo 
 
 La  voce della  Discordia
 
 Uno spazio  ironico\polemico dedicato al commento di  quanto accaduto domenica in campo.
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28/03/2001
   Vacanze in Costa Smeralda !
 
 Il cervello, si sà è il centro comandi dell'intero organismo umano.Se si blocca lui, si blocca tutto; si bloccano le mani, le gambe, i piedi ed ovviamente le idee. E' successo domenica ai rosanero. A tutti contemporaneamente. I giocatori palermitani si sono bloccati probabilmente perchè il loro cervello era pieno di tante cose; era pieno di elogi,di complimenti, di sicurezza, era pieno di quegli otto punti che avranno sicuramente giocato un ruolo fondamentale nel vistoso calo di concentrazione  che ne ha accompagnato la prestazione.
Si sono bloccati ! Così come si è bloccato Palumbo, chissà dove,come quando e perchè. Per sbloccarlo i dirigenti rosanero, prima di ricorrere a "Chi l'ha visto" , ne hanno segnalato la scomparsa alla Questura. D'incanto l'attaccante rosanero ha dato segni di vita,è ricomparso.Varrebbe la pena di suggerire di fare la stessa cosa,cioè rivolgersi alla Questura,per ritrovare la determinazione e la concentrazione latitanti a Sassari.
Un antico proverbio recita che fra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. Ma non sapevamo che fra il dire serie B e raggiungerla realmente, quel mare fosse il mare di Sardegna. In quel mare il Palermo è affondato anche se per l'esattezza è affondato all'Acquedotto mitico impiantino imbattuto della Torres.
Ma il termine affondare,per una squadra che rimane prima in classifica,con abbondante vantaggio sulla seconda, potrebbe essere decisamente esagerato.Diciamo che i rosanero si sono presi solamente una vacanza. E visto che da più parti si diceva che il campionato era chiuso,la stagione conclusa,che i rosa potevano considerarsi in ferie,loro alla fine hanno finito per crederci e sul serio sono andati in vacanza anche perchè stimolati dalla bellezza e dal fascino della Costa Smeralda. Via, dopotutto una vacanza meritata ! Del resto se scaviamo nella nostra memoria scolastica, ci ricorderemo senz'altro che il più bravo della classe gli ultimi giorni di scuola si prendeva sempre qualche giorno di vacanza, forte di ciò che aveva seminato durante l'anno.
L'importante è riprendersi per gli ultimi esami e non avere problemi di promozione.
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con affetto
Carlo Cangemi 
 La  questione
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 IL CASO PALUMBO!
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    E' scoppiato il caso Palumbo!
    Nell'Italia dei misteri, nella Palermo dei segreti, dei "ciù ciù ciù ciù", ecco scoppiare il caso Palumbo!
    Che poi, vagamente, ci ricorda un trascorso caso quando, nel corso di una partita del passato campionato, dopo un'espulsione, un giocatore targato Morgia dagli spogliatoi filò dritto dritto a Punta Raisi per dirigersi in quel di Roma.
    Non se ne seppe nulla. Per poco, purtroppo!
    Che forse ce ne tocca uno all'anno di "casi" come questi?
    A quanto pare la "scomparsa" è già stata denunciata dalla società  a chi di competenza, ma il giallo sembra promettere sviluppi stile Agata Christie...
    Cosa mai avrà da nascondere questa "scomparsa"???
    Nel frattempo, ricordiamoci di un campionato che non può essere più perso, alla faccia di chi ha visto "nero" nell'ultima sconfitta; una partita persa, una partita vinta dalla Torres che ha giocato bene. Tutto quì.
    Il Messina? Provate a guardare come ha vinto domenica scorsa, e la risposta sarà chiara.
    Tranquilli, tranquilli...
    Conmcentriamoci tutti, adesso, sul caso Palumbo!
    Sperando di non dover sentire, tra qualche giorno,  qualcuno che va dicendo "...mi manda Palumbo!"
 
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gianzic 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


2-8 aprile
La  voce della  Discordia
 
 Uno spazio  ironico\polemico dedicato al commento di  quanto accaduto domenica in campo.
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04/04/2001
   La metamorfosi  !
 
 La cosa più divertente dopo la sconfitta di Sassari è stata osservare il rapido passaggio del tifoso palermitano, dall'euforia allo sconforto; l'emergere cioè del pessimismo scientificamente inteso : "tratto del carattere di chi considera soprattutto l'aspetto sfavorevole delle cose o degli eventi e... di fronte a situazioni non risolte si lascia vincere dalla sfiducia e prevede l'insuccesso".
Una metamorfosi perfettamente in linea con il clima politico di questi anni. Ma se in quest'ultimo caso la bramosia di denaro,successo e potere ci può spiegare salti da sinistra a destra come se fossero grilli impazziti, meno facile è comprendere le ragioni della metamorfosi del tifoso palermitano.
Ma Palermo , si sà, e' la città degli eccessi e delle contraddizioni : una delle città italiane con più alto tasso di disoccupazione, a fronte del maggior numero di auto  lussuoso vendute.
Vale la pena chiedersi le ragioni di questa improvvisa paura; forse perchè siamo in una città dove i ladri abbondano...però
l'errore di chi sta avanti è quello di aver paura di chi insegue.
Non si pensa che chi insegue deve fare uno sforzo maggiore per raggiungere chi lo precede.
E' come se molti partissero dall'idea che a Messina il Palermo sicuramente perderà. Ma chi l'ha detto ?
Si dimentica che il Palermo è stato grande negli scontri diretti, mentre il Messina è stato spesso battuto nelle sfide importanti.
Ma sono anche altre ragioni che ci spingono alla tranquillità più assoluta e queste altre ragioni ci fanno gridare
"che bel calendario" , che non si riferisce a quello di Sabrina Ferilli ma alle ultime sei giornate di campionato. Un calendario agevole per il Palermo, difficile per il Messina. Per cui se si vuol guardare a tabelle e tabelline, lo si faccia pure, così tanto per gioco.
Del resto il calcio è un gioco e seppur da più parti le esasperazioni e le esagerazioni spesso lo trasformano in una tortura, rimane sempre un gioco,non una cosa seria. I problemi e le cose serie stanno altrove. Ecco perchè di fronte al problema di Palumbo bisogna solo star zitti ed avere rispetto.Non lo si può certo condannare se prima di preoccuparsi di un gioco si è occupato di cose ben più serie.
L'unico piccolo appunto che gli si può muovere è quello che si muoverebbe a qualunque lavoratore dipendente e cioè di non aver avvertito l'ente o il datore di lavoro della sua assenza e della durata di questa assenza. Ma al di là di questo, il rispetto per la vita impone silenzio e serietà.
 
 
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con affetto
Carlo Cangemi
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


9-15 aprile
La  voce della  Discordia
 
 Uno spazio  ironico\polemico dedicato al commento di  quanto accaduto domenica in campo.
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10/04/2001
 
Delirio di persecuzione
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Se in formula 1 è normale che un testa coda faccia sbandare, nel calcio in genere avviene l'esatto contrario.
A dispetto di quanto pensa il presidente del Messina,su cui in seguito torneremo con più cattiveria, il calcio a volte è imprevedibile. La squadra con più vittorie al suo attivo non riesce a superare quella con più sconfitte sul groppone.
Ma torniamo come promesso al presidente peloritano ed alle sue dichiarazioni ,per spiegare cos'è un delirio di persecuzione. E' un delirio il cui contenuto è caratterizzato dal convincimento del soggetto di essere oggetto di azioni ed intenzioni lesive della propria persona. Vi è la tendenza ad interpretare le azioni della gente come volutamente minacciose e di essere vittima di cospirazioni o di inganni.
Questa la dizione esatta di un disturbo paranoideo di personalità, disturbo psichico grave ed invalidante. Praticamente abbiamo delineato il profilo del presidente del Messina Emanuele Aliotta. A meno che invece, la sua non sia fine intelligenza nel senso che sta cercando di condizionare, lui , con le sue dichiarazioni, l'ambiente calcistico, gli arbitri, o  i giocatori alla vigilia di un turno di campionato forse più agevole per il Palermo che non per il Messina impegnato nella tana di Giulianova.
E siccome almeno politicamente, il vittimismo pare che ultimamente paghi , lui ci sta provando.
Come ci ha provato il Palermo contro l'Atletico Catania ; almeno da quando si è svegliato Bombardini colto da improvvisa sonnolenza dovuta probabilmente al sole che picchiava sulla sua fascia di competenza vicino alle gradinate. Così, nella ripresa, all'ombra della tribuna, più vicino ad osservatori e telecamere , ha dato il meglio di sè ed il suo narcisismo è potuto esplodere . Ed in campo si sono viste le cose migliori o almeno si è visto qualcosa del Palermo, non certo un gran bel Palermo però desideroso di vincere anche se in modo confusionario.
Se Sicignano è stato il primo a presentarsi in sala stampa, la ragione probabilmente è che,disoccupato,  non ha fatto neanche la doccia. Questo lo specchio della partita e di come i rosanero hanno cercato in tutti i modi di vincerla a dispetto di quanti pensavano ad un tipico piatto locale a base di sarde.
 
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con affetto
Carlo Cangemi
  
  AGRODOLCE
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10/04/2001
 La ricetta
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All'uscita dallo stadio molti  tifosi sembravano dei cuochi. Mancava loro il tipico abbigliamento con annesso cappello bianco in testa ma la ricetta era la stessa: Pasta con le sarde.
Molti erano convinti di avere partecipato alla degustazione, fortunatamente la maggior parte, non ha apprezzato la pietanza.
Ma è possibile che si possa pensare una cosa del genere in un momento così delicato del campionato?
Certo che ce ne vuole di fantasia!! Quella fantasia che invece è mancata ai giocatori per sbloccare una partita, sulla carta, già vinta.
Senza nulla togliere ai meriti dell'Atletico, sceso in campo con la giusta determinazione di chi capisce di avere l'acqua alla gola, occorre sottolineare che il Palermo non ha certo recitato la parte del primo della classe. Un Cappioli irriconoscibile, questa volta, non è stato in grado di organizzare le manovre offensive dei compagni, e né Brienza né Bombardini hanno costantemente affondato come solitamente sono in grado di fare.
L'assenza di Palumbo ha pesato notevolmente, mettendo a nudo le lacune in fase conclusiva dei vari Belmonte & co.
Ne è venuto fuori un nulla di fatto, produttivo per l'Atletico, fondamentale per mantenere accesa la fiammella della speranza, e tutto sommato redditizio anche per il Palermo, avanti di cinque punti ma con una partita in meno al traguardo della B.
In attesa della santa Pasqua, giorno in cui saranno perdonati anche i peccati del presidente del Messina, ci si aspetta un regalino dalla squadra. Una rassicurante vittoria esterna. Sarebbe questo il modo migliore per digerire non, la famosa pasta con le sarde, mai mangiata, ma quel pareggio interno con l'ultima della classe, che in realtà è la causa del nostro mal di pancia.
Buona Pasqua!!
 
 
 
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Cesare DI Bartolo 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


16-22 aprile
 
La  voce della  Discordia
 
 Uno spazio  ironico\polemico dedicato al commento di  quanto accaduto domenica in campo.
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18/04/2001
 
Parita' !!
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Uno degli elementi che distinguono l'uomo dall'animale è la sua capacità di lasciarsi condizionare dalle circostanze esterne e dalle ricorrenze. Dunque dalla Pasqua. Perfettamente tempestivo con la festività pasquale,come recitano le sacre scritture, s'è compiuto un piccolo miracolo. L'unica differenza con i sacri testi è che questa volta l'attore non è uno bensì undici piccoli professionisti della pedata.
Sarà stato dunque il clima pasquale, stà di fatto che il Palermo ha resuscitato un campionato che al 65' sembrava definitivamente sepolto. Solo che poi anzichè trarne motivi di gioia e di vanto, gli autori del miracolo  si sono inviperiti fra loro forse perchè ognuno aspirava a rivendicarne la paternità.Così se due domeniche fà erano i tifosi peloritani a strapparsi i capelli per l'occasione sprecata (Lodigiani) , sabato scorso sono stati i palermitani a cercare di rendersi calvi.
Dunque anche in questo caso perfetta parità che è poi l'aggettivo più ricorrente delle ultime settimane. Il cammino recente di Palermo e Messina è infatti caratterizzato dal perfetto equilibrio, che se da un lato lascia ancora aperto il campionato, dall'altro sembra fare il gioco del Palermo considerato che le giornate diminuiscono e il traguardo si avvicina. Parità anche rispetto alle accuse ed alle recriminazioni verso gli arbitri. Il Messina,dopo la Lodigiani, per bocca del suo quasi paranoico presidente s’è lamentato parecchio. Sabato scorso sono stati i rosanero a non digerire qualche decisione arbitrale.Parità.Anche nel vittimismo dunque, arte che in politica sembra essere ultimamente piuttosto redditizia.
Ma parità soprattutto nel gioco,non proprio brillante, espresso dalle due squadre nelle ultime uscite. Se solo una delle due contendenti si fosse espressa meglio, oggi qualcosa sarebbe sicuramente cambiata.
Invece sembrano animate dallo spirito del “cambiamo tutto affinchè tutto resti come prima”. Cioè del sano immobilismo reazionario.
E l’immobilismo delle ultime giornate ci offre così un derby importante, delicato ed avvincente altrimenti privo di significati e probabilmente di interesse per il cassiere. Invece il Palermo giunge al derby col fiato sul collo.
Ma il fiato sul collo non è solo un segnale di imminente pericolo; può anche avere un significato sessuale nei termini dell’eccitazione e degli stimoli. Chi non ha ancora dimenticato i piaceri della carne, sà quanto il fiato sul collo può essere piacevole ed eccitante. E chissà che i rosanero ,proprio per trovare gli stimoli giusti, non abbiamo volutamente evitato di chiudere prima il campionato.
Alla vigilia del derby l’augurio è che tutti si comportino come catanesi, poliziotti e tifosi, nell’ultimo derby al Cibali. Può sembrare paradossale e provocatorio dirlo a messinesi e palermitani, ma l’esempio di efficenza, tempestività e civiltà emerso nell’ultimo Catania-Palermo, deve essere preso a modello.
Poi sul campo vinca il migliore, con l’impressione però che se il Messina non recupera qualcosa al Palermo, ,i rosanero potranno festeggiare la promozione negli spogliatoi del Celeste.
 
 
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con affetto
Carlo Cangemi
ccangem@tin.it
 
 
  AGRODOLCE
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18/04/2001
 
FERMATI
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Era cominciata alla grande la quint'ultima giornata del campionato di serie C.
Palermo in vantaggio di due gol e Messina sotto di uno. Alla fine il Messina riesce a raddrizzare il risultato, il Palermo si fa rimontare da una Fermana non certo irresistibile.A dire il vero avevamo un pò tutti assaporato la ormai scontata promozione anticipata ma ahimè, prima Sicignano, con un tuffo tanto lento quanto le partenze della Ferrari, poi, l'arbitro ci ha messo del suo negando un evidente rigore ai danni di Bombardini e successivamente assegnando il gol del pareggio sebbene viziato da chiara posizione di fuorigioco.
A questo punto inciterei D'Antoni ad apostrofare Aliotta.
Chissà quanto avrà speso per comprare l'arbitro!! Ma noi non vogliamo insinuare niente perchè siamo realisti, non pettegoliamo, certe bassezze le lasciamo ai messinesi e al loro degno Presidente.
Il campo ha detto che i rosa hanno ancora cinque lunghezze sui cugini di secondo grado e che le partite da disputare sono solo quattro.
Il "Celeste" graziato dal giudice sportivo ospiterà la contesa più importante della settimana a venire.
Qualsiasi sia il verdetto del campo non ci saranno problemi di sorta visti gli avversari da incontrare successivamente. Facili per il Palermo, quasi impossibili per il Messina.
Ma , malgrado ciò, si va al Celeste per vincere.Parafrasando Frassica, messinese doc, per tre motivi: Numero uno perchè il Palermo è più forte;
Numero uno perchè siamo creditori con la fortuna dalla partita d'andata, e, numero uno perchè otto punti di vantaggio sul Messina sono molto meglio di due.
 
 
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Cesare DI Bartolo
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


22-29 aprile
 AGRODOLCE
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23/04/2001
 
PAURA
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Se per i sognatori del gioco più iniquo, il lotto, la paura fa 90 per i praticanti del gioco più bello del mondo, il calcio, la paura fa 55. Questi i punti del Messina, solo a due lunghezze dal Palermo che lascia l'intera posta in palio bloccato dalla paura.
Paura inculcata dal suo tecnico Sonzogni, che , con un modulo atipico per le caratteristiche della squadra, ha alzato una sorta di bandiera bianca agli assalti dei peloritani , sebbene effettuati all'arma bianca.
Non ha fatto sfaceli il Messina, limitandosi ad attaccare per onor di copione, dato l'impegno casalingo, ma con risultati poco apprezzabili. Pressocchè  inoperoso Aprile.
Non ha potuto fare niente il Palermo in attacco un po'; per l'inconsistenza di Elia un po' perché lo stesso centravanti è risultato completamente isolato in avanti.
Era chiaro che la partita si poteva sbloccare solo con un episodio particolare e così è stato.
Il guaio è che l'episodio è capitato agli avversari.
Vana la reazione finale con il Palermo in formato tradizionale ma con il Messina ormai arroccato a difesa del vantaggio.
Campionato riaperto?
Andiamoci piano!! Due punti a tre partite dalla fine sono pochi ma sono sempre un buon vantaggio specie in considerazione del calendario.
Proibitivo per il Messina , mediamente agevole per il Palermo.
A farci dormire sonni tranquilli poi, c'è il fatto che non ci saranno più cali di tensione. Qualsiasi avversario sarà affrontato con la massima determinazione, e quando il Palermo è stato costretto, tra virgolette, a fare il gioco, i risultati sono arrivati, sempre.
Questa è una squadra che non sa concedersi pause , che non sa chiudersi a difesa di un risultato. Le partite di Ascoli, quella di Fermo , errori arbitrali a parte, avevano confermato che il Palermo è una squadra d'attacco.
Errare umanum est importante non perseverare e sappiamo per certo che una persona intelligente come Sonzogni non ripeterà l'errore di Messina.
D'altronde sulla strada dei rosa non ci sono più squadre che possano creare il benché minimo stato di apprensione, e i sette probabili punti che saranno conquistati nelle tre partite a venire saranno sufficienti al mantenimento di quella prima piazza che abbiamo dimostrato di meritare durante tutto l'arco della stagione.
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Cesare DI Bartolo

La  voce della  Discordia
 
 Uno spazio  ironico\polemico dedicato al commento di  quanto accaduto domenica in campo.
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23/04/2001
 
Chi non lo fa' , l'aspetti  !
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Chi non lo fa (il gioco)  l'aspetti , (il gol) che prima o poi arriva.
Stravolgiamo il proverbio per descrivere la magra figura rimediata dal Palermo a Messina. Tanto ormai agli stravolgimenti ci siamo abituati; dopo 29 gare con lo stesso redditizio modulo che aveva portato i rosanero primi in classifica con otto punti di vantaggio, il tecnico rosanero ha pensato bene di stravolgere tutto e da due gare ci propone un nuovo assetto tattico che alla luce dei risultati possiamo gentilmente definire fallimentare.Tanto per non infierire e farlo notare con garbo e discrezione. Il perchè di tanta necessità di cambiare non è dato saperlo......; speriamo almeno sia chiaro a lui. Chiari invece agli occhi di tutti sono i risultati che dimostrano come a volte il voler essere originali a tutti i costi, non paga.
E visto che siamo in tema di stravolgimenti, pensiamo quanto sia stata stravolta la sana consuetudine della "squadra che vince non si tocca". Figuriamoci il modulo !
Le leggi invece difficilmente vengono stravolte ed una legge del calcio recita che chi gioca meglio in genere vince; o forse per provare a vincere basta solo giocare.Quindi il Palermo a Messina non poteva vincere.
Contro tutti i filosofi ed i saggi del mondo che suggeriscono che la miglior difesa è l'attacco, il Palermo ha invece creduto che la miglior difesa è la difesa oppure la rinuncia. E giustamente ha perso.Non avendo niente da perdere.
Il paradosso è proprio questo;ha rinunciato a giocare con 5 punti di vantaggio, non avendo dunque niente da perdere. Che forse non è solo un paradosso ma anche un limite intellettivo o comunque qualcosa che non lega con la furbizia. Qualcosa che ha a che fare con gli anni precedenti, di cui volevamo conservare solo un triste ricordo. Ed invece le paure e le incertezze delle stagioni trascorse si affacciano minacciose. In gergo psicologico si chiamano fantasmi che non sono solo quelli col lenzuolo che fanno paura ai bambini ma che in questo caso si riferiscono ad uno spettro , ad una entità soprannaturale , di solito malefica, immaginata dalla fantasia popolare.
Ma siccome lo stravolgimento è stato il nostro odierno filo conduttore, stravolgiamo anche i pessimismi del passato e come dice il cantante "pensiamo positivo".
Pur con qualche preoccupazione in più, il primo posto è sempre del Palermo ed il calendario sembra dare una mano. Anche se forse servirebbe di più un piede. Quello per metterla dentro !
 
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con affetto
Carlo Cangemi
ccangem@tin.it
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


1-6 maggio
AGRODOLCE
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30/04/2001
 
DIAMO I NUMERI
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Due punti persi o un punto guadagnato? Potremmo stare ore a discutere; è questo il famoso dilemma del bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno!
Io proverei a chiederlo a Sonzogni!
Una vittoria chiara contro l' Andria per dimenticare Messina, per dimenticare il 4-5-1, per dimenticare...Bevo!!
E forse per quest'ultima affermazione ha perso il lume della ragione mettendo in campo una formazione che ha lasciato alquanto perplessi.
Belmonte e Cardascio hanno fatto una figuraccia e meno male che, smaltita la sbronza, Sonzogni ha ripristinato gli equilibri con Brienza ed Elia.
Ma l'Andria a dispetto di una classifica bugiarda ha dimostrato di essere una squadra esperta, cinica, tecnica e sicura di se.
Il Palermo , di contro, è sembrato molto arruffone, vulnerabile in difesa, evanescente in attacco.
Capparella, migliore dei suoi, ha fatto quello che ha voluto, dettando i tempi della manovra e saltando come birilli tutti gli avversari che tentavano di contrastare le sue razie.
Dall'altro lato, Belmonte, La Grotteria,Palumbo, inserito al posto di un difensore, tanto per indebolire una difesa di burro, hanno dimostrato di valere ben poco come realizzatori.
Il solo Elia è stato all'altezza, dimostrando ancora una volta, nella sua mediocrità di valere molto di più degli spuntati compagni di reparto.
E se Ambrosi continua a spingere il Catania e a farsi spingere nelle areee avversarie, lui sì che è una punta vera anche se nella lista di Sonzogni era preceduto da un certo Palumbo, NON DEVE PREOCCUPARE IL MESSINA.
I Peloritani hanno battuto L'Aquila, è vero, ma la partita è stata in discesa per l'evidente stato di stanchezza della squadra di casa che, non dimentichiamo, ha giocato il giovedì. Non è casuale la sconfitta del Savoia e il passo falso dell ' Avellino pure impegnati in turni infrasettimanali.
E' questa la realtà del calcio moderno!!
Abbiamo vissuto le stesse cose con le squadre più blasonate che, dopo un impegno di coppa hanno deluso nel successivo turno di campionato.
STIAMO,quindi, CALMI!!
Il Messina ha finito la sua corsa!!
Non credo che la squadra di Florimbi possa vincere con Savoia e Avellino.
Due punti al massimo, nella migliore delle ipotesi.
Al Palermo basta una vittoria.
E' brutto dover fare delle tabelle, ma a questo punto del campionato e con il Messina al fianco è obbligatorio farle, anche per dare un pò di fiducia ad un ambiente che sembra avere il morale sotto i tacchi.
Si è persa una battaglia non la guerra!!!
 
 
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Cesare DI Bartolo
 
 
 

La  questione
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Che il Palermo abbia un virus...
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    E si, verrebbe proprio da porsi il problema!
    Pare che ogni anno a fine campionato accada qualcosa di veramente misterioso, come un virus che si impossessa dei nostri giocatori...
    Eppure sono cambiati i protagonisti nel corso di questi ultimi anni, e perfino la dirigenza, proprietà ecc.
    E allora è possibile che sia proprio un virus!
    Per quanto riguarda la partita di domenica contro l'Andria, tre osservazioni alle quali spero vengano date tre DOVEROSE risposte da chi di competenza:
A Sonzogni: perché quella scelta iniziale di Cardascio? E perché quella FOLLE esclusione finale  di Altobelli?
A Sensi (o chi per lui, ovvero Perinetti): perché il Catania oggi ha Ambrosi ed il Palermo NO? (e non risponda perché il Catania ha più soldi...!!!)
Ai giornalisti (non a quelli estremamente  protagonisti ed egocentrici, che tutto sono tranne...): perché non le pongono loro queste domande ed in modo energico, anche!?!
    Queste domande non sono solo frutto di curiosità personale, ma è il risultato di analisi condotte da una grande maggioranza di tifosi. Che meritano risposte e rispetto.
    Certo è che l'anno prossimo, serie "B" o "C", alcuni giocatori saranno certamente promossi e a farne le spese sarà quel solito "coglione" di tifoso...
    Ma attenzione, però, che quel "coglione" potrebbe veramente e definitivamente allontanarsi per incompatibilità di carattere, irreversibile!
    I proprietari del Palermo rimarranno proprietari, anche della Roma (!), e questo giocattolino che hanno comprato lo metteranno su uno scaffale, magari insieme a qualche altro...
    L'ultimo segnale quest'anno è stato dato: Sonzogni paga il conto per tutti e va a casa! Altro "co...ne"! Perché quelle ultime scelte da "FOLLE"???
    Adesso, a fine corsa, se andiamo in "B", tutto bene, se no pazienza: si dirà che la Società ha fatto tutto sino all'ultimo, ha cambiato perfino l'allenatore a due giornate dalla fine!!!
    e verranno fuori nuovi colpevoli, nuove responsabilità, mentre gli altri vanno avanti e noi...
 
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gianzic
 

 La  voce della  Discordia
 
 Uno spazio  ironico\polemico dedicato al commento di  quanto accaduto domenica in campo.
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02/05/2001
 Incubo  !
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18 marzo 2001. Palermo-L'Aquila 3-1.
Primo posto in classifica ed otto punti di vantaggio sulla seconda a sette giornate dalla conclusione.
In quei giorni dicemmo che il campionato era vinto e che il Palermo poteva solo regalarlo. Non sappiamo quale ricorrenza i rosanero volessero festeggiare (i maligni dicono la sconfitta elettorale di D'Antoni) , però il regalo è stato fatto. In questi giorna, al contrario, la Palermo calcistica più che un'aria di festa respira invece un'atmosfera da incubo.
Crediamo sia proprio incubo la parola più esatta per descrivere lo stato d'animo di tanti,tifosi,giornalisti e tutti coloro che davano ormai per acquisito un traguardo fin troppo vicino. l'incubo è un sogno terrificante che si svolge in una situazione senza scampo e provoca un angoscioso risveglio. In coscienza, quanti di voi , di noi , non si trovano attualmente in tale stato di angoscia calcistica ?
Uno di questi deve essere il patron "fantasma" Sensi che a differenza dei tifosi rosanero impossibiliatati a sfogare la loro rabbia, ha manifestato tutta la sua ira, cacciando Sonzogni.
Sensi si è trovato nella situazione paradossale di poter vincere tutto,calcisticamente parlando.Di avere cioè due squadre al vertice con tanti punti di vantaggio sulle inseguitrici. Una è già stata raggiunta, l'altra, la Roma, si stà comportando meglio nonostante le inseguitrici si chiamino Juventus e Lazio e non certo Messina,Avellino o Sassari Torres.
Gli irriducibili ottimisti o forse solo  ingenui sognatori, sostengono che la speranza è l'ultima a morire, mentre i pessimisti o forse i realisti si rifanno piuttosto al proverbio "chi di speranza vive, disperato muore".
Perchè il punto, la diatriba, stà tutta lì, nella contrapposizione fra razionalità ed emotività. Se pensiamo solo con  razionalità, verrebbe da piangere. Se prevale l'emotività ed il cuore, confidiamo di andare a vincere nell'inferno di Nocera.
E sebbene in viale del Fante la parola d'ordine è "crederci ancora", non possiamo fare a meno di tornare con la mente alle stagioni passate, all'era Ferrara, che con forza si ripropone e ridiventa attuale. Da Ferrara  a Ferrara, il circolo si chiude. Ferrara che torna di moda grazie al suo pupillo Morgia, l'unico in grado di poterci dare una mano per la promozione.
Sono passati mesi, sono cambiate società,dirigenti, giocatori , ma è come se tutto fosse rimasto fermo agli anni passati. Sempre le stesse condizioni di precarietà, sempre gli stessi uomini artefici del destino rosanero. Che fallimento e che tristezza  !
 
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con affetto
Carlo Cangemi
ccangem@tin.it
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


7-13 maggio
La  voce della  Discordia
 
 Uno spazio  ironico\polemico dedicato al commento di  quanto accaduto domenica in campo.
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08/05/2001
 Punto interrogativo   !
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...come se,dopo un lungo fidanzamento,  un matrimonio fallisse non qualche giorno prima di essere celebrato, ma al momento stesso del fatidico si. Come se lo sposo o la sposa , giunto sull'altare dicesse al momento di dare il suo assenso  ..."poi si vede, rimandiamo di qualche settimana". L'altro si chiederebbe incessantemente "perche" ? Cos'è successo ?
Anche gli amici si chiederebbero perchè.Anche gli invitati si chiederebbero perche. Tutta la città si chiederebbe perchè.
Questa triste analogia, per spiegare il pensiero più ricorrente del tifoso rosanero :perchè ? , com'è possibile ?
La nostra riflessione settimanale potrebbe dunque essere sintetizzata da un enorme punto interrogativo. Un punto interrogativo ad ampio raggio che riguarda diverse situazioni di un'intera stagione.
Tante le recriminazioni, tanti gli interrogativi che riguardano il passato. Ce ne sono però tanti altri relativi al presente ed al futuro (che si potrebbero anche chiamare speranze).
Il primo interrogativo che viene in mente è se conta di più il calcio giocato o il calcio a tavolino, il calcio politico.
Un altro riguarda la lealtà e l'onesta' sportiva dell'Avellino,perchè purtroppo,come si sa, la promozione del Palermo dipende da giocatori tipo Ignoffo. Roba da piangere.
Ed ancora : che rapporti ci sono fra Palermo ed Avellino, fra Viola e Sensi oppure tra Viola e Perinetti ? E quanto conta tutto questo ?
Ci sarà qualcuno che vigilerà sulla correttezza della gara onde evitare trucchetti vari (tipo inizio in ritardo) ? La Federazione è in grado di fare qualcosa o di intervenire in caso di furberie ?
Ed a proposito di furbizia, cosa prevale nello sport ,la correttezza e la lealtà o la furbizia intesa come imbroglio e intrigo ?
Se è vero come dice Cosmi che in C molte gare sono aggiustate, il Palermo, a differenza del Messina, dove crede di giocare, in Champion League ?
Siamo in grado a Palermo, di creare quel clima di sospetto e di intimidazione sportiva affinchè tutto si svolga lealmente ?
Ed infine, questa società, questo presidente, questo padrone, che peso hanno in Lega ? Che non significa essere privilegiati ma soltanto non essere danneggiati da eventuali accordi illeciti.
Tanti punti interrogativi. Sabato alcune risposte !
E saranno importanti anche per il futuro.
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con affetto
Carlo Cangemi
ccangem@tin.it
  
AGRODOLCE
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07/05/2001
 
Sul filo di lana
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Ancora indefinita la griglia che porterà direttamente nella serie superiore, mentre già si conoscono le squadre che si affronteranno nei play off.
Fuori, a sorpresa, il Savoia di Morgia che ha lasciato al Celeste l'ultima speranza di agganciare il treno per la B.
Ma lassù in vetta, a quota 61, Messina e Palermo affilano le armi per superare i rispettivi avversari che, sabato 12, tenteranno di fermare la loro cavalcata.
Il verdetto spetterà dunque ad Avellino e Ascoli, peraltro le due che con il Catania disputeranno sicuramente i play off.
Ma chi sarà l'eletta?
La statistica privilegia il Messina, che a parità di punti scalzerebbe il Palermo, già sconfitto due volte.
Il fattore campo, invece, assegna più chance  ai rosa che giocheranno tra le mura amiche.
Tutto bellissimo, affascinante, coinvolgente, una specie di thriller di cui noi , tifosi del Palermo, avremmo volentieri fatto a meno.
Ma il calcio è questo!!
Dicono che sia bello proprio perché imprevedibile.
Quindi dato che non c'è niente di scontato, aspettiamo e speriamo.
Inutile piangere sul latte versato. Inutile fare polemiche. E qui ce ne sarebbero tante da fare.
A cominciare dalla prestazione di La Grotteria , finalmente determinato e determinante.
La scossa del cambio dell'allenatore? Troppo facile!!
Anzi!! C'è stata una flessione notevole nella prestazione di Bombardini, fino a ieri vero protagonista di questo Palermo.
Però una novità tattica c'è stata. Almeno io credo di averla vista.
Cappioli in posizione più arretrata e più centrale.
Il migliore in assoluto dei suoi.
Degli addetti ai lavori non ne ha parlato nessuno e mi è sorto il dubbio di essere un visionario.
Però a me Cappioli è piaciuto più che in altre partite.
Continua a non convincere, invece, Palumbo.
Il problema dell'attacco esiste, è tangibile, le cifre parlano chiaro!
Il capocannoniere della squadra è un centrocampista!!
Già ad inizio di campionato, il sottoscritto aveva lanciato l'allarme, e successivamente criticato lo stato di stasi di Perinetti.
Oggi più che mai i fatti stanno dando torto alla società che non è riuscita a prendere un goleador di razza.
In serie B ci arriveremo forse lo stesso ma, già da ora occorre trovare qualcuno che i gol li sappia fare davvero.
Aspettiamo infine il trascorrere di queste lunghe cinque giornate dandoci appuntamento, numerosi, allo stadio per celebrare un sogno che dura da tanti anni ma che il Messina vuole distruggere.
Chissà che dal Partenio non possa arrivare la buona novella!!!
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Cesare DI Bartolo 
La  questione
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    A questo punto ognuno deve fare la propria parte, fino in fondo!
    I giocatori, l'allenatore, la società (che pare sappiano quello che vogliono) vadano fino in fondo pensando solamente all'Ascoli, evitando di "invitare" in questo momento i tifosi, le donne gratis e quant'altro e lasciando libero ognuno di scegliere il proprio apporto in questo delicato momento.
    I tifoso stiano vicinissimo alla squadra, scegliendo (ovviamente) come meglio sostenere questo nostro Palermo.
    I giornalisti facciano finalmente quello che poco e male hanno fatto fin'ora (tranne qualche rara eccezione): comincino a tartassare il mondo della C, sulla partita di domenica prossima tra Avellino e Messina e mettano in dubbio sin d'ora la regolarità dell'incontro per creare, insomma, quello stato di intimidazione (sportiva...) che tanto bene sanno fare gli altri! Messina docet!
    Basti pensare, per esempio, a Nocera: sono bastati tre quattro minuti di "aggressione" all'arbitro da parte dei giocatori campani che subito è arrivato per loro un rigore da altro pianeta! Figuriamoci poi una campagna di difesa preventiva cinque giorni prima da tutta la stampa palermitana, specialmente da quei giornalisti sportivi che hanno l'opportunità di scrivere sulle testate nazionali! (provino a pensare un pò meno a se stessi e un pò più a questo Palermo!)
    Per concludere sarebbe opportuno che una grossa rappresentanza di tifoseria organizzata andasse ad Avellino ad "assistere" all'incontro AVELLINO-MESSINA!!!
    Fatto questo, possiamo stare tutti tranquilli di aver fatto fino in fondo ognuno di noi la nostra parte.
 
 
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gianzic

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


14-20 maggio
La  voce della  Discordia
 
 Uno spazio  ironico\polemico dedicato al commento di  quanto accaduto domenica in campo.
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19/05/2001
 Per fortuna che c'è il .... sacro !!
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Le sirene dei pompieri che hanno spento l'auto di La Grotteria, ci hanno risvegliato dal torpore di idee in cui eravamo caduti, esausti, dopo il miracolo di sabato scorso. Restando nel mondo del sacro
( che non è solo l'osso di quella arte del corpo molto utile al Palermo in occasione del rigore) , bisogna ammettere che quel rigore di Torino è stato parato nelle alte sfere. Due santi mandano il Palermo in serie B : San Sonetti e Santa Rosalia, verso cui tutti alla Favorita sabato guardavano come se fosse in porta ad Avellino. Con voce mesta ed occhi bassi dobbiamo ammettere che forse il paranoico presidente del Messina Aliotta aveva ragione : "in alto ,il Palermo gode di particolari favoritismi-Ha i suoi Santi in paradiso" Era vero. Ma almeno il Palermo si è rivolto ad ambienti sacri e non come lui che ci ha provato coi soliti mezzucci terreni e materiali. In alcuni casi gli è andata bene;questa volta no, il sacro ha prevalso sul profano. Ed a proposito di profano, chissà cosa avrà profanato La Grotteria per subire una vendetta simile. Si indaga nel giro delle sue donne, della criminalità da strada, dei piromani, della delinquenza comune. Si dimenticano forse tre piste importanti. La prima che è stato Sonzogni, per vendetta o per scherzo come solo quei burloni dei bergamaschi-lombardi sanno fare (vedi lo scherzo del Berlusconi politico).
La seconda è che il responsabile è un tifoso rosanero non troppo contento del rendimento di La grotteria e che con il suo gesto lo abbia voluto solo spronare ad andar via. Oppure è stato lui stesso per percepire ( diciamo ammuccarsi) i soldi dell'assicurazione.
E' evidente che la gioa per la promozione ci porta a scherzare. Non è uno scherzo invece cosa ha combinato il sig. Brighi di Cesena che poco prima della gara Avellino-Messina ha inviato una lettera alla Lega. Vediamone i contenuti.
" Il sottoscritto Brighi Christian, collegio arbitrale di Cesena, con la presente esprime parere favorevole a che la promozione sia sancita in favore della Us Messina Calcio , ai danni dell'Unione Sportiva Calcio Palermo.Il sottoscritto dichiara inoltre che si impegnerà con tutti gli strumenti in suo possesso per la realizzazione di questo nobile progetto".
Anche se la realtà è questa, la lettera no, non è vera, non è genuina. E' bastarda. Come lui. Per fortuna che c'è il .... sacro !!
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con affetto
Carlo Cangemi
ccangem@tin.it
  
 
 

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