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Il creatore del Judo
nacque nel 1860 a Mikage, piccolo villaggio marino nei pressi di Kobe.
Laureatosi in Scienze Politiche ed Economiche nel 1881, tentò la vita
politica che abbandonò presto per intraprendere gli studi di Estetica e
Morale. Nella sua lunga vita ricoprì importanti cariche governative e
rappresentò più volte il suo Paese al Consiglio Internazionale
Olimpico. All'età di 16 anni cominciò a praticare vari sports e studiò
in modo speciale i vari metodi di Ju-Jutsu alla scuola di valenti
Maestri dell'epoca. A 22 anni, nel 1882, aprì il suo primo Dojo
adattandolo nel piccolo tempio di Eisho, nel quartiere di Shitaga a
Tokyo. Da quella modesta sede doveva nascere, crescere divulgarsi il più
grande dei movimenti sportivi del mondo, "VIA" di benessere
non solo fisico ma anche, e forse soprattutto morale. Jigoro Kano moriva
sul piroscafo Hikawa Maru il 5 maggio 1938, mentre rimpatriava, reduce
da un faticoso viaggio preparatorio per le Olimpiadi in allestimento a
Tokyo. Moriva un Uomo, rimaneva sul mondo la Sua Luce.
Nasce il
Judo
Nel 1870 giunse a Tokyo
dalla cittadina di provincia Hyogo, ove risiedeva con la sua famiglia,
il giovinetto Jigoro Kano per continuare la sua formazione scolastica in
Istituti d'Istruzione della Capitale. Essendo di piccola statura, e
desiderando di irrobustirsi nel fisico piuttosto gracile praticò
intensamente l'educazione fisica ed alcuni sport occidentali, fra cui il
baseball. Successivamente, dal 1877, anche per rintuzzare la rudezza dei
suoi compagni di scuola, si interessò alle "arti marziali" e,
seppur disapprovato dai familiari, prese lezioni di "ju-jutsu"
alla Tenjin Shinyo-ryu (Ryu=scuola) con i Maestri Iso e H. Fukuda dai
quali apprese i segreti del randori e dei kata. Al tempo stesso fu
guidato dal Maestro I. Ihikubo della Kito-ryu che insegnava uno stile di
ju-jutsu del tutto diverso. Inoltre il giovane Kano fece approfonditi
studi su antichi testi di insegnamento (densho) di molte antiche Scuole
di ju-jutsu.
Nel 1882, ormai laureato, accettò l'impiego di insegnante alla Scuola
dei Pari (Gakushuin). Nel frattempo aveva fatto le sue scelte fra i vari
metodi di ju-jutsu praticati fin dall'era Edo, e, coordinati con un suo
metodo particolare, per avere la possibilità di studiare ed elaborare
le nuove tecniche, sentì la necessità di avere una sua sede, e con la
collaborazione di soli nove amici-discepoli creò il KO-DO-KAN (o Scuola
per seguire la "Via").
Il
Judo-Kodokan
Dapprima il dojo di Kano
era di soli 12 tatmi e si trovava in una saletta del tempio shintoista
Eishoji sito nel quartiere Shimoya di Tokyo. Le tecniche che Kano prese
a base per il suo metodo traggono origine principalmente dai Kata
tradizionali della Scuola Kito-ryu e Tenjin Shinku-ryu; ma l'intima
essenza del Judo, che faceva convergere forza e grazia, fu un concetto
che Jigoro Kano sviluppò a poco a poco con una ricerca razionale e con
metodo scientifico. Inoltre Kano si rese conto che i moderni
atteggiamenti sociali potevano svilupparsi ulteriormente con la pratica
del Judo.
Nel 1882 la Scuola dei Pari diede vita ad un corso di Judo sotto la
guida del Professor Kano. Ben presto il Ministero dell'Istruzione
cominciò a prendere in considerazione i meriti delle varie Scuole di
jujutsu con animo disposto ad inserirlo fra le materie di studio accanto
all'educazione fisica. Gli apporti di Kano alla materia furono
riconosciuti validi e probanti delle autorità scolastiche superiori, e
l'insegnamento del "metodo Kano" cominciò ad aver vita
all'Accademia Navale e nelle Università di Tokyo e di Keio. Kano fu
inoltre incaricato di condurre uno studio sulle tecniche di insegnamento
in uso negli altri Paesi e quando tornò dall'estero nel 1891 era
imminente la guerra Cino-Giapponese (1896). Questa minaccia sollecitò
la diffusione del Judo nel Paese, e ben presto più di 1500 studenti si
trovarono ad apprendere il Judo sui tatami del Kodokan di Tokyo, e nei
centri di Kanojiku, Kyoto e Nirayama. L'attività del Kodokan prendeva
in tal modo la sua via verso l'espansione.
Tra le molte benemerenze di Kano sono da annoverare il finanziamento dei
viaggi che egli faceva compiere ai suoi migliori allievi, e che
guadagnarono al Judo-Kodokan larghi riconoscimenti in tutto il mondo.
Ben presto il Judo divenne materia integrante di studio nelle Scuole di
tutto il Paese, e dovunque in Giappone si tenevano gare di Judo.
Sviluppo
del Kodokan
Nel 1934 fu costruito a
Suidobashi (suburbio di Tokyo) un moderno e grande edificio che presto
divenne la "mecca" del Judo di tutto il mondo. Sembrava che
questo sport avesse raggiunto l'apice della diffusione. Nel 1938 il
Giappone inviò il prof. Kano al Cairo perché rappresentasse la sua
Nazione al 12° Convegno Generale del Comitato Olimpico Internazionale.
La partecipazione ebbe grande successo e fu approvata la proposta di far
svolgere i prossimi Giochi Olimpici a Tokyo. - A pochi giorni di mare da
Vancouver, nel Canada, a bordo della nave Hikawa-Maru, dopo aver svolto
un giro di interessanti conferenze, il Professor Jigoro Kano si spegneva
all'età di 79 anni sulla stessa nave che stava per riportarlo in Patria
dopo aver conseguito importanti risultati a favore del suo Paese.
Appena il Giappone fu mobilitato per la Seconda Guerra Mondiale gli
studenti furono arruolati in gran numero nell'esercito. Il Ministero per
il Benessere organizzò una sezione di Arti Marziali e il Judo fu usato
come tecnica di combattimento. Di nuovo l'arte uscì dai dojo per
l'applicazione sui campi di battaglia. Gli atteggiamenti militaristici
pervasero il Paese e il Judo divenne materia di studio richiesta per i
maschi dalla Scuola elementare fino all'Università.
Oggi, in tutto il mondo dov'è diventato tanto popolare, il Judo sta a
indicare l'arte del Kodokan.
Inteso come "mezzo" della flessibilità, e non come
"pratica" dell'antico Ju-jutsu, esercitato da uomini, donne e
ragazzi il Judo viene considerato quale miglior mezzo per un'efficiente
utilizzazione dell'energia mentale e fisica, nonché quale miglior
metodo di cultura fisica e di difesa personale.
Le tappe
del prodigioso sviluppo del Kodokan
- Maggio 1882:
-
Il giovane pedagogo
Jigoro Kano inizia l'attività insegnando il "suo" Judo a
9 allievi in una modesta saletta del Tempio buddista di Eisho
(Tokyo).
- Febbraio 1883:
-
Il "Kodokan"
è costretto a trasferirsi, e impianta la sua sede provvisoria in
Jimbocho, Kanda, fruendo di soli 10 tatami.
- Settembre 1883:
-
Il sig. Shinagawa
mette a disposizione del Maestro Jigoro Kano una parte della sua
abitazione, in Kojimachi, in cui trovano posto 40 tatami.
- Aprile 1890:
-
Il "Kodokan",
con 60 tatami, si stabilisce in Hongo-ku, Nasago-cho.
- Febbraio 1894:
-
La nuova sede in
Koishikawa-ku, Shimotomisaka-cho è attrezzata con 107 tatami, ma
poi nel novembre 1897 si ingrandisce, nella stessa sede, con 207
tatami.
- Gennaio 1898:
-
La superficie utile
viene portata a 314 tatami dopo il trasferimento a Otsuka
Sakashita-cho.
- Dicembre 1919:
-
Ancora un
trasferimento, per ingrandire ancora il "dojo" che ora
misura ben 514 tatami, e il Kodokan rimane in questa sede (I-chome,
Kasuga-cho, Bunkyo-ku).
- 25 Marzo 1958:
-
Si inaugura il
grandioso complesso del più grande "circolo privato" del
mondo, il Kodokan trova la sua degna e definitiva sede.
La sede
del Kodokan
Ni-ppon-den-Ko-do-kan
La vera Scuola per studiare la "Via"
Esso consta di una grande
sala con 500 tatami, tre sale con 108 tatami ciascuna e tre sale con 54
tatami ciascuna, con quasi 2000 mq. utili per la pratica del Judo, ma è
anche un magnifico edificio che sfiderà il tempo e i terremoti.
L'entrata ha un soffitto molto alto, con lampade protette da globi. Al
"rez de chaussée" si trovano gli uffici e il Dojo.
Quest'ultimo, ultramoderno, è costruito alla giapponese, con uno spazio
di 1 m. sotto il Tatami per metterci le molle che sorreggono il
pavimento sospeso. Gli spettatori (oltre 2000) prendono posto al secondo
piano. È veramente il più grande Dojo del mondo. Nel sottosuolo sono
sistemati i box, la centrale elettrica, ed i numerosi servizi. Esistono
numerose docce e toilettes. Il pavimento è interamente ricoperto di
linoleum. Le cantine si trovano sotto la scala. Dalla finestra della
grande scala, presso l'entrata e gli ascensori, si vede ad Est la
stazione Korakuen della Metropolitana con i suoi vagoni rossi che
entrano ed escono dalle viscere della terra. Al secondo piano si trova
un piccolo Dojo, e uno più grande è al terzo. Le finestre sono ampie e
la luce del giorno vi penetra a fiotti. Al sesto piano si trovano
numerosi box, camere speciali per alloggiare judoisti stranieri. I
lavori sono stati diretti da M. Uchida, ed eseguiti da 130 operai.
Iniziati nel 1956 sono terminati nel marzo del 1958. Il finanziamento
per la costruzione è stato fornito dai judokas, sia giovani che
anziani. Contributi giunsero anche dall'estero. L'erezione del nuovo
Kodokan costituisce la più grande testimonianza di amore degli sportivi
per lo sport JUDO.
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