stemma Romania
R O M A N I A

PRESENTAZIONE SINTETICA
Denominazione ufficiale: România (Romania). Il nome è stato adottato nel 1862, dopo la fondazione, nel 1859, dello Stato nazionale, con l’unione dei principati danubiani della Moldavia e della Valacchia.
Posizione geografica: Stato situato nell’Europa Sud-Orientale, a Nord della Penisola Balcanica, sul Danubio inferiore, in riva al Mar Nero ed intorno all’arco dei monti Carpazi.. La Romania si trova tra le latitudini 43°37’07’’ e 48°15’6’’ dell’emisfero Nord e le longitudini 20°15’44’’ e 29°41’24’’ Est, a metà distanza tra il Polo Nord e l’Equatore, ed anche a equa distanza tra le estremità dell’Europa Occidentale ed Orientale, attraversata dal parallelo 45° latitudine nordica e dal meridiano 25° longitudine Est.
Vicini: La Romania confina con cinque paesi: la Repubblica di Moldova (681,3 km) a Nord-Est ed Est, l’Ucraina (694,4 km) a Nord ed Est, la Bulgaria (631,3 km) a Sud, la R.F. di Jugoslavia (546,4 km) a Sud-Ovest e l’Ungheria (448 km) a Ovest. Il suo sesto vicino è il Mar Nero (193,5 km).
Superficie: 238.391 kmq, quasimente la stessa dimensione della Gran Bretagna; 13-ma come grandezza del territorio nell’Europa e 80-ma nel mondo. La Romania ha una forma ovale, con una estensione di 735 km da Est ad Ovest e di 530 km da Nord a Sud.
Bandiera nazionale (proporzione 3/2): tre strisce verticali uguali – rosso, giallo e azzurro (all’asta).
Stemma: un disco azzurro con un’aquila crociata quali elementi centrali. L’aquila tiene negli artigli le insegne della sovranità: lo scettro e la sciabola. Sul petto dell’aquila vi è uno scudo diviso in campi araldici con i simboli delle provincie storiche romene (Valacchia, Moldavia, Transilvania, Banato, Oltenia e Dobrugia).
Inno nazionale (dal 1990): “Destati, Romeno!” I versi appartengono ad Andrei Muresanu (1816-1863), la musica è di Anton Pann (1796-1854).
Festa nazionale (dal 1990): 1° Dicembre, anniversario della Grande Assemblea Nazionale di Alba Iulia (1° Dicembre 1918) che decise l’unificazione della Transilvania con la Romania, momento che ha portato a termine l’Unione in un unico Stato di tutti i romeni.
Giorni festivi legali: 1° e 2 Gennaio (Anno Nuovo), il Lunedì di Pasqua, 1° Maggio, 1° Dicembre (Festa Nazionale), 25 e 26 Dicembre (Natale).
Ora ufficiale: l’ora dell’Europa Orientale (GMT + 2 ore). Ora ufficiale estiva (GMT + 3 ore) tra marzo ed ottobre.
Pesi e misure: il chilogrammo; il sistema metrico, introdotto nel 1866.
Moneta nazionale (dal 1867): Leu (al plurale: Lei) .
Particolarità fisiche: I Monti Carpazi occupano 31 % della superficie totale del paese, le colline 36%, mentre le pianure si estendono sul 33%. Il picco più alto è Moldoveanu (2544 m) in Fàgàras, massiccio dei Carpazi Meridionali.
Fiumi e laghi: Molti fiumi sgorgano dai Carpazi e sfociano direttamente nel Danubio o nei suoi affluenti. Il Danubio attraversa 1.075 km del territorio del paese e sfocia nel Mar Nero, al confine orientale, con un Delta di 5.050 kmq (il più grande dell’Europa), di cui 4.340 kmq sul territorio della Romania. Altri grandi fiumi: Mures, Prut, Olt, Siret, Arges; dei 3500 laghi, solo 300 oltrepassano l kmq.
Clima: temperato-continentale, con quattro stagioni ben definite.Temperatura media – 3°C in inverno e 22-24°C in estate. Media delle precipitazioni: 640 mm/anno.
La distribuzione della superficie: terreni arabili (32,9%), boschi (28%), pascoli e prati (20,5%), frutteti e vigneti (2,3%), fiumi e laghi (3,7%), costruzioni, strade e ferrovie (4,3%), altre superficie (1,8 %).
Aree naturali protette: La Romania dispone di 810 zone protette, totalizzando 1.200.000 ha (5% della superficie del paese). Tra queste, le Riserve della Biosfera (il Delta del Danubio, il Massiccio Retezat ed il Monte Pietrosul Rodnei) e 14 parchi naturali.
Popolazione (Gennaio 1992): 22.788.993 ( 10° posto in Europa ed 43° nel mondo); 55% della popolazione vive nelle città e 45% nelle zone rurali. Densità: 94,2 per kmq (26° posto in Europa e 74° posto nel mondo). Natalità: 10,5°/oo; mortalità: 13,0°/oo; crescita naturale: -2,5°/oo. Durata media di vita: 65,5 anni per gli uomini e 73,3 anni per le donne. Struttura della popolazione per gruppi di ani: 0-14 anni (19,1 %); 15-59 anni (62,6%), 60 anni e più (18,3%). Tasso dei matrimoni: 4,6 °/oo; tasso dei divorzi: 1,5 °/oo.
Struttura etnica: secondo il censimento del 1992, i romeni costituiscono 89,4% della popolazione mentre 10,6% appartengono alle minoranze etniche: ungheresi 1624959 (7,1 %), rroma 401087 (1,7%), tedeschi 119562 (0,5%), ucraini 65.764 (0,3%), ebrei 8.955 (0,04%) ecc.
Religione: La Costituzione sancisce la libertà di culto. Il censimento del 1992 indica la seguente struttura religiosa: 19.802.385 ortodossi (86,8%); 1.161.942 cattolici (5%); 802.454 riformati (3,5%); 223.327 uniati (1%); 220.824 pentecostali (1%); 109.462 battisti (0,5%); 77.546 avventisti (0,3%); 76.708 unitariani (0,3 %); 55.928 musulmani (0,2%) ecc.
Lingua ufficiale: il romeno, d’origine latina. La lingua romena utilizza l’alfabeto latino di 31 lettere. Le minoranze etniche possono utilizzare, secondo la legge, le lingue madri nella scuola, nell’amministrazione, nel sistema giudiziario. L’inglese, il francese ed il tedesco sono le più utilizzate lingue straniere.
Grado di alfabetizzazione: 95,3 %
Unità amministrative: 41 distretti, con 263 città e 2685 comuni (con 13.285 villaggi).
Capitale: Bucarest, 2.016.000 abitanti (1992), 228 kmq. Nel 1459, Bucarest è diventata la residenza del principe valaccoVlad Tepes. Nei secoli 17° e 18° è stata la Capitale della Valacchia; Capitale della Romania dal 1862.
Città: 263 città, delle quali 25 hanno una popolazione di oltre 100000 abitanti, incluse 8 con più di 300.000 abitanti. Le maggiori città sono: Iasi (348.000 abitanti), Constanza (342.000), Cluj-Napoca (332.000), Galazi (330.000), Timisoara (324.000), Brasov (314.000) e Craiova (313.000).
Aeroporti: La Capitale ha due aeroporti: Bucarest-Otopeni, per traffico internazionale e Bucarest-Baneasa, per traffico interno e internazionale. Altre 15 città hanno aeroporti; gli aeroporti di Constanza, Timisoara, Arad, Sibiu e Suceava assicurano anche il traffico internazionale.
Porti: Constanza è il maggior porto di tutta la regione del Mar Nero. Altri porti marittimi sono Sulina e Mangalia. I maggiori porti sul Danubio sono Orsova, Drobeta-Turnu Severin, Giurgiu, Calarasi, Cernavoda, Braila, Galati e Tulcea. Gli ultimi tre sono sia porti fluviali che marittimi.
Il Canale Danubio-Mar Nero: inaugurato nel 1984, il Canale ha una lunghezza di 64,2 km, la larghezza di 110-140 m ed una profondità di 7-8,5 m. Dal 1992, da quando il Canale Meno (Germania) - Danubio è stato aperto, il Canale Danubio- Mar Nero
- percorso: Cernavoda-Agigea (Constanza sud), - assicura la connessione diretta tra il Mar Nero (Constanza) ed il Mare del Nord (Rotterdam).
Storia: Come altri popoli neolatini, il popolo romeno si è formato nel primo millennio d.C., dopo la conquista romana dalla Dacia sotto l’imperatore Traiano (106 d.C.), continuando a vivere senza interruzione sul territorio abitato dai suoi antenati, i daci, che appartenevano alla famiglia indo-europea dei traci. Attualmente, i romeni sono i soli discendenti della Romanità orientale. Nel Medioevo, i romeni sono vissuti in tre principati distinti: Valacchia, Moldavia e Transilvania. Lo stato nazionale, costituito nel 1859, quando la Valacchia e la Moldavia si sono uniti, ha proclamato nel 1877 la sua completa indipendenza nei confronti della Porta Ottomana. Nel 1918, alle fine della prima guerra mondiale, le altre province abitate dai romeni, (Bessarabia, Bucovina e Transilvania), si uniscono alla Romania. In seguito alla seconda guerra mondiale, la Romania, accanto da altri Paesi dell’Europa Centrorientale , è stata inclusa nella sfera d’influenza dell’Unione Sovietica. La rivoluzione del dicembre 1989 ha rovesciato la dittatura di Nicolae Ceausescu ed il regime comunista, reinstaurando la democrazia fondata su un sistema pluripartitico e sull’economia di mercato. Tutte le forze politiche parlamentari sostengono l’integrazione del paese nelle strutture dell’Unione Europea e della NATO.
Le Forze armate Nel 1998, le forze armate comprendevano 120.000 unità nelle forze terrestri, 15.000 unità nelle forze navale e 45.000 unita nell’aeronautica. Il servizio militare è obbligatorio per tutti i cittadini maschi sopra 20 anni e dura 12 mesi oppure 6 mesi in caso di termine ridotto.
Vita politica: Il colasso del comunismo è stato seguito dal ritorno ad un regime democratico pluripartitico. Le elezioni del 2000 sono state vinte dal Polo Democratico Sociale della Romania, formato dal Partito della Democrazia Sociale della Romania, il Partito Sociale Democratico Romeno ed il Partito Umanista Romeno. Altri partiti rappresentati nel Parlamento romeno: Il Partito della Grande Romania, il Partito Democratico, il Partito Nazionale Liberale, l'Unione Democratica degli Ungheresi della Romania etc.
Stato: Secondo la Costituzione del 1991, la Romania è una Repubblica Parlamentare. Il potere legislativo viene esercitato tramite un parlamento bicamerale composto di un Senato e una Camera. I membri del Parlamento sono eletti ogni quattro anni, a suffragio universale; sistema elettorale proporzionale. Il potere esecutivo è esercitato dal Governo guidato da un Primo Ministro, designato dal Presidente della Repubblica. I membri del Governo sono designati dal Primo Ministro e confermati dal Parlamento (voto di fiducia). Il Capo dello Stato è il Presidente, allo stesso tempo comandante supremo delle forze armate. Il Presidente è eletto, a suffragio universale e diretto, per non più di due mandati successivi, di quattro anni.
Presidente della Repubblica: Ion Iliescu (n.3 marzo 1930) eletto il 10 dicembre 2000.
Primo ministro: Adrian Nastase (dal 28 dicembre 2000).
La Politica di integrazione euroatlantica La Romania appartiene allo spazio di civilizzazione e di cultura europeo, con cui condivide valori basilari: la democrazia, lo Stato di diritto, i diritti dell’uomo, l’economia di mercato. Questi valori rappresentano la base della politica di integrazione euroatlantica ed europea del Paese. Il raggiungimento di questi obiettivi maggiori viene realizzato anche sulla base dell’ampio consenso popolare, già espresso, e dell’impegno di tutte la forze politiche della Romania. La strategia d’integrazione della Romania nella NATO si basa su alcuni elementi di riferimento:
- il consolidamento dell’acquis dei summit di Madrid e Washinghton in merito ai Paesi candidati per l’adesione e, di conseguenza, il mantenimento e la confermazione della posizione della Romania come uno candidato favorito per la prossima tappa del processo di allargamento della NATO;
- l’applicazione rigorosa del Programma Nazionale Annuale di Adesione alla NATO, in conformità con il “Membership Action Plan”;
- il sostegno attivo della “politica delle porte aperte”, promossa dalla NATO con il fine dell’integrazione di tutte le democrazie europee eleggibili che hanno espresso il loro desiderio d’adesione e che hanno dimostrato la loro capacità di contribuire alla realizzazione degli obiettivi dell’Alleanza;
- il rafforzamento del ruolo della Romania e del suo contributo come fornitore di sicurezza nella regione;
- lo sviluppo delle relazioni di buon vicinato e di cooperazione tra stati vicini, a base bilaterale e sotto-regionale;
- la partecipazione alle operazioni di sostegno e di mantenimento della pace, guidate dalla NATO;
- la partecipazione attiva nell’ambito del Consiglio per il Parteneriato Euroatlantico e del “Parteneriato Rafforzato per la Pace”;
- la realizzazione della compatibilità tra la ristrutturazione e lo sviluppo della industria di difesa della Romania e le esigenze della futura adesione alla NATO.
L’integrazione nell’Unione Europea La politica di integrazione europea si svolge in base all’Accordo di Associazione della Romania all’Unione Europea, firmato nel febbraio dal 1993 ed entrato in vigore nel febbraio dal 1995. L’obiettivo ed il compito maggiore dell’Accordo Europeo di Associazione sono quelli di preparare la Romania alla futura appartenenza all’UE tenendo conto della necessità di consolidare il suo sistema istituzionale e giuridico corrispondente ad una economia di mercato funzionale, al rafforzamento della democrazia e dello stato di diritto. L’Accordo di Associazione istituisce l’ambito favorevole per l’accelerazione del processo di sintonizzazione della legislazione romena con quella comunitaria, l’incentivazione degli scambi economici in base alla liberalizzazione commerciale garantita dai suoi provvedimenti e nel contempò, l’intensificazione della cooperazione nei campi della giustizia, degli affari interni e dei rapporti umani.
Dopo l’entrata in vigore dell’Accordo Europeo il Governo ha presentato ufficialmente, nel giugno dal 1995, in occasione del Consiglio Europeo di Cannes, la richiesta di adesione della Romania all’Unione Europea.
- La strategia della Romania nella preparazione per l’integrazione.
Il processo di preparazione per l’adesione della Romania all’Unione Europea conosce una nuova dinamica nel contesto creato dalla decisione del Consiglio Europeo di Helsinki del dicembre 1999 di avviare i negoziati d’adesione con la Romania e dalle evoluzioni in corso, in merito alla riforma istituzionale dell’UE. Le priorità maggiori del processo di preparazione della Romania per l’adesione all’UE sono state definite in conformità con i criteri d’adesione fissati dal Consiglio Europeo di Copenhaghen. Gli obiettivi concreti della preparazione per l’adesione riguardano le priorità a breve e medio termine del Partenariato per l’Adesione per l’anno 2000, il Programma Nazionale per l’Adesione all’UE e la Strategia economica a medio termine (elaborata dal governo romeno con l’assistenza della Commissione Europea).
A cominciare dal 2000, la Romania ha iniziato i negoziati per l'adesione all'UE. Nel 2000, la Romania ha aperto 9 capitoli dell'acquis comunitario dei quali ha già chiuso 6 capitoli a titolo provvisorio. Durante l'attuale semestre svedese della presidenza del Consiglio dell'UE, la Romania aprirà per la negoziazione altri 6 capitoli.
Relazioni internazionali: La Romania intrattiene rapporti diplomatici con 176 stati ed è membro dell’ONU e delle sue agenzie specializzate. Nel 1993, la Romania diventa membro del Consiglio d’Europa, nel 1994 è il primo Paese dell‘Europa Orientale a firmare il Partenariato per la Pace con la NATO e nel 1995 diventa membro associato dell’Unione Europea. Il 10 dicembre 1999, il vertice dell’UE di Helsinki ha deciso di invitare la Romania a cominciare, nel febbraio del 2000, le trattative per l’adesione. Romania tieme la Presidenza dell’OSCE per il 2001.
Economia: Le grandi risorse naturali, particolarmente i giacimenti d’oro, d’argento, di rame, di sale e di carbone, le foreste ecc. hanno facilitato lo sviluppo economico del Paese prima della Seconda Guerra Mondiale. Sin dal 1857, la Romania è stata, per 120 anni, la seconda produttrice europea di greggio e una delle prime nel mondo nella produzione di gas naturali. La fertilità del terreno ha permesso alla Romania di essere fino alla Seconda Guerra Mondiale uno dei maggiori produttori europei di grano. La politica economica, condotta dopo la guerra, dal regime comunista, fondata sulla proprietà di stato, la pianificazione rigida e la collettivizzazione forzata nelle campagne, ha frenato lo sviluppo. Dopo il rovesciamento della dittatura di Ceausescu nel 1989, la politica di ristrutturazione , per mezzo delle privatizzazioni e degli investimenti stranieri, è diventata l’obiettivo maggiore dei governi romeni.
A dispetto delle difficoltà della transizione, il settore privato produce il 61,5% del PIL; nel 1999 gli investimenti stranieri hanno raggiunto 4,1 miliardi USD. Il PIL ha raggiunto nel 2000 796.533,7 miliardi lei. Il contributo dei vari settori al PIL è cosi diviso: industria 27,8%, agricoltura e foreste 13,9%, servizi 43,5%, costruzioni 4,8%, altri 10% (dic.1999).
Popolazione attiva (1 Agosto 1999): 4.760.500 di cui 1.974.300 nell’industria, 589.700 nel commercio, 407.200 nell’educazione, 342.600 nelle costruzioni, 293.400 nei trasporti, 251.200 nell’agricoltura e 125.700 nell’amministrazione pubblica. 1.114.200 sono disoccupati (11,3% della popolazione attiva) e 5.913.000 pensionati.
Commercio estero (31 dicembre 2000): Le esportazioni hanno raggiunto 10.366,6 milioni USD e le importazioni 13.054,5 milioni. I principali partners sono l’Italia, la Germania, la Francia e gli Stati Uniti. 63,8% delle esportazioni sono andate verso i Paesi dell’UE, i quali sono stati anche all’origine di 56,6% delle importazioni romene.
Scienza e cultura: Il più alto forum scientifico e culturale del Paese è l’Accademia Romena, fondata nel 1867. Essa si articola in 14 sezioni e ha 175 soci e 92 soci onorari in 21 Paesi. L’Accademia ha tre filiali - Iasi, Cluj-Napoca e Timisoara – e coordina 66 istituti di ricerca con circa 2600 scienziati. Le case editrici private (circa 3000 società editrici) pubblicano annualmente circa 6300 titoli con una tiratura di circa 15 milioni esemplari. Le 13.800 biblioteche pubbliche dispongono di 160 milioni volumi e registrano oltre 6 milioni lettori. In Romania ci sono 144 enti teatrali e musicali, i quali presentano 16.000 spettacoli all’anno per 4 milioni di spettatori. Circa 9 milioni di persone visitano ogni anno i 506 musei del Paese. Negli ultimi dieci anni il numero degli spettatori dei cinema è diminuito drammaticamente a causa della concorrenza delle reti TV (due canali della TV pubblica e sei canali di TV privata).
Istruzione: Il sistema di istruzione comprende: l’insegnamento prescolastico (3-6 anni), l’insegnamento primario (le classi I-IV), il ginnasio (le classi V-VIII), il liceo (le classi IX-XII). Le classi I-VIII sono d’obbligo. L’insegnamento professionale è di due anni, l’insegnamento universitario di 4-6 anni. Sin dal 1990 esistono anche delle scuole private (particolarmente nel insegnamento superiore) ed è stata attuata l’autonomia universitaria. In Romania ci sono 29.400 scuole e 101 università (50 pubbliche e 51 private) con 4,6 milioni di alunni e studenti (20% della popolazione del Paese); il personale insegnante raggiunge 312.000 persone.
Media: Oltre 90% delle istituzioni del settore sono private. Escono circa 1550 giornali e riviste (170 nelle lingue delle minoranze etniche), di qui 100 periodici locali. Gli abbonati della TV sono 4,2 milioni, mentre quelli della radio sono 4,1 milioni. Con 3 milioni di abbonati alla TV via cavo, la Romania occupa uno dei primi posti in Europa.
Sport: Il calcio è lo sport più popolare (la stella impareggiabile di questo decennio è Gheorghe Hagi), seguito dal pallacanestro, pallavolo, pallamano e rugby. Il tennis, nel quale Ilie Nastase è diventato famoso in tutto il mondo, e la ginnastica, con la ex-campionessa olimpionica e del mondo Nadia Comaneci, sono anche essi molto popolari. Nel 1999, l’atleta Gabriela Szabo è stata riconosciuta come la regina delle corse a media distanza. Classifica degli sport secondo il numero delle medaglie vinte nel Novecento: ginnastica 51 (16 oro), lotte greco-romane 32 (7 oro), caiacco-canoa 31(9 oro), canottaggio 29 (12 oro), atletica 26 (9 oro).
Turismo: La Romania gode di notevoli capacità turistiche in paesaggi molto diversi (dalle cime dei Carpazi alla soleggiata riviera del Mar Nero), di vestigia dell’antichità daco-romana, di splendidi monumenti medievali, di una vigorosa ed originale cultura popolare (famoso in questo senso il distretto di Maramures, nel nord-ovest del Paese). La capitale, Bucarest, chiamata tempo fa la “piccola Parigi”, è una delle maggiori città della zona. La riviera romena è famosa per le sue 16 stazioni balneari disseminate lungo 50 km di costa. Il Delta del Danubio è unico in Europa per i suoi paesaggi e la vita selvatica ivi conservata. Nella parte meridionale della Transilvania si trovano belle città medievali – Sibiu, Sighisoara, Brasov. Il territorio della Barsa, che si trova dentro l’arco carpatico, è la più famosa zona europea delle chiese contadine fortificate. Nella stessa area si trova anche la cosi-detta roccaforte di Dracula – il castello di Bran. Nel Nord della Moldavia sono da visitare le chiese affrescate all’esterno del Cinquecento e del Seicento – monumenti facenti parte del Patrimonio Culturale Mondiale riconosciuto dall’ UNESCO. Nella città di Targu-Jiu possono essere ammirate alcune delle opere di scultura monumentale all’aperto di Constantin Brancusi , nato nel vicino paesino di Hobita ( “La Colonna infinita”, “La Porta del bacio”, “La Tavola del silenzio). Nel 1998 4,8 milioni di turisti stranieri hanno visitato la Romania e 6,9 milioni di romeni hanno viaggiato all’estero.

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