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Chiesa Madre di Santa Croce: sorge nel cuore del centro storico
del paese, in Piazza Umberto I, sulle rovine dell'antica chiesa di
S. Croce o di S. Giovanni in Piazza. La sua costruzione fu iniziata
nel 1569 dal Barone Carlo Gambacorta di Giampaolo, feudatario della
terra di Celenza e primo marchese di questa terra di per benevolenza
di Filippo II, venne poi inaugurata nel 1573.. Tra le opere d'arte
in essa conservate si possono ammirare alcune tele quali l'Assunzione
di B. Brunetti del 1656 e il San Giorgio del Siciliani, e sculture
lignee quali il San Giuseppe col Bambino di G. Colombo del 1702 e
il San Giovanni Battista e l'Immacolata di Scuola Napoletana. Di particolare
pregio sono anche la balaustra e il fonte battesimale in pietra bronzina
locale del XVI secolo.
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Chiesa
di San Francesco: edificata nel 1705 nel Borgo di S. Antonio Abate
insieme al convento dei frati Minori Osservanti. La struttura è barocca,
e il portale in pietra locale è sormontato dallo stemma della famiglia
serafica. La sua costruzione fu voluta dai cittadini di Celenza a
ricordo dell'antico convento rurale di S. Francesco, per tradizione
fondato dal poverello d'Assisi durante uno dei suoi viaggi a Monte
Sant'Angelo.
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Chiesa
di San Nicola: edificata nel 1630 insieme all'omonimo monastero
dai coniugi Gambacorta e Feliciana Spinelli, marchesi di Celenza,
sui ruderi dell'antica parrocchia di S. Nicola, già crollata nel 1049.
Il monastero ha ospitato per tre secoli le Monache della Seconda Regola
di S. Chiara e anche se ha perso molto dell'antica struttura conserva
ancora il chiostro e numerosi affreschi. Nella chiesa si può ammirare
una pala d'altare rappresentante l'Incoronazione della Vergine, dipinta
ad olio su tela dall'artista campobassano Michele Scaroina nel 1759.
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Chiesa
di San Michele: la sua costruzione fu voluta per voto unanime
dai celenzani scampati alla peste bubbonica del 1657 che aveva decimato
la popolazione, come ricorda l'iscrizione sul portale.
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Chiesa
di Santa Maria ad Nives: fondata nel 1664 dal sac. Sebastiano
Sangiorgio del clero di Celenza, ben presto fu elevata a dignità abadiale
per essere dotata di un cospicuo beneficio ecclesiastico. Ha facciata
in stile romanico abruzzese e al suo interno conserva una pala d'altare
con la Vergine, il Bambino e Santi del 1712.
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Cappella
del Calvario: venne costruita nel 1913 con l'obolo del popolo
celenzano. Fu ricostruita dalle fondamenta nel 1996 e inaugurata con
l'intervento del Rev.mo Padre Don Clemente de Suza, Abate benedettino
Di San Domingo de Silos (Spagna).
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Chiesa
di Santa Maria delle Grazie: venne edificata nel 1740 su di
una collina a breve distanza dal centro abitato dal Sac. D. Lucio
Saracco. Nell'unica nicchia esistente è conservata la statua lignea
della Madonna delle Grazie, quasi sicuramente opera dello scultore
campobassano P. Averio Di Zinno, ideatore delle macchine dei "misteri"
del Corpus Domini di Campobasso. Accanto alla Cappella è sorta la
Casa dell'Accoglienza della Parrocchia.