Marzo 2004

ecco una tavola imbadita, tipica della gente
di Celenza o San Marco

La forte e frugale cucina pugliese trova un puntuale riscontro nella gastronomia del Subappennino Dauno, la quale é caratterizzata da piatti semplici e essenziali, ma appetitosi e di profondo sapore. I vini collinari sono schietti e genuini e vedono nel pił famoso "Cacce e mmitte" di Lucera il loro magnifico esemplare. Un po' dovunque comuni a tutti i paesi subappenninici, sono le paste fatte in casa, le orecchiette e fusilli, i cavatelli, i tagliolini, le laganelle, le pizzelle, le salsicce, i capocolli, le soppressate, i torcinelli, l'agnello al forno o alla brace, la pasta e fagioli e la pasta e ceci. L'ottimo olio d'oliva é presente sempre in ogni tavola. In particolare, si gustano queste specialitą: cavatelli e rucola, finocchi e cardi, pecorino, taralli asciugavocche:
S. Marco la Catola: "le foglie a miske", pancotto con patate e broccoli, le laganelle con ceci, cavatelli con ragù di carne, "taccuncill e verz", fagioli con le cotiche, "a pizza vont", i felloni di mandorle, i famosi "suspir", "i cauzuni", "i sfringl", "i cartllat"... inoltre, segnaliamo il rinomato vino delle vigne di Caramontella,
sito tra San Marco e Volturara.
Celenza Valfortore: torta di ricotta e riso,
"i casciatell", "pizza di mandorle", il pan di spagna, "i menl a terrat"...
 


Un panificatore Celenzano, è stato ispirato
dal pane e ha scritto questi versi...

Amate il pane
cuore della casa
profumo della mensa
gioia dei focolari

Onorate il pane
gloria dei campi
fragranza della terra
festa della vita

Rispettate il pane
sudore della fronte
orgoglio del lavoro
poema di sacrificio

Non sciupate il pane
ricchezza della patria
il più santo premio
alla fatica umana


   

Link dal web: ricette e piatti tradizionali del Subappennino Dauno