Dicembre 2004

Le tradizioni di Natale e Capodanno a San Marco la Catola.
Nel notiziario Parrocchiale di Gennaio05, Liberato Patricelli ribadisce (e noi siamo d'accordo
con lui), che molte tradizioni, "... sarebbe opportuno tirarle fuori dal dimenticatoio..."
Pubblicando il suo articolo, speriamo di aver fatto cosa gradita.







Anticamente a San Marco la nel periodo tra Natale e Capodanno, che era e che č uno dei periodi pił sacri dei tempi che si succedono nell'anno, si provvedevano a purificare le case per l'arrivo del nuovo anno e per ricordare la nascita di Gesł. I pił anziani di San Marco ricordano con grande luciditą che oltre a questa usanza appena citata vi erano altri diversi rituali, di ricordoe di augurio. ll pił conosciuto e il pił usato tra le persone pił anziane era il bruciamento del ceppo di Natale.
Prima della vigilia il capo famiglia sceglieva un ceppo grosso e secco che potesse bruciare tutta la nottata. Il giorno prima della vigilia preparava per tempo il focolare con il ceppo ben sistemato e circondato da ceppi pił piccoli che lo aiutassero ad ardere costantemente. Raccontano sempre gli anziani che il numero dei ceppi pił piccoli era strettamente fissato: dodici ceppi a rappresentare gli apostoli mentre il ceppo pił grosso simboleggiava Gesł. Alla sera della vigilia il capo famiglia accedeva il ceppo ed esso ardeva tutta la notte per purificare la casa. Ai bambini gli anziani dicevi che il ceppo ardeva perchč la Sacra Famiglia era in cammino e stava arrivando e vedendo il ceppo acceso avrebbe trovato una casa ospitale dove rifocillarsi e scaldarsi. Era pure usanza per questo motivo, prima di andare a letto, lasciare la tavola imbandita.
 
All'epifania dei gruppetti di bambini giravano per il paese vestiti da Re Magi portando in cima ad un alto bastone una stella di cartone ricoperta di carta stagnola, e di casa in casa giravano raccontando una strofetta in cambio di qualche dolcetto: con il gesso bianco sull'architrave della porta d'ingresso scrivevano: C+B+M che stava a significare il nome dei Re Magi Caspare, Baldassarre e Melchiorre seguito da un numero rappresentante l'anno in corso. Ma la scritta anticamente rappresentava anche un'invocazione: "Cristus Mansionem Benedictat" che significa "Cristo benedica questa casa". Oggi tutto questo non si usa pił e sarebbe opportuno che certe tradizioni venissero riportate alla luce perchč sono esse che hanno fatto la storia del nostro piccolo San Marco la Catola.