...un terremoto del 5,4 grado della scala
Richter (ottavo grado della scala Mercalli) veniva registrata alle 11,33
ed avvertita in diverse regioni: Puglia, Campania, Basilicata, Lazio,
Marche. La scossa erastata sentita anche aldilą nell'Adriatico (in Croazia).
Una scossa brevissima, di soli 5 secondi, ma avvertita in tutto il mezzogiorno.
La zona maggiormente colpita riguardava i paesi di Bonefro, Larino, Santa
Croce di Magliano, Colletorto, San Giuliano di Puglia. Era in assoluto
il terremoto pił forte mai accaduto in quell'area.
Il giorno successivo rimarranno impressi per molti gli scavi tra le macerie
della scuola di San Giuliano, unico edificio crollato. 26 i bambini e
un insegnate, il drammatico bilancio della tragedia. 3000 i senza tetto.
Nel pomeriggio alle 16 tre nuove scosse di terremoto violentissime. La
prima (alle 16.05) é stata di 5,3 della scala Richter pari all'ottavo
grado della Scala Mercalli, la seconda (pochi minuti dopo) é stata del
4,1° scala Richter seguita da una terza del 3.1° Richter alle 16.42 San
Giuliano viene evacuato. Ora é un paese fantasma. Danni e feriti anche
dei centri circostanti del Molise e del Foggiano tra cui i primi paesi
che si affacciavano al lago di Occhito (tra i più colpiti Carlantino
e Celenza Valfortore).
Ad
oggi constatiamo a malincuore, che la ricostruzione sta procedendo a rilento
(sia per
la mancanza di fondi che per una burocrazia spesso contorta).
E' anche per questo che Vito Guerrera, sindaco
di Carlantino ha chiesto la proroga dello stato di emergenza per i comuni
colpiti.
E' notizia del 11 Novembre 2006 che il Governo in
Finanziaria, stanzierà
nuovi fondi a disposizione dei due comuni. Inutile ribadire la soddisfazione
di Celenza e Carlantino (almeno per ora).
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Sopra
P.za Malice a Celenza Valfortore. Sotto, la parte inferiore della
piazza dove "momentaneamente" (sono già 4 anni)
ospita la Chiesa Madre, resa inagibile dal sisma.
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