Il Regolamento

I partecipanti al gioco cavalleresco devono cavalcare o un cavallo o un mulo o un asino variamente addobbato, ma senza sella. Il cavalcante che riesce ad infilare la verga (detta anche "a vérja") nella filza sotto alla secchia: un' andatura a galoppo gli farà guadagnare 3 punti, al trotto 2 punti, invece un'infilzata al passo solo 1 punto. Inoltre acrobazie e numeri speciali faranno guadagnare al cavaliere e alla sua squadra premi gastronomici e spiritosi: tutti assegnati sotto l'occhio vigile della giuria e dello speaker che illustra e comanda il gioco.

...infilare la tradizionale "verga", cioč un bastone appuntito, nella fessura posta sotto la tinozza piena d'acqua chiamata per l'appunto jaletta.
Un palio particolare quello della "jaletta", dove diversi tutti i rioni del paese si sfidano a cavallo per accaparrarsi la vittoria.
Questo palio si svolge sotto le mura del castello Pignatelli e la storia vuole che anticamente i cavalieri si sfidassero alla Jaletta per aggiudicarsi i favori della bella castellana. Una vera e propria attrazione,
non solo quando il cavaliere infilza l'asta nel buco, ma anche quando la punta di questa fallisce.
 

Nella foto, uno dei tanti momenti storici del palio

la "jaletta"...
in italiano "galetta" è come abbiamo detto un vaso, una tinozza di legno a doghe, che, in base al suo utilizzo si trova come secchio da pozzo, da cantina o da casa.
E' la jaletta dunque ad essere la vera protagonista del palio.

I Rioni in gioco
"Vall Saccone"
"Via Nov d sott"
"Stanca Cavall"
"U Giardin"
"Sant Lorenz"
"Port' ammont"
"Port' abbasc"

Per saperne di più ...

 
La Giostra è una rievocazione come momento collettivo di ripensamento sulla nostra
storia passata, che non ha mai rotto i legami di tradizioni popolari delle proprie origini.
Il Palio delle contrade mira a stimolare la ricerca storica dell'evento la creatività, il
periodo in cui riportare questo centenario torneo equestre, ma serve innanzitutto a rinvigorire un perduto e sano antagonismo tra quartieri per restituire a tutti il gusto al gioco e all'incontro collettivo. Un accorato alle persone e alle istituzioni, affinchè si creino i presupposti per una sua affermazione duratura, costituendo uno spettacolo popolare di vero folklore unico in capitanata non solo per gli abitanti del paese, ma anche per coloro che a questo fanno corona.