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I paesi del Subappennino Dauno e non
solo sono sempre stati soggetti all'emigrazione
verso paesi più ricchi: prima a causa delle guerre poi, richiamati
dal boom economico delle grandi citta. Dal 1870 al 1880 emigrarono dai
piccoli comuni circa 5000 persone per le Americhe. A titolo di cronaca,
In Italia specie nel Mezzogiorno, l'emigrazione è stata elevata, tanto
da risultare dal 1864 al 1874 di circa 26 milioni ed ogi, tra quelli
ancora viventi e loro discendenti gli emigranti raggiungono la cifra
di circa 50 milioni.
C'è da dire che per molti dei Nostri paesani la vita di stenti terminò
proprio quando si spalancarono le porte dei Paesi ricchi e lontani che
nel secolo scorso hanno fatto la fortuna di molte famiglie che però
hanno sempre nel cuore il prioprio paese natio.
Alla richiesta di manovalanza italiana, i molti paesi del foggiano risposero
e ben presto sulle campagne scese il silenzio e le botteghe dei tanti
artigiani chiusero i battenti.
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Sanmarchesi
popolo di emigranti
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San Marco la Catola come tanti paesi vicini è stato ed è "paese
d'emigrazione".
Dai 4600 abitanti ad inizio secolo scorso, oggi è sceso a circa
1500 anime. Molti vivono altrove per lavoro con lo strazio nel
cuore per la propria terra natia. I Primi partirono all'inizio
del '900: l'apice delle numerose partenze da San Marco si raggiunse
nell'agosto del 1922 con 22 famiglie che emigraronoall'estero
alla ricerca di lavoro che poteva cambiare al meglio la loro vita.
Solo la chiusura dell'emigrazione proprio in quell'anno non fece
morire San Marco la Catola.
La seconda e massiccia emigrazione ci fu dopo la seconda guerra
mondiale per gli Stati Uniti, l'Argentina, l'Australia..
Con il boom economico degli anni '60 e '70 e la relativa richiesta
di forza lavoro i Sanmarchesi raggiunsero tanti altri stati della
nostra Europa: come la Germania, la Francia, la Svizzera...
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Un
esempio di emigranti...
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La
crisi Argentina
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In questi ultimi anni però abbiamo visto
anche la crisi in terre ritenute un tempo ricche di risorse e
lavoro: è il caso dell'Argentina. Molti Sanmarchesi e Celenzani
vi si trasferirono nei primi anni del novecento sostenuti dalla
volontà di cambiare vita e soprattutto di offrire un futuro più
roseo alle successive generazioni. Come tutti sanno la situazione
attuale è completamente cambiata radicalmente.
Il paese è caduto in un vortice di una terrribile crisi economica,
il pesos ha perso il suo valore, i prezzi sono saliti alle stelle,
il lavoro scarseggia, i risparmi gelosamente custoditi nelle banche
sono scomparsi: Migliaia di persone fino a poco tempo hanno combattutto
nuovamente con povertà e stenti.
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Articolo
tratto dal periodico di cultura, informazione, tradizione e folklore di
San Marco la Catola
"La Giostra della Jaletta".
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