Babbo Natale

24 dicembre. A Babbo Natale tutto quello che poteva andare storto, andava
storto. Le renne avevano avuto la dissenteria e avevano ridotto la stalla a
un disastro, e aveva dovuto spalare cacca per tutta la notte. Aveva caricato
la slitta da solo perché gli gnomi erano in sciopero, e aveva dovuto
scaricarla perché un pattino era rotto, aveva perso tutta la mattinata a
ripararlo e si era anche tagliato malamente un pollice con l'ascia, e quelle
maledette renne erano scappate e ci aveva messo una vita a recuperarle.
Metà dei giocattoli non erano arrivati, e quelli che gli avevano consegnato
erano tutti della lista delle consegne dell'anno prima.
Gli elfi si erano ubriacati, e aveva dovuto cercarsi i doni giusti in
magazzino da solo, e si era ammaccato il naso e un ginocchio quando gli si
era rotta la scala. Nel mettersi i pantaloni li aveva strappati perché era
ingrassato troppo, non c'era verso di trovare il cappello, aveva perso gli
occhiali, aveva bruciore di stomaco e quando aveva cercato una birra in
frigo l'aveva trovato rotto e comunque la birra era finita.
In quel momento bussa alla porta un Angelo con un albero di Natale e
domanda:
"Dove devo metterlo questo abete?".
Ecco come è nata l'usanza di mettere l'Angelo sulla cima dell'albero di
Natale.