L'ANGOLO DEI POETI | |||
ROUTE INVERNALE ROMA 3-4-5/01/06 |
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Silvio, Giovedì, 08 marzo 2007. Ore 21:30. Superstrada Sora-Avezzano. Questa sera, la strada è più buia del solito).Di luce propria (in memoria di Maurizio) E’ già notte. Spossato dal giorno, ho chiuso gli occhi per nasconderli alla vita. Ho chiuso gli occhi macchiati di esistenza onde evadere e sognare, invece ho visto. Ho scorto la tua stella nell’adorno firmamento, astro nascente trabocco di luce eterna. Sorta in luogo giusto, dimora dei giusti, superba creatura ultima testimone di verità. Ora spoglio degli inermi arti terreni, protendi a noi le angeliche palme a lambire le umane coscienze e consolare i fragili cuori.
Momenti di visione
di immagini di bellezza,
è un contatto con l’uomo,
un viaggio all’indietro nella storia:
anima, arte, gioia, tutto
ciò che l’uomo può darti.
Un cammino verso la scoperta
del mondo, leggere i racconti
della vita di ogni uomo che incontri:
tante storie vecchie, nuove,
che si narrano sottovoce
per non svegliare chi dorme
o che si urlano in coro
per sovrastare il rumore assordante della città.
Scoprire una città disarmata,
dai mille volti, che non conoscerai mai a fondo.
Questa poesia non ha alcun scopo:
solo il piacere di condividere un’esperienza.
Criceto sorridente(CRISTINA) |
Un nuovo giorno è cominciato
e per questo viaggio ognun si è preparato.
Si parte ancora assonnati
ma di conoscer la storia di quei diritti negati
non ci si è ancor saziati.
E così via, si va nelle fosse Ardeatine
dove ci sono le voragini di due mine
fatte brillare
per tentar di cancellare
quell’eccidio che però non si può dimenticare.
L'impatto con la morte si è sperimentato
e il nostro cuore rattristato
per ognun di quegli innocenti che per la patria si è sacrificato
e che ha visto ogni diritto essergli negato.
Ma bastano pochi metri
che si scende in dei cunicoli un po’ tetri.
Sono queste le catacombe
che orsù degli Ebrei furono le tombe.
Quante persecuzioni in quegli anni
quanti sacrifici per sopportar quegli affanni,
quante lacrime che versarono
per quel diritto di professar la loro fede che li negarono.
Ma si fa un altro salto nella cristianità
la cui storia è ormai una realtà:
la tomba del Papa avvolta nella semplicità
di chi la vita ha vissuto con bontà.
E ci sono anche delle stelle di un "piccolo mondo"
dove i bambini fanno tutti insieme il girotondo.
Non esistono né guerre né lotte,
ma solo aiuto per quei bambini che del buio hanno paura di notte.
E so lì tutti indifesi,
che dalla Caritas dalla loro dura realtà sono stati presi
e portati in quel mondo
che per un bambino è un luogo giocondo.
Il viaggio continua per il Vittonano
dove della patria la storia scopriamo,
e per il Pantheon, dove alzando al cielo lo sguardo,
c'è un buco nel soffitto
che per lo guardar ti fa star col collo diritto.
Ma come scordar Pasquino,
alla cui statua tutti attaccano un volantino?
Per far sentir la loro voce
a color che tutti per ogni motivo fanno soffrir in modo atroce.
Si è giocato a far la guida in questi giorni
con la speranza che una route così bella, presto ritorni.
Ma il tempo di girar per Roma è terminato
e il treno è appena arrivato
e tutti ci siamo così stancati
che arrivati a casa ci siamo addormentati.
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