Discernere
il Corpo
(Via del Grano 04-2009)
I Corinzi 12:12-31 “Poiché, come il corpo è uno e
ha molte membra, e tutte le membra del corpo, benché
siano molte, formano un solo corpo, così è anche di Cristo. 13 Infatti noi tutti
siamo stati battezzati mediante un unico Spirito per formare un unico corpo,
Giudei e Greci, schiavi e liberi; e tutti siamo stati abbeverati di un solo
Spirito. 14 Infatti
il corpo non si compone di un membro solo, ma di molte membra. 15 Se il piede dicesse:
«Siccome io non sono mano, non sono del corpo», non per questo non sarebbe del
corpo. 16 Se
l'orecchio dicesse: «Siccome io non sono occhio, non sono del corpo», non per
questo non sarebbe del corpo. 17 Se tutto il corpo fosse occhio, dove
sarebbe l'udito? Se tutto fosse udito, dove sarebbe l'odorato? 18 Ma ora Dio ha
collocato ciascun membro nel corpo, come ha voluto. 19 Se tutte le membra fossero un unico
membro, dove sarebbe il corpo?
20 Ci son
dunque molte membra, ma c'è un unico corpo; 21
l'occhio non può dire alla mano: «Non ho bisogno di te»; né il capo può
dire ai piedi: «Non ho bisogno di voi». 22 Al contrario, le membra del corpo che
sembrano essere più deboli, sono invece necessarie; 23 e quelle parti del corpo che stimiamo essere
le meno onorevoli, le circondiamo di maggior onore; le nostre parti indecorose
sono trattate con maggior decoro, 24
mentre le parti nostre decorose non ne hanno bisogno; ma Dio ha formato
il corpo in modo da dare maggior onore alla parte che ne mancava, 25 perché non ci fosse divisione nel corpo, ma
le membra avessero la medesima cura le une per le altre. 26 Se un membro soffre, tutte le membra
soffrono con lui; se un membro è onorato, tutte le membra ne gioiscono con lui.
27 Ora voi
siete il corpo di Cristo e membra di esso, ciascuno per parte sua.”
Questa sera parleremo di due aspetti che coinvolgono il Corpo di Cristo:
1) Discernere il
Corpo di Cristo
2) La
responsabilità verso il Corpo di Cristo
Come abbiamo letto al verso 27
“ora voi siete il Corpo di Cristo
ciascuno per la parte sua”, frase che l’Apostolo Paolo ha scritto ai
Corinzi, quindi si riferiva solo a una parte dei Cristiani nel mondo, eppure l’Apostolo
dice: “voi siete il Corpo di Cristo!”. E’ chiaro
che se il Corpo di Cristo fosse formato solo dai Corinzi tutti gli altri Cristiani
ne sarebbero fuori! Invece l’Apostolo ci vuol dire che questa affermazione
riguarda tutti i Cristiani e ci vuol far capire attraverso degli esempi come
siamo integrati gli uni agli altri. E’ un mistero grande capire l’unione, il
legame che c’è fra un cristiano e un altro cristiano “nati di nuovo” dovunque
essi siano perché sappiamo che il Corpo di Cristo è un Organismo Spirituale che
non è limitato da muri, da confini geografici o da barriere umane, ma è un Organismo
creato da Dio. E’ Gesù stesso che alla croce, essendo morto per tutti ed
essendo risuscitato, ha dato vita alla Chiesa, al suo Corpo. Quindi per noi è
estremamente importante capire cosa è il “Corpo di Cristo”.
Può sembrare più sbrigativo
“tagliare”
Facciamo un esempio col nostro
corpo materiale: quando c’è qualche cosa che non funziona cercheremo prima di
curarla e se proprio non ci riusciamo allora bisognerà asportarla, ma
sicuramente il primo tentativo sarà quello di curare un organo che funziona
male. Se uno ha un mal di testa, non per questo taglierà la testa! Se uno ha un
male a un piede non taglierà il piede! A volte potrà sembrare più sbrigativo
liberarsi di una parte che funziona male ma sicuramente si perderebbe qualche
risorsa del corpo!
Il Vangelo al 100%
Sicuramente
nella Chiesa non tutti viviamo il Vangelo al 100%, ognuno di noi, chi più chi
meno non arriva sempre, in tutti i periodi della nostra vita, al 100%! Abbiamo
un modello che è Cristo, dovremmo tutti assomigliare a quel modello, ma nella
realtà, senza cercare di nasconderci con la testa sotto la sabbia, non sempre viviamo
il Vangelo come lo ha vissuto Cristo. Ci si avvicina al modello secondo il
proprio impegno, la propria visione o responsabilità!
E’
chiaro che quanto più ci allontaniamo dal modello di Cristo, tanto più nei
confronti degli altri non abbiamo quella capacità di confrontarci, di
sopportare, di amare, quella capacità di far sì che nell’ambito di questo Corpo
Spirituale tutto funzioni bene, questi legami funzionino bene! Quindi quanto
più noi siamo lontani da Cristo, tanto più saremo egoisti, permalosi,
invidiosi, non adatti ad avere buoni rapporti con gli altri. Può sembrare più
semplice, in una situazione del genere, tagliare i ponti con la persona che dà
fastidio, che si comporta male (perché spiritualmente malata), ma se quella
persona fa parte del Corpo di Cristo, dobbiamo sapere che
Non abbiamo nulla da farci
perdonare?
Parlando
con un marito che aveva problemi nel suo matrimonio, l’aspetto che ho cercato
di mettere a fuoco è stato questo: tu devi perdonare tua moglie (nelle cose in
cui ritieni che lei ha sbagliato nei tuoi confronti)
semplicemente per il fatto che sicuramente anche tu hai la tua parte di
responsabilità, sicuramente anche tu hai fatto qualche sbaglio, sicuramente
anche tu hai bisogno di essere perdonato! Se tu non sei perfetto, come puoi
pretendere che lo sia tua moglie? Se tu non sei perfetto devi perdonare tua
moglie in quanto anche tu hai bisogno di essere perdonato.
Lo
stesso vale per noi nel rapporto con gli altri o nell’amore verso gli altri,
nella generosità verso gli altri. Se noi non siamo perfetti nell’amore, se non lo
siamo secondo il modello di Cristo, come possiamo pretendere che lo siano gli
altri? Se noi non siamo perfetti allora i nostri atteggiamenti, il nostro
“altruismo” non saranno perfetti, quindi anche noi, che a volte ci sentiamo
giudici degli altri, facciamo degli errori, per cui abbiamo delle cose di cui
essere perdonati. Forse non preghiamo abbastanza per una persona o per una
situazione che vediamo negativa, magari non intercediamo abbastanza o non diamo
abbastanza (del nostro tempo, delle nostre risorse), quindi ecco che ognuno di
noi, che in effetti vorrebbe liberarsi di una
situazione fastidiosa, se analizziamo bene tutti gli aspetti di tale
situazione, ci accorgiamo che anche noi più o meno, per gli altri “possiamo
essere una situazione fastidiosa”! Quindi prima o poi qualcuno potrebbe desiderare
tagliare noi dal corpo!
Quando
abbiamo capito bene che siamo un corpo e tutto quello che implica, credo che i
nostri rapporti con gli altri potranno sicuramente migliorare. Infatti
Altri modi di seguire
Cristo
Discernere
il Corpo di Cristo ci aiuta anche a comprendere coloro che vivono una fede
diversa dalla nostra che viceversa a volte non comprendiamo, non condividiamo,
perché se vediamo dei cristiani che vivono e manifestano il cristianesimo in
maniera diversa da noi facciamo fatica a comprenderli. Facciamo fatica quando
vediamo che lo vivono con concetti diversi, con una psicologia diversa, ma siamo
chiamati a discernere se appartengono al Corpo di Cristo perché è quella la
cosa importante.
Organi diversi nelle stesso corpo
Se
noi siamo “piedi”, che rapporto abbiamo con gli “occhi”? Nessuno! Sono tessuti
diversi, hanno funzione diversa, sono posti in parti diverse del corpo, non c’è
nessun legame, non c’è nessuna comunione, non c’è nessuna affinità! Quindi come
si possono comprendere? L’occhio funziona in una maniera completamente diversa
da come funzionano i piedi, ha contatto con la palpebra, con la parte interna dell’occhio,
ma non ha contatto col piede! Ma abbiamo letto: appartengono allo stesso corpo!
Quindi
quello che dobbiamo considerare non è tanto l’affinità che abbiamo con una
sorella o con un fratello, non è su quella base che dobbiamo discernere il
Corpo di Cristo, ma dobbiamo discernere se quella persona appartiene o no al
Corpo di Cristo.
Responsabilità verso il
corpo
Quello
che però ha una parte determinante è la responsabilità verso il Corpo, perché
una volta che abbiamo stabilito che apparteniamo a un corpo, che siamo parte di
esso, non possiamo fare di testa nostra. Ad esempio, se col dito ti metti a
giocare con un serpente velenoso potrebbe sembrare che non stai mettendo in
rischio la testa o il cuore perché solo il dito corre il pericolo, è così? NO! Se il serpente morde il dito quel
veleno andrà su tutto il corpo! Se giochi con la corrente elettrica, la tocchi
col dito ma quella scarica attraverserà e danneggerà tutto il corpo! Che cosa
dice
Dice
ancora la Scrittura: guardatevi bene da ciò che è votato allo
sterminio, per non essere maledetti voi stessi prendendo qualche cosa di ciò
che è votato allo sterminio e rendiate così l’accampamento di Israele maledetto
attirando su di esso sventura. Cosa era successo? Una persona di era impossessato di qualche cosa che doveva essere votato
allo sterminio e così ha portato la maledizione su tutto il campo. E’ un
concetto che ci sembra ingiusto! Perché se io sbaglio devo coinvolgere con il
mio sbaglio voi? Perché se mi comporto male ne dovete pagare le conseguenze voi?
Io non comprendo questa legge spirituale! In Giosuè è scritto che i figli
d’Israele commisero una trasgressione circa le cosa
votate allo sterminio, perché Acan prese delle cose
votate allo sterminio e l’ira dell’Eterno si accese contro i figli d’Israele!
L’ira dell’Eterno non si accese solo contro Acan, ma contro tutto
Israele! Per questo i figli d’Israele non possono tenere fronte ai loro nemici e
hanno voltato le spalle davanti ai loro nemici, perché sono diventati essi
stessi maledetti! Io non sarò più con voi se non distruggete le cose votate
allo sterminio di mezzo a voi. Levati! Santifica il Popolo e digli:
santificatevi per domani, perché così ha detto l’Eterno il
Dio d’Israele: Oh Israele, in mezzo a te ci sono delle cose votate allo
sterminio, tu non potrai tenere fronte ai tuoi nemici finchè
non avete tolto le cose votate allo sterminio di mezzo a voi!
Guardate un po’, uno aveva preso qualche cosa e aveva portato la maledizione su
tutto il campo. Questa è una regola che ci mette in croce perché abbiamo una
grande responsabilità verso il corpo! Praticamente, se noi ci facciamo mordere
dal “serpente velenoso” (il diavolo), quel veleno attraverso di noi entra nel
Corpo e porta malessere su tutto il Corpo! Questa
è una grande responsabilità!
Quando Davide vide
l’angelo che colpiva il Popolo disse all’Eterno: ecco, io ho peccato, io ho
agito iniquamente, ma queste pecore che hanno fatto? La tua mano perciò si
volga contro di me e contro la casa di mio padre.
Davide
ha passato questa esperienza dolorosa, dolorosissima! Lui si rendeva conto di
aver sbagliato e chiedeva a Dio: ma perché stai colpendo il Popolo? Non lo capiva, nemmeno lui lo capiva, “perché stai colpendo il Popolo? Che cosa hanno fatto queste pecore?” Capite che grande responsabilità abbiamo?
Ognuno
di noi è parte del Corpo, questo possiamo considerarlo l’aspetto negativo di
appartenere a un corpo, non siamo ognuno per conto suo, io faccio come mi pare
e non danneggio nessuno! Purtroppo non è così, dobbiamo prendere coscienza di
quest’aspetto.
Un
altro verso dice: “separatevi da questa assemblea e io li consumerò in un
attimo. Ma essi si prostrarono con la faccia a terra e adorarono e dissero: oh
Dio, Dio degli spiriti, poiché un solo uomo ha peccato, dovresti tu adirarti con tutta l’Assemblea?” Per noi è difficile
capire questa legge spirituale, lo è stato per il Popolo di Israele, lo è stato
per Davide, lo è stato per Mosè, lo è stato per tanti, per noi è difficile
capire, non riusciamo ad entrare in questa logica, mentalmente c’è un rifiuto, non riusciamo a comprendere che siamo un
corpo!
Giudicando gli altri
giudichiamo noi stessi..
Siamo
più propensi a criticare, a giudicare, a condannare senza comprendere che ciò
che critichiamo, giudichiamo, condanniamo è parte dello stesso corpo di cui
facciamo parte anche noi! Quello che condanniamo siamo noi! Non riusciamo a
viverlo perché è al di fuori del nostro modo di vedere le cose
ma
E’
doloroso constatare queste cose ma la verità della Scrittura non possiamo
negarla, abbiamo delle responsabilità gli uni verso gli altri e quindi dobbiamo
tenerne conto affinchè il nome di Cristo sia
glorificato nella nostra vita, nella nostra famiglia, nella nostra chiesa e in
tutti quelli che sono attorno a noi. Il Signore ci benedica.
Carlo
Galioto