Ferite e Tenebre nell’anima: la luce di Dio le manifesta

 (via del Grano 17-mar-2011)

 

Ebrei 4:12 La parola di Dio infatti è vivente ed efficace, piú affilata di qualunque spada a due tagli e penetra fino alla divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla, ed è in grado di giudicare i pensieri e le intenzioni del cuore. 13  E non vi è alcuna creatura nascosta davanti a lui, ma tutte le cose sono nude e scoperte agli occhi di Colui al quale dobbiamo rendere conto. 14  Avendo dunque un gran sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesú, il Figlio di Dio, riteniamo fermamente la nostra confessione di fede. 15  Infatti, noi non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con le nostre infermità, ma uno che è stato tentato in ogni cosa come noi, senza però commettere peccato.16  Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, affinché otteniamo misericordia e troviamo grazia per ricevere aiuto al tempo opportuno.

la nostra anima è un libro aperto davanti a Dio

Questo passaggio della Scrittura ci dice una cosa che ci lascia un attimo perplessi, “E non vi è alcuna creatura nascosta davanti a lui, ma tutte le cose sono nude e scoperte agli occhi di Colui al quale dobbiamo rendere conto”, cosa ci sta dicendo la Scrittura? La nostra vita, i nostri pensieri, le nostre cose più intime, le nostre cose più personali sono nude e scoperte davanti a Dio! A questo punto ci possiamo fare delle domande:  come mai il Signore non interviene in tante cose che non funzionano nel nostro intimo? (vedremo dopo perché ci sono tante cose che non funzionano). Com’è che Dio prende coscienza di aree nascoste che ci sono nella nostra vita e le lascia lì senza intervenire? Perché continuano ad esserci dei difetti anche dopo la salvezza? Perché continuano a rimanere dei vizi? Perché ci sono dei contrasti fra i credenti?  Perché ci sono delle situazioni che manifestano che c’è ancora del “carnale” nella nostra vita? Perché Dio conosce tutte queste cose e non fa un “repulisti” generale?

Se un sistemista di computer analizza il contenuto di un disco e vede dei files fasulli, vecchi documenti che non servono, robaccia, che cosa fa? Cancella tutto quello che non server, ripulisce e mette a posto. Perché Dio non lo fa con noi? Perché Dio permette che delle radici velenose rimangono nella nostra vita? Evidentemente c’è qualche cosa che bisogna capire in questo comportamento di Dio.

Dio rispetta la sua creatura

Se Dio intervenisse nelle aree della nostra vita comunque farebbe un’intrusione, comunque farebbe una violenza alla nostra vita, quindi possiamo vedere che il Signore, che è così rispettoso della nostra natura, delle nostre scelte, del nostro libero arbitrio, anche se prende coscienza di qualche cosa che non va non interviene direttamente tranne delle eccezioni, ma non vogliamo parlare delle eccezioni ma piuttosto di come normalmente Dio si comporta.

Perché la Scrittura dice in Ebrei 12:14Procacciate la pace con tutti e la santificazione, senza la quale nessuno vedrà il Signore, 15  badando bene che nessuno rimanga privo della grazia di Dio e che non spunti alcuna radice di amarezza, che vi dia molestia e attraverso la quale molti vengano contaminati”; quindi la Scrittura ci esorta che “non spunti alcuna radice di amarezza”, ma da che cosa spunta una radice? O da un seme o da un’altra radice! Ci sono delle piante (tipo i rovi) che non si riesce a debellare, si tagliano, si bruciano ma rispuntano sempre, perché? Rimane la radice sotto terra e a volte anche usando dei prodotti chimici non si riesce a far seccare.

Allora come è possibile che nella nostra vita dopo che abbiamo conosciuto Gesù spuntano ancora delle radici di amarezza, come è possibile che possono continuare a rimanere nel nostro animo delle radice velenose?

Ci possono essere nella nostra storia, nella nostra vita degli abusi, dei maltrattamenti, delle violenze subite. Queste cose lasciano un segno nella nostra anima e non permettono una sana e normale crescita spirituale nel credente. Queste ferite è difficile debellarle! Il Signore ci dice nel Vangelo di Giovanni che Lui è luce, e la luce illumina. In questo locale, attraverso le luci artificiali, noi possiamo vedere se c’è disordine, se c’è sporcizia grazie alla luce che le manifesta! Così avviene nel nostro animo, in esso quando arriva la luce di Cristo, la luce della giustizia, le ferite possono essere scoperte ma a volte sono talmente nascoste, talmente chiuse nel nostro intimo più segreto che non le vogliamo rivelare nemmeno a noi stessi.

Nel Salmo 26 al verso 2 leggiamo: “Investigami, o Eterno, e mettimi alla prova; purifica col fuoco la mia mente e il mio cuore”, perché Davide sentiva il bisogno di essere investigato da Dio? Lui stesso non capiva quali erano le sue mancanze, non capiva quali erano i suoi sbagli? Perché fa questa richiesta a Dio: investigami! Ci sono delle cose che a volte noi copriamo, sono talmente dolorose che non vogliamo che vengano fuori, non vogliamo affrontarle, non vogliamo che si manifestano nella nostra vita! Perché? Perché fanno parte della nostra intimità più segreta, non vogliamo che vengono fuori ma ci fanno crescere male, è questo il problema! C’è il rischio che lasciano una radice d’amarezza nella nostra vita, una radice velenosa che non ci permette di avere un buon rapporto con Dio.

Che cosa dobbiamo fare allora? Dal momento che Dio li conosce, Dio sa che cosa c’è nel nostro animo, Dio sa la violenza che abbiamo subito, Dio sa i maltrattamenti o gli abusi che possiamo aver subito, Dio sa i tradimenti, le sofferenze, tutto quello che abbiamo subito nella nostra infanzia, nella nostra adolescenza, nella nostra giovinezza. Dio sa le delusioni che hanno lasciato segni profondi nella nostra vita, perché non interviene? Perché non li toglie?

La chiave per essere aiutati

Investigami o Dio, Signore intervieni! Questa preghiera ci fa capire dove è la chiave, c’è una richiesta di aiuto, Signore ci sono delle cose di cui vedo i frutti, vedo che spunta ogni tanto questa radice di amarezza, da dove viene? Ecco che c’è la richiesta: “Signore, investigami”, “Signore, scopri le radici velenose, Signore entra e intervieni nella mia vita!”

Dio li conosce ma che cosa aspetta? Aspetta il “nulla-osta” da noi, non interviene nella nostra vita ma Egli è luce, Egli illumina, Dio li mostra, li manifesta e poi siamo noi che dobbiamo prendere una decisione, dobbiamo prendere una decisione verso i vizi, verso ciò che ci dà molestia.

Perché all’Apostolo Paolo, dice la Scrittura in Atti 26:18, Dio dice:” per aprir loro gli occhi e convertirli dalle tenebre alla luce e dalla potestà di Satana a Dio”, a volte delle nostre stanze segrete ce ne sono alcune che non vogliamo aprire e in questo caso nemmeno Dio le apre! Se noi non le apriamo Dio non interviene, non le forza. Ma sono tenebre e in queste tenebre c’è la potestà di satana e queste sono poi le tenebre che ci fanno soffrire attraverso i vizi, attraverso le cattive abitudini che non riusciamo a debellare, che non riusciamo a togliere, perché? Ci sono delle aree chiuse nella nostra vita. La Scrittura ci dice che Lui è luce! Lui ce li fa vedere, ce li mostra e se noi chiediamo il suo intervento Egli interviene! Interviene affinchè noi prendendone coscienza possiamo ripulire, possiamo fare pulizia. Non è Lui che li pulisce, Egli è luce! Ce li mostra, ci fa vedere le cose che non vanno.

Perché la Scrittura ci chiama ad essere perfetti com’è perfetto il Padre Nostro? Ci chiama ad una crescita, ma come avviene questa crescita? Aprendo il nostro cuore! Aprendo completamente il nostro intimo alla Sua mano gloriosa trasforma. L’Apostolo Paolo scrivendo agli Efesini 3:14 dice: “Per questa ragione, io piego le mie ginocchia davanti al Padre del Signor nostro Gesú Cristo, 15  dal quale prende nome ogni famiglia nei cieli e sulla terra, 16  perché vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere fortificati con potenza per mezzo del suo Spirito nell'uomo interiore, 17  perché Cristo abiti nei vostri cuori per mezzo della fede, 18  affinché, radicati e fondati nell'amore, possiate comprendere con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, la profondità e l'altezza, 19  e conoscere l'amore di Cristo che sopravanza ogni conoscenza, affinché siate ripieni di tutta la pienezza di Dio”. Come si fa ad essere fortificati nell’uomo interiore? Lo dice al verso 17 “perché Cristo abiti nei vostri cuori per mezzo della fede”. Costruendo sulla pietra angolare che è Cristo Gesù. Quando noi costruiamo su Lui la nostra vita può avere una crescita spirituale sana e forte. Ma se ci sono delle aree che non abbiamo aperto al Signore Egli non ci potrà guarire, se ci sono delle ferite nell’anima Egli non ci può guarire se non glielo chiediamo.

Ci sono delle situazioni che possiamo affrontare da soli, ma è meglio che chiediamo aiuto al Signore o ai ministeri che Egli ha proposto. E’ importante che a volte chiediamo aiuto, è importante che a volte ci apriamo, è doloroso, lo so, è doloroso. Una sorella ha fatto un bell’esempio, a volte queste ferite sono come le spine, quando entrano nella carne la pelle si richiude sopra e la spina non si vede più, ma c’è e fa male! Quando ci si sbatte fa male! Però non si vede! Per tirarla fuori bisognerà aprire la ferita, anche se ciò procura dolore, bisogna aprire, ma quando si apre la spina si vede e può essere tolta. Purtroppo ci sono delle ferite che noi non vorremmo aprire, sono ferite dolorose che non vorremmo che fossero manifestate ma che limitano il nostro cammino e la nostra crescita spirituale.

E’ importante che siamo liberi davanti a Dio, dove c’è Cristo c’è libertà, ma dov’è il Cristo se non lo facciamo entrare? Come fa il Cristo a portare libertà nella nostra vita se non lo facciamo entrare? Come fa il Signore a liberarci se non gli permettiamo di essere il Signore della nostra vita? Di tutte le aree della nostra vita!

Amare le tenebre più della luce

In Giovanni 3:19 leggiamo:  “Ora il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno amato le tenebre piú che la luce, perché le loro opere erano malvagie“. E’ possibile che succede pure a noi? E’ possibile che possiamo essere così incatenati da non permettere alla luce di entrare nelle nostre tenebre della vita? E’ possibile che a volte l’odio, il rancore, l’amarezza siano così forti che ci tengono così legati da non permettere alla luce di venire nella nostra vita? In Giovanni 12:46 è scritto: “Io sono venuto come luce per il mondo, affinché chiunque crede in me non resti nelle tenebre”. Ma noi abbiamo creduto in Gesù! Se oggi siamo qui è perché abbiamo creduto in Lui! Abbiamo creduto che Egli è il Signore della nostra vita, abbiamo creduto che Egli ci ama, che Egli è morto per noi, perché restiamo ancora nelle tenebre? Perché non gli apriamo tutta la nostra vita? In Efesini 5:13 è scritto: “Ma tutte le cose, quando sono esposte alla luce, divengono manifeste, poiché tutto ciò che è manifestato è luce. 14  Perciò la Scrittura dice: «Risvegliati, o tu che dormi, risorgi dai morti, e Cristo risplenderà su di te”, risvegliati tu che dormi! Vuoi continuare a rimanere nelle tenebre? Perché, dice il Signore? Risorgi dai morti.

Non è possibile che ci siano radici di amarezza o radici velenose nella nostra vita, devono essere estirpate, devono essere strappate via perché portano solo del male alla nostra vita. Guardate cosa ci dice I Giovanni 1:5 “Or questo è il messaggio che abbiamo udito da lui, e che vi annunziamo: Dio è luce e in Lui non vi è tenebra alcuna. 6  Se diciamo di avere comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, noi mentiamo e non mettiamo in pratica la verità; 7  ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, abbiamo comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesú Cristo, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato” e lo scrittore dimostra questo concetto con un esempio semplicissimo, che può sembrare banale ma ci fa capire, in I Giov 2:9 leggiamo “chi dice di essere nella luce e odia il proprio fratello, è ancora nelle tenebre”, è un’equazione semplicissima, siamo nella luce? Siamo in Cristo? Siamo salvati? Abbiamo creduto? Bene! C’è nel tuo cuore dell’odio, del rancore, c’è verso il tuo fratello qualche cosa che non va? Allora sei nelle tenebre! Forse non tutto, forse solo in parte ma sei ancora nelle tenebre! Perché? Perché Cristo che è la vera luce illumina tutto il nostro essere.

2 Corinzi 7:1 “Avendo dunque queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni contaminazione di carne e di spirito compiendo la nostra santificazione nel timore di Dio”, io credo che sia questa la santificazione, cioè aprire ogni area della nostra vita al Signore per permettere a Dio che diventi il Signore di ogni area della nostra vita e non soltanto di alcune. Quando noi cerchiamo scuse o giustificazioni davanti ai nostri comportamenti contrari alla volontà e ai comandamenti di Dio vuol dire che c’è qualche cosa che ci lega! Quando scusiamo le nostre reazioni vuol dire che c’è qualche area della nostra vita in cui Dio non è il Signore. Non abbiamo scuse, noi siamo chiamati ad ubbidire. Abbiamo sentito nel culto di martedì la storia dei Recabiti che sono stati innalzati perché ubbidienti al loro avo, al loro genitore, su cose che non erano estremamente importanti eppure loro sono stati ubbidienti! E Dio dice: “come mai questa famiglia è stata ubbidiente al loro genitore e voi non siete ubbidienti ai miei comandamenti”? Quando non siamo ubbidienti alla parola di Dio non abbiamo scuse.

Santificati nell’intero essere

1 Timoteo 5:23 “Ora il Dio della pace vi santifichi egli stesso completamente; e l’intero vostro spirito, anima e corpo siano conservati irreprensibili per la venuta del Signor nostro Gesù Cristo”, questo l’invito che ci fa la Scrittura, essere conservati irreprensibili per la venuta del Signore! Come possiamo farlo? Da soli? Sarebbe un fallimento, ma il Signore interviene? Si, se… glielo chiediamo, glielo permettiamo , se gli presentiamo i nostri problemi, le nostre difficoltà, le nostre paure, le nostre fobie, i nostri traumi, le nostre ferite. Signore, guarisci! Dio non è venuto per guarire solo l’esterno, non è venuto per guarire solo le ossa rotte, non è venuto per guarire solo i tumori, non per guarire solo gli occhi, ma Egli è venuto per guarire anche l’interiore, anche le aree più intime nel nostro animo, la Sua Parola arriva fino alla divisione dell’anima con lo spirito. Dio può guarire le aree più intime della nostra vita, della nostra anima, Dio può scendere in profondità e tirar fuori le radici velenose che non ci danno una vita e una crescita serena, che non ci danno un rapporto sereno col Signore. Egli è il nostro Padre e vuole prendersi cura di noi e desidera che noi stiamo in pace “io ti do pace, io ti do gioia”, ma come possiamo avere gioia e pace se ci sono delle radici di amarezza nella nostra vita? Come ci può essere la sua luce se abbiamo delle “stanze” chiuse a chiave che non vogliamo aprire?

In questo momento c’è qualcuno che ha delle aree in cui Gesù non è il Signore? Egli ci invita ad aprirle perché si aprono dall’interno ed Egli non è uno scassinatore, non è un violento che per forza vuole intervenire nel nostro animo, Egli aspetta un invito in quanto gentiluomo. Come dice la Scrittura: “io sto alla porta e picchio, chi mi apre io entrerò e cenerò con lui”. Il Signore in questo momento ti vuole liberare di qualche radice che è nel tuo animo, ti vuole guarire di qualche ferita, Egli vuole portarla in evidenza per intervenire, per curare, per cucire. Il suo balsamo meraviglioso ci può veramente guarire.

Il Signore ti ama e vuole guarirti nel profondo dell’anima perché vuole che tu possa godere della Sua gioia, della Sua pace, della Sua consolazione. Glielo permetterai in questo momento? Aprirai la tua porta? Vogliamo pregare:

Signore ti prego in questo momento per quanti stanno ascoltando, per quanti hanno una sofferenza nel cuore, per qualche delusione, per qualche amarezza, per qualche cosa negativa subita, ti prego che il tuo Spirito possa illuminare le parti più segrete del nostro animo affinchè possiamo vedere quello che genera radici velenose, radici di amarezza. Oh Signore ti prego, investiga i cuori, le anime per scoprire tutto quello che non ti appartiene, scopri tutte le tenebre che ci sono nella nostra anima, tutto quello che ci dà fastidio e molestia, ciò che è zavorra per la nostra vita spirituale. In questo momento lo presentiamo a te, al trono della grazia e chiediamo il tuo intervento che possa operare con potenza. Spirito Santo, scendi su di noi e rompi le catene con le quali l’avversario ci tiene legati in qualche area della nostra vita, rompi tutto quello che non ti appartiene, vieni col tuo olio e guarisci le nostre vite, ti preghiamo nel nome di Gesù Cristo, amen

 

Carlo Galioto