SU QUALI VIE STIAMO CAMMINANDO ?
(Roma gen-1989)

 

"Così dice il SIGNORE: "Fermatevi sulle vie e guardate, domandate quali siano i sentieri antichi, dove sia la buona strada, e incamminatevi per essa; voi troverete riposo alle anime vostre! Ma quelli rispondono: "Non c'incammineremo per essa!" Geremia 6:16

Il soggetto su cui vogliamo meditare è il fermarsi per considerare il proprio cammino spirituale. Quando una persona non ci vede molto bene, può succedere che camminando, si discosta leggermente dalla propria via e purtroppo passo dopo passo la deviazione sembra trascurabile ma dopo tanti passi la nostra nuova via si trova parecchio lontano dalla Via Santa.

 

Come può succedere? Gesù dice che noi a volte abbiamo delle travi negli occhi quindi non è difficile che in un periodo del genere non riusciamo a discernere se stiamo prendendo una via sbagliata. Come ce ne accorgiamo che stiamo su una strada sbagliata? Perché non sentiremo più la presenza di Dio nella nostra vita e perché avremo perso la pace interiore.

Così diventa importante fermarsi a guardare! Cosa significa fermarsi? Sicuramente sospendere momentaneamente le nostre attività spirituali, possibilmente anche quelle materiali e come dice la Scrittura: guardare!

Che cosa? Certo, se ci soffermiamo sulla NOSTRA attività, sul NOSTRO modo di fare, sulle NOSTRE idee, sulle NOSTRE abitudini ci sembrerà tutto perfetto, ci sentiremo sicuramente approvati.

Ma il Signore ci ha dato un altro termine di paragone, ci ha dato la Sua Parola a cui guardare e ci ha lasciato il Suo esempio con cui confrontarci. Alla luce della Scrittura potremo verificare se la gloria della nostra attività va a Dio, se il motivo che ci spinge a farla è di servizio al Signore, se tutto quello che facciamo è condito con carità, pazienza, misericordia; naturalmente pregiando gli altri più di noi stessi.

Può succedere però che, pur essendoci fermati e avendo considerato la nostra via, non sentiamo ancora la presenza di Dio e non abbiamo pace interiore. Questo può significare che siamo diventati talmente ciechi che non riusciamo più a confrontare la nostra via con la Scrittura, che non riusciamo più a guardare dove ci troviamo. Allora la Parola ci dice: domandate quali siano i sentieri antichi, dove sia la buona strada.

Ci sono i ministeri che Dio ha dato alla Chiesa per essere una guida al servizio dei credenti, gli anziani possono aiutarci a considerare quali siano i buoni sentieri antichi per noi, dove le nostre vie si sono confuse, dove si sono inquinate, quali sentieri mondani stiamo percorrendo. Certo, per gli anziani la responsabilità è maggiore se loro hanno lasciati i sentieri antichi della semplicità e della guida dello Spirito Santo.

Una volta che ci è stata indicata la buona strada c'è ancora qualche cosa da fare. NON piangere sulle nostre vie sbagliate rimanendo in quella situazione a commiserarci, NON scaricare sugli altri la responsabilità della nostra situazione, NON sentirci perduti e senza speranza, MA ravvederci e come dice la Scrittura, incamminarci per la Via Santa che ci è stata indicata o che abbiamo ritrovata.

Questo potrà significare ammettere che abbiamo sbagliato, umiliarci davanti a chi aveva notato i nostri sbagli ma sicuramente ne vale la pena farlo. Infatti quale è il premio? .. E voi troverete riposo alle anime vostre.

Il nostro riposo è Cristo e camminare sulla Via Santa significa camminare in Cristo e con Cristo alla gloria di Dio.

Il Signore ci dia grazia di considerare le nostre vie per evitare di trovarci su una strada che non porta alla meta per ottenere il premio della superna vocazione di Dio in Cristo Gesù benedetto in eterno.

Carlo Galioto