Le sorprese della vita

(Roma via del Grano 06-2008)

 

Matteo 7:24 Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica sarà paragonato a un uomo avveduto che ha costruito la sua casa sopra la roccia. 25 La pioggia è caduta, sono venuti i torrenti, i venti hanno soffiato e hanno investito quella casa; ma essa non è caduta, perché era fondata sulla roccia. 26 E chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica sarà paragonato a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. 27 La pioggia è caduta, sono venuti i torrenti, i venti hanno soffiato e hanno fatto impeto contro quella casa, ed essa è caduta e la sua rovina è stata grande.

 

Quali sono i problemi che si possono abbattere sulla “nostra casa”?

 

Abramo viveva felice con il suo figlio promesso

Dopo 20 anni di attesa finalmente aveva avuto un figlio da Sara e pensava che era finita la sua tribolazione ma…

Genesi 22:1 Dopo queste cose, Dio mise alla prova Abraamo e gli disse: «Abraamo!» Egli rispose: «Eccomi». 2 E Dio disse: «Prendi ora tuo figlio, il tuo unico, colui che ami, Isacco, e va' nel paese di Moria, e offrilo là in olocausto sopra uno dei monti che ti dirò».

Genesi 22:5 Allora Abraamo disse ai suoi servi: «Rimanete qui con l'asino; io e il ragazzo andremo fin là e adoreremo; poi torneremo da voi».

Genesi 22:7 Isacco parlò ad Abraamo suo padre e disse: «Padre mio!» Abraamo rispose: «Eccomi qui, figlio mio». E Isacco: «Ecco il fuoco e la legna; ma dov'è l'agnello per l'olocausto?» 8 Abraamo rispose: «Figlio mio, Dio stesso si provvederà l'agnello per l'olocausto». E proseguirono tutti e due insieme.

Genesi 22:13 Abraamo alzò gli occhi, guardò, ed ecco dietro a sé un montone, impigliato per le corna in un cespuglio. Abraamo andò, prese il montone e l'offerse in olocausto invece di suo figlio. 14 Abraamo chiamò quel luogo «Iavè-Irè». Per questo si dice oggi: «Al monte del SIGNORE sarà provveduto».

 

Giobbe viveva felice e sereno con le benedizioni di Dio

Era molto attento a conservare il favore di Dio e a mantenersi giusto finché …

Giobbe 1:1 C'era nel paese di Uz un uomo che si chiamava Giobbe. Quest'uomo era integro e retto; temeva Dio e fuggiva il male. 2 Gli erano nati sette figli e tre figlie; 3  possedeva settemila pecore, tremila cammelli, cinquecento paia di buoi, cinquecento asine e una servitù molto numerosa. Quest'uomo era il più grande di tutti gli Orientali.

Giobbe 1:11 Ma stendi un po' la tua mano, tocca quanto egli possiede, e vedrai se non ti rinnega in faccia». 12 Il SIGNORE disse a Satana: «Ebbene, tutto quello che possiede è in tuo potere; soltanto, non stender la mano sulla sua persona». E Satana si ritirò dalla presenza del SIGNORE.

Giobbe 19:25 Ma io so che il mio Redentore vive e che alla fine si alzerà sulla polvere. 26 E quando, sarà distrutto questo corpo, senza la mia carne, vedrò Dio.

Giobbe 42:10 Quando Giobbe ebbe pregato per i suoi amici, il SIGNORE lo ristabilì nella condizione di prima e gli rese il doppio di tutto quello che già gli era appartenuto.

 

Davide dopo tutte le persecuzioni e battaglie si godeva il suo Regno

Pensava di regnare stabilmente fino alla fine dei suoi giorni finché suo figlio Absalom incominciò a tramare contro il padre e ad accattivarsi il Popolo, così dopo 4 anni …

2 Samuele 15:13 Venne a Davide un messaggero, che disse: «Il cuore degli uomini d'Israele si è volto verso Absalom». 14 Allora Davide disse a tutti i suoi servi che erano con lui a Gerusalemme: «Alzatevi, fuggiamo; altrimenti, nessuno di noi scamperà dalle mani di Absalom.

2 Samuele 15:23 Tutti quelli del paese piangevano ad alta voce, mentre tutto il popolo passava. Il re attraversò il torrente Chidron. Anche tutto il popolo l'attraversò, prendendo la via del deserto.

2 Samuele 16:7 Simei, malediceva Davide, dicendo: «Vattene, vattene, uomo sanguinario, scellerato! 8 Il SIGNORE fa ricadere sul tuo capo tutto il sangue della casa di Saul, al posto del quale tu hai regnato; il SIGNORE ha dato il regno nelle mani di Absalom, tuo figlio; e ora hai le sciagure che ti sei meritato, perché sei un uomo sanguinario». 9 Allora Abisai, figlio di Seruia, disse al re: «Perché questo cane morto osa maledire il re mio signore? Ti prego, lasciami andare a mozzargli la testa!» 10 Ma il re rispose: «Che ho da fare con voi, figli di Seruia? Se egli maledice, è perché il SIGNORE gli ha detto: "Maledici Davide!" Chi oserà dire: "Perché fai così?"» 11 Poi Davide disse ad Abisai e a tutti i suoi servitori: «Ecco, mio figlio, uscito dalle mie viscere, cerca di togliermi la vita! Quanto più lo può fare ora questo Beniaminita! Lasciate che egli maledica, perché gliel'ha ordinato il SIGNORE. 12 Forse il SIGNORE avrà riguardo alla mia afflizione e mi farà del bene in cambio delle maledizioni di oggi».

Giuseppe viveva con l’affetto del padre

Cresceva aspettando di veder realizzati i sogni e le rivelazioni che Dio gli dava, ma…

Genesi 37:6 Egli disse loro: «Ascoltate, vi prego, il sogno che ho fatto. 7 Noi stavamo legando dei covoni in mezzo ai campi, ed ecco che il mio covone si alzò e restò diritto; i vostri covoni si radunarono intorno al mio covone e gli s'inchinarono davanti».

Genesi 37:19 Dissero l'uno all'altro: «Ecco, il sognatore arriva! 20 Forza, uccidiamolo e gettiamolo in una di queste cisterne; diremo poi che una bestia feroce l'ha divorato e vedremo che ne  sarà dei suoi sogni».

Genesi 37:7 Dopo queste cose, la moglie del padrone di Giuseppe gli mise gli occhi addosso e gli disse: «Unisciti a me!» 8 Ma egli rifiutò e disse alla moglie del suo padrone: «Ecco, il mio padrone non mi chiede conto di quanto è nella casa e mi ha affidato tutto quello che ha. 9 In questa casa, egli stesso non è più grande di me e nulla mi ha vietato, se non te, perché sei sua moglie. Come dunque potrei fare questo gran male e peccare contro Dio?»

Genesi 41:39 Così il faraone disse a Giuseppe: «Poiché Dio ti ha fatto conoscere tutto questo, non c'è nessuno che sia intelligente e savio quanto te. 40  Tu avrai autorità su tutta la mia casa e tutto il popolo ubbidirà ai tuoi ordini; per il trono soltanto io sarò più grande di te». 41 Il faraone disse ancora a Giuseppe: «Vedi, io ti do potere su tutto il paese d'Egitto».

 

 

Daniele dopo la deportazione aveva conquistato una posizione di privilegio

Pensava che il peggio era passato e che non poteva sperare di più dalla vita, ma

Daniele 1:19 Il re parlò con loro; ma fra tutti quei giovani non se ne trovò nessuno che fosse pari a Daniele, Anania, Misael e Azaria,i quali furono ammessi al servizio del re. 20 Su tutti i punti che richiedevano saggezza e intelletto, sui quali il re li interrogasse, li trovava dieci volte superiori a tutti i magi e astrologi che erano in tutto il suo regno. 21 Daniele continuò così fino al primo anno del re Ciro.

Daniele 2:1 Nel secondo anno del suo regno, Nabucodonosor ebbe dei sogni che turbarono così profondamente il suo spirito da impedirgli di dormire.

Daniele 2:11 Quello che il re chiede è difficile e non c'è nessuno che possa dirlo al re, se non gli dèi, la cui dimora non è fra i mortali». 12  Allora il re si adirò, si infuriò terribilmente e ordinò che tutti i saggi di Babilonia fossero giustiziati. 13 Il decreto fu promulgato e i saggi stavano per essere uccisi; e si cercavano Daniele e i suoi compagni per uccidere anche loro.

Daniele 2:17 Allora Daniele andò a casa sua e informò Anania, Misael e Azaria, suoi compagni, 18  esortandoli a implorare la misericordia del Dio del cielo a proposito di questo segreto, affinché Daniele e i suoi compagni non fossero messi a morte con tutti gli altri saggi di Babilonia. 19 Allora il segreto fu rivelato a Daniele in una visione notturna ed egli benedisse il Dio del cielo dicendo:

Daniele 2:46 Allora il re Nabucodonosor, abbassando la sua faccia fino a terra, si inchinò davanti a Daniele e ordinò che gli fossero portati offerte e profumi. 47 Poi il re parlò a Daniele e disse: «In verità il vostro Dio è il Dio degli dèi, il Signore dei re e il rivelatore dei segreti, poiché tu hai potuto svelare questo mistero». 48 Allora il re innalzò Daniele in dignità, lo colmò di numerosi e ricchi doni, gli diede il comando di tutta la provincia di Babilonia e lo fece capo supremo di tutti i saggi di babilonia. 49 Daniele chiese al re di affidare a Sadrac, Mesac e Abed-Nego l'amministrazione della provincia di Babilonia; ma Daniele rimase alla corte del re.

 

In che cosa i nostri 5 mettono in pratica la Parola?

-        Abramo: crede contro le evidenze.

-        Giobbe: è cosciente e consapevole della sua identità e della sua posizione in Dio

-        Davide: confida nella misericordia di Dio

-        Giuseppe: decide di rimanere integro anche nella delusione, non si lascia andare.

-        Daniele: si affida a Dio per la soluzione dei suoi problemi. Non si fa sorprendere dalla sollecitudine.

 

Anche noi dobbiamo imparare ad avere dei pilastri ben saldi dove appoggiare la nostra casa spirituale, affinchè se arrivano delle tempeste improvvise non ci colgono impreparati.

 

Il Signore ci benedica

Carlo Galioto