VOGLIAMO UNA SCUOLA DI QUALITA' PER TUTTI
Al Ministro della Pubblica Istruzione
Al Direttore generale Ufficio Scolastico Friuli
Al Sindaco di Porcia
Al Dirigente Scolastico del Circolo didattico di Porcia
Al Dirigente Scolastico della scuola media di Porcia
Agli organi di stampa locale
VOGLIAMO UNA SCUOLA IN CUI SIANO RISPETTATI I RITMI E I TEMPI DI APPRENDIMENTO DI CIASCUN ALUNNO
Con la Riforma Moratti a 5 anni e 4 mesi ci si potrà iscrivere in 1°elementare con la conseguenza che si determinerà una differenza di 20 mesi tra gli alunni della stessa classe.
Ø Si penalizzeranno i ritmi di apprendimento dei bambini di 5 anni
o di quelli di 6 anni? Perché forzare o rallentare i ritmi fisiologici
di apprendimento dei bambini?
Ø E' vero, i bambini d'oggi sono più preparati, più ricettivi,
ma al loro buon sviluppo intellettivo spesso non corrisponde un adeguato sviluppo
psico-affettivo, aspetto quest'ultimo, a cui dedica una cura particolare la
scuola dell'infanzia che ha tempi-spazi-modalità idonei per rispondere
a tali bisogni dei bambini.
Ø Non c'è alcuna motivazione pedagogica per l'anticipo voluto
dalla Riforma Moratti: si è semplicemente trovata una scorciatoia per
adeguare l'Italia alle direttive europee che indicano il termine delle scuole
superiori a 18 anni anziché a 19 anni, come avviene attualmente in
Italia. Semmai è necessaria una riforma della scuola media superiore
che riconosca ai "ragazzi del terzo millennio" quel grado di maturità
e quella capacità di autoformazione resi possibili anche grazie ai
progressi conseguiti negli ultimi decenni in Italia dalla scuola di base.
Consolidare la qualità dei primi livelli scolastici è dunque
una premessa culturale che consentirebbe di ridurre a quattro anni la durata
della scuola media superiore. Più fiducia ai nostri ragazzi!
Con la Riforma Moratti i bambini di 2 anni e 4 mesi potranno iscriversi alla scuola materna
Ø E la specificità educativa della scuola materna? E il rischio
di cadere nell'assistenzialismo? Le insegnanti di scuola materna saranno in
grado di mantenere gli stessi standard qualitativi nella realizzazione delle
attività didattiche, tra un cambio di pannolino e un altro?
Ø "La finalità della scuola dell'infanzia non può
e non deve ridursi a mero servizio assistenziale: esigenze sociali, pure legittime,
o problemi connessi alla mancata risposta a una domanda di accesso a strutture
idonee ad accogliere bambini di età inferiore, non possono far individuare
nell'anticipo della frequenza della scuola dell'infanzia, una risposta idonea,
perché ritenuta a costo zero" ( dal documento del Coordinamento
nazionale per le politiche dell'Infanzia e della Sua Scuola, 18 febbraio 2002)
La Riforma Moratti prevede inoltre che a 12 anni ( terminata la scuola
media) l'alunno compia una scelta che condizionerà in modo definitivo
il suo futuro: potrà iscriversi al liceo o scegliere una scuola professionale.
Ø Non è un po' presto per una decisione di questa portata? Non
sarebbe più utile innalzare l'età dell'obbligo di qualche anno
per consentire agli studenti di compiere scelte più oculate?
VOGLIAMO UNA SCUOLA CHE DIA UN'OFFERTA FORMATIVA DI QUALITÀ
L'articolo 20 della finanziaria 2002 e il Decreto sugli organici determinano un taglio degli organici di 36.000 unità in tre anni. Questo implica:
Ø con meno insegnanti probabilmente l'orario settimanale di frequenza scolastica si ridurrà a 25 ore settimanali ( come indicato nella proposta Bertagna, alla quale il ministro sembra ispirarsi) anziché le attuali 33 ( quindi 8 ore in meno)
Ø verranno eliminate delle materie: probabilmente ginnastica, musica ed educazione all'immagine?
Ø con 25 ore settimanali saltano i progetti che in questi anni hanno caratterizzato le scuole del Circolo di Porcia (laboratori di informatica, di teatro, di lettura, progetti di continuità tra asilo nido, scuola materna, scuola elementare, scuola media, ecc.)
Ø e il tempo pieno? Sarà ancora garantito all'utenza che ne
fa richiesta o sarà a pagamento?
In regione, a fronte di un aumento della popolazione scolastica e dell'incremento
delle richieste di tempo pieno ( in provincia 169 in più rispetto allo
scorso anno) non solo non corrisponde un aumento del numero degli insegnanti,
ma addirittura sono stati programmati dei tagli.
Ø con il taglio degli organici ci saranno meno risorse per l'insegnamento della lingua inglese e per il sostegno agli alunni portatori di handicap (attualmente il rapporto insegnante di sostegno e alunno portatore di handicap è di 1 a 2 (media nazionale), mentre in futuro c'è il rischio che divenga 1 a 4, con la conseguenza che ciascun alunno usufruirà di sole 6 ore settimanali di intervento )
Dal POF (Piano dell'Offerta Formativa) 2002 del Circolo didattico di Porcia:
- Progetto di autonomia : laboratori teatrali, d'informatica, per la costruzione
del libro, attività plastico pittoriche, musicali, ecc.
- Progetti di continuità (infanzia, elementare media): educazione alla
sicurezza stradale, giocosport, Progetto di orientamento.
- Progetti speciali (L.440/97): Progetto lingue 2000 (inglese alle materne
e tedesco per gruppi di alunni classe V^), Progetto musica, Progetto biblioteca,
Progetto Perseus (attività di orienteering per le V^)
- Progetti in rete: Progetto Socrates Comenius Azione 1, Progetto golemweb,
Progetto Autonomia: percorsi di ricerca e formazione, autovalutazione d'istituto
- Attività para-extra-scolastiche: settimane bianche-verdi, soggiorni
azzurri, corsi di nuoto, attività di approccio allo sport, gioco scacchi
Il Circolo didattico di Porcia, in futuro, sarà ancora in grado di
offrire all'utenza le suddette opportunità formative?
Secondo i dati di recenti indagini la scuola materna italiana è al
primo posto al mondo per standard qualitativi e la scuola elementare al quinto.
Se si deve cambiare l'attuale sistema scolastico che lo si cambi in meglio!
Porcia, 6 marzo 2002 Comitato spontaneo genitori di Porcia
18 e 19 marzo 2002: raccolta firme per sottoscrivere il documento presso
le sedi scolastiche
VOGLIAMO UNA SCUOLA
DI QUALITA' PER TUTTI
NOME COGNOME RESIDENZA FIRMA
I dati vengono utilizzati esclusivamente per le finalità per cui vengono
raccolti