Oltre la collina

Cara Mimì,
sono trascorsi dieci anni prima di accarezzare l’idea di continuare quella che avrebbe dovuto essere la cronaca di quel tuo fatidico concerto in piazza a Ciminna e del nostro incontro in quella cornice.

Era il 14 maggio 1995 di una Domenica mattina di sole. Stavo seduto sul divano, l’hi-fi acceso con la tua voce che vola in alto, drammatica e piena di pathos, sulle note di Un altro atlantico eDomani più su, con i testi che evidenziano l’oscillazione tra vincolo e desiderio di cambiamento. Non a caso, ho scelto, allora, questi due brani a fare da sottofondo a ciò che avevo iniziato a scrivere : Gli artisti, soprattutto i grandi e quelli veri, hanno i loro ambiziosi progetti nel voler realizzare concerti e dischi di qualità. E così era nelle tue intenzioni, nel tuo desiderio di una tournée teatrale divisa in due tempi: il primo dedicato ai cantautori, in prevalenza Fossati e De André, già omaggiati nel tuo ultimo album La musica che mi gira intorno, il secondo tempo dove potere dare spazio alla musica etnica, alla quale ti eri accostata, grazie alla collaborazione con Enzo Gragnaniello, anche se anni prima, cioè in tempi non sospetti, avevi anticipato i tempi incidendo la splendida ed incompresa Lucy. E poi avevi espresso il desiderio di incidere al più presto un disco dedicato interamente alla luna, avevi anche chiesto la nostra collaborazione nel raccogliere i brani da selezionare, compresa le versione originale  della mitica Verde lunareperita nella Vhs del film Sangue e arena. Ciò avrebbe reso plausibile i ringraziamenti al club sui credits dell’album.

Ma puntualmente, purtroppo, l’artista deve fare i conti con la realtà discografica e manageriale che ridimensiona queste velleità rinviandole a date da destinarsi.

Queste riflessioni si sono risvegliate in me quando sono arrivato, insieme ad altri compagni di viaggio, in piazza a Ciminna quella sera di Sabato. Il palco già allestito, pochissima gente, sono già le 21, leggiamo i manifesti che annunciano il concerto con Mimmo Cavallo e il suo gruppo come special guest, la cui presenza sta a  sottolineare le generosità di Mimì nel volere aiutare un collega-autore per certi aspetti fuori dal mercato discografico da diversi anni.

Ci avviciniamo e ci presentiamo come club ad uno della security e chiediamo notizie di lei e sulla possibilità di poterla avvicinare. Ce la indica, è pochi metri più in là, seduta in macchina con gli sportelli chiusi e i vetri alzati  - sola - ad autografare le cartoline con la sua immagine che saranno distribuite al pubblico presente. Resto fortemente colpito da questa immagine, mi avvicino per salutarla, lei mi accenna un sorriso: ‘ti aspettavo pochi giorni fa al concerto di Monreale’. Le consegno una cassetta audio con brani sulla luna, manifesto la mia intenzione di intervistarla, magari dopo l’esibizione, ma lei, dispiaciuta, mi comunica:

 non posso trattenermi, perché domani mattina parto presto per poter seguire la partita del Napoli. Ascolterò attentamente, comunque, durante il viaggio, la cassetta, se vuoi parlare con me, chiamami nei prossimi giorni e potrai farmi tutte le domande che vuoi’.

Le chiedo notizie sul disco dedicato alla luna.

Io volevo realizzarlo tra marzo e aprile, ma il mio manager me lo ha sconsigliato, per cui uscirà il prossimo anno, verrà registrato anche uno special che verrà trasmesso su Mediaset. Mimmo Cavallo ha già scritto un inedito “Luna sciamanna” di cui ho realizzato il provino e sulla copertina apparirò ironicamente come una regina senza trono, con le pantofole in mano’.

Pensi di andare a Sanremo?

Se ho il pezzo giusto, si, voglio avere tutto il tempo di trovare materiale nuovo di forte impatto e d’autore’.

Perché hai scelto la band di Mimmo Cavallo per questa tournèe?

Il mio manager è riuscito a piazzare 50 concerti, sarò in giro tutta l’estate, ho bisogno di soldi e quindi dovevo risparmiare sui costi anche relativi ai musicisti. Non ti nascondo che salire sul palco quasi tutte le sere è un’impresa, devo in un certo senso impormelo, perché non sono del tutto soddisfatta degli arrangiamenti e di come suonano. Sono, tra l’altro, in fase di trasloco, ho preso una casa in affitto a Cardano al Campo per stare vicina a mio padre, non è ancora arredata, pensa che sono costretta a dormire sul materasso per terra!’

Alla tua ultima apparizione a “Papaveri e papere” non sei sembrata in sintonia con le tue colleghe Ivana Spagna e Barbara Cola.

Si, è vero, l’idea di questo accostamento è stata di Michele Guardì, io ho dovuto accettare e, infatti, cercavo di stare il più lontano possibile da loro, come per dire di non aver niente a che fare, perché sono distanti dal mio essere artista’.

Sai che abbiamo telefonato a Lugano per riferire il tuo desiderio di duettare con Mina e lei, attraverso le sue segretarie, ci ha mandato a dire che, non appena si presenterà il pezzo adatto, sarà felicissima di proportelo. Ti ha chiamato?

No, non l’ha ancora fatto (accenna un sorriso di sorpresa e imbarazzato). Anni fa Mina si era innamorata di “Nanneò” e voleva inciderlo in duetto con me, mettendoci il testo. Ho rinunciato, allora, perché non ero del tutto convinta della produzione artistica di suo figlio.’

Proporrai stasera “Mimì sarà”?

‘Non è un brano adatto ad essere eseguito in una piazza, ma farò una eccezione e ve lo dedicherò’.

Si allontana… lo spettacolo è già iniziato con l’esibizione di Mimmo Cavallo e quando intona “Dio c’è”, ecco entrare in scena Mimì e la piazza, improvvisamente come per incanto, si riempie all’inverosimile. Ed è un altro successo.

                                                              Pippo Augliera