Ron
& le sorelle Bertè
Questo articolo è apparso sul "RESTO
DEL CARLINO", lunedì 31 marzo.
MILANO
Ron e Loredana Bertè insieme sullo stesso
palco.
Non è l'ennesima trovata promozionale ma, giura l'autore di "Piazza
grande" solo un'amicizia ritrovata. L'occasione è
il concerto che la coppia terrà al castello
sforzesco di Vigevano (
Pavia )
giovedì 3 aprile per beneficenza.
Ma dietro c'è molto di più. Anche una voglia di riscossa
dopo la bocciatura della Bertè
alle selezioni dell'ultimo Sanremo.
Non l'hanno voluta accusa Ron solo
perché troppo scomoda.
Davanti alla commissione Loredana aveva
portato un pezzo scritto di suo pugno "MUFIDA"
dedicato alla sorella Mia Martini
scomparsa otto anni fa.
Una canzone bellissima giura Ron che
parla di Mimì e del
modo in cui erano cresciute. Mi ero occupato io degli arrangiamenti
e della registrazione ma è stato tutto inutile, nessuno vuole più
darle credibilità.
D. ANDIAMO PER ORDINE. COME E' NATA QUESTA VOSTRA
COLLABORAZIONE?
R. Io e Loredana
siamo amici di lunga data.
Ci siamo ritrovati un anno e mezzo fa in occasione di una trasmissione
televisiva e da allora non ci siamo più persi di vista. Credo che
ci siano poche persone nell'ambiente della musica che possono dirsi vere
quanto lei.
Certo Loredana è una persona
difficile, ma difficile d'altronde è stata la sua storia, non solo
artistica.
D. E LEI HA DECISO DI AIUTARLA?
R. Non vedo perché si debba
dare spazio a tante persone di così poco talento e non invece ad
artisti come Loredana che hanno milioni
di problemi ma anche grandi qualità!
D. DIVENTERA' IL SUO PRODUTTORE ?
R. Non ci lega alcun contratto.
Mi sto muovendo per pura amicizia. Quando ci siamo parlati lei così
piena di problemi, si è aperta improvvisamente, comunicandomi una
gran voglia di cantare.
Per questo l'ho proposta a Sanremo.
Loredana non trova nessun discografico
disposto a scommettere su di lei, ma ha nel cassetto
ben 20 canzoni scritte da lei e tutte
bellissime, perché parlano della sua vita.
In vista del festival avevamo puntato su "MUFIDA"
e su "COMUNQUE VADA".
D. POI PERO' E' ARRIVATA LA BOCCIATURA?
R. Loredana
è stata scartata alle selezioni perché ritenuta
un personaggio difficile.
Ma rimanere vittima del pregiudizio non aiuta
certo a cambiare.
D. TORNERETE ALL'ATTACCO?
R. Per ora ho deciso di invitarla
sul palco, al mio fianco, nel prossimo concerto. Giovedì
a Vigevano canteremo per i "cento
anni della lotta contro la poliomielite".
Sarà una sera importante, molto curata anche dal punto di vista
scenografico.
La regia è di PEPI MORGIA.
D. COSA CANTERA' CON LA BERTE'?
R. Loredana
canterà sei canzoni, sia sue che mie. E faremo anche qualcosa insieme.
Ci divertiremo perché entrambi amiamo ancora questo lavoro e le
emozioni che la musica può dare.
E poi Loredana da artista ha una personalità
molto forte e generosa.
D. CHE ALTRO C'E' IN PROGRAMMA?
R. Sto preparando un tour pensato
per i teatri antichi. Comincerò il 15
luglio e andrò avanti sino a ferragosto.
Dovrà essere uno spettacolo speciale. Magari con l'orchestra sul
palco.
Vi proponiamo un resoconto
che la nostra collaboratrice Mara Fava ha
realizzato per il n° 20 del nostro periodico, in seguito a un piacevole
incontro avuto con il cordiale Ron in esclusiva
per il nostro fans club.
D. Come club stiamo raccogliendo delle brevi
interviste: Vorremmo chiederti la tua opinione su Mia
Martini, sia come artista che come persona
R.
Mimì
,
dico subito che non ero un suo amico, nel senso che non la conoscevo in
maniera così stretta da considerarmi tale, ma era una persona che
io stimavo molto, da lontano, dal momento che ci vedevamo molto poco.
Ho sempre ammirato il suo modo di cantare e di essere così coerente
con se stessa, anche le canzoni che interpretava erano assolutamente in
sintonia.
Secondo me, però, gli autori non hanno sempre fatto uno sforzo
così grande per scriverle brani all'altezza, mi spiego meglio:
Lei era più brava delle canzoni che cantava,
sebbene molte fossero molto belle.
Ad esempio ritengo che "ALMENO
TU NELl'UNIVERSO" sia un capolavoro assoluto e lei infatti,
è perfetta nell'interpretazione. Quando
ascolto, ancora adesso, alla radio
almeno tu
mi viene la pelle
d'oca, provo una grande emozione.
Ho visto l'ultima volta Mimì
ai "Fatti vostri" e tra
me e lei c'è stato un grande abbraccio, cosa che non era mai accaduto
prima
ci si incontrava ma ci si scambiava un semplice saluto.
Mi ha detto: "Sai che sei l'unico che non ha mai scritto per me?"
"E' vero - ho risposto - perché no, potrei anche farlo".
E' terminato così il nostro incontro,
con un abbraccio
e mi è piaciuto salutarla così
è il ricordo più bello che conservo di lei.
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