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Marco: un basso in tascaIl metronomo del gruppo, l'unico a non sbagliare mai una nota senza conoscerne neppure una.Il basso e lui una cosa sola, un uomo fuso alla macchina. Dal pollice espanso sparava botte metodiche per tutto il palco. Il più odiato dai padroni dei locali. Si comprò un amplificatore potente il doppio degli altri per far capire a tutti chi comandava. Peccato che con il batterista si ignorassero perdutamente. Oggi gestisce felicemente un piccolo ristorante di provincia. Insieme al menù continua a millantare note a credito.
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