Akhenaton

Figlio di Amenhotep III e della regina Tiye, iniziò a regnare con il nome di Amenhotep IV a Tebe, dove diede il "via" ad una massiccia attività edilizia utilizzando una tecnica nuova: i talatat (blocchi trasportabili da un uomo solo).
Sin dal primo anno di regno lo vediamo sposo di Nefertiti, ebbe  almeno tre figlie e mostrò subito una preferenza religiosa per Ra-Harakhte.
Arriviamo così al 5° anno del suo regno, quando decide di fondare una nuova capitale chiamandola Akhetaton.
La corte vi si trasferì nel 6° anno e il faraone cambiò il proprio nome in Akhenaton, proclamandosi figlio del dio Aton.
All'inizio di questi cambiamenti l'Egitto conservò la sua potenza, ma poi cominciò un progressivo indebolimento .
L'esercito non era più sostenuto dallo Stato, quest'ultimo ormai corrotto a tutti i livelli.

Akhenaton era talmente concentrato a realizzare il suo concetto religioso e mistico che aveva totalmente trascurato i suoi doveri politici.
Eccoci quindi al 12° anno di regno, del quale abbiamo notizie confusive e confuse: il nome di Nefertiti sparisce quasi del tutto e appaiono nuovi personaggi non ben identificati (Kiye la dama, re Smenkhare...).
Dal 17° anno Akhenaton sparisce di scena, forse è stato sepolto nella valle reale di Akhetaton.
La capitale fu abbandonata poco dopo la morte del re.

Akhenaton e Nefertiti

 

Amenemhat I

Alcuni studiosi ipotizzano che sia divenuto faraone grazie ad un colpo di stato, ma per ora non esistono prove certe.
Nel "Papiro dei Re" di Torino è ripotrato che Amenemhat fu fedele e leale verso il suo predecessore Mentuhotep IV, quindi si potrebbe pensare che il passaggio di potere fu incoraggiato dal vecchio sovrano.
Amenemhat rinforzò i confini meridionali dell'Egitto tramite spedizioni in Nubia; poi creò a nord-est (confine con l'Asia) il "Muro del Principe" ovvero una serie di fortezze.
Spostò la capitale da Tebe a Ity-tawy, vicino al Fayyum, regnò da solo, suo figlio infatti fu designato come principe e generale.
Morì dopo 30 anni di regno, assassinato nel sonno dalle guardie di palazzo pochi giorni prima della "festa sed", quando veniva rigenerato il potere del sovrano.

 

Amenemhat II

Non è molto conosciuto perchè messo in ombra dal padre Senusert I, comunque regnò 38 anni e con grande stabilità come aveva fatto il genitore.
A Dahshur si trova il suo monumento funerario, la "Piramide Bianca".

 

Amenemhat III

Con lui si conclude la XII dinastia, dopo aver regnato almeno 44 anni.
Governò pacificamente, promuovendo lo sviluppo nell'area del Fayyum, dove fu in seguito venerato e divinizzato.
All'inizio del suo regno cominciò a far erigere una piramide a Dahshur, ma dopo circa 15 anni i lavori furono abbandonati perchè il terreno cedeva, così il complesso funerario fu innalzato a Hawara (area del Fayyum).