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Glossario Abside: parte terminale della navata centrale delle chiese cristiane, dietro laltare, di forma semicircolare o poligonale, quasi sempre coperta da una semicupola che prende il nome di catino absidale. Aggettante: sporgenza rispetto al piano di un muro perimetrale, che viene sorretta da travi o mensole. Anfiteatro: edificio teatrale romano, di forma ellittica, destinato ai giochi dei gladiatori, alle naumachie e varie manifestazioni pubbliche. E formato da unarena centrale circondata da gradinate digradanti per gli spettatori. Arcata: organismo architettonico costituito da una serie continua di archi o di volte sostenute da ritti. Architrave: elemento architettonico che sovrasta un vano, poggiando orizzontalmente su sostegni verticali (colonne, pilastri, ecc..). Arte Gotica: in Italia dalla fine del Duecento alla fine del Trecento, è uno sviluppo dell'arte romanica ed è caratterizzata, in architettura, da slancio verticalistico, da archi a sesto acuto, da volte ad ogiva, da pilastri polistili e da vetrate policrome. In Piemonte l'arte gotica è rappresentata da costruzioni in mattone e da edifici di contenute dimensioni. Le chiese sono adorne di portali strombati, contrafforti, bifore, ghimberghe, pinnacoli e guglie. Arte Medioevale: contrariamente alla concezione illuministica che considera il Medioevo come periodo di arte barbara, vediamo, in quest'età, il fiorire di forme culturali di alto valore. Dividiamo quest'epoca in tre periodi:
Eclettismo:si diffonde in Italia nella seconda metà dell'Ottocento. E' caratterizzato dalla sintesi tra i sistemi costruttivi già moderni e razionali e gli abbondanti inserimenti negli edifici di stucchi, cementi decorativi, riferimenti a forme rinascimentali, barocche, ma anche gotiche, ellenistiche. Le tecniche sono talvolta singolarmente evolute, di audacia ammirabile; gli edifici sfruttano talvolta il vetro e il ferro e le strutture evidenziano inconfondibili segni della praticità costruttiva moderna. Einaudi, Luigi (Carrù, CN 1874 1961): economista e uomo politico, ha sempre propugnato i principi delleconomia di mercato e del liberalismo politico. Fu professore di Scienza delle finanze allUniversità di Torino. Avversò il fascismo e dovette emigrare in Svizzera; dopo la liberazione fu governatore della Banca dItalia, vice presidente del Consiglio e Ministro del Bilancio. E dal 1948 al 1955 coprì la carica di Presidente della Repubblica. Ferrari, Defendente: pittore piemontese presente attivamente nel panorama artistico dal 1500 al 1535. Le notizie sulla sua vita sono molte poche e di certo sappiamo solo che nel 1530 aveva avviato una bottega a Chivasso. La sua arte discende dalla scuola dello Spanzotti ed in alcune sue opere lo stile è talmente simile che attribuire l'autenticità risulta molto difficile. Ferrari predilige un gusto ancora gotico con un'accentuazione delle linee di contorno, un colorito gustoso e particolaristico, un lumeggiare espresso con piccole linee spezzate ed una forte originalità cromatica. La maggior parte delle sue opere è sparsa per il Piemonte occidentale ed il vercellese. Ferrari, Gaudenzio (Valduggia 1475 - Milano 1546): pittore e plasticatore. Inizia a lavorare a Varallo dove realizza grandi cicli affrescati e collabora alle decorazioni del duomo di Como. La sua attività si trasferisce a Vercelli, a Saronno ed infine a Milano. La sua formazione lombarda, sensibile agli influssi dellarte tedesca conosciuta anche attraverso le stampe del Dürer, prese spunto dalla pittura dellItalia centrale. La naturalezza e la vivace vena decorativa rappresentano due caratteristiche tipiche di questo artista. Garove, Michelangelo (Bissone, lago di Lugano1650 - Torino 1713): architetto civile e militare. La sua attività comincia a fianco di Guarini dal quale subisce molte influenze artistiche. Prende parte a molti monumenti di Torino e dintorni come il castello di Racconigi, il collegio dei Nobili, la chiesa di S. Filippo Neri, la cappella nel duomo di Vercelli, palazzo Asinari, la chiesa dell'Annunziata e la parrocchia di S. Martino. Garove trasforma gli impulsi organici e materici del suo maestro Guarini in un impegno classicistico. Ghimberga: specie di frontone triangolare, molto allungato che sormonta larchivolto dei vasti portali o delle finestre del periodo gotico. Gianduja: il teatro Gianduja prende il suo celeberrimo nome dalla maschera torinese Gianduja. Gianduja venne proclamato re del carnevale in occasione del III Congresso delle maschere italiane. In quella circostanza fu anche codificato labto: giacca di panno bruno, panciotto giallo, calzoni verdi corti, tricorno settecentesco e parrucca con codino. NellOttocento non è solo considerato un burattino, ma anche un personaggio di impegno civile; è anche la voce del buon senso popolare, dello sdegno tagliente che sinnalza contro la corruzione e la pigrizia delle istituzioni. Giandujotti: furono immessi per la prima volta sul mercato nel 1865 in occasione del Carnevale, festa grandiosamente celebrata in città. Il nuovo cioccolatino portava il nome della maschera torinese per eccellenza: il Gianduja. Larte degli artigiani cioccolatieri era affidata a molti piccoli laboratori, senza insegne o vetrine, individuabili dal profumo avvolgente e tentatore del cioccolato, o ad aziende di risonanza internazionale, come Peyrano, Baratti & Milano, Giordano, lunica azienda che produce ancora il giandujotto tagliato a mano con le "coltelle". La grande tradizione dolciaria torinese, considerata la più pura, è racchiusa nel nome dei Fratelli Peyrano, eredi di una dinastia di cioccolatieri molto rinomata, che non vogliono cambiare limpostazione artigiana della loro azienda che sorge proprio dove è nata, ossia in un vecchio caseggiato lungo il Po, di fronte al Valentino. Una dimensione che permette di mantenere inalterata la quantità dei prodotti, di una gamma infinita di delicatezze, che conta per i cioccolatini, più di sessanta diversi e golosissimi tipi. Gonin, Francesco (Torino, 1808 - Giaveno 1889): pittore e illustratore, studia allaccademia di Torino. È uno dei primi a sperimentare in Italia la litografia. Ritratti, quadri storici e di genere, e numerosi affreschi si trovano nel palazzo Reale, nel castello di Racconigi, nel palazzo Carignano, nelle chiese di S. Massimo, S. Dalmazzo e Santissima Annunziata, nel palazzo DAzeglio. Guala, Pier Francesco: nato nel 1698 a Casale Monferrato, è sensibile alla pittura novarese e genovese del primo quarto del 700. Esegue vari lavori nel Casalese, lasciandoci una vasta produzione. Del periodo milanese, negli ultimi anni della sua attività, restano affreschi e ritratti. Guarini, Guarino (Modena 1624 - Milano 1683): architetto, trattatista, filosofo, matematico italiano. Frate dellordine dei teatini, trascorse il periodo di noviziato a Roma, dove potè conoscere lopera di Borromini; poi, dopo un soggiorno a Modena, iniziò una lunga serie di viaggi al servizio del suo ordine, dedicandosi allinsegnamento della matematica e della filosofia e alla progettazione di edifici religiosi. Carica di difficili e spesso oscuri significati simbolici, la sua opera è basata su un lucido metodo di combinazione e organizzazione di "cellule" spaziali e caratterizzata da unestrema apertura alla sperimentazione e allaccoglimento di modelli molteplici (dallarchitettura gotica a quella ispano-araba). Incunabolo: libro senza frontespizio, stampato nel XV secolo, quando larte della stampa era agli inizi; primo prodotto dellarte tipografica. Interturrio: cortina muraria, con portali (fornici) e file di finestre, che collega due torri, nelle porte delle città di origine romana; tratto di mura fortificate tra due torri, con funzione difensiva. Juvarra, Filippo (Messina, 1678 Madrid, 1736): dopo un apprendistato artigianale come orafo e cesellatore, Juvarra giunge a Roma, dove studia architettura con Francesco e Carlo Fontana. Pochi anni dopo, egli progetta la cappella Antamori nella Chiesa di San Gerolamo della Carità, la sua prima e unica opera romana. Al servizio di Vittorio Amedeo II di Savoia, dal 1714, realizza alcune delle sue più importanti architetture, in cui riprende elementi della tradizione classica italiana, del barocco romano e dellarchitettura europea contemporanea. A Torino costruisce la Basilica di Superga, la facciata della Chiese di Santa Cristina, progetta un terzo ampliamento della città verso occidente, con ledificazione di Palazzo Martini di Cigala, dei Quartieri Militari e della Chiesa del Carmine; costruisce inoltre la Palazzina di Caccia di Stupinigi e disegna la facciata e lo scalone di Palazzo Madama. Su invito del re Filippo V, Juvarra giunge a Madrid, dove esegue i progetti per il Palazzo Reale. Jaquèrio, Giovanni: figlio del grande pittore Jacopo Jaquèrio; esercita l'arte della pittura dal 1369 al 1403. Lanterna: elemento architettonico posto, allo scopo dilluminazione, alla sommità di cupole o volte. Léger, Fernand (Argentan 1881 - Gif-sur Yvette,Sein-et-Oise 1955): pittore francese, partito da una pittura post-impressionista e cézanniana, si avvicinò ai modi fauves e tentò una scomposizione dellimmagine più avanzata in senso cubista. Il suo stile si articolò in forme curve, coniche, cilindriche, come sezioni di corpi e di cose, presentando una colorazione primaria a stesura larga. In seguito, strutturò composizioni di elementi meccanici che esprimono i suoi interessi per la civiltà industriale e per il mondo del lavoro. Lesena: risalto verticale su una superficie muraria avente forma tale da poter esser assimilato a sezione orizzontale rettangolare, sporgente leggermente dalla superficie stessa. Liberty: movimento artistico sviluppatosi tra la fine dell800 e linizio del 900 e diffusosi in tutta Europa. Assume anche denominazioni diverse come Floreale (in Italia), Art Nouveau (in Francia), Jugenstil (in Germania), Modern Style (in Inghilterra), Sezessionstil (in Austria), Modernismo (in Spagna). E caratterizzato dallimitazione di elementi della natura come fili derba, fiori come liris, rosette, fiamme, viticci, onde, liane ondulate a movimenti morbidi e colpi di frusta. In architettura è caratterizzato da una ricerca di continuità tra esterno e interno e valorizzazione dei prodotti dellartigianato e delle arti minori. Lunetta: arco sopra una porta o finestra a tutto sesto, a sesto acuto, etc. Madama Reale: le "Madame Reali" sono due: Cristina di Francia e Giovanna Battista di Savoia-Nemours. La prima nacque a Parigi nel 1606 e sposò Vittorio Amedeo I duca di Savoia. Alla morte di quest'ultimo divenne reggente del ducato in nome dei figli, che governò fino alla sua morte (1663). E' considerata una delle figure di maggior spicco nella storia sabauda. Riuscì a difendere l'autonomia del ducato minacciata dal cardinal Richelieu. Sul piano interno, attivò una notevole opera di consolidamento delle strutture statali. Dimora preferita di Madama Cristina fu il Castello del Valentino. Giovanna Battista di Savoia-Nemours, seconda "Madama Reale", sposò Carlo Emanuele II. Alla morte del duca divenne reggente in nome del figlio Vittorio Amedeo II. Figura assai più pallida della prima, fu totalmente succube di Luigi XIV, che mirava al vassallaggio del Piemonte. Mostrò uno spiccato interesse per le raffinatezze presenti nel campo edile ed artistico. Morì nel 1724. Mantegna, Andrea (Isola di Carturo, Padova 1431 Mantova 1506): apprendista nella bottega padovana di Francesco Squarcione, nel 1448 si emancipa dal maestro e assume per la prima volta un impegno autonomo, sia pure suddiviso con Nicolò Pizolo: la decorazione della Cappella Ovetari nella chiesa degli Eremitani di Padova. Nel corso della realizzazione di questa cappella, il pittore altre opere. Dopo ripetute pressioni da parte del duca Ludovico Gonzaga, Mantegna si trasferisce a Mantova, dove assume la prestigiosa posizione di pittore ufficiale. Il maestro realizza qui alcune delle sue opere fondamentali: "Morte della Vergine" e gli affreschi della Camera degli Sposi. Mantegna è sempre stato celebrato come colui che ha offerto lesempio di un confronto con la tradizione classica. Marocchetti, Carlo: scultore italiano che frequentò gli studi a Parigi e successivamente si trasferì a Roma, nell'Accademia di Francia. Nel 1848 seguì Luigi Filippo a Londra e partecipò regolarmente alle esposizioni del Royal Academy. Nonostante la formazione classicista i suoi monumenti equestri (es: Emanuele Filiberto, 1838 Torino) sono originali affermazioni del gusto romantico in scultura, per la scelta del tema storico cavalleresco, la trattazione vibrante delle masse e gli effetti luministici. Martini, Simone (Siena 1284 ca - Avignone 1344): pittore italiano ritenuto molto importante, grazie alla sua personalità a noi nota fin dalla prima opera "La maestà del palazzo pubblico di Siena". Riferimento rilevante per l'artista è l'opera di Duccio Di Boninsegna. La sua formazione è influenzata dalle sculture di Giovanni Pisano, nel Duomo di Siena. Interpreta temi sacri e profani, sfruttando la potenzialità del linearismo e nel corso degli anni '20 e '30 realizza diverse opere tra cui il "Ritratto equestre del condottiero Guidoriccio Da Fogliano" esposto nel Palazzo Pubblico di Siena. Alla corte papale di Avignone incontra Petrarca: per lui dipinge il ritratto di Laura, oggi perduto. Mastio: torre principale di un castello o di una rocca, per lo più di forma quadra o rotonda, più alta delle circostanti fortificazioni. Mastroianni, Umberto: nasce a Fontana Liri, in provincia di Frosinone nel 1910. Scultore di statue e potenti bassorilievi, nel 1926 si trasferisce a Torino. Il suo linguaggio giunge ad esprimersi in opere monumentali. L'influsso del Futurismo diede luogo a lavori costruiti con bruschi passaggi e proiezioni triangolari. Muore nel 1998. Mensola: elemento architettonico incastrato in un muro, per sostenervi un oggetto. Messina, Antonello da (Messina, 1430 Venezia, 1479): la formazione iniziale di Antonello da Messina si colloca a Napoli, dove entra in contatto con una cultura aperta a esperienze fiamminghe, spagnole e provenzali. Le sue prima opere sono frutti di un precoce interesse per larte dellItalia centrale. Una sintesi tra la spazialità italiana e il particolarismo descrittivo dei fiamminghi è rappresentata dal "Ritratto duomo di Cefalù". Soggiorna a Venezia dove esegue alcuni capolavori come la Pala di San Cassiano. Modigliani, Amedeo (Livorno, 1884 Parigi, 1920): comincia a frequentare nel 1898 la scuola di pittura; a Firenze frequenta lAccademia di Belle Arti. Egli si interessa prima alla pittura dei maestri viennesi e poi ha occasione di confrontarsi con i maestri Fauves e con il cubismo di Picasso, ma è soprattutto la pittura di Cézanne a impressionarlo. Si dedica alla scultura, influenzato dallarte africana. Mollino, Carlo (Torino 1905): laureatosi in architettura nel 1931 a Torino, inizia un severo tirocinio professionale nello studio del padre. Subito dopo partecipò a molti concorsi: quello per il monumento ai caduti della libertà al Cimitero di Torino, per la ricostruzione del Teatro Lirico di Torino da destinare ad auditorio della Rai. Moncalvo, Guglielmo (Montabone, Acqui, 1568 - Monclavo, 1625): nel 1589 sposa la figlia del pittore Amrogio Oliva che è il suo maestro. Finalmente nel 1593 egli sembra trovare una certa maturità stilistica con le opere di Calliano di Candia. Negli anni successivi il Moncalvo definisce la sua scelta misurata e naturale, forse per i contatti con Ludovico Carracci e il giovane Annibale. Nelle pale delle parrocchiali di Grama e di Cioccaro scopriamo un modo civile di intendere la persuasione religiosa attraverso la produzione figurativa, in alternativa alla ben più perentoria propaganda milanese di Cerano e del suo committente Federigo Borromeo. Muto, Emanuele Filiberto detto il: Emanuel Ramirez di Carrion, sacerdote spagnolo del 600, aveva escogitato un metodo segretissimo che gli permetteva di educare e istruire con risultati eccezionali i sordomuti. Alla sua scuola gli allievi più intelligenti imparavano non solo a leggere, ma ricevevano le basi di una vasta e profonda cultura. Uno degli scolari più celebri e dotati fu un discendente dei Savoia: Emanuele Filiberto il Muto. Questi ereditò dal padre il titolo di principe di Carignano, e diede inizio allomonimo ramo laterale del casato sabaudo; nonostante la menomazione fisica, Emanuele Filiberto riuscì a diventare un personaggio ricco, famoso e amante delle arti. Navata: parte della chiesa, frutto della suddivisione in senso longitudinale per mezzo di colonne o pilastri. La chiesa è divisa di norma in una, tre o cinque navate, la centrale delle quali è quasi sempre più alta e più ampia delle laterali. La navata a sua volta si divide in campate. Neoclassicismo: nasce dalle teorie del Winckelmann che ritiene che l'opera d'arte sia espressione del "bello ideale" e che assume i capolavori greci come modelli da imitare. Il neoclassicismo si esprime in forme di "nobile semplicità e quieta grandezza". Nell'architettura il riferirsi all'epoca greco-romana conferisce agli edifici rigore, equilibrio, misura, simmetria, ritmica ripartizione degli elementi costruttivi. C'è una profusione di colonne, pilastri, frontoni con timpani decorati da sculture. Si diffondono anche edifici religiosi a pianta circolare, con pronao costituito da colonne, rifacentesi al Pantheon a Roma. Nervi, Pier Luigi: è nato nel 1891 a Sondrio e si è laureato alla facoltà di ingegneria civile di Bologna. Per migliorare la sua formazione, fece pratica per dieci anni in una società per le costruzioni in cemento armato. Nel 1920 creò un'impresa sotto il suo nome e costruì il piccolo cinema Augusteo di Napoli. Questo primo edificio lo fece conoscere come eccellente architetto e gli valse la fama odierna. Nervi è noto per la sua dote di saper comprendere profondamente ogni capacità strutturale del materiale e i suoi progetti godono sempre di chiarezza e leggibilità. Si sono paragonate le architetture di Nervi a quelle gotiche perché entrambe giocano sull'equilibrio costante di nervature e strutture. Grazie all'uso dei modelli in gesso per il cemento armato, Nervi è riuscito a rendere le sue strutture lisce e levigate. A Torino Nervi erige il palazzo di "Torino Esposizioni", il deposito tranviario, e il monumentale "Palazzo del Lavoro". Nietzsche, Friederich: nasce a Röchen, nei pressi di Lipsia (Germania), nel 1844, orfano di padre, pastore protestante. Frequenta allUniversità di Basilea la facoltà di Filologia, dove studia latino e greco. Nel 1868 incontra Richard Wagner, compositore tedesco, e legge Schopenhauer. Un anno dopo, nel 1869, ottiene la cattedra in Lingua e letteratura greca allUniversità di Basilea, in Svizzera. Parte per una serie di soggiorni (1876) per lItalia, tra cui Genova, Napoli, Sorrento e Torino, di cui è affascinato. Nel 1879 si dimette dallUniversità di Basilea, che gli concede una piccola pensione, grazie alla quale compie una serie di viaggi, recandosi prima a Zurigo e poi in Engandina, dove scrive la sua prima opera intitolata "Il viandante e la sua ombra". Durante tutti questi soggiorni lavora alle sue opere, che escono a ritmo serrato: "Aurora", "Pensieri sui pregiudizi morali", "La gaia scienza", "Così parlò Zarathustra". Nel 1882 conosce Lou Von Salomè a cui propone il matrimonio, che lei rifiuta. Disapprova il fidanzamento della sorella Elizabeth (1883) con lantisemita Bernhard Förster, però poi si riconcilia con lei. Del 1886 è la pubblicazione di "Al di là del bene e del male" e la ripubblicazione, con nuove prefazioni di "La nascita della tragedia" e di "Umano, troppo umano". Tra laprile e il giugno del 1888 soggiorna a Torino, dove scrive "Ecce homo" e "Nietzsche contra Wagner". La sorella Elizabeth, rimasta vedova dopo il suicidio del marito, aveva conservato un archivio a Weimar, il cui scopo era conservare i manoscritti del fratello per occuparsi delledizione completa delle sue opere. Nietzsche muore a Weimar nel 1900. Nôtre, André Le (Parigi 1613 - Parigi 1700): è architetto e disegnatore di giardini francesi. All'inizio della sua carriera collaborò con il padre; il suo primo grande incarico è quello di sistemare il parco del castello di Vaux-la-Vicomte. Obelisco: pilastro formato da un solo blocco di pietra a pianta quadrata che va restringendosi verso la sommità, collocata a scopo celebrativo o ornamentale su una base anchessa quadrata. Di origine egiziana, è spesso decorata con geroglifici. Palagi, Pelagio (Bologna, 1775 - Torino, 1860): studiò a Roma e nel 1815 si stabilì a Milano dove aprì una scuola di pittura di ispirazione neoclassica. Fu nominato professore allAccademia Albertina di Torino e artista di corte dei Savoia, per i quali eseguì alcune decorazioni nei palazzi reali. Importante fu anche la sua attività di ritrattista. Pellizza, Giuseppe da Volpedo (Volpedo, AL, 1868-1907): è il pittore della grande tela di soggetto sociale. Figlio di agricoltori, in una prima fase si dedica con passione allo studio dellarte del Rinascimento, alle figure ritratte dal vero e ai paesaggi. In seguito, incoraggiato da Plinio Nomellini, studia la tecnica divisionista che applica ottenendo risultati brillanti. La sua opera più famosa è il "Quarto Stato". Nel 1907, la morte di uno dei figli e di sua moglie, lo conduce al suicidio. Pilastro: elemento architettonico verticale, normalmente a base rettangolare, ma anche poligonale, cruciforme etc., di sostegno ad archi, volte, architravi. Talvolta costituito, come la colonna, da base, fusto e capitelli. I tipi principali di pilastro sono il cruciforme, tipico del romanico, dove ognuno dei quattro lati ha una colonna addossata, e il polistilio, caratteristico del gotico, formato da più colonnine riunite in un solo blocco. Pinnacolo/guglia: elemento architettonico piramidale, conico, con funzione decorativa, molto sviluppato in altezza; tipico dellarchitettura gotica. Policromo: dai molti colori. Pollaiolo, Antonio Benci detto ( Firenze 1431 ca Roma 1498): pittore, scultore e orafo italiano. E uno dei più significativi maestri del Quattrocento fiorentino. Inizia la sua attività come orafo e anche nella scultura rimane fedele al gusto per il particolare. Nellambito della pittura rende con eccezionale rigore formale, grazie ad una linea nitida e tesa, i corpi e ne determina linserimento nello spazio. Tesi ed incisivi sono i suoi ritratti. E anche uno dei primi incisori. Pronao: nel tempio classico, è lo spazio tra il colonnato della facciata e la parete della cella, che conserva la statua della divinità, Successivamente diviene struttura autonoma delimitata da colonne e pilastri, posti indifferentemente allinterno o allesterno della facciata di un edificio, in particolare delle chiese. Presbiterio: spazio attorno allaltare della chiesa, riservata al clero che celebra la Messa. Nelle chiese con pianta a croce si trova allincrocio dei due bracci, con al centro laltare e alle spalle labside. Prospetto: il disegno architettonico, in proiezione ortogonale, dellesterno di un edificio. Rococò: è una tendenza artistica che deriva dal Barocco, nata in Francia negli ultimi anni del regno di Luigi XIV, diffondendosi anche nel resto dellEuropa. Della corrente originaria esaspera gli aspetti ornativi, lampollosità e la raffinatezza del compiacimento estetico. Rosone: grande finestra circolare a raggiera posta nella chiese romaniche e gotiche sopra il portale principale al centro della facciata. Sovrapporte: riquadro decorato o dipinto e generalmente inquadrato da modanature, posto sopra larchitrave di una porta. Spanzotti, Gian Martino (Torino 1450 circa 1528): pittore italiano attivo in Piemonte. I dipinti giovanili testimoniano una formazione legata ai modi bolognesi del Cossa, con uneco della luminosità e delle partiture geometriche di Piero della Francesca.Tamburo: struttura cilindrica o poligonale sulla quale poggia la cupola, può recare lungo il suo perimetro aperture generalmente circolari, dette oculi. Tibaldi, Pellegrino (Puria di Valsolda, Como, 1527 Milano, 1596): la prima opera di Pellegrino è l "Adorazione dei pastori" nella quale spicca una forte influenza dellarte di Michelangelo. Tintoretto, Robusti Jacopo detto il (1518-1594): le fonti lo indicano come allievo di Tiziano. Nella sua attività iniziale è evidente l'interesse per motivi architettonici e la spettacolarità accentuata dai contrastanti effetti di illuminazione, dai moti dei personaggi che consentono al pittore una rappresentazione viva del soggetto. Nelle tele per la Scuola di San Rocco la tensione drammatica raggiunse effetti visionari, con un'intima e dolorosa concentrazione spirituale. Trabeazione: gli elementi orizzontali che poggiano sulle colonne nellarchitettura classica. Si compone di cornice, fregio e architrave. Transetto: nelle chiese con pianta a croce latina o a tao è una navata trasversale che interseca le navate. Può essere a sua volta diviso in più navate. Vela, Vincenzo (Ligornetto, Canton Ticino 1820-1891): scultore italiano e allievo della Accademia di Brera, fu particolarmente influenzato dalle ricerche formali di L. Bartolini e dalla pittura romantica di F. Hayez. Fervente patriota, nel 1853 si trasferì a Torino, dove insegnò allAccademia Albertina. Si convertì al clima post-unitario, allumanitarismo di cui le sue opere sono un esempio significativo, con il loro stile energico e vibrante, di verismo sociale. Veronese, Caliari Paolo detto il (1528-1588): la sua prima opera di grande impegno fu la pala Bevilacqua-Lazise, datata 1548, e oggi conservata nel Museo di Castelvecchio a Verona. Risiedette a Venezia, dove partecipò alla decorazione del soffitto della Libreria Marciana. Anche se i suoi inizi furono legati alla cultura mantovana e emiliana, successivamente elaborò un linguaggio tutto proprio lontano dal caldo tonalismo di Tiziano e dal luminismo chiariscurale di Tintoretto. Esaltò particolarmente la fastosità cromatica e l'esuberanza decorativa, influenzando in modo positivo l'arte del periodo barocco. Vinci, Leonardo da (Vinci, Firenze 1452 - Castello di Cloux, Amboise 1519): educato nella casa del nonno paterno, segue il padre a Firenze ed entra nella bottega di Andrea del Verrocchio. Si iscrive alla compagnia di San Luca dei pittori fiorentini dove acquisisce tecniche artistiche e collabora con il suo maestro. Figura rinascimentale poliedrica che sperimenta il suo genio sia nel campo dell'arte (La Gioconda) che della scienza. In seguito si trasferisce a Roma dove vive appartato rispetto al fastoso ambiente della corte pontificia e successivamente accetta l'ospitalità offertagli dal re di Francia Francesco I che lo ospita nel castello di Cloux ad Amboise dove morirà. Vitozzi o Vittozzi, Ascanio (Baschi, Orvieto 1539 - Torino 1615): architetto italiano. Dopo numerosi soggiorni a Roma, fu chiamato a Torino da Carlo Emanuele I, che gli affidò la sistemazione urbanistica della città. Mantenendo la struttura romana a scacchiera, progettò e iniziò la costruzione di piazza Castello e della via Nuova (via Roma), terminata da Carlo di Castellamonte. A Vitozzi si devono anche le chiese di Santa Maria al Monte dei Cappuccini, della Trinità e il Santuario di Vicoforte. Vittone, Bernardo Antonio (Torino 1702-70): fu lultimo architetto del barocco piemontese, erede della tradizione guariniana e juvarriana, che egli sviluppò in forme di estrosa leggerezza rococò, portandola fino alle soglie del neoclassicismo, nelle molte chiese e negli edifici civili costruiti a Torino e in vari centri minori del Piemonte. Vivarini, Antonio (Murano 1420 - morto prima del 1484): è un pittore italiano, ed è uno dei maggiori rappresentanti del momento di trapasso tra Medioevo e Rinascimento. Volta: copertura ricurva derivata dallarco di un ambiente di una parte di esso; sviluppatasi dallarco, presente già a partire dallarchitettura romana. Tra i diversi tipi di volta, la più semplice è a botte, semicilindrica, che scarica uniformemente il peso su due muri paralleli. Lincrocio perpendicolare di due volte a botte genera una volta a crociera, costituita da quattro spicchi detti vele, delimitati da nervature in rilievo detti costoloni. In questo caso il peso è scaricato sui costoloni, che a loro volta lo conducono sui quattro sostegni della volta stessa. Volta a crociera: è lincrocio di due volte a botte, ed è costituita da quattro spicchi, detti vele, e dalle nervature in muratura, dette costoloni, che si trovano tra una vela e laltra. In questo tipo di volta, il peso delle vele si scarica equilibratamente sui costoloni, e da questi sui quattro pilastri di sostegno, ognuno dei quali è così caricato di un quarto del peso della volta. Voluta: elemento decorativo curvilineo o a spirale, tipico del capitello ionico, assai diffuso in pittura, scultura e architettura.
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