LA COLTIVAZIONE
L’impianto di un nuovo uliveto viene effettuato scavando nel terreno delle buche abbastanza profonde e larghe nelle quali, in genere, vengono sistemate delle talee di olivo, prese da altri alberi (bolloni vegetativi) o acquistate appositamente. A primavera si può verificare se la talea è entrata in vegetazione. Spuntano le prime foglie e la pianta comincia a crescere. Occorrono diversi anni affinché la pianta diventi abbastanza grande da dare i primi frutti ed entrare in produzione. In tutto questo periodo si deve tenere il terreno circostante pulito per evitare che alla pianta venga sottratto spazio vitale. | |
Nell’uliveto, in produzione, nei cicli stagionali, si alternano diversi lavori. Nel periodo di minima vegetazione, tra novembre e marzo, preferibilmente nel tardo inverno, viene effettuata la potatura. L’operazione è necessaria per orientare i rami della pianta, anche ai fini di una più agevole raccolta e per la sfoltitura in modo che i rami, che restano, possano alimentare meglio i frutti. Nello stesso periodo avviene anche la concimazione del terreno con fertilizzanti chimici o organici, nell’agricoltura biologica. Nel periodo primaverile, con l’uso di mezzi meccanici, viene effettuata l’estirpazione dell’erba dal terreno anche per tenerlo pulito. |
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In genere questa operazione viene effettuata anche prima della raccolta per evitare intralcio al posizionamento delle reti. In estate, nelle piante più vecchie, vengono rimossi anche i bolloni vegetativi che crescono alla base della pianta per evitare che assimilino sostanze a danno della crescita dei frutti. | |