Il Decennio Napoleonico

 

Con i francesi a Napoli, il compito di governare il regno è affidato a Giuseppe Napoleone. La struttura dello stato cambia, avviene il decentramento dei poteri ma con la gerarchizzazione. Nel 1806 vengono riconsiderati gli ambiti territoriali e nasce, anche sotto la spinta del ministro Zurlo, molisano, la Provincia di Molise. L'idea francese era quella di creare delle intendenze nei capoluoghi, con poteri amministrativi, giudiziari e di pubblica sicurezza. Nascono gli uffici sul territorio e la burocrazia amministrativa. Le stesse università-comune sono tenute alla compilazione di registri anagrafici e del loro operato debbono rendere conto al sottintendente di distretto e da esso all'intendente di Provincia (che ha diretti contatti con lo stato centrale).

Delle assemblee comunali non faranno parte di diritto i nobili locali (ai quali, in diversi casi, non gli è rimasto altro che il titolo), ma i possidenti. Secondo l'idea che …chi sa curare le proprie cose, saprà curare anche quelle della comunità.. In altre parole nasce la borghesia che prende le redini dei governi locali. Le intendenze, dovranno rivestire un ruolo centrale, sia di nome che di fatto. Diventano così capoluoghi non i paesi che al momento hanno maggiore densità abitativa, ma, a volte, agglomerati urbani che hanno una posizione fisica centrale (per raggiungibilità ma anche per dare il senzo della vicinanza sul territorio). La presenza dello stato, viste le abitudini delle università (che gestivano in proprio anche la giustizia), crea anche dei malcontenti come il tenere un ufficio con impiegati pagati dalla comunità. In ogni caso l'assetto organizzativo dato dai francesi permarrà, oltre che dopo il decennio napoleonico, anche dopo l'unità d'Italia e fino agli anni '50. La burocrazia ancora oggi!!!

  • Il Regno di Napoli

  •  
  • L'Istituzione della Provincia di Molise

  • Home Page - La Provincia di Molise

    Michele Rocco