REPLICA MEGA CON TELAIO IN TITANIO
 
LA BICI IN SINTESI 
QUESTA BICICLETTA NEVI HA UN TELAIO VERAMENTE FUORI DAL COMUNE. LE TUBAZIONI PROVENGONO D'OLTRE OCEANO MA SONO COMPLETAMENTE ELABORATE IN ITALIA. LA FORCELLA IN FIBRA DI CARBONIO, SI ABBINA BENE ALLE PRESTAZIONI DELLE TUBAZIONI DEL TELAIO. IL CARRO E' REALIZZATO CON TUBI DAL DIAMETRO NON OVERSIZE. I PENDENTI HANNO UN'ANDAMENTO SINUOSO. IL GRUPPO <<DURA ACE>> E IL MANUBRIO IN TITANIO COMPLETANO IL VALORE DELLA BICI.

DA NOTARE ALCUNI PARTICOLARI VERAMENTE PREGEVOLI:
Il manubrio è realizzato in casa Nevi -neanche a dirlo- completamente in Titanio. E' stato scelto il tipo Aheadset che è anche quello attualmente più richiesto.  I forcellini hanno l'innesto ruota verticale. Sono ricavati da una lastra di lamiera, sempre in titanio, che viene lavorta per riportare in negativo, il nome del costruttore del telaio. Una delle caratterirtiche che rendono veramente particolare questo telaio è che il reggisella, in pratica non esiste. Il tubo del piantone viene tagliato a "misura" in maniera da abolire la necessità del reggisella. Il costruttore prevede delle bussole per aggiustare l'altezza della sella nel caso dovesse rendersi necessaria una regolazione. Da notare l'estrema pulizzia e l'accurata lavorazione delle tubazioni che compongono il nodo reggisella. I pendenti risultano corti e aumentano la rigidità del carro. La forcella è in carbonio. I foderi hanno una sezione estremamente profilata. Al tubo dello sterzo è saldato quello obliquo che oltre ad essere conificato, è caratterizzato anche da una elaborata sezione ellittica.
 

Il titanio, fa parte dei Metalli nobili e richiede una lavorazione molto impegnativa. Noi siamo riusciti a manipolare questo materiale con efficacia. Ad esempio il tubo obliquo ha la sezione ellettica ed è anche conificato, mentre i pendenti hanno un andamento ad "esse": ambedue sono forme decisamente non facili da realizzare. Le tubazioni la nevi le acquista negli USA dalla Ancotech e le lavora completamente in casa. Le saldature delle tubazioni sono realizzate con il metodo Tig, quindi in atmosfera di gas inerte, il materiale d'apporto usato è sempre titanio. I punti interessati dalle saldature, vengono lasciati come appena usciti da sotto le mani del saldatore.
Ma andiamo a vedere da vicino le tubazioni che compongono la struttura del telaio, che tutte in titanio. La sigla chimica è "Titanio 3AL-2,5V", classificata anche come grado 9, e lo scopo della è quello di rendere il titanio un po' malleabile ma nello stesso tempo più duro, senza andare ad intaccare le sue caratteristiche meccaniche. Il piantone ha un diametro di 31,7mm, l'orizzontale 28,8 millimetri ed hanno uno spessore interno di 0,8 millimetri. Il tubo dello sterzo ha un diametro di 33 millimetri ed ha uno spessore variabile di 0,7 millimetri e 1,4 mm.
Il tubo obliquo è veramente degno di nota; mentre tutti gli altri tubi del telaio sono già tondi e senza saldature, l'obliquo viene costruito preformando la lamiera che poi viene saldata. La lamiera è reperita nel titanio realizzato per costruire apparecchiature militari ed è per questo motivo che per mettere in crisi questo tipo di metallo occorrono ben 120 chili di peso focalizzati tutti su un millimetro quadrato di questo titanio. E' classificato con il grado 5, che comporta delle diverse percentuali d'alluminio e di vanadio dal grado 9. La sigla chimica è titanio 6Al-4V.
La sezione dell'obliquo è ellittica ed è caratterizzata da graduate nervature utili per irrigidire la tubazione in senso longitudinale. Inoltre la tubazione, è anche conificata in altezza ed in larghezza.
Ciò significa che al tubo dello sterzo le misure sono 53 millimetri di altezza per 34 millimetri di larghezza, mentre alla scatola del movimento centrale si registrano 59 millimetri di altezza per 32 di larghezza.
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Da notare che il tubo obliquo, siccome è molto alto all'estremità che viene saldata alla scatola del movimento centrale, viene sgolato in maniera tale da unirsi in maniera monolitica al piantone rinforzando così tutta quella parte del telaio. In varie prove su strada il telaio non ha dimostrato neanche lontanamente segni di flessione. Ha una solidità che però non porta il grado di rigidità a livelli esasperati. Il telaio rimane sensibile e riesce ad avere un ruolo importante quando viene richiamato al lavoro e deve assorbire le sollecitazioni provenienti dalla superfice sulla quale si transita.
Passando al carro è caratterizzato da pendenti perfettamenti cilindrici dal diametro di 15 millimetri. La loro lunghezza è limitata, perchè prendono vita appena sotto il nodo reggisella e terminano ai forcellini, quest'ultimi ricavati da lamiera di titanio fresata. La caratteristica di questi pendenti è quella di non essere rettilinea ma di avere un andamento ad esse.
Dai forcellini prendono vita i foderi orizzontali del tipo monolitico, che vengono resi ellittici nella sezione che si unisce alla scatola del movimento centrale.
Anche l'attacco manubrio aheadset in titanio grado 5 è realizzato dalla Nevi.
 

REALIZZATO CON 
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