PROGETTO : “IO VADO
ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA”
PREMESSA
Il
Progetto che qui presentiamo, partendo dalle linee generali definite nella
“Programmazione collegiale delle scuole dell’infanzia” di questo Istituto,
delinea un percorso didattico che consenta ai bambini nuovi iscritti di
trovare stimolante e interessante la scuola dell’infanzia in un momento
delicato qual è l’inserimento; ed ai bambini già frequentanti di
riscoprire il proprio spazio in questo primo periodo di ritorno a scuola e
trovando rassicurazione nella routine della giornata scolastica che si
ripete nel tempo che passa.
FINALITA’
Il
percorso pensato per i bambini con questo progetto si prefigge di
accompagnarli sia nella conquista della loro autonomia (so cosa succede e
so cosa fare); sia nella maturazione della rappresentazione logico-mentale
della nozione di tempo, facendo sempre riferimento alla fase del loro
sviluppo cognitivo.
I BISOGNI DEI BAMBINI
Bisogno di:
-
sentirsi rassicurato dalla
conoscenza di ciò che succede a lui e intorno a lui;
-
sentirsi parte integrante della
propria sezione e della comunità scolastica;
-
essere protagonista della propria
storia.
OBIETTIVI EDUCATIVI
-
Sviluppo dei processi di identificazione e socializzazione.
-
Crescita dell’autonomia personale.
-
Conoscere gli altri bambini della sezione.
-
Sviluppo del senso di appartenenza al gruppo – sezione.
-
Definire insieme agli altri ed interiorizzare le regole fondamentali,
chiare e precise, della vita di classe.
OBIETTIVI DIDATTICI
·
Discriminazione, riconoscimento e denominazione di alcuni colori;
-
Formazione di precisi punti di riferimento spazio – temporali (scansione
della giornata scolastica);
-
sviluppo delle nozioni di giornata e settimana (per i bambini più grandi)
SEZIONI CHE COMPONGONO IL PROGETTO
-
IDENTITA’ DI SEZIONE :
IO NELLA MIA SEZIONE;
-
LA MIA GIORNATA
SCOLASTICA;
-
IL CALENDARIO DEL MESE, IL
CALENDARIO DEL TEMPO E LE PRESENZE;
-
LE REGOLE DELLA VITA DI
CLASSE;
-
IL CALENDARIO DELLE
ATTIVITA’ DELLA SETTIMANA
-
FUORI DALLA SCUOLA … .
TEMPI
Il progetto verrà
realizzato in sezione nei primi mesi dell’anno scolastico e continuerà fino
alla fine per quanto concerne gli aspetti di routine (ad es. : il
calendario) e le consuetudini scolastiche.
ATTIVITA’
Per catturare l’interesse degli alunni e
sviluppare gli obiettivi attinenti all’argomento “La mia giornata
scolastica” si è scelto di partire da un racconto i cui protagonisti
verranno riproposti anche in altri percorsi didattici: “La scuola dei
cuccioli”; per aiutare i bambini ad interiorizzare “Le regole della vita di
classe” si prenderà spunto della storia “La famiglia Cortesia e la famiglia
Cafonetti” ed anche in questo caso i protagonisti verranno riproposti in
altri momenti didattici.
IDENTITA’ DI SEZIONE : IO NELLA MIA SEZIONE;
-
Conversazione: io sono in classe
blu / io sono in classe verde.
-
Dipintura individuale di una sagoma con
gli abiti verdi per i b. della classe verde, blu per i b. della classe blu;
i maschi dipingono ciascuno la sagoma di un bambino, le femmine la sagoma di
una bambina.
-
Tutti i bambini della classe hanno un
contrassegno: i bambini già frequentanti ricordano il proprio contrassegno,
i nuovi iscritti lo scelgono.
-
I bambini dipingono i propri contrassegni
che vengono esposti in un grande cartellone.
LA MIA GIORNATA SCOLASTICA
- Conversazione in gruppo.
Raccontiamo una nostra giornata a scuola:
* arrivo a scuola; * cerchio:
conversazione, merenda, canzoni e calendario;
*
attività della mattina; * bagno (prima del pranzo); * pranzo; * attività
pomeridiane; * merenda; * uscita.
-
Racconto in gruppo della storia “La
scuola dei cuccioli” che ha per protagonisti Lella Pecorella
e i suoi amici. Nella storia vengono scanditi i momenti più significativi
della giornata scolastica.
-
Realizzazione individuale di un libretto
della storia di Lella Pecorella, colorato dai bambini, in cui sono
rappresentati i momenti più importanti della giornata scolastica.
-
Giochi e drammatizzazione della storia.
-
Realizzazione di burattini di carta rappresentanti i personaggi della
storia e racconto della storia con il teatrino dei burattini.
IL CALENDARIO DEL MESE, IL CALENDARIO DEL TEMPO E LE PRESENZE;
Quotidianamente nel
momento in cui i bambini si riuniscono in cerchio alle 9.00 del mattino si
svolge l’attività del calendario che permette di far attenzione e
registrare:
* le presenze e le assenze dei bambini; *
il giorno della settimana; * il giorno del mese; * i compleanni; * il tempo
meteorologico.
Verranno proposte ai bambini filastrocche
per imparare i giorni della settimana.
Si realizzerà una striscia con i giorni
del mese che consentirà di registrare il tempo meteorologico che i b.
dell’ultimo anno riporteranno in un istogramma mensile.
Verrà proposto a tutti, ma soprattutto ai
b. più grandi, un primo approccio didattico ai mesi ed alle stagioni
attraverso immagini-stimolo, poesie, filastrocche e canzoni.
IL CALENDARIO DELLE ATTIVITA’ DELLA SETTIMANA
Attività rivolta ai bambini più grandi da attuare
nella seconda parte dell’a. s.
-
Realizzazione di un cartellone
rappresentante i giorni della settimana associati ad attività significative
che si svolgono a scuola nelle varie giornate.
-
Libro
individuale dei giorni della settimana raffigurante le attività considerate.
LE REGOLE DELLA VITA DI CLASSE
- Lettura
della storia “La famiglia Cortesia e la famiglia Cafonetti”;
-
conversazione in cerchio sui comportamenti sì e sui comportamenti no;
-
role
plaing sui comportamenti sì e sui comportamenti no, evidenziando
soprattutto le conseguenze negative di comportamenti no e le conseguenze
positive dei comportamenti sì.
-
Realizzazione di due cartelloni riassuntivi dei “comportamenti sì” e dei
“comportamenti no”.
-
Attività individuale, consegna: “Incolla sul foglio rosso i comportamenti
sbagliati famiglia Cafonetti; incolla sul foglio verde i comportamenti
corretti della famiglia Cortesia .
FUORI DALLA SCUOLA …
Per i bambini del secondo e dell’ultimo
anno:
-
Cosa
ho fatto questa mattina prima di venire a scuola …
-
Cosa
penso che farò dopo l’uscita da scuola …
-
Cosa
ho fatto ieri a scuola ...
-
Cosa
faremo domani a scuola ...
PROGETTO
DI
EDUCAZIONE AMBIENTALE
TUTTI POSSONO
IMPARARE
A RICICLARE
PREMESSA
Dall’anno scolastico
1995-96 nelle scuole dell’infanzia dell’Istituto viene praticata la raccolta
differenziata della carta e nella scuola di San Liberale dall’anno
scolastico 1996-97 anche la raccolta della plastica.
Per consentire ai
bambini di interiorizzare al meglio i comportamenti necessari a svolgere la
raccolta differenziata e l’abitudine al riciclaggio (inteso come
ri-utilizzo, ri-uso di materiali e oggetti) riteniamo sia necessario
continuare programmare specifiche unità didattico-educative che stimolino i
bambini a questo tipo di raccolta dei rifiuti e che coinvolgano le
famiglie in alcune attività.
FINALITA’
Questo progetto si
occupa in modo evidente di educazione ambientale, ma sappiamo che per
educare al rispetto dell’ambiente e della natura è soprattutto necessario
far attenzione alle nostre azioni e abitudini quotidiane poiché si educa
soprattutto con l’esempio.
“ Ogni aspetto
dell’ambiente, sia naturale che antropizzato, se e in quanto legato a tutti
gli altri, può essere usato come leva di quel processo educativo che fa
crescere nel bambino e nella bambina, nel ragazzo e nella ragazza, la
profonda consapevolezza di essere una parte dell’intero ecosistema terra, un
ecosistema che va salvaguardato e valorizzato in tutte le sue componenti.”
(Da “La scuola
ecologica” di G. Zavalloni).
I BISOGNI DEI BAMBINI
·
vivere in
un ambiente sano;
·
sperimentare il piacere di giocare con materiali di recupero;
·
capire le
conseguenze che le proprie azioni producono sul proprio ambiente di vita.
OBIETTIVI EDUCATIVI E
DIDATTICI:
·
assumere
corrette abitudini di rispetto ambientale;
·
comprendere le ragioni della raccolta differenziata:
1)
necessità
di non inquinare/sporcare l’ambiente;
2)
possibilità di ri-utilizzo dei materiali raccolti (per prevenire gli sprechi
e limitare i danni ambientali);
·
saper
riconoscere: carta/cartone, plastica;
·
saper
dividere appropriatamente i materiali per fare la raccolta differenziata:
-
contenitore giallo: carta e cartone;
-
contenitore verde scuro: plastica;
-
contenitore verde chiaro: rifiuti vari;
·
Sviluppare
capacità di manipolazione;
·
Sviluppare
competenze oculo–manuali.
TEMPI:
Il progetto verrà realizzato in
sezione dalla seconda metà del mese di novembre al mese di dicembre.
ATTIVITA’ DIDATTICO -
EDUCATIVE
Per catturare la curiosità e
l’interesse degli alunni verso la raccolta differenziata si utilizzerà come
sfondo integratore un racconto in cui i protagonisti sono, per la maggior
parte, già conosciuti dai bambini.
Per i bambini dell’ultimo anno:
·
RACCONTO:
“AIUTO! QUANTE IMMONDIZIE! ” ;
·
Conversazione sulla raccolta differenziata di plastica, carta e rifiuti
vari: i cassonetti giallo, verde chiaro e verde scuro che si vedono per la
strada e i cestini con la riga gialla, con la riga verde chiaro e con la
riga verde scuro che abbiamo a scuola;
·
Attività
pittorica collettiva: dipingiamo un i tre CANGURI.
Per tutti i bambini:
·
Drammatizzazione della storia col teatro dei burattini;
·
Nuova conversazione sulla raccolta differenziata di plastica, carta e
rifiuti vari: i cassonetti giallo, verde chiaro e verde scuro che si vedono
per la strada e i cestini con la riga gialla, con la riga verde chiaro e con
la riga verde scuro che abbiamo a scuola;
·
Gioco: individuiamo in un mucchio di materiali e di oggetti quelli fatti di
carta, cartone, plastica;
·
Attività individuale: ogni bambino colora con gli acquerelli i 3 canguri e
disegna sui rispettivi marsupi le cose raccolte da ciascun canguro;
·
Costruzione di giochi ed oggetti di carta: palle di carta per fare il tiro
al bersaglio (usando le bottiglie di plastica come bersaglio), tiro al
canestro, etc., bisce, pupazzi e altro;
·
Attività espressive con la carta strappata, incollata, colorata;
·
Costruzione di addobbi natalizi usando: carta, cartone e bottiglie di
plastica;
·
Costruzione del regalo di Natale che ciascun bambino preparerà per la
propria famiglia.
ATTIVITA’ SVOLTE
IN COLLABORAZIONE CON LE FAMIGLIE
SCOPO: condividere con
le famiglie lo spirito che guida il progetto creando una certa continuità
tra le proposte scolastiche e le abitudini di casa.
ORGANIZZAZIONE DELLE
ATTIVITA’
In occasione delle
riunioni scuola-famiglia verranno presentate ai genitori le attività del
progetto e verrà chiesta la loro disponibilità a prendervi parte nel modo
seguente:
-
accogliendo le richieste dei loro bambini a raccogliere i materiali di
recupero che le insegnanti chiederanno di portare a scuola;
-
svuotando
nei cassonetti esterni alla scuola, a turno, insieme ai loro figli, i
contenitori che si usano a scuola per fare la raccolta differenziata di
carta e plastica.
GESTIONE DELLO
SPAZIO
DA PARTE DEL BAMBINO:
pianifica e organizza lo spazio classe o salone insieme alle insegnanti in
base alle attività che si accinge a svolgervi e si comporta in modo adeguato
all’attività.
DA PARTE
DELL’INSEGNANTE:
predispone lo spazio o coordina le azioni dei bambini.
ATTEGGIAMENTO
DELLE INSEGNANTI:
Le insegnanti stimolano
l’interesse dei bambini verso la tematica e assumono atteggiamenti di
animazione, ascolto, stimolo, supporto, regia, sorveglianza e
Lella Pecorella sta
dormendo tranquilla quando improvvisamente viene svegliata da qualcuno che
strilla: “Aiuto! Aiuto! Non respiro più”: è la voce di Guenda Gatta.
Lella si alza e corre subito in suo
aiuto. Guenda sta soffocando, ha mangiato qualcosa che le è andato di
traverso. Lella sa cosa fare: le dà qualche colpo di zoccolo sulla schiena e
…plof … dalla bocca di Guenda esce una cosina tonda … una gomma da
masticare.
“Da quando mastichi gomme?” chiede
Lella Pecorella all’amica. “Ma io non mastico gomme! Stavo bevendo del latte
dalla ciotola e mi è finita in gola questa orribile gomma masticata da
qualcun altro” risponde la gattina.
Ora sentono gridare Ciccio
Porcello: “Venite! Venite! Qualcuno ha portato via il laghetto!”. Lella e
Guenda corrono da Ciccio e lo trovano sulla riva di quello che fino a pochi
giorni prima era il loro limpido laghetto; adesso il lago non si vede più,
al suo posto ci sono tanti vasetti e bottiglie di vetro, lattine e bottiglie
di plastica. “Dov’è finita l’acqua?” chiede Lella a Ciccio. “Non so proprio”
risponde il maialino, “proviamo a guardare cosa c’è sotto a tutta questa
immondizia”. I tre amici spostano qualche bottiglia e scoprono che sotto a
quel immondezzaio l’acqua c’è ancora, ma adesso è sporchissima, non possono
più berla e non ci possono fare il bagno.
Le brutte sorprese
purtroppo non sono finite; adesso è Giulio Coniglio che chiama in aiuto gli
amici: “Venite! Venite! Hanno distrutto il nostro orto!” Lella, Guenda, e
Ciccio corrono incontro al coniglietto e lo trovano davanti all’orto: povero
orto, tutto sommerso da cartacce; “Chi può averlo ridotto così?” si chiedono
in coro i quattro amici.
Poco distante dalla fattoria, sulla strada che porta in
città, vedono alcuni strani personaggi che si stanno allontanando fra
versacci e schiamazzi. Chi saranno? Pecora, gatta, porcello e coniglio
raggiungono il gruppo sulla strada. “Ciao” dicono “noi siamo Lella, Guenda,
Ciccio e Giulio e abitiamo in quella fattoria. Voi come vi chiamate?” Il più
piccolo dei personaggi con fare scontroso risponde: “A noi non interessa
niente conoscervi e non abbiamo neanche voglia di dirvi che siamo la
famiglia Cafonetti e che siamo venuti qui in vacanza”. “Sei proprio stupido
Piccolognè” lo riprende Baccanone “racconti sempre i fatti nostri. E’
proprio necessario dire a tutti che abitiamo in città e che oggi ci siamo
divertiti un mondo a sparpagliare i nostri rifiuti per la campagna?”. “Che
fratelli mentecatti!” aggiunge Bertuccia “così adesso tutti sanno che
siamo stati noi a sporcare”.
“Perché vi comportate così?” chiede Guenda ai Cafonetti. “E cosa c’è di
male?” rispondono loro “a noi non da fastidio né lo sporco né
l’inquinamento. Ciao citrulli, ci vediamo la settimana prossima!” e se ne
vanno.
Sconsolati Lella e i suoi amici tornano a casa e trovano ad aspettarli
Giangentile Cortesia un loro caro amico. “Ciao, cosa è successo qui alla
fattoria? Sembra una discarica di immondizie?”. “Ciao Giangentile, come
siamo contenti di vederti. Sapessi cosa è successo …” dopo aver
abbracciato l’amico i quattro gli raccontano tutto quello che hanno
combinato i Cafonetti.
“Caspita! Conosco bene i Cafonetti!
Erano riusciti a sporcare anche tutta la città” continua Giangentile. “Vuoi
dire che anche la città adesso è ridotta così?” interviene Guenda Gatta.
“Non più perché abbiamo chiamato in nostro aiuto la Famiglia Canguri esperta
nella raccolta di tutti i rifiuti; pensate che sono arrivati in tre dalla
lontana Australia per aiutarci. Se volete posso provare a farli tornare per
aiutare anche voi”.
Qualche giorno dopo arriva in aereo
dall’Australia la famiglia Canguri: papà Arturo, mamma Laura e il piccolo
Carlo. Appena arrivano alla fattoria tutti si accorgono che i canguri hanno
sulla pancia una grande tasca. Lella dà loro il benvenuto e poi, curiosa
com’è, chiede: “A cosa vi serve la tasca che avete sulla pancia?”. Arturo
spiega che la loro specialità è raccogliere immondizie e la tasca la usano
come cestino. Racconta che ogni oggetto, quando non serve più, non deve
essere buttato via, ma deve essere gettato nel posto giusto: le immondizie
non devono essere buttate in giro altrimenti sporcano, inquinano e possono
anche fare del male agli esseri umani e agli animali.
“Io ho rischiato di soffocare” dice
Guenda Gatta; “Io non posso più fare il bagno nel laghetto” dice Ciccio
Porcello; “Io non posso più mangiare le carote dell’orto” dice Giulio
Coniglio. Arturo Canguro spiega che le immondizie, se vengono raccolte bene
sono utili perché possono servire a costruire cose nuove. “Come è
possibile?” chiede Giulio Coniglio.
Laura Cangura spiega che la carta
si fa con il legno degli alberi, ma la si può ottenere anche da carta e
cartone vecchi, e in questo modo non è necessario tagliare gli alberi.
Per costruire le bottiglie di vetro
nuove, continua Laura, si possono usare le bottiglie di vetro che non
servono più invece di buttarle nelle immondizie.
Spiega anche che con le lattine
vecchie si possono costruire nuovi oggetti di latta e che con le bottiglie
di plastica si possono costruire tantissime cose utili come giochi per
bambini, caldi maglioni per l’inverno e tanto altro. Insomma la spazzatura
può essere una miniera di materie utili. Costruire oggetti nuovi con cose
vecchie, questo si chiama RICICLAGGIO!
Papà Arturo è esperto nella
raccolta di vetro, plastica e lattine, mamma Laura esperta nella raccolta di
carta e cartone e il piccolo Carlo ha imparato a raccogliere tutte le
immondizie che non possono essere riciclate e le porta alla discarica della
città dove vengono bruciate per riscaldare l’acqua di una bella piscina.
In un batter d’occhio i canguri
ripuliscono tutto e seguendo la scia di immondizie indovinate un po’ chi
trovano? Ma certo! La famiglia Cafonetti. Con gentilezza Laura cangura
rimprovera i quattro sporcaccioni e spiega loro come si dovrebbero
comportare e, non ci crederete: i Cafonetti capiscono tutto e si trasformano
in bravissimi riciclatori.
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