JUNIO VALERIO BORGHESE

Un servo della CIA

Andando dritti con la volontà che ci appartiene di chiarire sempre e comunque i fatti, la storia, le idee senza paura alcuna, ci pare ora il caso di affrontare molto brevemente la figura di questo Junio Valerio Borghese, capo della decima flottiglia MAS, della Repubblica Sociale Italiana. Costui ancora oggi preso come esempio da parte dei militanti di destra e simbolo di onore e combattimento come tutta la X mas era in verità, e carte autentiche lo dimostrano, un agente della CIA, una spia yankee. Prima della caduta della R.S.I. lui, detto "principe nero" e i suoi luogotenenti, infatti, facendo atto di pentimento per aver partecipato a quell'esperienza si vendevano alla Oss, ossia la progenitrice dell'odierna CIA. Ci sono, ripetiamolo, documenti autentici a dirci la verità, documenti non conosciuti fino a pochi mesi fa perchè sottoposti al "top secret". Ora grazie all'apertura di questi armadi di verità scomode si è venuto a sepere come in verità andò la vita delle istituzioni italiane del secondo dopoguerra. Una "ricostruzione" pilotata da USA e Inghilterra grazie all'appoggio di fascisti e mafiosi. Tutto quello che da molti veniva affibiato al primo presunto consociativismo PCI-DC era in realtà pilotato dagli Stati Uniti grazie all'aiuto interno di questi loschi figuri. Quindi il legame fra (neo?)fascismo e servizi americani, non viene con gli "anni di piombo", ma prima della caduta del fascismo, prima della costituente, soprattutto con la figura di Junio Valerio Borghese il primo a scappare di fronte alla sconfitta. E' chiaro che queste collaborazioni con la potenza Americana, avvenivano in funzione anti-sovietica e che quindi anche i democristiani ne avevano; soprattutto si parla del giovane Andreotti che in più occasioni riferiva (spiava) i movimenti di De Gasperi. Per concludere, come potevano mancare i contatti con i mafiosi che insieme a vetero-neo-fascisti e democristiani hanno da sempre obbedito agli ordini degli USA.

Fronte Patriottico