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NEGOZIATI GERMANIA-URSS NEL 1940: LA VITTORIA DELL'EUROPA SFUMA, IL MONDO NELLA MANI USA Nell’ottobre 1940
Hitler pensò di allargare il patto tripartito facendovi aderire All’invito dell’ottobre
1940 di Ribbentrop a Stalin, concernente la conclusione di un vasto
accordo fra le due potenze (accordo da raggiungere grazie un viaggio
a Berlino di Molotov), il capo sovietico rispose con queste parole:
“Sono d’accordo con voi nel pensare che un nuovo miglioramento dei rapporti
tra i nostri Stati è del tutto possibile, fondandolo sulle basi durevoli
di una delimitazione a lungo termine dei reciproci interessi”. Molotov arrivò a
Berlino il 12 novembre. Ebbe colloqui con Ribbentrop e con Hitler.
“L’interesse della Germania e dell’Unione Sovietica esige che
questi due Paesi collaborino e non lottino l’uno con l’altro”
disse. Considerava da completare la suddivisione delle sfere
d’influenza fatta dal patto dell’agosto 1939. Ribbentrop propose a
Molotov l’adesione al patto tripartito (l’Asse) e due protocolli
segreti: uno sulla divisione d’influenze già citata, l’altro per il
libero passaggio dell’Urss attraverso gli stretti (mentre le potenze
rivierasche non avrebbero potuto entrarvi). Ma Molotov non poteva
accettare condizioni firmando in bianco proposte tedesche. Per questo
lasciò Berlino e preparò una controproposta. La rimise
all’ambasciatore tedesco il 25 novembre: accettava di entrare nel
patto tripartito, e accettava il primo protocollo segreto; il secondo
avrebbe avuto delle modifiche: l’Urss avrebbe avuto una base terrestre
e navale nei Dardanelli, Malgrado l’insistenze
sovietiche pesa sulla Germania la responsabilità di non aver risposto
a queste controproposte. I rapporti fra le due potenze continentali
avranno per tali motivi un brusco cambiamento di rotta, che porterà
alla deleteria “operazione Barbarossa” del giugno 1941; con questa operazione
fratricida Fronte
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