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Coro parrocchiale «Santa Maria Ausiliatrice» di Fossombrone

 

La piccola chiesetta dedicata a Sant’Aldebrando al centro della Rocca Malatestiana, con il suo esile campanile domina oggi la nostra città quasi a volerla guardare dall’alto, come segno di protezione. Eppure Sant’Aldebrando non è confinato a questo suggestivo angolo della nostra città. Lo possiamo trovare anche nella Cattedrale e nelle opere d’arte conservate al suo interno e nella sagrestia. In alcune di esse Sant’Aldebrando è messo addirittura accanto a Santi come Pietro e Paolo.

Sant’Aldebrando, che oggi noi forsempronesi ricordiamo ed onoriamo, non era marchigiano di origine: era nato vicino Cesena, forse a Sorrivoli (nel comune di Roncofreddo) verso il 1164. A Ravenna, dopo aver compiuto i suoi studi, divenne sacerdote e poi fu eletto prevosto di Rimini. Franco e sincero, come lo sono i romagnoli, fu un prete senza peli sulla lingua: la franchezza della sua predicazione e la sua chiarezza nel denunciare i molti difetti della società del tempo, clero e religiosi compresi, gli valsero l’allon-tanamento dalla città di Rimini, perché considerato elemento poco desiderabile e in contrasto con le autorità della città. Aldebrando non si scompose né si crucciò. Lungo la strada verso l’esilio, s’imbatté nei nunzi del Capitolo della diocesi di Fossombrone che si stavano recando proprio a Rimini per presentargli la nomina a loro vescovo. Aldebrando non ebbe alcuna difficoltà ad accettare. Correva l’anno 1228.

Uomo di vita austera e virtuosa, sollecito del bene del prossimo e della Chiesa al punto di apparire di poco tatto, si ritirò nell’ombra dell’obbedienza e nella solitudine della preghiera. Per quel che se ne sa, nessuno trovò mai da ridire sulle parole del romagnolo, diventato maestro di dottrina e custode dell’integrità della fede.

Una volta entrato in carica, iniziò la costruzione di una nuova Cattedrale, più vasta della precedente e riuscì quasi a completarla prima della sua morte che lo colse il 30 aprile 1247. Il 1° maggio fu sepolto all’interno della chiesa da lui fatta costruire.

Aldebrando si distinse per la sua saggezza e il suo zelo, la sua paterna premura e la sua infaticabile carità, che gli anni e la tarda età sembrarono raddoppiare. E per quelle virtù venne amato e onorato dai forsempronesi e lo resero degno di diventare il nostro Santo Patrono.

La festa di Sant'Aldebrando, patrono di Fossombrone, ricorre il 1° maggio.

Simone Meneghetti