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Barbara e Nicola sono stati in Costa Rica nell'aprile 2004.
Grazie al sito, ci siamo conosciuti e siamo diventati amici qui.
Questo il loro diario di viaggio, iniziato da Alajuela verso il Pacifico passando per la zona dell'Arenal, continuato poi nel versante Caraibico!
Oltretutto Nicola ha un metodo per far scomparire le nuvole dalle bocche dei vulcani: altro che Giucas Casella. Ma questo lo racconteranno loro!
Aprile 2004
DIARIO DI BORDO
….finalmente la tanto attesa
vacanza è arrivata….
Partenza il 01/04/04 dal
famigerato aeroporto di Malpensa dopo svariati problemi con la compagnia
“ammiraglia” del Bel Paese (direi che è meglio evitare ogni commento per non
incorrere in denuncie o simili). Dopo un viaggio allucinante con i soliti 20 cm
di spazio uno dall’altro, con l’aria condizionata che ti uccide e la nevrosi che
ti aumenta dentro secondo dopo secondo, arriviamo al mega super enorme aeroporto
di Miami nel quale ti chiedono anche quante volte sei andato in bagno in aereo
facendoti così perdere la coincidenza.
Dopo avere fatto “80 km” di
corsa per arrivare al check-in della compagnia TACA ci sentiamo dire che il
nostro volo per San Jose è ormai chiuso e che ci dovremmo accontentare di fare
scalo a San Salvador (sguardi perplessi tra di noi… dove c…. è San
Salvador?!?!?!). Va boooo… partiamo.
Piccola parentesi..
ringraziamo i nostri professori di inglese e i nostri genitori che ci hanno
fatto studiare altrimenti crediamo che a quest’ora saremmo ancora a Miami a
cercare di capire come fare ad arrivare in Costa Rica….
All’aeroporto ci aspetta il nostro futuro amico Giorgio e, in un certo senso, compagno di disavventure perché, rompendo il suo ritmo di vita costaricano super rilassato, ha dovuto correre in giro per 2 gg….
Dopo averci portato al
residence (spettacolare!!), presentato Dino (che nel frattempo ci aveva cucinato
una favolosa pizza) ed averci tranquillizzato sul fatto che le nostre valigie
sarebbero arrivate il giorno dopo (una marea di balle perché NESSUNO era
convinto che sarebbe passato solo un giorno..) ce ne andiamo a dormire, anche
perché sono appena 30 ore che non tocchiamo “branda” ….
(Ven) I° GIORNO ALAJUELA
Levataccia per fare delle
telefonate (totalmente inutili) all’aeroporto per sapere qualcosa sulle nostre
valigie che, finalmente, alle 17.00 arrivano…
Tutti contenti ce ne andiamo
a prendere la macchina. Grazie anche alla testardaggine di Giorgio e alla
capacità di contrattare, prettamente italiana, di Nicola riusciamo a noleggiare
una jeep per soli $ 600.00.
(Sab – Dom) II°/ III° GIORNO
Partenza per il Volcan
Arenal – LA FORTUNA
Il viaggio è bellissimo,
attraversiamo l’entroterra costaricano e lo spettacolo è fantastico.. un sacco
di verde…
Dormiamo in una cabina molto
carina di un ragazzo italiano, Luca (“gancio” di Giorgio, Dino e Vilma )
Visto che il vulcano decide
di fare il bastardello non facendosi vedere decidiamo di fare tutto il possibile
sfruttando al meglio la giornata successiva, per cui…
ORE 08.00 CANOPY TOUR.. ovvero passeggiata a cavallo di circa 40 min (notare che non siamo molto amanti di questi animali…), breve camminata nella foresta per arrivare a delle piattaforme collegate una dall’altra da dei cavi di acciaio. Il “gioco” consiste nello scorrere da una base all’altra tramite questi cavi (naturalmente perfettamente imbracati e sicuri). Tutto ciò sarebbe molto divertente ed elettrizzante se nn fosse che io (Barbara) mi “CAGO letteralmente nelle braghe” in quanto l’altezza mi terrorizza, perciò, fino a che viaggiamo a 5 m, non ho problemi, quando cominciamo ad essere su degli alberi a 40 m mi si blocca ogni funzione vitale. Comunque lo faccio, perché, tutto sommato, sono una donna forte… (………. Gran balla…… ho dovuto farlo con la guida).
Nicola, che non ha MAI paura
di niente, va tranquillo e si diverte come un matto…
ORE 13.00
Visita alla CATARATA DE LA
FORTUNA per la quale paghiamo la bellezza di $ 6.00 a testa…
Assolutamente niente di
speciale
ORE 19.00
Relax alle terme.. ovvero
una serie di piscine di acqua termale dove l’unica cosa che fai è svaccarti.
ORE 24.00
Crollo fisico..
(peccato non essere riusciti
a vedere nulla.. dicono che lo spettacolo che offre è veramente bellissimo.. l
Il Volcan Arenal è il vulcano ATTIVO più grande del Centro America….)
Dobbiamo dire che di tutti i
posti che abbiamo visto in Costa Rica La Fortuna è sicuramente quello che ci è
piaciuto di più.. c’è la giusta tranquillità e il clima ideale. Nel nostro
piccolo/grande progetto di vita è la probabile meta per costruire il nuovo
futuro
(Lun) IV° GIORNO Partenza
per Tamarindo
Ore 08.00 alzataccia (in
ferie non è il massimo della vita…), veloce colazione e poi partenza alla volta
del mare.. per una questione di comodità nel nostro programma c’è prima il
Pacifico.
Il nostro amico Luca ci
aveva detto che, tranquillamente, in 4 ore saremo arrivati a destinazione,
invece ci mettiamo sole 7 ore di “deserto” (?!?!?!?), caldo tropicale e super
nervoso per questo viaggio infinito..
(CONSIGLIO
SPASSIONATO……..MAI FARE AFFIDAMENTO SULLA TEMPISTICA CHE TI DA LA GENTE DEL
POSTO PER RAGGIUNGERE UN LUOGO.
Sai sempre quando parti, MAI
quando arrivi…. )
Comunque, nonostante tutto,
il paesaggio è stupendo.. totalmente diverso a quello visto fino ad ora.
Costeggiamo la splendida laguna Arenal, attraversiamo alcuni paesi “colonizzati
“ da tedeschi. Sembra quasi un pezzo di Alto Adige.
Il problema è che la
temperatura aumenta proporzionalmente ai km che facciamo e la vegetazione
diventa sempre + rada..
Alle 16.00 finalmente
arriviamo nella zona di Playa Avellana, la strada è veramente disastrata, un
sacco di polvere e grosse buche, ma con la nostra super Jeep ogni buco è una
sgommata… Lì dovremmo rimanere in una cabinas di amici di Luca che però
rifiutiamo per spostarci verso Tamarindo.. Di corsa ci rechiamo verso tamaroloJ,
alla ricerca di una stanza.. Sono le sei e inizia il tramonto. Dopo un po’
arriviamo in un paese a due km da Tamarindo, dove subito troviamo un mega
posto.. Il titolare è un tedesco, che parla 50 lingue in venti parole.. Ci
mostra la nostra stanza/cucina, è molto carina e il prezzo è buono.. fatta..
(Mart – Merc - Giov)
V°/VI°/VII° GIORNI
TAMARINDO (Playa Negra –
Playa Conchal)
Decidiamo di accampare tutti
i quattro giorni in questo posto, considerando che è la settimana santa e tutti
i Costaricani vanno in ferie.. Come a Ferragosto in Italia! Tamarindo è un
posto bellissimo, pieno di giovani, alla ricerca della tranquillità.. Grazie al
mare e alle sue onde il surf è lo sport principale.
Conosciamo un sacco di
gente, l’atmosfera è quella della Florida degli anni ’50.. non chiedetemi come
possiamo dirlo, visto che nel 1950 non eravamo nemmeno nei pensieri dei nostri
genitori.. cmq la sensazione è quella..
(Ven) VIII°GIORNO Partenza
per Alajuela
Purtroppo l’ultima notte
Nicola da i primi segni di cedimento…arriva la dissenteria… La mattina seguente
decidiamo di partire, anche perché la temperatura è insopportabile (circa 40°
alle dieci di mattina).
Dopo aver fatto 1800 tappe
in tutti i bagni del Guanacaste arriviamo di nuovo ad Alajuela dove rimaniamo
due giorni fino a che le acque (o lo stomaco) non si calmano…
Oggi i costaricani
festeggiano la Pasqua per cui, essendo molto credenti, fanno delle processioni
in giro per le città santificare questa festa.
(Sab) IX° GIORNO Alajuela
(NICOLA MALATO)
In questo giorno ne
approfittiamo per vedere anche un po’ com’è Alajuela… secondo noi è molto
vivibile, senza il caos delle città italiane, ma con tutte le comodità di cui
hai bisogno. La temperatura è perfetta e il paesaggio è molto carino.
(Dom) X° GIORNO Partenza da
Alajuela
La domenica finalmente
ripartiamo per i Caraibi, il viaggio è molto più tranquillo rispetto al rientro
dal Pacifico… in poche ore arriviamo
Quando arriviamo il
paesaggio che ci si presenta davanti è decisamente l’opposto del Pacifico,
tantissimo verde e un vento moderato che ti fa stare da Dio..
Passando per Limon ci
rendiamo conto del motivo per cui tutti ci avevano sconsigliato di andare lì, è
semplicemente un porto, pieno di gentaglia.
Percorrendo la statale
(!?!?) che costeggia il mar caraibico attraversiamo una marea di piantagioni di
banane che, ci racconteranno dopo, vengono coltivate “chimicamente”.. Nicola che
le ha assaggiate dice che il gusto non assomiglia neanche lontanamente a quello
che si mangia in Italia.
Arriviamo finalmente a
Cahuita, anzi nella periferia, se così si può chiamare visto e considerato che
Cahuita è semplicemente una strada con un paio di ristoranti e 4 cabinas.. molto
molto “rustico”..
Andiamo ad alloggiare in una
favolosa casa tutta di legno, in mezzo ad un parco verdissimo. Fortunatamente è
appena passata la “Semana Santa” per cui questo posto è vuoto, ci siamo
solamente noi… è il paradiso…
(Lun - Mart - Merc ) XI° -
XII° - XIII° GIORNI
Puerto Viejo de Talamanca
(Playa Negra) - Cahuita (Playa Blanca)
I 4 giorni passati qui sono
all’insegna del totale relax, visto che il tempo stringe e purtroppo il rientro
nella buia Italia è vicino..
Passiamo un giorno a Playa
Negra (non ci sbagliamo… si chiama come quella di Tamarindo), il nome deriva dal
fatto che la sabbia è nera, si tratta dei coralli bruciati dal sole.. e due
giorni a Puerto Viejo de Talamanca, circa 20 km a sud di Cahuita.
È da vedere, è difficile
spiegare quello che ti trasmette.. la totale tranquillità, la voglia di vivere,
il verde, la vita vissuta con allegria.. su una guida avevamo letto che Puerto
Viejo vive in simbiosi con il mare.. ed è REALMENTE così.
Giov XIV° GIORNO Partenza da
Cahuita – Volcan Poas
Ven XV°GIORNO PARTENZA
Sfruttando al massimo il
pochissimo tempo che ci rimane decidiamo di andare a vedere il Volcan Poas, un
vulcano che non è attivo, ma ha un cratere ENORME…
Quando arriviamo è tutto
coperto, ma grazie a Nicola ed a un trucchetto che non pensiamo neanche
lontanamente di rivelarvi, alla fine vediamo questa meraviglia naturale.
L’impressione che ti da è di stare sullo spazio, i colori sono talmente forti da
sembrare finti….Merita.
Sulla partenza non abbiamo
assolutamente niente da dire, non è stata bella.. anzi.. come tutte le
partenze.. ma questo non è un addio…
EPILOGO
Non finiremo mai di
ringraziare i nostri amici Giorgio e Dino che ci hanno aiutato MOLTO MOLTO di
più di quanto erano tenuti a fare… la formula studiata per il residence è
perfetto e, come abbiamo già detto, faremmo sicuramente di tutto per
sponsorizzarli.
E’ stato anche grazie a loro
che il nostro smisurato amore per questo Stato bellissimo è aumentato fino a
diventare quasi ossessione (nel senso che non pensiamo ad altro che a
ritornarci.. per sempre).
Auguriamo a loro che la vita
possa offrirgli sempre più.. anche se, probabilmente, hanno già raggiunto
l’apoteosi.
Un saluto molto speciale va
a Vilma alla quale auguriamo di trovare la giusta pace e tranquillità perché
sicuramente se la merita più di chiunque altro..
Ringraziamo anche Luca e
sua moglie, Giorlein e suo fratello per la disponibilità che di hanno dato,
un abbraccio a Franco e
Caty, due ragazzi dalle culture totalmente diverse che hanno trovato la “casa”
in Costarica. (speriamo di vederci presto!!!)