Per non dimenticare
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L'11 settembre 2001 è una data che non dimenticheremo facilmente e segnerà le pagine dei futuri libri di storia. Per giorni e giorni abbiamo visto alla televisione, come nelle sequenze di un film di fantapolitica, le terribili immagini delle Twin Tower attaccate da due aerei kamikaze, il loro crollo, un altro aereo che si schiantava sul Pentagono, incendiando una parte dell'edificio ed un altro ancora che precipitava a Pittsburgh, forse perché non era riuscito a colpire la Casa Bianca. Non erano le immagini dei tipici film americani ma reali: aerei civili di linea carichi di passeggeri, edifici pieni di esseri umani, panico, sgomento, persone che si lanciavano dalle torri per non morire bruciate e che sarebbero morte ugualmente, migliaia di dispersi, sepolti sotto tonnellate di macerie, vigili del fuoco periti per cercare di salvare altre vite. Tutto reale. Alla televisione sentimmo ripetutamente parlare di guerra, forse di una terza guerra mondiale. Una nuova guerra con atrocità e crudeltà, senza distinzioni fra vecchi e bambini: la guerra non guarda in faccia a nessuno! Tutto il mondo si chiese: chi ha voluto e potuto attaccare i due più grandi simboli americani. I sospetti e le successive prove, caddero su Osama Bin Laden, super miliardario saudita che già in passato (1993) aveva progettato l'attacco alle torri gemelle, facendo esplodere una bomba nei garage. Il Presidente degli Stati Uniti d'America, Bush, diede il via libera ad un'azione di guerra contro l'Afganistan, la nazione in cui operava e si nascondeva Bin Laden, protetto dai talebani, integralisti islamici. I morti nel crollo del WTC, come i morti di ogni guerra, sono quelli che ricorderemo per sempre: per la quantità, per l'atrocità della loro fine, per l'enorme assurdità del modo in cui perirono. Come i vigili del fuoco, i firefighters, corsi in aiuto delle vittime e divenuti, a loro volta e molti di loro consapevolmente, vittime nel crollo delle torri. Centinaia di caduti di cui l'America, i familiari e ancor più i loro "colleghi" piangono la morte e ricordano la loro vita in centinaia di manifestazioni e, incredibilmente, fra le pagine di decine di siti web, pubblicati da privati cittadini, parenti delle vittime e su tutti i siti dei vari distaccamenti e comandi dei vigili del fuoco di New York. Ne ho visitati alcuni, di cui ho inserito i link fra queste pagine. Si prova un profondo senso di smarrimento e di tragica angoscia nello scorrere l'elenco dei caduti, vederne le foto, leggere le loro storie. E, cosa più angosciante, sono decine, centinaia di foto e storie. Per questo ho pubblicato questa pagina. E' dedicata a loro, ai firefighters, perché non bisogna dimenticare che qualsiasi atto di guerra, anche quello terroristico, è solamente e semplicemente un assurdo censimento di vittime!! 

(11 settembre 2002)

 

Alla memoria dei firefighters

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...non sarà mai più la stessa, perché noi non siamo più gli stessi. Guardare Manhattan e non trovare il profilo familiare dei grattacieli ci porterà sempre alle immagini scioccanti di quei giorni, alla disperazione della gente, alle macerie dei grattacieli e all'atmosfera di una città ferita....
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
11 SETTEMBRE 2001 - ATTACCO ALLE TORRI GEMELLE
 
 

Alla memoria

dei firefighters

 

11 SETTEMBRE 2001 - LE TORRI CROLLANO